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Questo è il mio omaggio a Teresa, Chicchi, compagna, che mi rende orgogliosa di essere donna.
Ieri, 12 marzo 2013, si è spenta Teresa Mattei, aveva 92 anni
Alcune note, della sua biografia, mi hanno particolarmente colpito:
All'età di 17 anni (1938) si fece espellere da tutte le scuole del Regno perchè si rifiutò di assistere alle lezioni in difesa della razza.
Staffetta partigiana con il nome di battaglia Chicchi
La più giovane delle Deputate alla Camera (25) e la più giovane delle Costituenti
"Teresa Mattei, di venticinque anni e mesi due, la più giovane di tutti nella Camera, vestita in blu a pallini bianchi e con un bianco collarino" (tratto da "Risorgimento Liberale" )
Invito le donne e gli uomini utenti di questo sito a leggere il discorso di Teresa nella seduta pomeridiana del 18 marzo 1947 (pag. 2267 del documento allegato al fondo di questo articolo), durante la discussione del progetto di Costituzione della Repubblica Italiana.
All'avanguardia nel mondo per quanto riguarda la parità di diritti/doveri tra uomini e donne, la Costituzione Italiana ha sancito il diritto/dovere delle donne italiane, tra le altre cose, all' accesso alla Magistratura senza discriminazione di genere e nel suo discorso, tra le molte interessanti e determinanti parole che pronuncia, riporto solo queste:
La lotta per la conquista della parità di questi diritti, condotta in questi anni dalle donne italiane, si differenzia nettamente dalle lotte passate, dai movimenti a carattere femminista e a base spiccatamente individualista. Questo in Italia, dal più al meno, tutti lo hanno compreso. Hanno compreso come la nostra esigenza di entrare nella vita nazionale, di entrare in ogni campo di attività che sia fattivo di bene per il nostro Paese, non è l'esigenza di affermare la nostra personalità contrapponendola alla personalità maschile, facendo il solito femminismo che alcuni decenni fa aveva incominciato a muoversi nei vari Paesi d'Europa e nel mondo. Noi non vogliamo che le nostre donne si mascolinizzino, noi non vogliamo che le donne italiane aspirino ad un'assurda identità con l'uomo; vogliamo semplicemente che esse abbiano la possibilità di espandere tute le loro forze, tutte le loro energie, tutta la loro volontà di bene nella ricostruzione democratica del nostro Paese. Per ciò riteniamo che il concetto informatore della lotta che abbiamo condotta per raggiungere la parità dei diritti, debba stare alla base della nostra nuova Costituzione, rafforzarla, darle un orientamento sempre più sicuro.
E' nostro convincimento che, confortato da un attento esame storico, può divenire certezza che nessuno sviluppo democratico, nessu progresso sostanziale si produce nella vita di un popolo se esso non sia accompagnato da una piena emancipazione femminile; e per emancipazione noi non intendiamo già solamente togliere barriere al libero sviluppo di singole personalità femminili, ma intendiamo un effettivo progresso e una concreta liberazione per tutte le masse femminili e non solamente nel campo giuridico, ma non meno ancora nella vita economica, sociale e politica del Paese.
E poi, di sicuro meno importante ma significativo del pensiero di questa Donna, fu lei a introdurre la mimosa dell'8 marzo. Voleva un fiore che si trovasse nei campi, un fiore povero.
Patrizia Pacini ne ha scritto la biografia: La Costituente: storia di Teresa Mattei - Edizioni Altreconomia.