30 maggio 2017

In questi giorni di fine maggio 2017 sul social di riferimento impazzano interventi di compaesani lacassesi che se le danno di santa ragione sull'omeopatia e sui vaccini; tanto da riesumare la vivacità di dibattito al quale eravamo abituati anni orsono su questo desueto mezzo di lacassa.net, del quale riprendo le fila per dire la mia.
(Come se ce ne fosse bisogno!! Buuu! Ma fai altro!)
Innanzitutto voglio dire che quella vivacità era ricchezza ed averla persa vuol dire avere impoverito il paese.
Ben venga una occasione per riuscire a parlarci, per riesumare quel termine di 'comunità' a cui tanto allergico qualcono s'è dimostrato, ma che ritengo sia il sale del vivere civile e vera missione della Politica.
So bene che non seguiranno risposte a questo post, o che ne seguiranno di polemiche; non me ne cale più di tanto, il livello povero al quale è calato il dibattito in questo paese su fb è pari solo al valore etico del mezzo che lo veicola.
"Eppure i deficienti sono ancora tanti..." è l'incipit di un post, e ad una domanda specifica che ho posto ad una persona mi è stato risposto con una pagina dedicata ai webidioti.
Sia beneinteso, io non ho alcuna verità, nè tanto meno Verità, sui vaccini o sull'omeopatia o sulla finale di calcio.
Sono osservatore, e curioso.
Per questo osservo che non esiste una verità, tanto meno una Verità Scientifica, che dica se abbiano ragione i proVax o i noVax, i promeopatico o i nosantiddiolomeopatici, gli juventini o i Giusti.
(Ma vatti a nascondere!!!!)
Allo stesso modo osservo che la differenza sostanziale è tra chi riconosce che l'altro possa avere una parte di ragione e chi non lo riconosce.

Ricordo un'intervento su questo sito di un cosidetto pinkpanter, che dibatteva tra le posizioni 'O' e le posizioni 'E', ovvero tra quelle esclusive e quelle inclusive; so che molti di voi non lo ricorderanno, ma mi sembra importante oggi, riconoscere che c'è qualcuno che ammette che l'altro possa avere ragione, magari in parte, e qualcuno che non lo riconosce e dà dell'idiota o del deficiente a chi ha posizioni diverse dalle proprie.
Ben sappiamo che ogni posizione annovera tra le proprie fila migliaia di sostenitori, tra cui alcuni nostri amici; dare di default degli idioti a tutti quelli di una fazione, o dell'altra, significa non avere l'umiltà di cercare di capire un amico, di starlo ad ascoltare prima di dare giudizi facili pur di non approfondire, tagliando la testa al toro.
O alla Juve.

E' troppo facile abbracciare una fazione e respingere l'altra, è una posizione di pigrizia intellettuale, vuol dire non fare la fatica di lasciarsi ferire da posizioni diverse da quelle tranquille certezze che si hanno in testa.
Non è possibile che tutti gli altri abbiano torto marcio; per la fiducia che dobbiamo loro almeno un po' di ragione ce l'avranno, e per quel poco che c'è ammiro chi riesce ad ammetterlo e a far proprio quel pezzo di ragione dell' "avversario".
Adoro, per esempio,  quei vegetariani che di tanto in tanto si lasciano andare al pezzetto di carne "buona", perchè in quel lasciarsi ferire c'è la loro forza, il sale e la saggezza della loro scelta, il fondamento incrollabile di una certezza; che non condivido, ma che ammiro.

Proprio per questo cerco anch'io di dare una parte di ragione all'avversario, ammettendo che sì, forse, in fondo in fondo, potrebbe anche essere vero... che quello che gioca la Juve sia un bello sport.

(riguardando vecchi post mi sono soffermato su questo perchè c'è l'accenno al calcio e alla "sinistra che lo guarda di nascosto perchè lo giudica trash ma in fondo gli piace..." e le relative risposte, con invito finale con birra e partita a calcio tra i dibattenti.
Quante cose ci siamo persi! Almeno non si rischiano più diffide... sembra incredibile, oggi)

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