Una passeggiata alla Madonna della Neve

Dai netti e spogli colori dell'inverno in arrivo lo sguardo si spinge sotto il sole basso fino ai monti in lontananza; dapprima il Musinè poi, proprio al fondo, svetta sereno il Monviso

Basta prendere una manciata di tempo e gli scarponi per staccarsi dalle solite cose ed avvicinarsi al paradiso; in questo nostro territorio la magia avviene perchè siamo da una parte a contatto con la grande pianura e dall'altro abbiamo i primi monti e basta proprio solo una passeggiata per andare a vedere il mondo dall'alto.

Per andare alla Madonna della Neve non è necessario mettere in previsione molto tempo; un'ora se si parte dal santuario di Givoletto, più o meno il doppio se si parte da La Cassa.
Se poi, giunti al traguardo, si trova casualmente  un amico con cui condidere il pane ed un fornelletto per un po' di vin brulé, ecco, allora la giornata è da segnare sul calendario e da portare nel cuore.



L'inverno è una delle stagioni migliori per salire su questi nostri dolci monti; la vegetazione rada lascia lo spazio allo sguardo e,  passo  respiro passo, la passeggiata diventa un momento di autentico rilassamento nell'alto dei propri pensieri lontano dai rumori attutiti che giungono dal basso.
Le forme del paesaggio, i molti alberi scheletriti, le ombre basse ed il sole pallido dell'inverno stimolano all'occhio suggestioni inconsuete; per fortuna i telefoni possono fotografare e mi porto a casa qualche ricordo da condividere.

[Ecco la stessa passeggiata in primavera]

biagio11 dicembre 2011, 13:41
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Bellissimo
, poetico,tenero...eppure, purtroppo, molta gente è abituata a considerare il terreno...la Naura...il CREATO...solo se "VIENE BUONO" ...solo se acquista valore...modificandolo...RENDENDOLO EDIFICABILE...Sorridente

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