presenze, fisse
mati
Ne sono consapevole, il campanile è una mia fissazione. Quello di La Cassa, ovviamente. Qualcuno a casa di questa mia fissa spesso sorride e fa battutine, ma io insisto, la coltivo.
Lo guardo, lo ascolto, lo fotografo.
Due nuove finestre in camera sono state pensate a cornice. E' la prima cosa che guardo al mattino, appena poggio i piedi sul pavimento, e l'ultima che guardo la sera, prima di coricarmi. Di notte, quando mi capita di alzarmi, non posso evitare di dare un'occhiata dalla finestra che è rimasta ancora senza tende.
Guardarlo mi fa stare bene, mi fa sentire a casa, è un punto fermo.
Da alcune sere non è illuminato, per un guasto forse. La prima sera in cui l'ho visto così, al buio, sono rimasta un po' disorientata, mi sembrava diverso. Ora invece mi piace, mi pare più reale. Se ne sta lì nella penombra illuminato solo dalle luci della strada o dalla luna. Ha un aspetto quasi quaresimale.
Ieri sera, complici il lampione all'angolo e la neve quasi primaverile, era particolarmente bello e allora ho iniziato a giocare con l'obiettivo.
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