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capriole, dibattiti politici e un problema.


Chiunque segua le evoluzioni del modo di fare informazioni si sta abituando a fare capriole da un momento all'altro cercando di capire che sta succedendo; per cinquecento anni il modo di informarsi è stato quello di leggere un libro, da un centinaio di anni abbiamo la radio, da una sessantina la televisione, da vent'anni il web... le scadenze s'avvicinano e le capriole diventano sempre più acrobatiche.

Sta succedendo qualcosa di divertente nel mondo delle tecnologie; un altro di quei paradigmi che cambierà il nostro modo di vedere l'informazione. Non ci credete? Seguitemi, indosso il cappello da mago Merlino e vi racconto ciò che vedo nella sfera di cristallo... che ho davanti al monitor.



Seguendo la linea dei cambiamenti precedenti, il prossimo sarà un cambiamento forte; questa volta non riguarderà le persone già abituate alle tecnologie ma soprattutto chi con le tecnologie non ci ha quasi mai avuto a che fare, quelli che dicono ‘io sono negato per i computer' con la stessa facilità con cui si dice ‘sono negato per la matematica'. Un cattivo insegnante e un po' di pigrizia raggiungono risultati notevoli.

Abbiamo assistito ad un susseguirsi di spostamento nei paradigmi di accesso alle notizie; oggi tramite i pc e la rete abbiamo a disposizione un mare di informazioni a disposizione e, parallelamente, la possibilità di inserirne e di collaborare a questo ‘conscio collettivo'; con i social network e il cosiddetto web 2.0 (compartecipazione utenti/editori nel definire i contenuti) quest'ultimo paradigma è giunto alla definitiva, stabile maturazione.

E' ora di vedere qualcosa di nuovo.... e, come tutti i ‘salti' precedenti sarà qualcosa di pervasivo, immediato, coinvolgente ed escludente allo stesso tempo.



Volete un esempio? Pensate al ‘salto' che facebook ha generato nel passato biennio:

- pervasivo, perché ora tutti accedono a questo social network

- immediato, perché molto velocemente si è passati da pochi utenti a milioni

- coinvolgente, perché attraverso esso ci si è trovai coinvolti in flussi informativi a base personale (pensate al trovare vecchi amici) prima impensabili

- escludente, perché molti si sono ‘tirati fuori' da facebook, considerandolo la moda del momento ed ancorandosi ai paradigmi precedenti giudicati più sani e più veri.



Se volete fare un esercizio di memoria provate ad applicare queste stesse caratteristiche ad eventi precedenti: l'introduzione del pc nelle scrivanie, l'avvento della rete, della posta elettronica, del web, i telefonini... Vorrei riportarvi quanto scritto al momento dell'introduzione della penna biro (con i relativi strali degli ‘stilografi'), della posta portata dal treno invece che dai cavalli, dell'introduzione degli orologi sui campanili che generò disoccupazione presso i personaggi che urlavano ‘..sono le tre e tuttooo vaaaa beneeee'.. ma lo spazio è tiranno e non voglio abusare della vostra pazienza nel leggermi.



Non è difficile notare che le quattro caratteristiche citate sono state presenti nei ‘salti' precedenti e che la loro importanza è passata da minima, appena percettibile, visibile solo ad alcuni ad una importanza forte, visibile a tutti e non ignorabile.

Per estensione del discorso e per guardare meglio nella sfera di cristallo pensate al prossimo ‘salto': sarà molto pervasivo trascinando più persone del precedente; ancora più immediato, ve lo troverete addosso nel giro di qualche mese; più coinvolgente, al punto che vi interesserà direttamente; ancora escludente perché chi non sarà coinvolto giudicherà una moda per novizi la nuova modalità ancorandosi ai vecchi, ‘seri' modi di utilizzare le informazioni.

Sono ragionamenti sul futuro, quei ragionamenti che i politici dovrebbero essere ben abituati a fare per poter correttamente indirizzare le nazioni, come l'esemio che avevo citato sull'Australia.



Mi calco bene in testa il cappello da mago Merlino e guardando bene nella sfera davanti al monitor posso dire che questo salto sarà dovuto alla diffusione di iPad e di simili oggetti, soprattutto i 'cloni' e gli oggetti con le stesse modalità d'uso anche diversi da iPad.



L'iPad è una tavoletta, grande come una rivista all'incirca, connessa alla rete, dotata di uno schermo che si può toccare per interagire; simile all'iPhone ma più grande.

Penso che costituirà il prossimo ‘salto' perché è ciò di cui la rete aveva bisogno per diffondersi ovunque, per superare i limiti che ora la rendono a volte inaccessibile. In particolare penso ai bambini, alle persone anziane, agli ambienti di uso delle informazioni non dedicati ai computer.



Il principale ostacolo nell'utilizzo della rete da parte di una persona non informatizzata non è nel comprendere il funzionamento delle pagine web: è nell'uso dello strumento. L'utilizzo di tastiera e mouse non è immediatamente padroneggiabile; tantomeno il concetto di sistema operativo, files, cartelle, eccetera.

Dare a disposizione un oggetto che si tocca, con il quale si può interagire esattamente come con un cacciavite o con una pentola costituisce il ‘salto' nell'interazione uomo-macchina; per di più avere a disposizione una larga superficie consente a tutti una facile interazione.

Ho in mente due esempi: la mia nipotina che a tre anni era facilmente in grado di vedere, spostare e ingrandire le foto sull'iPhone senza avere avuto alcuna ‘istruzione' ed il video del gatto che gioca con l'iPad: sono due esempi che palesano l'abbattimento delle barriere tra persona (gatto!) e macchina.

Inoltre la mobilità e l'integrazione di strumenti legati alla concretezza del mondo reale (gps, bussola, accelerometro, termometro e quant'altro) rendono questi oggetti più concreti rispetto al mondo immateriale della rete.





A questa semplificazione d'uso si aggiunge una modellizzazione dell'informazione che, anch'essa, si sta portando verso una semplificazione della fruizione, sia dal punto di vista dell'organizzazione che della presentazione.

L'e-book (formato di diffusione dei libri digitali) ne è un esempio: metodi semplici di visualizzazione dei testi e delle immagini in modi sempre più vicini alla tradizionale modalità di presentazione dei dati su carta; da Gutenberg in poi si sono succeduti gli studi su come presentare al meglio l'informazione testuale e iconografica per i nostri occhi e generazioni di persone hanno affinato il senso dell'uomo per il libro: perché perdere tanta ricchezza? I nuovi modi di presentare i testi sono sempre più vicini a quelli del libro scritto, utilizzando la multimedialità solo dove necessario (bellissima la tavola periodica degli elementi, guardate il video sotto).

Senza scomodare l'e-book penso che anche le pagine dei siti web presto saranno disponibili in una versione facilmente leggibile sui tablet (così vengono chiamati l'iPad e i simili).

Altro passo avanti è costituito dall'e-ink, l'inchiostro elettronico di cui qualche tablet sarà fornito.

In questo caso la superficie da toccare non è uno schermo luminescente, ma è equivalente ad un qualsiasi foglio di plastica che non è luminoso ma viene illuminato dalla luce circostante: esattamente come un libro, e vi assicuro che la resa ottica è impressionante. Non emettendo luce il tablet si spegne (lasciando la pagina perfettamente visibile!) dopo aver voltato pagina per riaccendersi solo alla successiva richiesta di spostamento: questa che può sembrare una banalità manderà in sollucchero i tecnici pensando alla pochissima energia (fotoelettrica?) di cui avrà bisogno un oggetto del genere; senza pensare che è già stato realizzato sotto forma di fogli flessibili.... Certo l'e-ink su schermo flessibile non è ancora oggi disponibile nei negozi; l'avevo citato in un racconto ambientato tra cent'anni (Ma voi sapevate...) non immaginavo di trovarmelo davanti oggi...



Penso di essere facile profeta nel prevede che il prossimo Natale il regalo più gettonato sarà l'iPad o un oggetto simile. Pensate ad esempio alla nonna che potrà vedere i nipotini in webcam guardando quella ‘cosa', o che potrà sfogliare i canali del digitale terrestre, o le chiacchiere degli amici facebook del figlio, etc.

Non penso affatto che sostituirà i computer; chiunque sia sano di mente sa che per ora la precisione e l'usabilità di una tastiera ‘meccanica', il puntamento preciso di un mouse, la visibilità di un bel monitor non possono essere sostituiti da una tastiera software, dall'uso delle dita, da uno schermo di qualche pollice.

Semplicemente servirà ad altre cose rispetto ad un pc tradizionale, ad un uso dell'informazione più facile,  immediato, a volte giocoso, meno tecnico.

Parallelamente potrebbe diminuire l'interesse che i ‘non informatizzati' nutrono per la televisione; avere a disposizione una ‘cosa' che rende disponibile tanto la tv quanto l'informazione della rete potrebbe svegliare molti utenti da divani sonnacchiosi per trasformare la voglia di agire da un sopito sopportare ad un attivismo fattivo.

Anche in questo caso nessuna demonizzazione della televisione: resterebbe mezzo prioritario per la spettacolarizzazione delle immagini, le partite, il cinema e quant'altro richieda una riposante visione d'insieme.





A questo punto possiamo considerare come cambierà la fruizione di questo sito.

Essendo un sito di informazione e di scambio di idee locale è immaginabile che chiunque abbia a disposizione un tablet sul nostro territorio lo utilizzerà anche per leggere la cassa.net; sicuramente aumenterà il numero di visitatori. Il sito dovrà trasformarsi per essere più leggibile dai tablet: caratteri più grandi, supporto multitouch, sfogliabilità migliorata, indicizzazione dedicata al modo di visualizzazione, supporto al text-to-speech (cioè al fatto che quanto scritto possa essere automaticamente letto da una voce).

Aumentando la visibilità degli argomenti sarà ancora più importante quanto sul sito verrà scritto; a differenza di una rivista cartacea un sito consente il colloquio bidirezionale e sarà il punto privilegiato per raccogliere e rilanciare l'opinione delle persone.

La sezione del geoblog sarà ancora più importante per esplorare il territorio ed inserire informazioni.

Lo scopo di questo sito, favorire la crescita di una comunità consapevole di cittadini attraverso lo scambio di informazioni, sarà sicuramente raggiunto più facilmente grazie all'uso di tecnologie che ‘addomesticano' le difficoltà tecnologiche di accesso alla rete.



Sono ottimista sul futuro della nostra comunità: ho visto che parlandosi molte delle incomprensioni si chiariscono. Moltiplicare le occasioni di confronto tra di noi, anche utilizzando i mezzi informatici, non può che migliorare il modo di vivere della nostra piccola comunità. Se le tecnologie ci vengono incontro diventando più semplici da usare non possiamo che esserne lieti, perchè consentiranno una maggiore partecipazione.



Cosa c'entrano i dibattiti politici con queste capriole?

Nulla.



Questo è il problema.







Flickr, John-Morgan)
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La capriola (Flickr, John-Morgan)

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