La redazione ha ricevuto il documento firmato da 124 cittadini varisellesi (mi dicono che ora hanno superato i 200) con l'invito di pubblicare la lettera inviata in merito all'allargamento della cava di pietra di cui già si è parlato su questo sito.
La lettera è riportata integralmente con i suoi allegati; le fotografie sono di Italo Losero tranne dove diversamente indicato.
Al Comune di Varisella
Via Don Cabodi 4 - 10070 Varisella
Alla Provincia di Torino
Servizio Valutazione Impatto Ambientale e
Attività Estrattiva
C.so Inghilterra 7 - 10138 Torino
All'ARPA Piemonte
Dipartimento Provinciale di Torino
Via Pio VII n° 9 Palazzina 3 - 10135 Torino
All'ASL N° 4
Via Battitore 7/9 - 10073 Ciriè
I sottoscritti cittadini di Varisella, in merito al progetto di “Ampliamento della coltivazione di cava di pietrame” in località Monte Bernard presentato dalla ditta OKG ed alla connessa richiesta di installazione di un impianto di frantumazione per inerti, onde contribuire all'esatta definizione degli impatti ambientali e sociali delle richieste in esame ed alla correttezza dell'iter amministrativo, fanno presenti le seguenti osservazioni:
1.
Circolazione stradale. L'elevata frequenza della circolazione di automezzi pesanti e di grandi dimensioni, anche in relazione alla limitata portata e larghezza delle strade, danneggia gravemente le carreggiate ed il manto stradale, tanto da rendere assolutamente insufficienti gli sporadici interventi di manutenzione, e crea una situazione di obiettivo pericolo per la normale circolazione di veicoli e di pedoni, tenendo anche conto della totale mancanza di marciapiedi e strutture di protezione.
2.
Polveri e rumore. È innegabile che l'attività di frantumazione provocherebbe la formazione di grandi quantità di polveri, facilmente trasportate dal vento, che solo in parte potrebbero essere verosimilmente abbattute. Senza ulteriori e specifiche indagini non si può escludere che tali polveri possano contenere, anche se in quantità infinitesimale, minerale di amianto pericoloso per la salute. Inoltre l'impianto di frantumazione risulta essere molto rumoroso e la misurazione del livello di molestia del rumore non può comportare un valore assoluto ma deve essere rapportata al luogo in cui il rumore viene prodotto. Ci si chiede inoltre, a questo proposito, su quali studi si basi l'ipotesi che la costruzione di un muro di 5 m per 60 sia sufficiente per abbattere il rumore al livello previsto dalla legge. 3. Impatto ambientale. L'unica ricchezza di Varisella, che ne ha determinato negli ultimi decenni un notevole incremento demografico dopo un lungo periodo di stagnazione, è rappresentata dall'ambiente naturale. Paradossalmente la cava, la cui attuale autorizzazione
era prevista non rinnovabile per utilizzare l'area per altri scopi, viene a inserirsi proprio nell'area da questo punto di vista più sensibile e quindi da salvaguardare maggiormente, dove si trovano: le sorgenti ed il corso superiore del torrente Ceronda; l'unica borgata
urbanisticamente protetta come nucleo storico-ambientale (Moncolombone); la Riserva naturalistica integrale “Madonna delle Neve” (l. regionale del 1982) per la tutela dell'Euforbia Gibelliana; l'Area Camper; la Pista ciclabile realizzata da pochi anni dalla Comunità Montana Val Ceronda e Casternone; le aree destinate tradizionalmente a manifestazioni e feste paesane. Inoltre, a causa del continuo transito degli automezzi in uno spazio insufficiente, viene ad essere gravemente depauperata l'area antistante la cappella della Madonna della Neve frequentata da cittadini desiderosi di una salutare sosta nel verde e nelle strutture murarie della cappella stessa sono già comparse evidenti crepe.
4.
Verifiche e iter burocratico. Dall'esame dei documenti emerge l'inadeguatezza e la superficialità delle risposte fornite finora dal Comune di Varisella e dagli Enti interpellati. Con rammarico si deve inoltre constatare che fino a questo momento l'Amm. Comunale
non ha voluto aprire sull'argomento nessuno spazio di discussione e di confronto con i propri cittadini, neppure dietro esplicita richiesta scritta presentata il 15 aprile c.a.
Con le suddette osservazioni, i sottoscritti cittadini intendono rimarcare la propria preoccupazione, salvaguardare salute e vivibilità ed evitare danni che potrebbero anche essere irreversibili.
Richiedono pertanto che l'Amministrazione Comunale di Varisella
♦ riunisca i due progetti (ampliamento dell'area di estrazione e avvio dell'attività di frantumazione delle pietre) in un'unica procedura amministrativa e si attivi perché sia avviata la Valutazione di impatto ambientale (VIA);
♦ indica un'assemblea aperta sulla tematica in oggetto, con la partecipazione di tutti i soggetti ed organismi interessati;
♦ non conceda alcuna estensione all'attuale autorizzazione e respinga la richiesta di effettuare l'attività di frantumazione in loco;
♦ sottoponga ai dovuti controlli, in un rapporto di collaborazione ma anche di sollecito confronto con gli Enti ed Organismi preposti, l'attività della ditta OKG su tutto il territorio comunale, monitorandone puntualmente l'impatto ambientale ed il rispetto degli accordi già sottoscritti in passato, anche nell'ipotesi, qualora se ne verifichino le condizioni, di revocare l'attuale concessione.
Varisella, 18 agosto 2010
ALLEGATI:
1. Osservazioni (relazione);
2. Verbale di riunione 24.02.2006;
3. Petizione all'Amministrazione Comunale 15.04.2010;
4. Lettere tra il Comune e la Provincia di Torino;
5. Lettere tra il Comune e l'ARPA;
6. Nota integrativa dell'OKG trasmessa all'Arpa il 29/6;
7. Documentazione fotografica ;
8. Verbale Consiglio Comunale n°7 del 19/03/2001.