ci sono sostanzialmente due maniere per approcciarsi alle problematiche dello sport-in
la prima è di carattere personale , io posso condividere quanto scrive roberto e certo che non son balle ( i pensionati li vedo , la squadra c'è , le ragazze pure) , posso affermare che un centro polivalente , funzionante è un bene del paese e che è giusto che continuino ad occuparsene i promotori , cioè quelli che hanno messo fatica e soldi-punto
come posso benissimo capire che c'è chi per questioni ataviche possa non sopportare che la gestione sia afidata a roberto e chiara-punto
tutt'altro approccio ,credo di poter sostenere senza contraddizione , è quello di un pubblico amministratore.
a prescindere dall'interlocutore , amico , nemico , simpatico o antipatico , l'assessore , il consigliere , il sindaco ha un compito di garanzia nei confronti di tutta la cittadinanza .
deve in qualsiasi momento , carta alla mano ,dimostrare che ha espletato tutti gli atti legali e formali , per tutelare il bene comune .
detto questo chiunque sia preocupato del come sia più giusto spendere dei soldi pubblici se non lo fa per un puro calcolo elettorale ( e non credo sia il caso di laura) non solo sta facendo la cosa giusta ma sta facendo il proprio dovere .
la questione dello sport-in è una questione annosa , una patata bollente che ci si passa da amministrazione ad amministrazione e come credo abbiamo sbagliato Noi ( sono stato capo gruppo di La cassa un Paese per tutti ) nel lasciare passare 4 anni tergiversando a maggior ragione sbaglierà l'attuale amministrazione se non approfondirà la leciità dell'operazione e sorvolando gli atti dovuti e il confronto tra tutte le parti , si farà carico dell'onere in questione..
in fede marcello brina