La diga e il lago di Combanera

 


Il progetto Combanera nasce per fornire  di acqua potabile  la città di Torino, la cui acqua è minacciata da un crescente inquinamento della falda.
Per generare il serbatoio necessario si crea un bacino artificiale sbarrando la stura di Viù con una diga alta 98 metri dall'alveo del torrente alla base della valle, dopo il bivio per la frazione Maddalene, appena dopo le case di Molar Del Lupo.



La diga sarà costituita da circa 400000 metri cubi di inerti e risulterà poco visibile dalla strada.

In questa zona la montagna presenta la restrizione che consente di costruire uno sbarramento per la creazione di un invaso artificiale che parte da questo punto con l'altezza di 98 metri e che si estende in due rami: uno verso la frazione Richiaglio, l'altro percorre la valle fino a raggiungere la centrale idroelettrica delle Fucine oltre l'abitato di Viù.



 E' previsto che il livello dell'alveo non possa mai scendere sotto un terzo della capacità, ovvero sotto i 35 metri alla diga.


La diga di Ridracoli è simile nello scopo e nelle dimensioni a quella di Combanera.

Nel complesso il ramo più breve, quello verso Richiaglio, è lungo circa 2 chilometri e quello più lungo, verso Viù, quattro, a definire un invaso con la capienza di circa 50 milioni di metri cubi d'acqua.
L'allagamento dell'alveo dovrà essere fermato nei periodi di letargo e di cura dei piccoli.

Il sistema è dimensionato per una portata di 3,5 metri cubi al secondo sull'arco delle 24 ore mentre è di 14 metri cubi al secondo la portata massima nell'arco delle sei ore; complessivamente fornirà alla città di Torino 100 milioni di metri cubi d'acqua all'anno. Alla Stura di Viù verrà rilasciato il 'deflusso minimo vitale' pari 0.8 metri cubi al secondo per non comprometterne in modo definitivo la salute, anche se l'Assessorato all'Ambiente, Caccia e Pesca della provincia di Torino l'ha definito del valore di 1000 litri (1 metro cubo) al secondo. Si evidenzia comunque che i calcoli sono fatti con metodi empirici che saranno da sottoporre al vaglio una volta in funzione l'impianto con adatto piano di monitoraggio.

Indubbiamente i deflussi sottratti alla Stura di Viù dall'impianto di Combanera determineranno un peggioramento delle acque della Stura di Lanzo; gli agricoltori dovranno contribuire al risparmio d'acqua cercando di diminuire i fabbisogni con una oculata gestione.
L'impianto di Combanera andrà a diminuire o ad eliminare l'afflusso d'acqua alle numerose  'centraline' idroelettriche seguenti; sono 88, alcune abbandonate, si raccomanda di indagare con uno studio delle conseguenze. In particolare la centrale di Funghera non potrà più derivare acque dal bacino della stura di Viù; dovrà essere previsto un piano di recupero della centrale dismessa e dei canali collegati.



Desta qualche preoccupazione, e va approfondita, la situazione della pietraia di Richiaglio che è lontana dalla diga, comunque in caso di mobilitazione dell'intero corpo franoso non si avrebbero conseguenze dinamiche sul manufatto. Si raccomanda di avviare immediatamente un monitoraggio preventivo del movimento della pietraia. Dal lato opposto, la 'destra Richiaglio' si dovrà valutare se la pietraia potrà fornire i 400000 metri cubi di inerti necessari; si dovrà fare un attento vaglio dei massi da scogliera per evitare possibili fenomeni di immissione in atmosfera di fiore di amianto. Nel caso che in corso d'opera si accerti la presenza di amianto nelle rocce dovrà essere indicato altro sito per prelevare gli inerti.


Gli impatti sull'ambiente naturale e sul paesaggio saranno rilevanti ma possono essere mitigati.
Si denuncia la presenza di amianto nelle rocee e nell'acqua, pur in quantità non dannosa; gli scavi delle gallerie avverrano per fresatura e gli inerti saranno depositati al fondo della diga.

Sull'intero bacino della Stura di Viù non dovranno essere consentiti prelievi d'acqua per nessun uso dai torrenti affluenti.

Per tutto il periodo di cosrtuzione dovranno essere previsti adeguamenti della viabilità (SP32) con rettificazione del ponte Barolo e con l'inserimento di regolazione semaforica nei tratti abitati.

biagio 3 giugno 2012, 04:39
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Grande Italo, gli uomini e le donne di buona volontà non dovrebbero mai smettere di rigraziarti per questo Sito che è DEMOCRATICO , che si denomina la cassa, senza prefissi e suffissi, e quindi APERTO ALLA PARTECIPAZIONE DEMOCRATICAMENTE VERA DI TUTTI.
E' SCIENTIFICO per cui gli argomenti sono sviscerati partendo da scIenza e conoscenza.
Giusto anche l'invito mettere insieme conoscenze interdisciplinari, per cui un prgetto deve diventrare la sintesi del SAPERE.
Ad esempio c'è un aspetto di Madre Terra che andrebbe approfondito.
Per legge quando si operano scavi di una certa consistenza, vanno fatti dei sondaggi per capire quali minerali , NATURALI, CI SONO NEL SOTTOSUOLO ...
E qui vengono fuori belle sorprese...ad esempio a Torino ci sono suoli che quasi quasi " commestibili"...
Semplificando, in altre zone di "aperta campagna" ...il sottosuolo contiene alte quantutà di minerali...nichel...cromo...ecc..
Da ignorante in materia, mi chiedo, ...dagli ortaggi, dagli  alberi da frutta, questi minerali ( sali ?) ...come vengono assorbiti ?
Sono salutari, positivi, oppure il loro eccesso non è un toccasana ?
Credo che in questo Borgo ci siano LE COMPETENZE , agronomi, ad esempio , per approfondire la problematica NEL COMUNE INTERESSE.
Simo nel 2012 ..ed un pò di consapevolezza in più...non guasta !
P.S. per la GNOSIS di domani sera allo Sportinn...facciamo informazione ? 
Pace Occhiolino 

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