I contribuiti della Regione ai GAS
Finanziati contadini e gruppi d'acquisto: «Così i prezzi caleranno del 20 per cento»
MAURIZIO TROPEANO
TORINO
Per cercare di contenere i costi dei prodotti agricoli la Regione ha deciso di finanziare con 450 mila euro un progetto che punta a sostenere i gruppi di acquisto solidale e le micro o piccole imprese agricole che si impegnano ad effettuare la consegna a domicilio del consumatore e di quelli associati ai Gas dei loro prodotti anche attraverso l'abbonamento spesa, la vendita per corrispondenza e l'e-commerce.
L'assessore all'Agricoltura, Mino Taricco, punta sulla «reciproca interazione tra produttori e consumatori» che alla fine potrebbe ridurre del «venti per cento il costo dei prodotti alimentari». Il provvedimento con gli incentivi per la commercializzazione diretta sarà approvato lunedì dalla giunta regionale. Si tratta di una misura sperimentale che oltre a sostenere i consumatori «punta a consolidare la filiera corta e a dare respiro alle piccole e piccolissime imprese agricole della nostra regione». L'idea è quella di contribuire dal punto di vista economico alla sottoscrizione di accordi tra produttori agricoli, singoli e associati e gruppi di acquisto.
Cinquantamila euro saranno destinati a fondo perduto ai gruppo d'acquisto e altri 400 mila euro finiranno agli imprenditori agricoli. Per ottenere il finanziamento i Gas devono essere costituiti, o costituirsi, in associazione senza scopo di lucro e, naturalmente devono avere sede in Piemonte e agire nell'interesse di famiglie o single residenti in Regione. I fondi saranno assegnati tramite bando e dopo la presentazione di un accordo per la fornitura stabile e regolare di prodotti agricoli ed agroalimentari, anche trasformati, provenienti dal territorio regionale. L'accordo vale solo se prevede il passaggio diretto dal produttore al consumatore senza intermediari.
I contributi regionali a fondo perduto servono per la costituzione dei gruppi d'acquisto e la gestione degli accordi. Lo stanziamento massimo concesso è di 5000 euro che diventano 7000 nel caso in cui il progetto preveda la fornitura esclusiva di prodotti biologici certificati. Il secondo bando è rivolto ai produttori agricoli associati che devono costituirsi in società (di persone, capitali e cooperative anche a scopo consortile) con atto pubblico. Taricco sottolinea come le «imprese beneficiarie devono rientrare nella categoria delle microimprese e delle piccole imprese agricole». E c'è un altro vincolo: gli interventi finanziabili possono riguardare esclusivamente progetti per la vendita diretta dei prodotti agricoli, anche trasformati, che prevedano la consegna al domicilio del consumatore compresi anche i consumatori organizzati in gruppi d'acquisto.
Sarà possibile ottenere un contributo in conto capitale fino al 40% della spesa ammessa. Secondo Taricco i «contributi serviranno per ridurre i fattori critici riscontrati nel rapporto diretto produttore-consumatore in primo luogo riconducibili alle carenze logistiche legate alla consegna dei prodotti, specie quelli freschi». Nelle intenzioni della Regione i contributi alle piccole imprese dovrebbero permettere di superare le difficoltà legate alla dimensione ridotta garantendo così la continuità e l'ampiezza del paniere dei prodotti. Con questo provvedimento l'assessorato all'agricoltura completa gli interventi messi in campo per sostenere la filiera corta e i prodotti locali iniziata con lo stanziamento di 1,2 milioni per il sostegno ai farmers' market nelle città.
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