Ci lamentiamo per l'assenza della banda larga a La Cassa e ci rifugiamo nell'italiota ricerca di
qualcuno che conosca qualcuno in Telecom per risolvere il problema; non vediamo, forse, che il marcio sta nei nostri rappresentanti, nella mancanza di qualsiasi strategia politica.
E' impressionante, ora che in italia siamo la metà della popolazione a navigare, guardare questa cartina che riporta la mappa dei paesi che hanno adottato una strategia nazionale di evoluzione della rete:
è superfluo aggiungere la spiegazione che i paesi in verde chiaro sono gli unici a
non avere nessuna strategia nazionale di diffusione della rete; guardate chi è in quale compagnia siamo.
Qui la fonte dei dati.
Nel paese che negli anni '70 vantava l'invidia di tutta l'Europa per le vie di comunicazione (telefonia e autostrade) ora siamo il fanalino di coda del mondo.
Che vergogna.
Eppure ci sono ancora persone, soprattutto
tra chi guida il paese, che pensano che sia un aspetto secondario, che interessa pochi impallinati... persone che frappongono ostacoli all'
evolversi con la scusa di non "
fare il passo più lungo della gamba: perchè razionalmente ci accorgiamo che prima di arrivare a una "demointernetcrazia" sono necessari ulteriori passaggi graduali, e non un sostanziale salto nel buio" come vediamo nel commento di Fablam
a questo articolo che già di questo parlava un anno fa.
Non riporto per polemica; semplicemente cito questo passo perchè paradigmatico di un atteggiamento diffuso in molti dei nostri rappresentanti che accampano qualsiasi pretesto pur di fare resistenza, pur di non ammettere che la rivoluzione del millennio è in atto e va cavalcata e non subita, pur di non concedere il fatto
che ci si deve mettere a lavorare, ad imparare i nuovi paradigmi della comunicazione per costruire democrazia.
Si deve, penso, guardare ciò che fanno gli altri, imparare, e poi magari metterci del nostro, evitando di tritare giudizi a priori su presunti ostacoli invece di lavorare per abbatterli.
Qualche speranza c'è: questa mattina ho seguito un seminario di cui immagino di potervi riferire a breve: due ore intense, proficue sugli
opendata della regione Piemonte, zeppi di riferimenti, contenuti, collegamenti al resto del mondo, volontà di fare bene; probabilmente ero l'unico tra i relatori ad avere qualche capello bianco in quel gruppo di lavoro che, ne sono certo, farà parlare di sè (RP, Nexa, Topix).
La sollevazione per la
banda larga a La Cassa che va ancora con connessioni a vapore è giusta e utile, anche se a questo punto penso sia meglio battagliare per la banda ultralarga, altrementi rischiamo di essere sempre un paese a connessione da terzo mondo (e non è un modo di dire) pur essendo a 20 km da Torino.
Mi rivolgo a tutto il consiglio comunale: perchè non progettare e richiedere un servizio pilota di sperimentazione per la banda oltre i 20 Mb? Ho fornito i dati di contatto: qualcuno si è mosso in questa direzione?
Facciamoci sentire tutti insieme: forse otterremo poco, ma tacendo non otterremo nulla.