respirare i secoli
italo losero
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E' un equilibrio precario, delicatissimo, quello che vive a pochi passi da noi.
 Respira piano, è silenzioso, quieto; non si fa notare.
 
 Decine di migliaia di anni.
 Decine, forse centinaia,  di migliaia di anni ci sono voluti per formare  la foresta planiziale padana; perchè quella che oggi chiamiamo  'pianura' padana è un'opera artificiale; qui il 'prato' non è di casa, è  stato ottenuto sradicando le piante. Un'immensa Sherwood, una 'foresta  nera', una 'foresta umbra'; così erano i nostri luoghi fino a poco tempo  fa.
 Noi lacassesi abbiamo il privilegio, quasi unico nella nostra nazione  (c'è il bosco della Partecipanza di Trino, oltre a noi) di avere vicino  agli occhi, vicino al cuore, il respiro della terra, il respiro di  decine di migliaia di anni del nostro territorio, della ex-foresta  padana.
 Non ci sono da scomodare teosofi, filosofi, etnologi o antropologi per  coglierne il significato; basta una pigra passeggiata per respirare che  in quelle acque, in quelle piante, c'è il succo puro di ciò che siamo, concentrato di senso a nostra disposizione.
 
 Provate a camminare silenziosi in questi boschi, tra gli ontani ed i  pioppi, nei resti degli insediamenti umani alla Rubbianetta nella  Mandria: sentirete l'alito dei secoli sospirarvi vicino, riceverete il  consiglio delle passate generazioni che, meglio della nostra, sanno che  gli uomini sono sempre gli stessi con i loro crucci e le loro gioie. 
 Dapprima vi sembrerà che non sia affatto così; ma che quell'angolo del  sentiero, quello scorcio di panorama o quell'albero in qualche modo vi  sono particolarmente cari o che colpiscono la vostra sensibilità;  penserete cioè che siate voi ad averli scoperti e non loro a cercarvi.
 
 Meglio lasciarsi tacere, meglio sentire e contemplare senza nulla volere; lasciarsi vivere tra questi misteri.
 E' un equilibrio precario, delicatissimo, quello che vive a pochi passi da noi.
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