Chissà che uno che non conosce la situazione della ex Comunità Montana Val Ceronda e Casternone e tanto meno quella di La Cassa come me non possa dire anche la sua. Ma i profili su facebook dei due candidati li avete visti? Qualcuno ha stimolato dibattito, ha messo in piazza i programmi, anche con un sito dedicato http:www.alpigraiemontagnaautentica.it, l'altro non ha nemmeno scritto quali sono i candidati, arivederci il programma di lista. Detto questo ribadisco "Non è difficile sostenere una persona quando si tratta di uno come Marino." Lo conosco da 45 anni. Ebbene si! Da quando è nato. Abbiamo vissuto insieme per molti anni poi ci siamo sposati a distanza di un anno uno dall'altro ma abitiamo ancora a non più di 20 metri di distanza. Lavoriamo insieme... o forse è meglio dire che condividiamo un ufficio nel quale Marino discute più di interessi pubblici, della gente e del suo territorio che non del  nostro lavoro.
Non c'è niente da fare. La passione per la politica e per lo sviluppo delle nostre valli è da sempre nei suoi pensieri.  Prima di tutto vorrei sfatare una voce messa in giro secondo la quale la lista di Celestina Olivetti ha la vittoria in mano. E' tutto da vedere... A me risulta tutto il contrario e comunque i numeri si vedranno solo ad elezioni avvenute.  (Se vincesse Marino, come mi auguro, mi sa che per la val Ceronda e Casternone ci sarà da ridere). Fatta questa introduzione vorrei trarre spunto dagli appunti di Gianni Castagneri e di Laura Martinotti per fare alcune riflessioni assolutamente personali e avulse dal dibattito interno alla minoranza di La Cassa. Come ho già detto le due liste sono abbastanza allineate con i numeri. Quindi chi vincerà lo farà con uno scostamento di pochi voti.  I programmi, pubblicati a puntate sul Risveglio non hanno evidenziato sostanziali differenze sugli obiettivi principali a cui puntare per cercare di sollevare una montagna che tutti sanno è in sofferenza da molto tempo. Allora dove sta tutta questa differenza?  "La passione!" Laura Martinotti ha fatto la sua scelta conoscendo il candidato Marino. Molti altri lo appoggiano e lo sostengono e faranno di tutto perchè venga eletto perchè lo conoscono e lo stimano. Ma la differenza sostanziale tre i due è proprio questa: "La passione per le cose che si stanno facendo." Il Gruppo di Azione Locale che Marino guida come presidente da alcuni anni ha fatto molte cose importanti che coinvolgono il mondo del lavoro su tutti i livelli possibili. Da alcuni anni anche le nostre Valli hanno un luogo (virtuale ma anche fisico) dove andare a cercare la ricettività alberghiera: "Il consorzio albergatori".
Sono nati due importanti Consorzi: Agrimont e Artimont che riuniscono al loro interno l'eccellenza agricola e artigiana delle Valli, sino a portare addirittura la Toma di Lanzo a Montecitorio. Molte imprese hanno beneficiato di contributi a fondo perduto finalizzati al rilancio e al rinnovamento. Il GAL ha richiesto molto lavoro, ma la cosa che può far pensare al modo in cui Marino si dedichi a tutto quello che fa è che la carica di Presidente del GAL non prevede neanche uno stipendio... Conosco bene anche Celestina. Siamo coscritti (mitico 1963) e ci conosciamo da quando abbiamo frequentato le scuole medie insieme a Ceres. Anche lei è una persona valida e sicuramente se vincesse cercherebbe di fare del suo meglio per adempiere alle funzioni di Presidente.  La differenza tra i due però, oltre alla passione per il territorio e per la gente, l'ha colta molto bene Laura, conoscendo anche lei entrambi i candidati presidenti e l'ha espressa molto bene nel suo intervento, non senza suscitare dibattito e confronto democratico (cosa che tra l'altro mi è piaciuta molto, senza ironia).  Celestina, nonostante sul forum venga presentata da Alberto Casale come "Il cambiamento" in contrapposizione alla continuità rappresentata da Marino secondo me rappresenta invece, detto molto brutalmente, una corrente molto politicizzata, nella quale pochi decidono per molti. Un modo di fare politica sicuramente legittimo, che rispecchia molto quanto succede a livello nazionale, ma che a me personalmente non piace (e che sicuro non è foriero di cambiamento).  Ora non mi si venga a dire che "qualcuno le decisioni dovrà pure prenderle!" 
La democrazia è fatta di pluralismo di idee e di pensieri che deve forzatamente convogliarsi in decisioni univoche, altrimenti non si va mai avanti. Ma quando qualcuno rinuncia a pensare con la propria testa nel nome del "stiamo uniti" non mi va più bene.
Certo è comodo far decidere gli altri. Così se si sbaglia si può sempre dare la colpa a qualcuno.  Ma chi vota in queste elezioni è stato a sua volta eletto.  La responsabilità di prendere decisioni importanti gli elettori l'hanno delegata a chi è stato eletto: Sindaci e consiglieri. Nessuno deve nascondersi dietro alle decisioni degli altri. E' importante pensare alla nostra gente, a chi ha dato il voto, con fiducia e speranza a Sindaci e consiglieri.  Costoro non sono persone qualunque. I nostri consiglieri e i nostri Sindaci non sono come i politici di Roma, raramente conosciuti di persona o al più intravisti in una piazza durante un comizio.  Le persone alle quali devono rendere conto sono amici, parenti, conoscenti, inquilini della casa accanto.  Anche a loro dovranno dire:  qualcuno ha deciso per me! Fatte le mie considerazioni devo anche lasciare un messaggio a tutti e due i candidati.  Recentemente ho fatto con mia moglie una ricerca riguardante gli enti pubblici su internet. Ormai ci sono quasi tutti e la Comunità Montana Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone non è da meno. Ma quello che vorrei fare notare non è la presenza o meno su internet, che può essere anche solo una semplice vetrina, ma una serie di servizi consorziati che le CM più virtuose mettono a disposizione dei Comuni. Io lavoro in un piccolo Comune e vivo in prima persona le difficoltà a "tenere in piedi la baracca". I soldi sono sempre scarsi, si lavora al risparmio, si fatica anche solo a sistemare le buche sulle strade. Il personale deve fare lo stesso lavoro che, in un Comune di media o grande dimensione, viene svolto almeno dal doppio o il triplo delle persone. Perchè? Perchè siamo in pochi! Il territorio è grande e richiede lo stesso impegno di un qualsiasi altro Comune, ma i voti sono pochi. Le poche attenzioni verso la montagna sono in gran parte rivolte a conservare un bel giardino (anche spopolato) a disposizione delle grandi città. Tutto quello che otteniamo lo dobbiamo strappare con le unghie a chi i voti li ha eccome. 
La popolazione della nuova CM mi pare si aggiri sui 35.000 abitanti, di cui votanti molto meno. Un numero di persone così lo si ottiene in pochi isolati ben popolati di Torino. Ma allora cosa possiamo fare. Dobbiamo fare le cose insieme.
Molti servizi comunali che ora vengono portati avanti con affanno dal poco personale a disposizione, si potrebbero fare insieme. Per esempio alcune CM hanno deciso di fare insieme i controlli ICI e TARSU. Un ufficio consorziato per tutta la CM (http://www.agordino.bl.it/). Agli amministratori chiedo quanto abbiano speso sino ad ora per gli accertamenti dati in giro a varie società che hanno creato più errori e malcontento che entrate. Non sarebbe meglio spendere meno e dare gli accertamenti e perchè no anche le riscossioni ad un unico ufficio con dipendenti pagati dai comuni.  La manutenzione del verde. Quanto devono correre i nostri operai o quanto si spende in ditte esterne per la pulizia dei bordi strada, delle chintane, dei  sentieri, del verde pubblico. Ma non possiamo unire tutti questi operai comunali e fare delle squadre che facciano le manutenzioni per tutti i comuni? Non si potrebbero assumere altre persone, anche stagionali. come fanno in Trentino (http://www.comune.moena.tn.it/) per il taglio del legname comunale e la vendita dello stesso. A Mezzenile abbiamo utilizzato gli operai forestali della Regione e la vendita del legname ha fruttato alcune migliaia di euro. Qualche buca delle strade in più riusciamo a tapparla.  Ma gli operai forestali non sono sempre a disposizione. Insomma tante cose si possono fare assieme contando sul lavoro duro e costante di operai e impiegati dell'Ente Comunità Montana e dei Comuni. Valorizziamoli e rendiamoli partecipi, va tutto a nostro vantaggio.
So che non sarà facile e che il campanile e il proprio orticello verranno difesi da qualcuno con i denti... eppure non abbiamo altre speranze se non unirci se non vogliamo sparire definitivamente.   Doriano Poma