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contro la propaganda fascista 3 gennaio 2010, 17:46

enrico

iscritto: 01/10

messaggi: 13

Cari Lettori … è vero: a proposito della campagna d'Africa (di cui la Tripolitania, la Cirenaica, ecc. – nomi fascisti di alcune regioni della Libia – sono stati solo alcuni tra gli ultimi capitoli di un genocidio di massa senza precedenti) mio padre ha scritto una sintesi certamente stringata che non ha tenuto preventivamente conto della facile strumentalizzazione di chi si ostina a raccontare alla gente emerite favole o, come egli stesso ha ribadito nel suo brano, a prenderne alcuni episodi e appositamente “girarli” a proprio favore e farli “bere” al prossimo come “verità storica”.

Intervengo …
- … non tanto per le banali “considerazioni” a proposito della senilità del babbo,
- … neanche perchè i “nipotini seduti in giardino o davanti al caminetto a vedere Ufo sulla Libia” con il loro nonno, li ho immaginati essere i miei due splendidi figli;

ma perché con una strategia che ritengo essere tipicamente “fascista” (e purtroppo quanto mai attuale) si fanno tante parole INUTILI che servono a NASCONDERE alla gente ciò che è veramente accaduto … questa è la vera offesa rivolta a tutti coloro che hanno vissuto sulla propria pelle le atrocità del fascismo, mio padre e tanti altri, e a tutti coloro – giovani – che come me hanno appreso uno spaccato di storia non solo dai libri e dalla voglia di sapere ma dai tanti racconti di cui la mia famiglia, come moltissime altre nelle nostre zone, è stata protagonista.

Alla luce di quanto appreso stamani dal blog voglio proporre ai Lettori alcuni documenti (e le relative fonti) in modo che ci si possa rendere conto delle menzogne e delle vergognose strumentalizzazioni che quest'oggi, con tanta amarezza – dal basso dei miei 39 anni - ho letto e che sono fino ad ora servite, non tanto a offendere mio padre o la mia famiglia, ma che sono artefatte per continuare a insabbiare la verità storica del fascismo e delle sue conseguenze.

La stima ottimistica - purtroppo - delle vittime della campagna d'Africa, procurate certo non in poche ore come scritto erroneamente da mio padre – ma in anni di continue barbarie e atrocità da parte dell'Italia fascista durante l'epoca coloniale, si trova tristemente dettagliata in numerosi documenti sia cartacei sia rintracciabili on line, che citano TESTIMONIANZE (non opinioni) da più fonti e che certamente saranno abilmente “bypassate” dai nostri “furbetti del quartierino”.

[per ulteriori dettagli vi rimando alla lettura completa dei documenti pubblicati sui siti in questione]

Perché “stima” e non dato certo delle centinaia di migliaia di vittime?
fonte: www.anpi.it

<<Dalla relazione del generale Cicconetti su una missione contro la popolazione Mogarba: "… le perdite in uomini sono certamente di gran lunga superiori a quelle segnalate, le quali si riferiscono solo ai caduti contati sul terreno e non tengono conto dei feriti che non possono essere mancati né di quelli caduti in seguito agli effetti micidiali dei bombardamenti aerei e agli effetti, non considerati né accertabili subito, dei gas”.
… Le informazioni sono ricavate dall'interrogatorio di un ribelle, arrivato a Taizerbo parecchi giorni dopo il bombardamento: "Moltissimi infermi invece vide colpiti dai gas. Egli ne vide diversi che presentavano il loro corpo ricoperto di piaghe come provocate da forti bruciature. Riesce a specificare che in un primo tempo il corpo dei colpiti veniva ricoperto da vasti gonfiori, che dopo qualche giorno si rompevano con fuoruscita di liquido incolore. Rimaneva così la carne viva priva di pelle, piagata"…>>


[Dalla risposta di Michelini leggo ancora …]
“… Il nostro esercito era in possesso di gas asfissianti (iprite) ma non furono quasi mai usati, solo in alcuni casi di rappresaglia nei confronti degli Etiopi…”

Fonte: http://www.criminidiguerra.it/campagnaetiopia.shtml - alcuni stralci delle numerose pagine presenti

“Un pezzo nascosto di storia italiana del Novecento

La guerra di conquista dell'Etiopia

i crimini sulle popolazioni e l'uso dei gas.
Per Africa Orientale italiana si intende quel territorio comprendente Eritrea e Somalia costituito nel gennaio del 1935 dal fascismo in previsione della …

…Dal 22 dicembre al 18 gennaio vengono lanciati sul fronte nord duemila quintali di bombe, per una parte rilevante caricate a gas tra cui l'iprite (solfuro di etile biclorurato), che provoca la necrosi del protoplasma cellulare ed è sicuramente mortale.

Testimonianze
Hailè Selassiè dinanzi all'assemblea ginevrina il 30 giugno 1936: "fu all'epoca di accerchiamento di Macallè che il comando italiano, temendo una disfatta, applicò il procedimento che ho il dovere di denunciare al mondo. Dei diffusori furono istallati a bordo degli aerei in modo da vaporizzare, su vaste distese di territorio, una sottile pioggia micidiale. A gruppi di nove, di quindici, di diciotto, gli aerei si succedevano in modo che la nebbia emessa da ciascuno formasse una coltre continua. Fu così che, a partire dalla fine di gennaio 1936, i soldati, le donne, i bambini, il bestiame, i fiumi, i laghi, i pascoli, furono di continuo spruzzati con questa pioggia mortale. Per uccidere sistematicamente gli esseri viventi, per avvelenare con certezza le acque e i pascoli, il comando italiano fece passare e ripassare gli aerei. Questo fu il suo principale metodo di guerra. …

… FRONTE SUD

Contemporaneamente all'avanzata del ras Immirù a nord, il ras Destà giunge a contatto con le difese italiane del campo di Dolo.
Graziani decide di utilizzare in modo massiccio l'aviazione, ottenendo da Mussolini libertà d'azione per l'uso dei gas asfissianti.
Su Neghelli, base di rifornimento per gli etiopi, rovescia 177 quintali di esplosivo e di gas.
Testimonianza di ras Destà all'imperatore: "Dal 17 dicembre gli italiani gettano anche bombe a gas, le quali piovono come la grandine... Le lesioni, anche leggere, prodotte da tale gas gonfiano sempre più sino a diventare, per infezioni delle grandi piaghe".

30 dicembre. Graziani ordina un bombardamento nella zona di Gogorù per colpire lo stato maggiore del ras Destà. Vengono lanciati da tre Caproni 3.134 chilogrammi di esplosivo.
Molte bombe colpiscono le tende e gli automezzi di un ospedale da campo svedese con i contrassegni della Croce Rossa provocando morti e feriti.
La notizia fa il giro del mondo…”

[Leggete il resto, per favore, perché per ragioni di dimensioni non riesco a riportarlo tutto]

Fonte: http://www.criminidiguerra.it/repressionelibia.shtml - alcuni stralci delle numerose pagine presenti

“Un pezzo nascosto di storia italiana del Novecento
La repressione dell'esercito italiano durante la nuova occupazione della Libia

… Gli aspetti della repressione

Un aspetto della repressione sia in Tripolitania che in Cirenaica fu rappresentato dai tribunali militari speciali. I processi avvenivano spesso all'aperto in pubblico per confutare le notizie di esecuzioni sommarie …
… 1930 Deportazioni delle tribù che abitavano il Gebel cirenaico (chiamato anche Montagna verde per il clima abbastanza temperato e ventilato e perché luogo con sorgenti d'acqua) e chiusura delle zavie (centri polivalenti senussiti).
Il motivo delle deportazioni era da ricollegarsi alla ripopolazione del Gebel da parte di coloni italiani.Esodo biblico durato 20 settimane. Delle 100.000 persone ne arrivarono 85.000 (relazione del generale Cicconetti al generale Graziani). Anche i capi di bestiame furono falcidiati dalla sete, dalla mancanza di foraggio e dalla aviazione che li mitragliò a volo radente lungo tutto il Gebel per evitare di lasciarli alle bande locali.
Vari episodi di crudeltà tra i quali ricordiamo l'abbandono di 35 indigeni, tra cui donne e bambini, nel deserto privi di acqua a causa di una rissa scoppiata tra loro; altri morti in seguito a fustigazioni, altri ancora morti di sete o per la fatica.Per evitare la sopravvivenza di bande furono avvelenate le "guelte", pozze d'acqua dove si abbeveravano gli animali, i pozzi d'acqua delle varie tribù, incendiati campi e raccolto (cfr Ottolenghi,op. cit pag 62 e seg)…
… Atrocità e torture impressionanti: a donne incinte squartato il ventre e i feti infilzati, giovani indigene violentate e sodomizzate (ad alcune infisse candele di sego in vagina e nel retto) teste e testicoli mozzati e portati in giro come trofei; torture anche su bambini (3 immersi in calderoni di acqua bollente) e vecchi (ad alcuni estirpati unghie e occhi) (Ottolenghi op. cit.pag 60 e seg.)…

L'impiego dei gas e delle armi chimiche

Gli aggressivi chimici furono impiegati per la prima volta nella prima guerra mondiale da Germania, Austria-Ungheria, Italia, Gran Bretagna e Russia.
Il 17 giugno 1925 viene firmato da 25 Stati aderenti alla Società delle Nazioni un trattato internazionale che proibiva l'utilizzo di armi chimiche e batteriologiche.
Il trattato fu ratificato dall'Italia il 3 aprile 1928.

Tra il 1923 e il 1931 l'aviazione italiana impiegò fosgene e iprite …”

[Leggete il resto, per favore, perché per ragioni di dimensioni non riesco a riportarlo tutto]



Concludo consigliando di cercare sul web questo documentario.

Si intitola "Fascist Legacy" (L'eredità del fascismo) ed è prodotto dalla BBC, storica televisione pubblica inglese (e non di facinorosi estremisti), nel 1989, poi acquistato dalla RAI, che ne fece realizzare una versione italiana, che, naturalmente, non ha poi mai mandato in onda.
Era capitato di vedere parte di questo documentario tempo fa in televisione, ma solo in alcuni estratti, e trasmesso ovviamente ad ore piccole piccole.
In ogni modo poco mi è bastato per scovare sul web la versione integrale.
Il documento pone l'attenzione su un tema totalmente ignorato, e rimosso ad arte, dalla classe politica in Italia dal dopoguerra fino ad oggi: il colonialismo italiano in Africa e nei Balcani appunto.
Il documentario espone fatti di massacri, deportazioni di massa di intere popolazioni, genocidio, crimini di guerra e contro l'umanità, razzismo, terrorismo sistematico su larga scala, uso di armi chimiche, in particolar modo l'iprite, con un bilancio approssimativo di vittime che si avvicina al milione di morti (300.000 etiopi, 100.000 libici, 100.000 greci e 250.000 jugoslavi, secondo stime approssimate, come sappiamo, per difetto).


Ed ora mi fermo perché la commozione nel riportare alla mia mente così tanti dettagli di orrore e atrocità, prende il sopravvento.
Io non ho la presunzione di erigermi a storico: ho sempre, invece, cercato con la gente e attraverso ogni fonte di conoscenza possibile di approfondire, capire, chiedere, confrontarmi, studiare, andare fino in fondo alle questioni spesso anche modificando le mie opinioni e le mie convinzioni.
Non accetto, quindi – su questo tema che alcuni, sfruttando spudoratamente l'ormai dilagante VUOTO che colpisce le menti di moltissimi italiani disposti a credere a chi URLA di più, riscrivano a loro piacimento con tanta arroganza – presunzione e ignoranza, delle pagine di STORIA VERA come quelle sopra sintetizzate e di altre pagine frutto, non del racconto fantascientifico di pochi “senili” anziani, ma di episodi maledettamente VERI e vissuti sulla pelle di tantissima gente che ancor'oggi vive – fortunatamente - per raccontarli alle nuove generazioni.
Questi sono alcuni dei valori che sto cercando, unitamente alla mia famiglia, di trasmettere “davanti al caminetto”, “in giardino” o anche attraverso gli “ufo” se sarà necessario e ovunque mi troverò, ai miei figli perché nulla di ciò vada loro perduto.
Enrico Bonino
Profondamente antifascista dall'età della ragione.

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