Ikea - TAV - Autunno 2011

crova giuseppe
Il centro commerciale IKEA a La Loggia è l'esempio di mortificazione del territorio.
La provincia di Torino si è dotata di un piano che non prevede sacrificio di terreno agricolo per edificazione, tutto scritto su documenti ufficiali, consultabili da chiunque. Nonostante ciò IKEA contatta gli amministratori pubblici locali, sviluppa una bozza di progetto con tanto di metri quadrati e cubi, con tanti di addetti da assumere. Tutto per arrivare alla conclusione più ovvia, il no della provincia, come largamente previsto. Insorgono gli amministratori comunali, quelli che il piano della provincia      dovrebbero conoscerlo a menadito, si sollevano mezzi di informazione e persino il parroco. Motivo, i posti di lavoro persi.
E' stata semplicemente fermata una speculazione edilizia, collocato in area idonea lo stesso centro commerciale sarebbe fattibile, e con esso i posti di  lavoro. Per una volta una amministrazione si dimostra virtuosa, oltre che saggia, avanti così.
Speriamo che lo stesso principio valga per tutti i territori.

TAV-NO TAV: Noi siamo favorevoli al trasporto di merci e persone su ferrovia, anzi lo      chiediamo da tempo in più parti del nostro territorio, ma non si realizza nulla, mancanza di quattrini.Eppure, è cronaca di questi ultimi mesi, sentiamo parlare di cifre stratosferiche per la TAV e ci chiediamo, i soldi in questione esistono o sono finti, anzi futuri, visto che si parla di un progetto per il 2035-2040. Abbiamo analizzato più volte i progetti della TAV, nessuno di questi è in grado di spostare  traffico da gomma a ferro. I sostenitori della TAV, oggi TAV/TAC ragionano solo sul  traforo, senza considerare che oggi ne esiste uno sfruttato al 20% ed ancora, nelle previsioni, sottoutilizzato nel 2035-2040, perché? Il sostegno ad un'opera di tali costi e impatti meriterebbe di essere affrontato sul piano concreto e non su quello ideologico.
Non esiste il problema dell'isolamento del Piemonte, nella sola Val di Susa vi sono una ferrovia un'autostrada e due statali, più di quanto sia collegato, con la Francia, il resto del  Piemonte. Questo progetto della TAV sottrae soldi al trasporto pubblico e danneggia tutti, non solo i   valsusini. Nell'autunno spiegheremo, in iniziative pubbliche, le nostre ragioni.


In vista delle iscrizioni ai corsi autunnali, per l'anno 2011 le quote associative sono fissate in: € 11,00 per il socio;  € 5,00 per i famigliari.
Chi ha ricevuto questa comunicazione per posta ma ha  la posta elettronica, è pregato di inviare una E-mail  all'indirizzo ata.cirie@libero.it; (qualche indirizzo gia in nostro possesso è sbagliato) riceverà le  informazioni prima e sarà tenuto al corrente di variazioni e nuove iniziative.
Abbiamo bisogno della collaborazione dei soci su molte attività!      


                                          ATTIVITA'  PREVISTE
Sabato 24 settembre PASSEGGIATA CONVIVIALE PER SOCI E SIMPATIZZANTI: VISITA AI “GORET” SEGUIRA' MERENDA SINOIRA
L'area rinaturalizzata dei “Goret”, lungo la sponda della Stura a Nole, è uno dei rari esempi di  trasformazione di un ambiente disastrato in un prezioso sito di conservazione della biodiversità della  zona.
La partenza è fissata per le ore 15,00 di sabato 24 settembreIl luogo di incontro è a Villanova Canavese, prima (arrivando dal paese) del ponte sulla Stura, dove c'è  l'ingresso della Fiera. Ricordatevi abbigliamento sportivo e acqua.Terminata  la visita  ci recheremo presso  la nostra  sede  (Via  Triveri  4-  Ciriè) per un momento  di  incontro conviviale fra soci e simpatizzanti (merenda sinora).Per evidenti motivi organizzativi, è necessario prenotarsi entro  lunedì  19 settembre  segnalando il  numero di persone e i loro nominativi a:    -Piero e Ritangela Beria – tel. 011.9235377   

Mercoledì 28 settembre ore 20,30 a BALANGERO presso l' Auditorium della scuola secondaria in  Piazza  X Martiri, 3, inizia un corso composto da 11 lezioni teoriche, con cadenza settimanale,  e 3  pratiche di “FRUTTICOLTURA PER HOBBISTI” a cura di Riccardo MELLANO (011 215272)

Lunedì 3 ottobre ore 20,30 a SAN CARLO CANAVESE presso l'Oratorio P.Frassati, inizia un corso  composto da 11 lezioni teoriche, con cadenza settimanale,  e 3 pratiche di “FRUTTICOLTURA PER  HOBBISTI” a cura di Lorenzo Bonino (informazioni Ettore Fornero (011.9205551 – 348.3715183)  .

Giovedì 6 ottobre ore 21TAV: LE RAGIONI DEL NO, E LE PROPOSTE -serata informativa,  piazza Don Amerano 1, Mappano (Caselle)Parteciperà tra gli altri il Prof. Angelo Tartaglia del Politecnico di Torino.

Giovedì 13 ottobre ore 20,30 a FIANO, Presso il teatro in Via Roma,57  inizia un corso di  REFLESSOLOGIA PLANTARE: 5 lezioni a cura di Maurizio CO'. Per informazioni Anna VOTTERO   tel. 011 9254697

Sabato 12 Novembre dalle ore 15 alle ore 18 presso la sede ATA di Ciriè (via Triveri, 4)   LE NOSTRE AMICHE MELE  Mostra aperta a tutti, con possibilità di assaggio per scoprire le  varietà più adatte agli hobbisti.     
                                                                                                               
Il presidente Crova Giuseppe.

italo14 settembre 2011, 07:29
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"La provincia di Torino si è dotata di un piano che non prevede sacrificio di terreno agricolo per edificazione", "Per una volta una amministrazione si dimostra virtuosa, oltre che saggia [...]"

Due frasi estrapolate per evidenziare che la stessa insistenza fatta sulle pagine di questo sito relativa al piano regolatore di La Cassa di non usare terreni agricoli per edificare non sembra essere solo l'astrusa richiesta di qualche impallinato dell'ambiente, di chi fa "solo polemica, critica astratta e mal informata del lavoro altrui" ma addirittura un'istanza della nostra provincia (amministrazione PD).
E' proprio solo "una visione parziale, tutta fondata sull'astratto e non calata nella realtà" la richiesta di utilizzare in modo diverso il piano regolatore evitando l'uso di suolo agricolo, oppure, male minore, utilizzando terreni già compromessi e vicini all'abitato? (virgolettati da qui)


Una amministrazione illuminata, un guizzo d'orgoglio, una sesta variante è possibile?
marco 14 settembre 2011, 07:34
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Mi piace vedere le cose da due parti. In realtà il Sindaco di La Loggia ben sapeva dei vincoli del Piano Territoriale ed infatti aveva proposto (ed inserito nel proprio Piano Regolatore) la trasformazione di ben 200.000 mq da industriali ad agricoli a titolo di compensazione . Il piano territoriale non prevede tale possibilità e la Provincia (dopo ben sei "conferenze di servizi") non ha ritenuto opportuno variare il suo Piano ed Ikea ha salutato e se ne è andata ... .un problema di ragionevolezza e cartacce insomma... Questo è quanto dice l'altra parte. 
Dispiace vedere che la mancanza di buon senso  (questo tipo di interventi sono comuni nella periferia qualsiasi città industriale d'europa) porterà nocumento a centinaia di ragazzi che ci speravano davvero.
Mi viene solo il dubbio di come sarebbe stato se simil proposta fosse arrivata dal solito Pinocchio/Marchionne ...  spero vivamente che la riforma costituzionale che abolirà questi aborti di istituzione (le provincie) correrà nel suo iter ... anche se ho qualche dubbio. 
Manuel14 settembre 2011, 15:36
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centinaia di...

..nel mondo utopico di soloni sollazzati da erbe esotiche e di mutue partecipazioni disinteressate, per un'IKEA in meno potrebbero esserci decine di falegnami che imparano un mestiere, decine di vasai, decine di negozi di tessuti, decine di negozi d'illuminazione, di candele, di arredo per esterni.... (con un catalogo ikea in mano potremmo continuare all'infinito)...
In sostanza direi a quelle centinaia di ragazzi di non disperarsi troppo e di pensare che per  un'Ikea in meno potrebbero esserci un sacco di opportunità in più, forse anche più dognitose e foriere di soddisfazioni...

Ciao

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