Manuel
iscritto: 08/09
messaggi: 66
molto bello ed esplicativo il pezzo che hai postato, ma mi sorgono spontanee alcune domande alle quali non so dare risposte esaustive, ma credo che se potessero diventare oggetto di dibattito porterebbero quantomeno un arricchimento della visione d'insieme.
Crediamo davvero che questo "uomo solo al comando" abbia generato tutti questi profondi cambiamenti nel paese?
Se, come credo non è così quali sono state le condizioni, le strutture, le organizzazioni e gli altri uomini che lo hanno "eventualmente" assistito o ancor peggio usato per compiere questa Grande Opera?
Che ruolo abbiamo, e che ruolo abbiamo avuto noi semplici cittadini nel partecipare, osservare in modo passivo, opporci in modo insufficiente?
Che ruolo possiamo avere nel tentativo di sfilare piccoli brandelli di potere a questa filiera onnipresente?
E se domani tutta Italia rinsavisse e smettesse di attribuirgli il proprio voto saremmo definitivamente liberi e tranquilli, finalmente governati da un'opposizione che ne ha subito i modi burberi, ma che potrà finalmente esprimersi per tendere a quella democrazia perfetta e partecipativa che auspichiamo?
PS. molta stima per il libero arbitrio che caratterizza le azioni quotidiane di Italo. Per chi vive condizioni più profondamente radicate in qualche meandro di quel sistema è oggi molto difficile ottenere altrettanta indipendenza...ma penso sia quella l'unica strada percorribile...oltre a quella della fuga!