Illustrissimo sig. Presidente....

Cari Amici mi perdonerete questo sfogo mandandovi questa mia comunicazione ma ritengo che i fatti nazionali, soprattutto alcuni ultimi fatti, siano e debbano essere anche, e soprattutto, sempre alla nostra attenzione.
E' una comunicazione, mia – di oggi, che ho appena inoltrato sul sito del Quirinale che vorrei inoltrarvi per conoscenza e per la quale ho appena ricevuto la notifiica di avvenuta ricezione dal sito web del Quirinale.

" La Cassa (To), 30 gennaio 2014

Spett.le
Presidenza della Repubblica
Ill.mo Sig.Presidente
Giorgio Napolitano

Ill.mo Sig.Presidente
i fatti particolari di queste ultime ore mi spaventano e mi spingono, molto umilmente a rivolgermi direttamente a Lei per esporLe alcuni miei pensieri.
La stessa forza politica che ha deciso di perseguire la strada della messa in stato d'accusa nei Suoi confronti è la stessa che, pur avendo conseguito ottimi risultati alle scorse elezioni Politiche - ma non avendo maggioranza assoluta né alla Camera dei Deputati né al Senato – poteva contribuire concretamente a cambiare in positivo molte cose in Italia, e non lo ha a mio avviso per nulla operato.
Anzi ... le immagini che giungono dalla televisione in queste ore e in questi giorni in particolare, risse – striscioni – insulti nelle Sedi Governative, non fanno altro che farci vedere che i Rappresentanti di questo movimento politico sono alla stregua di molti altri "colleghi" che tristemente abbiamo avuto modo di vedere nel recente passato.
Ritengo, dunque, che gli Elettori che hanno dato fiducia a questo movimento alle ultime elezioni siano stati nella sostanza decisamente traditi.
Anziché continuare a criticare tutto e tutti a trecentosessanta gradi (salvo che nel decidere di ridursi l'onorario, che ben si sono preservati, nonostante le promesse elettorali dichiarate) avrebbero potuto – con altre forze politiche, rimboccarsi le maniche e costituirsi parte attiva nel cambiare le cose, nelle sedi ove questi Rappresentanti sono stati democraticamente inviati.
Oggi ho, e abbiamo tutti noi Italiani, assistito ad un episodio di enorme e particolare gravità; il Capogruppo di un partito politico (e non importa quale), in sede di conferenza stampa nei locali Stampa della Camera e in diretta Tv, è stato interrotto e non gli è stato permesso di esporre il suo pensiero da un Esponente proprio di questo partito, paladino "del rinnovamento" e del "cambiamento" e, forse, anche della "democrazia".
Dal basso dei miei quarantatre anni non ricordo, a mia memoria che ad un esponente politico, proprio all'interno di una Sede del Parlamento Italiano, fosse così platealmente negata la facoltà di parlare e ancorchè di fronte a giornalisti che, basiti, non hanno potuto fare altro che riprendere e trasmettere queste disgustose immagini in televisione.
Non l'ho vissuta in prima persona per ragioni anagrafiche ma ritenendomi comunque "persona informata sui fatti", vedendo simili comportamenti, mi è riaffiorato alla mente come in epoca fascista si metteva a tacere i propri oppositori politici negando loro la facoltà di esprimersi!
Ma voglio sperare che sia stato solo il gesto esasperato di un singolo e che venga al più presto condannato in primis dagli stessi suoi Elettori, che certamente si saranno resi conto che non è così che si possono cambiare in meglio le cose.
In merito alla procedura per la messa in stato d'accusa rivolta nei Suoi confronti non mi esprimo poiché della nostra Costituzione ritengo ne sia Lei il miglior Conoscitore – Garante – Custode e Attuatore.

Voglia ancora permettermi una semplice umile, ma accorata, nota di grande stima a Lei rivolta per quanto, in particolare, ha svolto (e ancora svolgerà!) in questi anni, e grazie ancora per aver accettato un nuovo mandato alla Presidenza della Repubblica.
Non oso immaginare, con i chiari di luna e le lacune degli ultimi governi e la quasi totale assenza di forze politiche in grado di dare stabilità al nostro Paese, come avrebbe potuto essere la nostra Nazione, oggi, senza di Lei e con l'aggravante di alcuni partiti che - peggio - con false promesse federaliste mirano solo a recuperare qualche manciata di voti non esitando a minare l'integrità nazionale con falsi slogan.
Lei è riuscito, Costituzione alla mano, a far riacquisire negli ultimi anni una credibilità (nazionale ed internazionale) che da molti – troppi – anni l'Italia aveva clamorosamente perduto, oltre a garantire almeno un governo in grado di attuare (lo spero con tutta l'anima) alcune improrogabili e inderogabili riforme, quella elettorale in primis.
Sono sicuro che Lei, ancorchè più che meritatamente, avrebbe preferito un periodo di riposo ed una meritata "pensione" dopo il passato settennato; ma il Suo profondo attaccamento alle Istituzioni, al Dovere Pubblico, alla Nazione ed alla Costituzione hanno fatto sì di rimandare il meritato riposo ad altra data, accettando un ulteriore incarico e relativi "mal di pancia".
Sig.Presidente, e concludo, come Lei ha poco fa dichiarato (fonte: Rainews24) "Stato d'accusa? Faccia il suo corso", sappia che la mia voce (e sono certo unita a tante altre) è sempre a confermare, ancorchè debba essercene la necessità, la massima fiducia e stima nei Suoi confronti!
Le auguro ancora di preservare per almeno altri due secoli la Sua forza fisica e mentale, il Suo giusto equilibrio, la Sua innata vigoria.

Continui il Suo prezioso lavoro.
Con stima e affetto
Un semplice Cittadino

Enrico Bonino"

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