Con l'intento di chiarirmi le idee, e di condividere con i lettori, ho chiesto ai due maggiori schieramenti che si propongono per la guida del nostro paese che cosa ne pensano sui temi del TAV e della caccia; voglio qui proporre il risultato dell'analisi che, mi perdonerete, esporrò con qualche tono forse un po' colorito.
La richiesta è stata fatta all'associazione 'La cassa un paese per tutti' e all'attuale amministrazione, gli 'indipendenti democratici'; nel primo caso con una domanda espressa direttamente sul loro sito, nel secondo tramite una mail inviata a due esponenti con preghiera di diffusione presso l'intero gruppo.
Innanzitutto vorrei ringraziare entrambi gli schieramenti per aver risposto ai miei quesiti; pur dovendo essere 'normalità' rispondere alle domande dei cittadini non sempre i questiti vengono evasi. In secondo luogo, prima di entrare nel merito delle risposte, è interessante notare le modalità con cui mi sono pervenute.
Nel primo caso, LCUPPT, la risposta è avvenuta tramite il sito; nel secondo caso, ID, attraverso mail personali di alcuni degli esponenti che hanno condiviso il loro pensiero: per questo mi limiterò a riportarne indicazioni generali.
Se Marshall McLuhan ha ragione, e non ne dubito per uno dei padri fondatori del pensiero sulla comunicazione, il mezzo è il messaggio, e già solo dal mezzo utilizzato potremmo trarre qualche riflessione.
LCUPPT utilizza un mezzo unico per esternare il pensiero, probabilmente frutto di una elaborazione di gruppo, e propone documenti ufficiali a sostegno delle proprie tesi; uno degli interventi in risposta s'intitola 'più chiaro di così...' quasi che ci si senta in dovere di aggiungere alla risposta un sigillo ulteriore a conferma delle proprie tesi. Una delle risposte, inoltre, dà la stura ad una acida polemica con un lettore del sito.
Ne potremmo desumere un atteggiamento verticistico, gerarchico, organizzato, pubblico, tecnologico, frutto di decisioni condivise e soggetto al rischio di discussione ('impallinamento') che ogni pronuncia pubblica espone.
Gli ID utilizzano mail private; in ognuna di esse non c'è il testo all'interno ma un documento word allegato con la risposta. Ognuno interviene per conto proprio, esistono chiaramente fonti di pensiero comune ma in ogni scritto c'è una libertà personale di interpretazione del quesito che prende direzioni diverse e, probabilmente, non prestabilite; ci si appella all'indipendenza da ogni partito politico.
Se ne potrebbe desumere un atteggiamento improntato alla libertà d'azione più ampia pur nel contesto comune, disorganizzato nel senso che non assume una forma propria e ufficiale, limitato dal punto di vista tecnologico, diretto nella comunicazione, espressivamente potente del punto di vista personale, poco soggetto alla discussione pubblica perchè non univoco e non pubblicamente manifesto.
Non c'è bisogno di scomodare Norberto Bobbio, al massimo basta canticchiare Gaber, per vedere dove sta la destra e dove la sinistra; bastano veramente poche, semplici riflessioni per ricondurre ai principi-cardine libertà/uguaglianza che inquadrano la sinistra e la destra le differenze di impostazione di base, ben prima di leggere i contenuti delle risposte.
Passiamo invece ai contenuti: TAV e caccia.
TAV: LCUPPT sfavorevole alla TAV, dichiarato con atto ufficiale; mi ha fatto molto piacere vedere riportata sul sito la presa di posizione decisa di una persona che stimo, l'allora capogruppo Marcello Brina, su questo argomento; riportata in tempi meno sospetti di questi su un argomento così importante. (Ci sarebbe bisogno in questo paese di più persone con questa forza, e dispiace veramente che chi vale venga preso a pesci in faccia da una parte e dall'altra. NDA)
ID: praticamente non c'è risposta, se non un debole essere a favore visto che il resto s'è già fatto, o un delegare la decisione al momento in cui la questione interesserà il nostro territorio (questa è sindrome nimby, imho). Mi lascia di princisbecco* un atteggiamento del tipo 'sono cose troppo grandi per noi': se non sono gli amministratori di un comune a doversi occupare di questo, chi può pronunciarsi a nome dei cittadini?
Caccia: LCUPPT si dichiara contro la caccia, come riportato sul sito da parte di 'fabio' : "all'unanimità si sono dichiarati contro la caccia", non capisco bene se si tratti di una decisione presa nei confronti dell'abortito referendum o tout court contro la caccia. Anche in questo caso c'è una coda un po' fastidiosa sul rapporto tra caccia e vegetarianesimo; come già detto pubblicare il proprio pensiero espone a questi rischi.
ID: ho letto riflessioni profonde che m'hanno colpito sull'argomento. La direzione in generale non è favorevole alla caccia, ma si dimostra una sensibilità e un amore verso il territorio che vanno ben oltre una indicazione generale di voto, ci si interroga sul rapporto tra caccia e ambiente.
Mi piacerebbe poter innescare, su questi due temi, una discussione su questo sito nella quale possa intervenire l'una e l'altra parte; spero a breve di poter inserire qualche suggerimento per farla partire, in modo da allargare a tutti il dibattito e far sì che i nostri 'politici' possano avere un orecchio aperto sui cittadini.
Questa richiesta di chiarimenti agli opposti schieramenti m'è sembrata operazione utile; sia per chiarirsi le idee su chi ci amministra sia per avere qualche indicazione in più nel momento in cui si impugna la matita copiativa nella gabina (termine ormai fuori moda, desueto) cabina elettorale.
* espressione usata anche nel romanzo Pinocchio di Carlo Collodi quando il protagonista viene condannato nel paese di Acchiappa-citrulli dopo aver denunciato il Gatto e la Volpe per averlo derubato