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Appare tra gli ultimi articoli l'annuncio di un nuovo 'foglio' di comunicazione per La Cassa, e di un nuovo sito: entrambi frutto della comunicazione dell'associazione 'La Cassa un paese per tutti'.
Mi sembra una buona, una ottima notizia per il nostro paese: la pluralità delle voci non può che essere un vantaggio per tutti. Questo sito ha offerto, e offre tutt'ora, all'associazione i mezzi per esprimersi online in modo autonomo; capisco tuttavia che la voglia di esprimersi con un mezzo proprio sia un modo per sancirne l'identità, l'autonomia; per comunicarne l'epifania digitale generata dai valori fondanti di cui i soci sono portatori.
Non voglio entrare nel merito dei contenuti, sia del foglio che del sito o dell'associazione(1); ci sarà tempo per farlo. Ciò che più mi interessa è registrare le linee di comunicazione, anche digitale, che insistono sulla nostra comunità, quelle che riflettono la volontà di incidere sul sociale comunicando. Adoro questo gerundio presente: il tempo verbale contiene l'azione e il significato implica i soggetti e i mezzi: il comunicatore, l'azione del comunicare, il mezzo, il messaggio, il destinatario o i destinatari; è in sè, un intero programma elettorale. Comunicando. Se poi lo declinate in termini eucaristici è più potente ancora: il comunicando diventa sia colui che riceve la "comunicazione" eucaristica sia l'azione sacramentale a cui presta il corpo il ministro della divinità, il segno visibile del rapporto tra il Dio e l'Uomo. Mi sa che divago, rientro.
Ripeto il merito che ritengo abbia l'associazione che ha iniziato questo dialogo con la comunità; attraverso i mezzi cartacei e digitali porta il proprio messaggio ai lacassesi, esterna il proprio punto di vista ad un pubblico vasto; mi piacerebbe che anche l'amministrazione comunale iniziasse un percorso simile. Penso sia un percorso di crescita, utile; e un percorso che, tuttavia, richiede fatica: la fatica 'politica' di sostenere un dialogo, quel 'lavoro politico' che richiede impegno, dedizione, colloquio, risposta; ed è su questo che faccio i miei migliori auguri alle nuove iniziative editoriali in questo paese; perchè è facile immaginare quanto impegno costi aprire un nuovo sito o stampare ed imbucare un foglio mentre non è altrettanto semplice curarne l'evoluzione e il dialogo.
La comunicazione ai tempi della rete esalta la bidirezionalità; gli utenti non sono passivi 'bevitori' d'informazione ma sono soggetti consapevoli che leggono e, quando vogliono, rispondono e fanno domande. Risposte e domande che sollecitano l'editore di informazioni; che richiedono attenzione; che richiedono impegno e comunicazione chiara ed in tempi brevi, per quanto possibile istantanei. Per questo ritengo sia necessario da una parte lasciare la più ampia libertà di dialogo a tutti gli utenti e, dall'altra, rispondere prontamente e di persona alle questioni sollecitate. Lasciare domande inevase per troppo tempo deprime l'autorevolezza del ricevente; fare rispondere da altri in propria vece ne mina l'onestà intellettuale. Rispondere a tono ed esporre il proprio pensiero è l'unica via; certo, quando ci si espone si rischia di rimanere impallinati dal fuoco nemico (e, a volte, da quello amico) ma è l'unico modo per proporsi come interlocutori credibili.
Su questo sito molti sono stati coloro che si sono pronunciati con parole chiarissime, nette, inequivocabili esponendosi in pubblico: a loro va il merito della credibilità raggiunta e dei (circa) 100 utenti medi quotidiani che oggi ha lacassa.net e le quasi settemila pagine viste nell'ultimo mese da milleduecento utenti unici: numeri un tempo impensabili, oggi realtà. Forse entro la fine dell'anno raggiungeremo le centomila pagine viste dalla nascita del sito.
Centomila pagine: messe in fila, tenendo conto dei 4.47 minuti medi per ogni visita, quanto tempo generano? Una vertigine.... Dietro ogni pagina ci sono persone che leggono; dietro ad ogni parola scritta, ci sono teste che pensano. Alcune rispondono pubblicamente, altre rispondono privatamente, via mail o a voce, altre trovano uno sguardo, un ammiccamento, un'alzata di spalle o una stretta di mano che ti fa capire che le parole scritte sono state lette, che è importante averle scritte; perchè lasciarle chiuse nelle nostre teste serve a poco.
Ed è proprio per questo che saluto volentieri queste nuove iniziative, alle quali auguro il migliore dei futuri; perchè ci saranno più parole scritte per comunicare tra noi, più occasioni per parlarsi, per trovarsi, per prendere un caffè o farsi una 'merenda sinoira' o una cena insieme, perchè è di questo che vive una comunità.
Comunicando.