wiki-finale: Totò Peppino e....

Willy riempiva la sua testa di  vecchie battute di film, barzellette ,cruciverba .Piena come un uovo gli sembrava potesse scoppiare come una camera d'aria gonfiata all'inverosimile.
dietro di lui Matilde sogghignava compiaciuta , non aveva bisogno di coprire il suo animo tant'era impegnata a decifrare quello del suo compagno . 
A fatica procedeva incalzandolo , rimproverandolo , quando avrebbe voluto fermarlo sul ciglio della strada allungargli le braccia al collo e gridargli tutto il suo amore .
 Willy era il suo bambinone sognatore ingenuo, uomo sincero e onesto, forse l'ultimo don Chisciotte ancora in vita e lei si sentiva il suo Sancio Pancia.
All'ultimo curvone prima di entrare nella frazione del Truc,Willy si ferma e senza girarsi aspetta che Matilde gli dica qualcosa. " Verso il cimitero , forza!!!.” Rinunciando a capire le intenzioni della compagna l'uomo alza nell'intento di arrivare ad una spiegazione il più presto possibile.
Come ci sia finito dentro il cimitero : sollevato , strascinato, scaraventato, questo Willy non lo saprà mai e di certo non lo racconterà a nessuno , sta di fatto che quello che successe lo possiamo solo immaginare.
 Come 20 anni prima
 la stessa passione
 la stessa ossessione,
 forza, delicatezza , morsi e carezze, Amore e sesssso , tutto all'ennesima
 potenza -
 20 anni prima lui giovinotto belloccio e conteso aveva portato la Matilde
 nei prati per farle la festa , allora come oggi la donna lo aveva voltato e
 rivoltato come un calzino, lo aveva inabissato nei meandri dell' inferno e
 poi su tra le nuvole del paradiso.
 Matilde si alzò con un colpo di reni e guardò adorata il suo uomo che
 straiato sulla schiena la fissava languido e amorevole .Dopo due giorni di
 ostentata censura adesso i pensieri correvano liberi e felici e ... monotoni
 amo, amore, amato, amante, amorevole,e “ GRAZIE BOTTIGLIETTA grazie ,
 grazie , forse senza di te ci saremmo addormentati senza trovare più il
 nostro amore”.
 "A proposito della bottiglietta "
 Willy si mise sui gomiti per ascoltare meglio.
 "Ti ricordi la scimitarra ?"
 Willy si mise a sedere
 " La scimitarra ti aveva colpito per non farti vedere...”
 “La porticina , la porticina “gridò Willy già in piedi spingendo Matilde
 fuori dal cimitero verso la Torrassa.
 Stava calando la sera  e i due compagni erano ormai stanchi e sfiduciati.
 avevano perlustrato ogni centimetro del cortile del vecchio maniero,
 avevano percorso decine di volte il perimetro esterno e interno, non
 avevano trovato nulla.
 Si abbandonarono su un sasso delusi, quando un rumore di vetraglia, di
 Ciotoli calpestati ,o che altro, li fece trasalire.
 Proveniva da fuori le mura , rumore straniero e disarticolato, si fecero
 coraggio e prendendosi per mano si affacciarono da uno dei tanti pertugi che
 il tempo e le intemperie avevano scavato nel recinto .
 Il rumore , lo localizzarono subito , proveniva dalla bottiglietta (la loro
 bottiglietta)che rotolava , rotolava , però cosa fantastica , rotolava in
 salita .
 La bottiglia più che rotolare , arrancava e come posseduta da uno spirito
 debole , ogni tanto si fermava appoggiandosi su una pietra , contro un
 cespuglio, quasi avesse bisogno di riprendere fiato e riposarsi.
 A Madilde venne quasi un colpo, Willy invece era troppo preso da questa inusuale arrampicata che non aveva decifrato se tutto ciò era pericoloso oppure solo straordinario. La bottiglia superò gli ultimi metri di salita descrisse un semicerchio quando fu davanti alla coppia e prima che Willy riuscisse ad afferrarla
s'infilò  dietro un cespuglio nel cortile. “No, non dire niente pensò Matilde, ti ha letto nel pensiero, ha letto che volevi afferrarla  quando ti sarebbe passata accanto e ti ha scartato,vieni  andiamo a cercarla.
La porticina era lì dietro i rovi, come non l'avessero vista era un mistero, comunque era lì ed era socchiusa .
Tenendosi stretti, incollati uno all'altro i due amanti entrarono. Era buio, ma loro si muovevano con naturalezza, evitando sassi e travi e buche, poi si fermarono. 
Una voce impalpabile, neutra e nel contempo rassicurante, parlava a Willy.
Un suono che non veniva dall'esterno, era oltre la lettura del pensiero, non interessava  il suo cervello, le sue orecchie, era la sua anima che ascoltava.   : "Scusami per la ferita "gli diceva, "ho voluto chiamarti, poi all'ultimo minuto ho avuto paura e ... il mio tempo qui sulla terra sta per terminare, ti prego non interrompermi, ho bisogno di spiegare e voi siete la mia ultima possibilità”.
“ Vengo da una galassia lontana , dove non esiste la materia siamo luce ed energia,  tanti secoli fa sono arrivato sul vostro pianeta con altri esseri, non dovevamo fermarci, solo passare. Ma questo azzurro che s'irradiava nello spazio e il verde e l'acqua e la neve e il fuoco ci hanno conquistato. Scusami il paragone ma è come se il vostro leone si fermasse abbagliato  dall'ultimo dei lombrichi. Il sapere , la conoscenza la morte e la vita il passato e il futuro lo spazio e il nulla , tutto questo ci sembrò poco in confronto di ciò che vedevamo nel vostro pianeta.
E ci fermammo. Così abbiamo scoperto la sofferenza, l'odio, le vostre guerre, gli
Schiavi, la fame;potevamo scappare tornare da dove eravamo venuti e così fecero molti di noi , i più saggi. Io con altri restammo. Ci sembrava impossibile che questo posto potesse sembrare l'Eden solo a noi , mentre  voi che avevate la consistenza , voi che potevate toccare, godere di queste meraviglie o non le notavate oppure vi impegnavate  a distruggerle. Amore, amore, quante volte abbiamo sentito pronunciare questa parola con falsità, con disprezzo,per mero calcolo, allora  mescolandoci fra la gente , prendendo le vostre sembianze , abbiamo cercato di trasmettervi  un poco della nostra essenza. E' stato tutto vano. Con Hiside pensammo esserci riusciti. Hiside si faceva chiamare Gesù , avete visto che fine ha fatto?Poi Siderius e Carites e infine Dolcius che voi chiamavate Gandhi. Così decidemmo di ritiraci sui monti tibetani evitando ogni contatto con l'uomo fino al giorno in cui cademmo in una trappola. 
Seppure indietro di anni luce anche voi avevate fatto passi da gigante nella tecnologia, pur  se nella direzione sbagliata . Erano gli anni 50 e captammo un segnale telepatico: un umano con i nostri poteri ci stava cercando, voleva conoscerci ... ci presentammo all'appuntamento, loro  erano scienziati militari che alla continua ricerca di nuove sofisticate armi erano riusciti a elaborare uno strumento in grado di captare segnali eteri/celebrali, così dopo averci individuati ci avevano teso un'imboscata. Volevano studiarci, carpire la nostra evoluzione, per diventare più forti di quanto già non fossero.  Hanno smembrato i nostri corpi, aperto le nostre teste, hanno pianto disperati quando hanno capito che da quei poveri involucri non potevano ottenere nulla.
I miei compagni di sventura sono tornati puri spiriti nei ghiacciai perenni, aspettando che prima o poi ripassi un astronave per poter ritornare nella nostra costellazione . Io non c'è l'ho fatta a rinunciare all'odore della terra , alla pioggia sul corpo , alle risate dei bambini,drogato dal vostro pianeta sto esaurendo la mia energia .
Non mi sono mai dato pace, prima di dissolvermi nell'universo  volevo conoscere l'amore vero,  quello decantato dai vostri poeti , suonato dai vostri musicanti, celebrato dai vostri profeti e dopo tanto pellegrinare l'ho incontrato in questo piccolo paese , dentro voi due .Ecco perché  vi ho cercato, stuzziacato,incuriosito e oggi ... incontrato . 
“Vorrei che ci fosse ancora un mio compagno di avventura per gridargli "AVEVO RAGIONE IO ESISTE , ESISTE !!!" ORA ANDATE , NON DITE NIENTE, ANDATE, ANDATE E GRAZIE , GRAZIE . WILLY e MATILDE ammutoliti  uscirono all'aria aperta, era già scuro , il cielo splendido, costellato di stelle. Willy pensò fortemente ,guardando la sua donna
“ Ti amo, ti amo " 
Non vide nessuna reazione.
Allora strizzò gli occhi, chiuse fortemente i pugni contrasse il diaframma
e pensò ancora più forte "Ti amo, ti amo "
la risata di Matilde gli fece aprire gli occhi, lui la guardò stralunato e
disse " E allora ?"
“Allora cosa ?” rispose Matilde.
Poi scese il silenzio.
Non leggevano più nel pensiero
L'Essere era morto .
Mentre scendevano due lacrime sul volto di Matilde, Willy alzo gli occhi al
cielo e vide la più bella stella della volta, brillare ancor più forte e poi
cadere .
 
 
 dedicato a Gaetana
 

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