italo
iscritto: 07/09
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Ho dato la mia risposta a questo argomento in termini generali, attaccandomi a quelli che sono per me principi fondanti; non posso dare giudizi su singoli eventi perché troppo ignorante in materia.
I miei principi fondanti dicono che chi ha combattuto per la democrazia e contro l'autoritarismo ha il mio consenso a priori, indipendentemente da singoli episodi, perché ha combattuto per la mia personale libertà e gli sono grato: onorerò sempre i partigiani per averlo fatto.
Riguardo alla verità storica, Valerio e Andrea di Druento (non c'è il cognome) accusano Lorenzo Bonino di ignoranza storica: ma non si pronunciano, non fanno correzioni, non dicono dove c'è un eventuale errore: troppo facile così, tirando il sasso e nascondendo il braccio. Se ravisate errori storici nello scritto di Lorenzo citateli, proponeteli alla discussione, mettete accanto alle vostre firme le vostre convinzioni.
Leggere da Andrea che le leggi razziali erano ‘poca cosa' a confronto di quelle americane mi fa venire i brividi… stiamo forse scusandole, o giustificandone l'autore, o sminuendone la vile atrocità? Vi prego, datemene un giudizio chiaro, il mio lo è forse troppo.
Altri brividi mi vengono (sapete, ho il tarlo tipografico-lessicale) nel leggere nello scritto di Valerio un verbo scritto in maiuscolo, all'infinito, col punto esclamativo e a capoverso (RIFLETTERE!) che me ne ricorda altri tre che ho visto scritti a lettere cubitali sulle case quand'ero bimbo… sembra quasi un ordine, di chi sa la verità e invita tutti gli altri a svegliarsi… messo insieme al testo che parla di rispetto democratico, ne tradisce il significato.