Non ho mai pensato all'8 marzo come ad una festa e ho sempre scoraggiato tutti a regalarmi la mimosa.Perdonatemi, ma non la capisco proprio questa "festa".Mi si dirà che devo vederla come un'occasione per le donne per stare un po' insieme.Ci sono molti altri giorni e molti altri modi per farlo.Per esempio il 14 Febbraio con alcune amiche siamo state in Piazza Castello per essere parte di un flash mob organizzato a livello mondiale contro la violenza sulle donne: "One billion rising"Mi si dirà poca cosa. Forse è vero, ma è da tanti poco che nasce qualcosa e se tutto questo agitarsi e danzare agli angoli estremi della terra avesse provocato anche solo un fremito e anche solo una donna avesse trovato la forza per opporsi ai soprusi e alla violenza, beh, forse non è stato un agitarsi invano.
E non pensiamo che siano cose distanti.
137 donne uccise nel 2011 in Italia
110 donne uccise nel 2012, quasi una ogni tre giorni.
Sono mogli, madri, compagne, fidanzate uccise dagli uomini che stavano loro accanto, mariti, padri, fidanzati, ex compagni per sopraffazione, possesso, per un modo sbagliato di vivere il rapporto con l'altra, per incultura generale, quella che ancora domina nel nostro Paese le relazioni uomo-donna.
Una violazione perpetrata dei diritti umani che deve essere affrontata in modo politico, come una piaga sociale.
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
E' compito della Repubblica....cioè sarebbe meglio dire di ogni singolo cittadino della Repubblica, coi sui piccoli pensieri, coi suoi piccoli gesti, coi sui piccoli incerti passi di danza.
Come dice la musica del flash mob, break the chain, (qui il testo con la traduzione e dei buoni spunti di lettura).
Quindi, per favore domani, lasciate perdere la mimosa.
Magari un altro giorno, se mi volete bene, regalatemi una rosa.
Foto di Mati