C'era una volta nelle Ceste da Bosco....

Vittoria Fauro
Un giorno due porri e un pezzo di zucca si ritrovarono sul ripiano di un frigo e un po' annoiati si dissero: "perché non combiniamo qualcosa oggi, qui è buio e fa pure freddo"

Così uscirono ed incontrarono alcune patate. "Venite con noi ?", dissero. Le patate non disdegnarono la compagnia.

Sul luna park del piano della cucina si divisero. Le patate trovarono interessate la pentola a pressione, la zucca decise per un giro nel microonde, ma aveva un po' paura del rumore, così si fece a pezzetti e chiuse un po' il coperchio.

Il porro andò per conto suo nella più tradizionale padella, con un filo d'olio, a stufare piano.

Le patate la zucca si ritrovarono più tardi nel luccicante schiacciapatate, da dove uscirono a fili dai colori sfumati.

Sulla spianatoia fecero mucchio con la farina, nel buco che si formò al centro si tuffò un uovo, seguito da una bella dose di sale.

Il tutto si compì quando una spolverata di noce moscata imbrunì il crinale. Due mani vigorose presero a mischiare. Intanto, il porro, comodo in padella, si trastullava con un dito di vino.

L'impasto cominciò a rotolare fino a che gli girò la testa, trovò divertente il solletichìo del coltello che lo tagliava a pezzetti. La discesa sulla forchetta fu entusiasmante, con caduta diretta nella farina.

Il porro intanto si sentiva un po' solo. Chiamò dal frigo un pezzo di gorgonzola che aveva conosciuto la sera prima. Non appena insieme, il gorgonzola si sciolse e l'avvolse tutto.

L'attrattiva finale era una pentola d'acqua che bolliva. Gli gnocchi si tuffarono entusiasti e dopo qualche minuto di apnea tornarono a galla; giusto un momento per riprendere fiato e poi via, un bel salto nella padella accanto, per ritrovare finalmente il porro, con cui scambiarono le loro esperienze, mentre cadevano fumanti nel piatto.

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