Il futuro della rete e la paura della partecipazione

image by nexus404.com
Titolo ambizioso, neh?
Però titolo utile per ragionare un po' su quello che sta succedendo online.
Dimentichiamoci un attimo dei luddisti che rifiutano ogni novità tecnologica come supporto all'informazione, e quindi alla politica: moriranno nel loro brodo, il mondo cambia anche senza di loro.
Dimentichiamo anche, per ora, la nostra realtà locale; apriamoci a quello che succede nel mondo intero. Non per una operazione fine a sè stessa: semplicemente per ritrovare tesi e logiche che possano esserci utili per il nostro agire locale, per lo scopo per cui esiste questo sito.

E' in atto una guerra.
Come tutte le guerre si combatte per motivi economici.
A differenza delle guerre fatte da/per/con/contro i poveri, non è una guerra che fa sangue, non uccide le persone; uccide le menti. Le nostre.
Su questo sito ci sono persone che ne sanno molto più di me su complotti e azioni occulte per governare tutti: non è a queste che voglio riferirmi, bensì a qualcosa di molto più palese, più 'tangibile', anche se chi è fuori dal mondo delle tecnologie non lo considera tale.

La guerra, come al solito, prefigura due nemici: due fazioni che si combattono per avere il predominio. Sta nella polarità insita nel nostro essere incarnati questa distanza, questa impossibilità del convivere insieme e questa necessità del prevalere dell'uno sull'altro; del significato e dell'impossibilità di E e di O è già stato detto altrove.

Queste due fazioni sono così caratterizzate:
- da una parte ci sono tutti quelli che chiedono il massimo della trasparenza, della partecipazione, della libertà di espressione di ognuno, a costo di zavorrarsi del peso di chi la pensa diversamente, di chi rema contro, di chi interviene a spoposito e fa perdere tempo
- dall'altra parte ci sono quelli che chiedono il massimo di efficacia, di qualità dell'azione, a costo del sacrificio della libertà di espressione, della cessione di parte dei propri diritti (o denari) a favore di chi li sa ben amministrare.

La riforma sanitaria USA può essere un esempio ma voglio usarne un'altro: in questi giorni, nel mondo occidentale industrializzato, è stato presentato l'iPad di Apple: è una tavoletta che sostituirà il pc, i libri e i giornali nel prossimo decennio; segue nel tempo l'iPhone, il telefonino oggetto-cult che molti possiedono, presentato tre anni or sono e ora in mano a milioni di persone. Nella foto sotto, un futuribile schermo in forma flessibile.
In alternativa, e molto meno seguito, esiste il progetto Android di Google, che agisce più o meno sulle stesse cose: tavolette e telefonini.

Me ne occupo sia come oggetto di lavoro che come appassionato di comunicazione.
Tutto ciò che riguarda il mondo Android è open source: è gratis, ognuno può operare in quel mondo come vuole, creando nuovi modi di usare la rete. Ognuno può liberamente proporre sul mercato qualsiasi oggetto. Spesso ciò che è stato creato non è di qualità eccelsa, proprio perchè chiunque può proporre ciò che gli salta in testa. Gli utenti Android sono disincantati, critici, e sanno riconoscere ciò che c'è di buono.
Tutto ciò che riguarda il mondo Apple è di qualità spesso ottima, è ben fatto, efficiente ed è a pagamento. Apple stessa decide cosa può essere commercializzato e cosa no; può ritirare dal mercato qualsiasi oggetto a suo insindacabile giudizio. Gli utenti Apple sono fidelizzati, incantati dalla bellezza e dall'affidabilità dei prodotti.

In che mondo volete vivere voi?
Pensate che sia una domanda lontana da ciò che vi riguarda?
No, vi riguarda eccome.... proviamo a scendere nel dettaglio.

Le due opposte fazioni sono riconducibili a comportamenti che vedete ogni giorno nella politica nazionale: da una parte chi pensa che sia bene sacrificare un po' di libertà a favore di ordine e metodo, dall'altra chi sostiene che tale sacrificio è un'ingiustizia: meglio liberi e disordinati.
Volete esempi? Si fa in fretta a ricondurre le due fazioni alla destra e alla sinistra politiche.
Ma non tutto è così semplice; anche se vi mettete nella prospettiva della sinistra, qual è la posizione di chi non ha accettato Grillo alle primarie? Sicuramente quella di Apple, quella meno libera, quella di chi pensa di avere la verità in tasca e, forte di questo, decide.
Qual è la posizione di chi non vuole il PD federalista a favore del centralismo? Anche qui quella di Apple, manteniamo un saldo comando centrale su ciò che capita per fare una politica di qualità.

Pensate che capiti solo a sinistra? Assolutamente no: a destra è facile vedere un Berlusconi-Apple e un Fini-Google, pensando alle riforme istituzionali.

Pensate che capiti solo a livello globale? Assolutamente no, scendiamo nel nostro comune.
Questo sito è chiaramente impostato alla Google: ognuno dice quello che vuole, liberamente, quando vuole; non c'è controllo, se non quello imposto dalla buona creanza degli utenti e del rarissimo intervento del moderatore. Questo sito non è (più) espressione di una parte politica, o di una lista, è un 'oggetto' di comunicazione senza obbiettivi politici ma con grandi obbiettivi in termini di comunicazione e partecipazione.
Ciò è indipendente dalla posizione politica di chi vi partecipa, e del sottoscritto; semplicemente si vuole creare uno strumento. Quando si devia dall'imparzialità si cerca di accettare qualsiasi critica nel limite dell'umanamente possibile.

Come riportato prima, basta che una posizione si pronunci perchè l'altra sia contro... e chi è contro questo sito?
Dal punto di vista metodologico è contro questo sito chiunque non voglia che venga visto, seguito, partecipato.
Esiste qualcuno che sia contro questo sito, secondo voi?
Ma chi può avere interesse a che questo sito non venga visto? Chi può guadagnarci dal fatto che pochi utenti vengano a visitarlo e che quindi, prima o poi, chiuda? Cosa vuole chi si augura che nessuno legga, intervenga, proponga, su lacassa.net?

Sarebbe bello avere in risposta un commento a questo articolo; certamente chi vuole delegittimare questo sito non ci scriverà sopra, per la contradizion che nol consente. Allora perchè sta leggendo?

L'amministrazione comunale, attraverso al rifiuto di ospitare nel periodico 'La Cassa Voci e Notizie' qualche riga su questo sito, è una delle 'Apple' di turno; meglio un periodico controllato, depurato, tagliato dagli interventi scomodi piuttosto che lasciare spazio al 'nemico'; si cita come motivo di diniego che questo sito nasce come sito dell'opposizione che ha spazio sul periodico, e quindi a maggior ragione meglio rifiutarne la pubblicazione.
Ma, se così fosse, l'opposizione dovrebbe strenuamente difendere questo sito: così non è, anzi, vista la parabola decisamente discendente della pubblicazione delle notizie da parte del gruppo 'La Cassa un paese per tutti' che, dopo un profluvio di interventi, ha probabilmente emanato l'ordine di scuderia di tacere ogni intervento sul sito: non ne vedete più traccia. Anche quando ci sono articoli che parlano di questioni spinose (ad esempio sportin) si procede solo per 'portavoce' e tutti quelli che hanno parole di fuoco in riunione improvvisamente e pavidamente tacciono in pubblico.
E' questa un'altra 'Apple'?

Cerchiamo di approfondire ancora un po'.
Faccio parte (penso) della lista in questione avendo partecipato a tutte le riunioni indette; la lista si vuole promuovere ad associazione per avere una struttura più stabile e marcata. Mi sembra un'ottima idea.
Come ho già rimarcato altrove, ho chiesto trasparenza nelle comunicazioni del direttivo ma ne ho ricevuto un rifiuto implicito (si veda questo commento, in particolare la 'perla' al punto 6) ed esplicito (non è stato recepito nello statuto).
Un gruppo ristretto di persone della lista si ritrova periodicamente... per fare che cosa? Non lo si sa, perchè tutte le decisioni rimangono segrete, anche ai membri della lista stessa che non ne ricevono comunicazione. Meglio controllare l'informazione perchè non cada in mani inadatte a sopportarne l'importanza.
Anche in questo caso, si ripropone la guerra tra Google e Apple: trasparenza e qualità incontrollabile o oligarchia eletta e qualità (promessa) ottima?

In tutto ciò mi ha fatto molto piacere l'intervento di Biagio sul forum, che ha interpretato correttamente i motivi per cui ho creato e seguito questo sito; mi spinge ad andare avanti, così come le email che ricevo in proposito: sempre motivate, coerenti, lucide, a volte fin troppo sognanti... perchè persone che vogliono una buona amministrazione ce ne sono tante.
Questo sito non è finalizzato a far vincere una parte, o l'altra; quello che vuole raggiungere è un'alternativa tra parti comunque valida; di qua o di là, un gruppo di persone che sappia operare per il bene della comunità anche utilizzando il dialogo che questo sito mette a disposizione di tutti.

E' curioso che proprio le due principali parti che si contendono l'amministrazione in questo momento sul sito abbiano un atteggiamento di rifiuto, non scrivono e non rispondono, mentre i cittadini lo fanno. Poi ci stupiamo che i 'grillini' erodano spazi o che la lega sia 'presente sul territorio'...
Abbiamo la certezza che le tecnologie dell'informazione avranno sempre più spazio nel futuro e ci si arrocca, quando va bene, su siti statici o su facebook... coraggio, un po' di dinamismo: sono strumenti da usare, non finalità da raggiungere!
Finchè i nostri politici/amministratori inseguiranno le tecnologie invece di usarle saranno sempre un passo indietro e vedranno sempre con fastidio la libertà che consentono a chi li conosce, preferiranno sempre atteggiamenti di chiusura piuttosto che di libertà che non sono in grado di controllare.

Finchè qualcuno scriverà, questo sito non chiuderà.








PS1) Goggle non è il bene e Apple non è il male. Ho usato le due posizioni per comodità; potrei in privato con chiunque ribaltare le posizioni.
PS2) Ultimamente, per la prima volta, per due giorni consecutivi abbiamo avuto più di 100 visite al sito; inoltre sono aumentati gli iscritti; se c'è una politica di dissuasione all'accesso, non funziona.
PS3) Ho un iPhone.
PS4) Ho un Android.

Stefano15 aprile 2010, 21:45
avatar
Cavolo che bel intervento. Hai centrato in pieno il problema. I cambiamneti non piacciono mai. Sia a destra che a sinistra.Per poter continuare a governare come sempre. Io continuerò nel possibile a scrivere sul sito e a farne pubblicità. E' un bel modo di comunicare e mi ha permesso di conoscere persone nuove e molto piacevoli. Grande Italo stefano

mappa | versione per la stampa | versione ad alta accessibilità | photo gallery | dove siamo | RSS
Valid XHTML 1.0! Valid CSS! RSS Linkomm - SEO Web Agency Torino Customizer