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TAV? NO TAV!21 gennaio 2010, 01:13

Alberto Fauro

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messaggi: 23

Mi chiedo come diavolo sia possibile, nell'anno di grazia 2010, che persone in grado di usare la tecnologia, e quindi di accedere alle fonti di informazioni disponibili, ad esempio, tramite Internet, possano affastellare una tale quantità di luoghi comuni, pregiudizi ed imprecisioni su un argomento per il quale non manca certo documentazione.

Evidentemente manca la volontà di capire, poichè basta smettere per un attimo di farsi abbindolare dal bla-bla-bla dei politicanti ed usare un motore di ricerca per fare scoperte interessanti.Mi preme comunque sottolineare alcuni concetti relativi alla tratta Torino Lione della TAV/TAC, rimando chi è interessato ad approfondire ai link in calce, gli altri, prego, si accodino al pensiero unico bipartisan.
Da vecchio informatico quale sono, mi interessano i numeri: non si possono giudicare progetti e prendere decisioni eludendo la fondamentale questione della  valutazione del rapporto costi/benefici.
Tralasciamo per brevità i costi, sono ben noti. I benefici quali sono? Premetto che, personalmente, non sono contrario a priori allo spendere denaro pubblico per scopi sensati.

E' necessario sottolineare che C'E' GIA' una ferrovia che corre parallela a quella in progetto, in grado di far passare gli stessi vagoni, e sulla quale passa, da sempre, quello stesso traffico che in parte si vuole dirottare sulla TAV.
Non si tratta quindi di una sostituzione, ma di una aggiunta: ci saranno 2 tracciati ferroviari paralleli in valle. Ovviamente la tav, correndo nel sottosuolo , non prevedendo fermate intermedie, ed essendo dedicata sostanzialmente al traffico merci, non fornirà alcun tipo di valore aggiunto ai comuni della valle: gli abitanti continueranno ad usare la linea esistente; la tav gestirà il traffico merci e (forse) qualche treno passeggeri a lunga percorrenza.
Lei ha parlato di medioevo a sproposito: l'opposizione alla duplicazione del tracciato ferroviario già esistente fra Torino e Lione, allo stato attuale già ampiamente sovradimensionato rispetto alle necessita dei prossimi decenni (dati ufficiali RFI) è portata avanti non da valligiani ignoranti o romantici anarco-insurrezionalisti, ma da fior di ingenieri,  tecnici del trasporto, economisti, geologi ed, in generale, da persone estremamente preparate dal punto di vista tecnico. Certamente progressiste, direi. (non ci crede? si informi)

Invece, l'idea che un potere centrale decida ogni tanto di realizzare delle 'cattedrali nel deserto' costose e dimostrabilmente inutili, distribuendo tramite meccanismi che, perdonatemi, non potete non intuire, una enorme fetta di soldi nostri agli 'amici degli amici' è quanto di più medioevale (per così dire), retrivo e antiprogressista mi venga in mente.
Questa "grande opera" estremamente costosa (circa centomila miliardi di vecchie lire) è sostenuta esclusivamente da politici (e sappiamo quanto ne capiscono) di tutti (quasi) gli schieramenti e da un ristretto numero di grandi imprese sia del cosiddetto 'capitalismo storico' che delle cosiddette 'cooperative rosse', con argomentazioni che di tecnico non hanno proprio nulla. (i medioevali, appunto)
Gratta gratta, sotto gli slogan di stampo allarmistico-populista come "la TAV è necessaria!!", "Rimarremo tagliati fuori dall'Europa..."," ed altre pirlate del genere, c'è in fondo la stessa logica che traspare dal suo intervento quando parla degli "amici edili" che aspettano i soldi dell'assistenzialismo statale, mascherato da grande opera. Mi perdoni, ma se i suoi amici edili vogliono lavorare con gli appalti pubblici, preferirei (visto che, in sostanza, li pago io come cittadino) che lo facessero costruendo qualcosa di utile, non un buco di 60 chilometri, costoso e per di più completamente inutile.
Chissà poi che cosa si aspettano di fare... certo in galleria non ci andranno operai italiani; come sempre in questi casi ci sarà una massiccia immigrazione di lavoratori extraCee e/o NeoCee più adusi alle condizioni di lavoro di scavo di questo tipo. Al limite ci sarà più lavoro per il mantenimento dell'ordine pubblico. E le strutture esterne saranno ben poca cosa: un tunnel di aerazione ogni tanto. Potranno fare un po' di trasporto materiale di risulta, magari. L'indotto in valle? ma quale? la tav passa, sotterranea e lontana, senza fermarsi e senza nemmeno farsi vedere, senza portare un briciolo di valore aggiunto.
Ma forse gli amici edili si aspettano di lavorare grazie alle 'compensazioni'? Mi vien da pensare che allora, se davvero i soldi ci sono, si spenda l'equivalente delle compensazioni per fare ed attrezzare scuole, asili, strade ed ospedali, banda larga per tutti, finanziare la ricerca e l'innovazione industriale (anche in valle, perchè no?), rinnovare il sistema di trasporto (quello vero), trattenere i nostri laureati migliori dall'espatrio forzato, (uhh.. come si potrebbero spendere meglio 'sti soldi) e si lasci perdere la Tav in valle, ci guadagnamo tutti,.

p.s. La battuta sul traforo del Frejus non è pertinente: allora si trattava di aprire una via che NON c'era, una cosa utile, dunque. La Torino-Lione, invece, è inutile: non c'è un buon motivo per farla, se non spartirsi i soldi degli appalti.   Il minimo indispensabile, prima di esporsi al ridicolo scrivendo certe cose, è leggere almeno un po'... http://www.notavtorino.org
http://www.notav.eu
http://www.ambientevalsusa.it
http://www.legambientevallesusa.it/

 
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