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[1] Biblioteca: che si fa?
(Laura LaLunga)
2014-05-27 17:21:14 | appuntamento in via fila | in risposta a questo messaggio |
sì, un luogo e un progetto concreto su cui lavorare insieme possono essere un buon punto di partenza: chi volesse farsi un'idea di potenzialità e criticità della nostra biblioteca e soprattutto volesse darsi disponibile ad aiutare per l'organizzazione degli spazi e per il trasloco, può passare in via fila al sabato mattina o scrivere qui: bibliotecalacassa@gmail.com | ||
2014-03-01 11:43:34 | risposte | in risposta a questo messaggio |
Mi hanno detto che la palestra di roccia, che sarà di pubblico utilizzo, verrà costruita al posto del depuratore dell'acquedotto che ora non è più in funzione; quindi non dovrebbe esserci un danno ambientale con "nuovo cemento", ma una struttura al posto di un'altra. I fondi per la costruzione della palestra arrivano dal GAL che a sua volta, se non ho inteso male, li ottiene dalla Comunità Europea; il comune di La Cassa ci mette poche migliaia di euro per lavori collaterali. Con la palestra di roccia lì sotto, la strada e i sentieri che vi conducono dovrebbero diventare più puliti e praticabili. Se la nuova struttura porterà interesse e movimento positivi in paese, lo vedremo col tempo: personalmente ho la sensazione che non sia stato pensato prima se quel tipo di struttura, in un paese come il nostro, avesse un senso e una utilità particolari, ma che si sia voluta cogliere un'occasione, i fondi del GAL dedicati a costruzione di strutture sportive attrezzate per utenti con disabilità. Quali fossero le possibili alternative per utilizzare quei fondi, non lo so; così come non so chi decida cosa fare e come farlo nel GAL di cui facciamo parte. Mi fermo qui, anche perché a fare le domande e a rispondermi da solo mi sento un po' scemo. | ||
2014-02-27 08:22:48 | una palestra di roccia a La Cassa: qualche domanda | iniziata la discussione |
Se non ho inteso male, verrà costruita una palestra di roccia a La Cassa, con attrezzature particolari per i disabili. Dovrebbero farla dalle parti dello Sport In. Credo costi un bel po' di soldi ma non so esattamente da dove arrivino: regione? comunità europea? Per il comune comporta dei costi, oltre a quelli - forse minimi - ambientali (un "cubetto" di cemento dove ora c'è il bosco)? Quali vantaggi porterà? C'è un reale interesse a una struttura del genere a Torino e dintorni? Farà gravitare persone e energie nuove attorno al nostro paese? | ||
2013-02-27 11:03:42 | Spaesamento e ri-paesamento | iniziata la discussione |
Siccome ho una strana predilezione per quei momenti in cui "non è più e non è ancora", quelle sospensioni, quelle situazioni in cui è oggettivamente indistricabile la sovrapposizione tra precarietà e possibilità, oggi mi piace pensare che siamo in uno di quei momenti, in cui la strada non è ancora segnata (lasciatemelo credere, anche solo per un giorno), in cui il precario confina col possibile; allora voglio pensare che lo spaesamento provocato dai numeri di queste elezioni sia (o si possa tradurre in) un ri-paesamento (orribile neologismo?).
Parlo sia del piccolo paese in cui viviamo, sia di quello piccolissimo; è possibile cercare dei punti concreti di impegno attorno ai quali incontrarsi, mettendo da parte gli insulti, le provocazioni, i diktat, le fatwa, gli a priori, gli slogan? Chi comincia? A sarà dura? [ho proposto questo breve post anche al sito di LCUPPT; gli Indipendenti Democratici, al momento, non mi risultano dotati di sito web, ma ovviamente l'invito è rivolto anche a loro] | ||
2012-05-25 14:57:56 | scusa | in risposta a questo messaggio |
ma non so perchè mi ha preso il commento come anonimo; nel caso succeda anche per questo mi firmo; Diego | ||
2011-12-21 11:23:17 | anche il 4 | in risposta a questo messaggio |
bel racconto e bella riflessione; suggerisco anche il 4, che taglia Torino da nord a sud, dalla Falchera a Mirafiori, passando per il centro | ||
2011-12-15 10:00:56 | allineamenti | in risposta a questo messaggio |
E' vero, più volte mi è capitato di leggere qualcosa scritto da Alessandro B e di credere, tutto subito, che l'avesse scritto Alessandro B(allauri), e di stupirmi che una volta tanto Alessandro B(allauri) non si fosse allineato al suo pensiero/bandiera. Ogni volta, quando mi accorgo dello sbaglio, trovo la cosa molto divertente, così come, in parte, una volta tanto, trovo divertente questo commento di Alessandro B(allauri) Tante care cose e viva la poesia | ||
2011-10-28 10:15:06 | costretti a costruire? costretti a votare? | in risposta a questo messaggio |
Sì, bello l'articolo di Bertola, fa riflettere. Riguardo il fatto che buona parte della gente che protesta per il proliferare di nuove costruzioni, ha però votato per forze politiche che avevano in programma il proliferare di nuove costruziuoni, non so bene cosa pensare: bisogna (bisognava) votare altri (Ma chi? Si salva solo il movimento 5 stelle? Ma poi si/ci salva veramente?), oppure bisogna (bisognava) riuscire a farsi ascoltare dalle forze politiche che si sceglie di votare? Bel dilemma. Di certo disinteressarsene non paga. Così come credo che non paghi fare scelte sullo sviluppo del territorio che rispondano solo alla regola del "non si può fare diversamente". Al riguardo è significativo uno dei passaggi della lettera che in questi giorni un assessore di Sant'Ambrogio ha inviato al Presidente delle Repubblica, lettera in cui ragiona su dove stiano le responsabilità dei disastri ambientali che colpiscono il nostro paese "Il responsabile di quella tragedia sono io: amministratore, cittadino italiano nonché elettore. Sono io amministratore quando sono costretto ad ampliare le aree edificabili e quindi a cementificare il territorio che non è più in grado di assorbire l' acqua piovana che così “scivola” altrove, per poter incassare oneri di urbanizzazione e quindi mantenere sano il bilancio del Comune" | ||
2011-10-18 11:55:17 | serata solone - one | in risposta a questo messaggio |
allora, zitti zitti, che tanto nessuno ci legge, che ne dite di partire con la prima serata dell'accademia dei soloni? l'idea è, come tra alcuni era stato immaginato, di incominciare con una conversazione su musica e dintorni a cura del "solone - one" (autodefinitosi tale in questo forum ...), l'ultimo venerdì sera di ottobre (il giorno 28), alla socia la proposta è di trovarci per parlarne questo venerdì (il giorno 22) tra la biblioteca (fino alle 19) e la socia (e poi magare andare tutti insieme alla serata di Libera in salone) si può far? | ||
2011-09-13 13:32:13 | meravigliosa ambiguità della lingua | in risposta a questo messaggio |
no, no, io intendevo tra - su - dante: ovvero nella relazione in cui sono coinvolte - a proposito di - persone che parlano la lingua del sommo Alighieri | ||
2011-09-13 10:48:43 | pseudoangloitaliano | in risposta a questo messaggio |
non ci avevo pensato prima: solone è anche un bel neologismo trasudante unicità, specificità: only one, solo uno | ||
2011-09-13 09:38:16 | orgoglio solone! | in risposta a questo messaggio |
ironia a parte, trovo seriamente divertente l'identificazione con il polemico epiteto a cui il periodico comunale ha ritenuto di dare spazio: in sintesi sarebbe bello imparare a scambiarci cultura come possiamo e come sappiamo, senza paura di non essere all'altezza e senza pretesa di salire su nessuna cattedra se non fosse ormai un termine abusato userei la formula sapere condiviso, e auspicherei che l'accademia dei soloni diventasse un laboratorio di sapere e di cultura (alta - bassa - media, fate voi) condivisa. (ops, mi è scappata una preterizione) sempre vostro Reed Richards | ||
2011-09-12 10:47:38 | raccogliamo manifestazioni di interesse | iniziata la discussione |
per l'adesione alla nascente Accademia dei Soloni (della cultura lacassese); a ottobre proveremo a organizzare la prima serata protoculturale chi è interessato si palesi | ||
2011-07-07 21:51:29 | 8/7 ore 21.00 da piazza Arbarello, fiaccolata no tav: chi viene? | iniziata la discussione |
che dite, riusciamo a organizzare una delegazione di lacassesi per la fiaccolata di domani? noi pensiamo di andare, e siamo 5 (già massa critica ...) qualcun altro? | ||
2011-05-17 21:31:54 | ... questa la so | in risposta a questo messaggio |
Denti & salute, di Michel Montaud, Terra Nuova Edizioni, a pagina 27 libro prezioso | ||
2011-05-17 21:27:25 | .... | in risposta a questo messaggio |
stra-or-di-na-ria ! Manuel for President! | ||
2011-05-07 11:12:07 | comincio io ... (me la suono e me la canto) | in risposta a questo messaggio |
brami amore? sì? resta ... | ||
2011-05-07 11:06:31 | anagrammi di paese | iniziata la discussione |
Un amico stamattina è passato in biblioteca e mi ha confidato che si diletta a giocare con gli anagrammi; me ne ha proposto qualcuno molto divertente fatto con nome e cognome di persone che abitano (fisicamente o virtualmente, su questo sito) a La Cassa. Eccoli eri solo alto il fine gelido un marito l'attira tu, re, oggi abbai! mi dondolo con l'eco un marito la trita rassodare un balilla Ora la cosa divertente è vedere chi riesce a risolverli, questi anagrammi, oppure chi riesce a farne di nuovi | ||
2011-03-08 17:10:42 | in biblioteca? | in risposta a questo messaggio |
mi sembra interessante, però prima vorrei sapere a grandi linee di cosa si tratta (nè a casa nè al lavoro posso vedere i video): mi documento e poi vediamo se, chieste le autorizzazioni a chi di dovere, possiamo organizzare la proiezione in biblioteca p.s.: ... risorgimentale? | ||
2010-12-20 21:32:17 | campanilismo blu elettrico | iniziata la discussione |
perché il campanile di La Cassa è diventato orrendamente blu? | ||
2010-12-20 11:30:55 | Costi | in risposta a questo messaggio |
Anche a me non sembra strano, in linea di principio: mi sembra strano vederlo applicato; ma non credo che sia una peculiarità esclusiva del nostro paese: questa "difficoltà" a far prevalere gli elementi che uniscono rispetto alle divergenze, mi sembra un problema molto diffuso. Comunque, nello specifico, l'interpellanza che citi mi sembra riguardi più che altro un discorso di costi, non un disaccordo sull'opportunità di mettere il distributore. | ||
2010-12-20 09:30:58 | chi l'ha messo il distributure? | in risposta a questo messaggio |
La premessa è che ciò che interessa è il risultato finale positivo, ovvero: abbiamo in paese un distributore d'acqua. Di chi è il "merito" può interessare poco, però penso valga la pena sottolineare che, se non ricordo male, il distributore lo aveva pensato e programmato (e, credo, già messo a bilancio) l'amministrazione precedente: se le cose stanno così siamo di fronte a un interessante esempio di convergenza di intenti su un'iniziativa interessante | ||
2010-12-20 09:16:00 | perché non scrivere un articolo sulle difficoltà delle aziende agricole? | in risposta a questo messaggio |
... per esempio perché ne so molto poco e ho paura di non essere capace? Comunque, ci si può informare e tengo presente il tuo invito come una disponibilità ad aiutarmi se ci volessi provare. Grazie per il suggerimento | ||
2010-12-16 10:10:29 | emergenza rom: stop alla raccolta | in risposta a questo messaggio |
Ciao, stamattina Terra del Fuoco comunica che a tempo di record hanno già raccolto tutto ciò che cercavano, fatta eccezione per coperte asciugamani e fornelli, per cui tranne che per queste ultime cose chiedono di stoppare la raccolta grazie p.s.: chi nel frattempo si fosse mobilitato può portare i vestiti invernali in parrocchia, lasciandoli davanti alla porta della sacrestia | ||
2010-12-15 15:23:18 | Emergenza campo nomadi - consegna materiale | in risposta a questo messaggio |
Vista la disponibilità di Marco, chi vuole può portare il materiale alla cooperativa (al primo piano), non più tardi delle 21 di stasera (dopo inizia l'incontro sul piano regolatore organizzato da La Cassa un paese per tutti). Grazie | ||
2010-12-15 13:40:24 | chi può andare domani ... | in risposta a questo messaggio |
... a consegnare la roba raccolta al gruppo Abele in corso Trapani? | ||
2010-12-15 10:52:48 | vado anch'io a memoria | in risposta a questo messaggio |
Se non ricordo male il consiglio di biblioteca abbiamo provato a convocarlo solo due volte (nel 2005) e la maggior parte dei membri non rispondeva alla convocazione, per cui, di fatto, il consiglio di biblioteca attualmente in carica non si è mai riunito (e quindi non ha neanche mai eletto il suo presidente). Concordo con Alberto che la priorità, nel 2005, non fosse il consiglio di biblioteca (che ha funzione consultiva, di indirizzo e di verifica), bensì dare vita (quindi libri, attrezzature, locali, persone, servizi) alla biblioteca stessa. Questo l'amministrazione Nepote lo ha fatto, grazie in particolare al molto tempo e alle molte energie spese da Alberto (penso a quante ore ha dedicato ai volontari del servizio civile che operavano in via fila), a stanziamenti economici per l'acquisto dei libri, all'aver colto occasioni messe a disposizione da altri enti (il finanziamento dalla provincia per la postazione internet, l'adesione allo sbam e al progetto nati per leggere). E grazie soprattutto al lavoro costante di tutti i volontari che ci lavorano (alcuni dedicando davvero molto tempo, ben più del sottoscritto) e che continuano a lavorarci anche adesso che l'amministrazione del comune è passata di mano. Tornando al consiglio di biblioteca: nel corso degli anni la questione in realtà è stata sollevata più volte, perchè sia io che altri volontari (penso in particolare a Virgilio Pagliai, che può confermarlo) ne abbiamo sollecitato la ricostituzione, sia con la precedente che con l'attuale amministrazione. Perciò, per quanto mi riguarda, non posso che essere contento se questo organo verrà messo in condizione di esistere, quindi di lavorare. Auspico solo - e questo invito va sia alle minoranze sia alla maggioranza - che i membri che verranno scelti, se ne verrà costituito uno nuovo, siano individuati non in base a criteri di appartenenza a uno schieramento piuttosto che all'altro, bensì in base alle loro competenze e alla loro rappresentatività (con riferimento alle realtà culturalmente significative presenti in paese). Sulle somme spese per l'acquisto dei libri non entro nel merito, anche perchè, per ciò che concerne il 2009, non so se la somma stanziata era quella già definita dall'amministrazione "vecchia" oppure no. Saluti | ||
2010-12-15 09:19:46 | Emergenza: incendio al campo Rom di corso Tazzoli | iniziata la discussione |
Faccio copia-incolla con un appello che ricevo da un'associazione (Terra del Fuoco) conosciuta tramite Banca Etica Cari tutti, vi scriviamo perchè la scorsa notte è scoppiato un INCENDIO nel campo rom di Corso Tazzoli a Torino e ha bruciato 9 baracche e 2 roulottes! Presumibilmente la causa è stata una candela dimenticata accesa o il mal utilizzo di una stufa artigianale,un residente si è accorto delle fiamme e ha dato immediatamente l'allarme. I rom si sono attivati con gli estintori e dopo sono arrivati i Vigili del fuoco, fortunatamente c'è stato il tempo di evacuare la zona e non c'è stato nessun ferito. Le persone sfollate sono 60 e a queste vanno aggiunte altre 25 non presenti al campo durante l'incendio, ma che hanno perso l'abitazione. Nel giro di poche ore molte, troppe famiglie hanno visto la propria casa bruciare con dentro tutto quello che avevano, sono riusciti a recuperare solo i documenti. Al campo fa freddo, qualcuno ha trovato ospitalità dai vicini o dai parenti, noi di Terra del fuoco stiamo portando pasti caldi, ma....abbiamo bisogno del VOSTRO AIUTO! Dobbiamo affrontare l'emergenza INSIEME: le famiglie sono rimaste senza nulla, dai vestiti ai libri dei bambini che vanno a scuola. Le persone SFOLLATE sono: 7 ragazzi tra 18-20 anni; 4 bambini tra 8-12 anni; 1 bambino di 8 anni;4 ragazze di 20 anni; 3 neonati tra 0-2 anni; 2 ragazze adolescenti; 10 uomini tra 30-40anni; 11 donne; 2 anziani. MATERIALE di cui abbiamo bisogno: - scarpe - calze - biancheria intima - pantaloni e maglie invernali - giacche - guanti,sciarpe e cappelli - coperte calde e asciugamani - 10 KIT scolastici per i bimbi che frequentano la scuola, composti di : 1 vecchio zaino di scuola, 4 quaderni grandi a quadretti, 1 diario, 1 portapenne, 2 penne blu e 2 penne rosse, gomma e matita, righello e temperino, 1 scatola da 12 matite colorate, 1 scatola di 12 pennarelli - fornelli a gas perchè possano nuovamente cucinare Vi preghiamo di attenervi alla lista delle cose da donare per non creare difficoltà all'equipe, soprattutto di portare il materiale necessario in base all'età delle persone (sarebbe meglio non ricevere 40 panatloni da uomo e nulla per le donne...) Abbiamo pochissimo tempo, entro 48 ore vogliamo andare al campo a portare un furgone pieno di cose, ce la faremo??? Potete portare gli indumenti e il materiale c/o la sede del Gruppo Abele in C.so Trapani 91/b, aperta dalle 8.30 alle 19.00 tutti i giorni! | ||
2010-11-22 17:34:22 | coordinate spazio/temporali | in risposta a questo messaggio |
ciao Roberto, sì sei compreso tra i fortunati ... l'indirizzo è via Lanzo 17 | ||
2010-11-03 12:21:25 | Invece | in risposta a questo messaggio |
Urca, è difficile infilarsi in questa conversazione "in corsa". Comunque ci provo partendo da qui, con uno spunto, anche se ce ne sarebbero davvero molti. Igor dice, più o meno, che cose come scegliere di non mangiare carne, comprare prodotti che non siano stati fabbricati sfruttando lavoro minorile, non guardare la TV, ecc., sono cose belle che possono cambiare, almeno in parte, la vita di ciascuno di noi, ma non quella degli altri. Per migliorare la qualità della vita su questo simpatico pianeta, invece, per fare sul serio, questo non serve: bisogna lavorare sul piano politico "alto", mandare al potere una classe dirigente di un certo tipo. (Igor, perdona la semplificazione ...) Scusate, ma perchè non togliamo quell'invece? Io sono piuttosto convinto che le due posizioni non debbano e non possano essere in contrapposizione; al contrario: per "costruire un governo che sia attento ai diritti civili" credo non si possa prescindere dalla necessità di tanti cambiamenti individuali, nello stesso modo in cui le istanze di chi è stufo di certa politica non possono sperare di trovare realizzazione se non attraverso gli strumenti che la Politica stessa ci offre. | ||
2010-10-26 15:20:36 | vado fuori tema? | in risposta a questo messaggio |
Ma sì, in fin dei conti sono d'accordo, e sposo anche l'invito a non sovrapporre (completamente) il concetto di superficialità e quello di generalizzazione; a pensarci bene è quest'ultimo aspetto che mi da più fastidio (questo non vuol dire che io a mia volta ne sia immune). Il mio post precedente era più che altro dettato da una reazione (in parte istintiva, superficiale, in parte ragionata) a un atteggiamento, un modo di argomentare (non il tuo in particolare, sia ben chiaro) in cui mi sembra di imbattermi sempre più di frequente e di cui non so bene cosa pensare (se non che mi mette a disagio e di primo acchito non mi piace per nulla). Il senso delle poche righe che seguono è quindi quello di provare a ragionarci insieme, magari in più di due o tre, mettendo giù qualche idea, qualche opinione: sia superficiali che profonde … L'atteggiamento a cui mi riferisco potrei riassumerlo in questo modo: io ho un idea sul mondo piuttosto netta, idea che è definita in apposito luogo (questo luogo può essere il testo sacro di una qualche religione, il programma di un partito o di un movimento, la direttiva o le direttive di uno o più leader; cose così); nella mia idea del mondo le persone sono solitamente riconducibili a delle categorie (alcuni esempi in ordine sparso: fedele, infedele, gay, politico, intellettuale, operaio, padrone, comunista, membro della casta, destra, sinistra, cattolico, fondamentalista, eccetera); di conseguenza regolo i miei rapporti con il mondo, in special modo con le persone, in base all'idea e alle categorie di cui sopra. Fin qui, a pensarci bene, non c'è niente di strano: con le sfumature e gli aggiustamenti del caso (soprattutto riguardo la “nettezza” delle nostre idee) in molti ci possiamo riconoscere in questo atteggiamento (che ci piaccia o no). Il problema, o almeno quello che a me sembra tale, nasce quando l'applicazione della mia idea è particolarmente rigida e soprattutto quando applico in modo rigido le categorie che mi sono dato, alle persone con cui di volta in volta mi rapporto. Senza entrare nel merito, senza pensare che prima viene la persona e poi la categoria, senza tenere conto che esistono altre idee del mondo e altre categorie e che magari da queste potrei trarre, oltre che ragion d'essere in forma di contrapposizione, anche delle contaminazioni proficue. Chiudo – per ora – la riflessione con un'ultima considerazione: questo tipo di atteggiamento, di solito, viaggia per slogan, per etichette, per messaggi semplificati e ripetuti: in questo senso forma e sostanza del messaggio sono strettamente connessi e diventa difficile parlare dell'uno ignorando l'altra e viceversa. | ||
2010-10-22 17:54:57 | d'accordo e no | in risposta a questo messaggio |
D'accordo sull'importanza di focalizzare a cosa dobbiamo resistere; meno d'accordo sul metodo: mi sembra un po' pericoloso ascrivere al generico schieramento di forza nemica un soggetto di cui sappiamo poco o nulla. Intendiamoci, neanche io so molto di Asor Rosa (e di Augias, che peraltro mi è pure un po' antipatico), e non è questo il punto: potrebbe essere davvero chiunque, di destra, di sinistra, di centro. Un professore, un giornalista, uno scrittore, un magistrato, un blogger, un musicista, un impiegato, un commerciante, un impiegato, eccetera. E' il concetto che mi disturba: non importa chi tu sia, ma se sei andato a parlare in TV, sei da contrastare, da combattere. Provo ad allargare la visuale: tra le cose da fare per "resistere" io credo ci sia quella di esercitare il diritto di critica (di protesta, di dissenso, di opposizione), che può essere efficace solo se si accompagna al dovere di approfondire. Fino a qui siamo d'accordo? Siamo d'accordo che per fare resistenza e essere credibili non possiamo essere superficiali? Fare resistenza senza fare dei distinguo, sparando nel mucchio, rischia di assomigliare allo stesso metodo di quelli a cui dobbiamo resistere. O no? A questo punto però mi sono avvitato su me stesso, qualcuno mi aiuti a uscire dal loop ... | ||
2010-10-21 11:21:43 | alla frutta | in risposta a questo messaggio |
E' che siamo (viviamo in - facciamo parte di) una società, una cultura alla frutta: è un contesto talmente adulterato che diventa davvero difficile distinguere tra vero, verosimile, falso, assurdo, eccetera. Inserendo una piccola variazione sul tema segnalo che mi è appena capitato che un post in cui immaginavo un nuovo grottesco format televisivo per un reality "umanitario" venisse scambiato per vero ... http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/10/19/sos-â-fame/72502/ Ma d'altronde non hanno programmato l'uscita dei minatori cileni in base agli orari di maggior ascolto televisivo? | ||
2010-07-15 08:36:49 | nascosto o assente? | in risposta a questo messaggio |
ok, io in maniera un po' frettolosa e superficiale ho proposto di allargare il campo; tu, giustamente, mi bacchetti perchè propongo paragoni tra piani e pianeti che, ne convengo, sono imparagonabili; è che ho spesso un po' di ritrosia a espormi e a mettere pubblicamente al centro il discorso sulla fede, quasi paura di scocciare chi si dice laico, ateo, non credente, ecc. condivido con te le preoccupazioni e l'amarezza per la distorsione del messaggio evangelico nella storia e nel qui e ora; o per la sua poca conoscenza, per la poca volontà di approfondimento In particolare, poi, in questi giorni di lutto e di tragedia per la nostra comunità parrocchiale faccio davvero fatica a filosofeggiare e pontificare; penso solo al dio nascosto | ||
2010-07-14 22:30:38 | allarghiamo il campo | in risposta a questo messaggio |
per carità le sub-culture hanno buona ragione di esistere e viva anche la pluralità e la mescolanza; per sottocultura occidentale, però, io intendevo altro, ovvero la cultura del disimpegno, dello sballo fine a sè stesso, del consumismo sfrenato, dell'usa e getta, della tv imperante e omologante, eccetera. mi interessa poco prendere le difese della gerarchia ecclesiastica, di questo papa, o della condotta della chiesa nella storia: il discorso sarebbe molto complesso e non avrei le competenze necessarie; sono certo, però, che non si possa semplificare o generalizzare; come ha scritto Biagio "la chiesa è fatta di uomini e di periodi storici", così come lo sono i partiti, le ideologie, le guerre, le guerre, i governi, le rivoluzioni, ecc. allora allargo il campo e provo a esprimere meglio cosa intendevo quando parlavo di rapporti di causa/conseguenza: le comunità parrocchiali sono poco frequentate, giusto. E il resto? Le sezioni dei partiti? Le famiglie, con annessi e connessi? Le associazioni? Non sembra anche a te che sia un problema un po' più generale di partecipazione e che non riguardi solo la chiesa? quanto "al tradimento del messaggio di Cristo perpetrato fin dalle origini" avrei qualche riserva; ma la cultura in materia davvero mi manca; mi piacerebbe però parlarne e approfondire, a parte. ultima cosa: non ho capito cosa intendi quando ti chiedi se si possono forzare gli eventi per evitare le conseguenze , | ||
2010-07-13 22:39:35 | il compleanno di lacassa.net | iniziata la discussione |
auguri e grazie a tutti quelli che in quest'anno si sono affacciati a questo sito, in particolar modo a quelli che a vario titolo (chi due righe, chi interventi chilometrici) hanno dato un contributo attivo cogliendo lo spunto lanciato dall'editoriale di Italo ribadisco un invito già fatto più volte e non solo in questa piazza telematica, ma anche faccia a faccia: questo sito è uno strumento e, che ci piaccia o no, prende la forma che gli diamo partecipando, per cui sarebbe proprio un bel segno di maturità se tutte le compagini politiche, che amministrino o che siano all'opposizione, lo utilizzassero | ||
2010-07-13 22:23:11 | cause e conseguenze | in risposta a questo messaggio |
mi rammarico con te della scarsità di luoghi e occasioni per confrontarsi, vedersi, conoscersi come comunità: io però vedrei nello spopolarsi delle messe (domenicali e non) più una conseguenza delle nostre sottoculture occidentali e postmoderne (ammesso che voglia dire qualcosa ...) che non una causa | ||
2010-07-12 10:18:02 | come per la TAV, tutti d'accordo (destra/centro/sinistra) ... ? | in risposta a questo messaggio |
Bene Italo, anche io ho preso qualche informazione sull'inceneritore del Gerbido, (http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/07/10/termovalorizzatore-vs-verboinceneritore/38580/) e come in altri casi (vedi no tav - si tav) mi viene da schierarmi a priori dalla parte di chi contesta; poi approfondisco un po', sperando quasi di trovare delle smentite credibili, in modo da dormire sonni più tranquilli, e invece niente ... | ||
2010-06-25 18:53:26 | un (quasi) volontario | in risposta a questo messaggio |
"Quasi", perchè sinceramente non mi interessa (e non sarei in grado) di "difendere il Vaticano" (per usare la stessa similitudine di Manuel, sarebbe come cercare di "difendere lo stato italiano"). Provo solo a portare un piccolo contributo in quanto cristiano: sì, provo a essere cristiano da almeno una ventina d'anni. Uno di quelli che con una certa regolarità mangia un pezzetto di pane convinto che lì dentro (ben nascosto e nello stesso tempo in disarmante evidenza) ci stia Dio, il creatore, il principio della vita, la spiegazione, il senso, la ricerca, eccetera. Mi rendo conto, di questi tempi è un po' naif, ma tant'è. Uno di quelli abbastanza convinto che nel messaggio evangelico e nella sua interpretazione e nei tentativi di metterlo in pratica valga la pena di provare a spendere la propria vita. Uno di quelli che nella vita di un certo Gesù Cristo, vissuto nascosto nelle pieghe della storia dell'uomo (così ben nascosto che è difficile dimostrare incontrovertibilmente che sia davvero esistito, almeno quanto è difficile dimostrare il contrario), possa stare l'unica ricerca di senso. Quindi provo a rispondere a un paio delle domande/considerazioni che stanno emergendo in questo dialogo a più voci. Una di queste suonava più o meno così: "visto tutto il male presente in questo mondo è impossibile credere nell'esistenza di Dio, soprattutto nel Dio del Nuovo Testamento" Anche a me pensare a Dio in generale, e in particolare al Dio dell'Antico Testamento, fa pensare a una possibile bufala o comunque all'impossibilità di senso di sistemi di pensiero e fedi che si nutrano esclusivamente di disegni razionali, di progetti superiori, di fini e meccanismi nascosti di cui ci dobbiamo fidare ciecamente (si chiamino imperscrutabilità divina o laica legge della natura); ma pensare, leggere, ragionare sul messaggio del Nuovo Testamento, invece, mi spiazza, mi riempie di dubbi e di speranze, apre in qualche modo la mia mente e la mia anima ( ...ma esiste, l'anima?) alla possibilità. Può sembrare paradossale e contraddittorio (e probabilmente lo è) ma coltivare la fede in Cristo spesso fornisce più dubbi che certezze, ti mette più in crisi che non in pace, ti interroga. E nello stesso tempo ti dice che un senso, forse, c'è. E poi ti dice: cerca. E poi ancora: prova a fidarti. Va bè, forse vado troppo sul mistico. Altra domanda emersa: "ma la Chiesa è una sola?" Risposta: no. [... continua] | ||
2010-06-18 11:40:53 | mostra di pittura in biblioteca | iniziata la discussione |
Ciao a tutti, domenica a La Cassa c'è la fiera e tra le altre iniziative sottolineo che nel cortile della biblioteca ci sarà una mostra di pittura, organizzata dall'associazione Amici dell'arte di Pianezza, grazie soprattutto al lavoro di Katty Pallotta. | ||
2010-05-19 16:38:44 | anche un film | in risposta a questo messaggio |
quel libro è diventato anche un bel film di Truffaut | ||
2010-05-08 16:58:35 | non mi sembra | in risposta a questo messaggio |
Grazie Simone della pronta risposta e della disponibilità al confronto. A me però non sembra proprio che "ogni commento di chi fa parte del gruppo venga criticato". E poi da chi è composto il gruppo? Pensa che io credo (credevo?) di farne parte ... (anche se un po' da lontano) Infine le "formazioni": io ne conto sempre e solo due. Laura Martinotti non è una formazione. E' una consigliera che fatto delle scelte: alcune le condivido, altre no, altre solo in parte. Per piacere (ora non mi rivolgo in particolare a te, Simone, ma a tutti quelli che leggono il sito) non massacriamoci a vicenda ma proviamo davvero a fare qualcosa di positivo per la comunità in cui viviamo. Penso che lacassa.net sia proprio questo: qualcosa di positivo per e nella comunità in cui viviamo. La smettiamo di usarlo (o di non usarlo) con dietrologie e strategie da pentapartito? | ||
2010-05-08 16:45:07 | questa sera spettacolo teatrale a La Cassa | iniziata la discussione |
Forse non è il modo più consono per farlo, ma sfrutto il forum per ricordare a chi "passa" sul sito oggi pomeriggio, che questa sera nel salone parrocchiale di via Cav Rolle 5, c'è un bello spettacolo teatrale, alle 21 ("aggratis"): "L'importanza di chiamarsi Ernesto" Sarebbe brutto che ci fossero solo 4 gatti tra il pubblico ... | ||
2010-05-07 16:55:49 | qualche considerazione | in risposta a questo messaggio |
Che dire Fabio: la sintesi è che quando viene a mancare una voce il dialogo sicuramente si impoverisce e questo non può che dispiacermi. Per l'idea che ho di questo sito c'è bisogno della voce di tutti, a maggior ragione di quella di chi in qualche modo ritiene di spendere tempo e energie per la nostra comunità. Spero che ritornerai su questa decisione e soprattutto sull'idea che questo sito sia una specie di tribunale per LCUPPT. A me non sembra proprio. Una sottolineatura: è curioso che da una parte il sito venga ignorato, quando non boicottato, dall'amministrazione comunale (o da gran parte di essa) perchè sarebbe troppo schierato con l'opposizione consiliare, mentre dall'altra anche chi sostiene l'opposizione consiliare decide di prenderne le distanze perchè lo considera uno spazio ostile. E' un dato contradditorio che non so bene come leggere: cosa vuol dire, che chi scrive su questo sito è mediamente un qualunquista? Oppure vuol dire che mediamente c'è un elevato livello di indipendenza nelle cose che diciamo/scriviamo/promuoviamo? Forse un po' tutte e due le cose? Come la pensano gli altri consiglieri (e sostenitori) di LCUPPT? | ||
2010-05-06 10:30:28 | grazie | in risposta a questo messaggio |
questo racconto è scritto, semplicemente, in modo straordinario: grazie Laura | ||
2010-04-24 11:51:46 | e quindi | in risposta a questo messaggio |
e quindi, tra le altre cose, parliamo di questo sito a chi ancora non lo conosce, contagiamo i nostri vicini di casa, allarghiamo il cerchio il più possibile: lasciamo stare gli schieramenti (se e quando ci sono) e discutiamo sulle proposte, mettiamoci in gioco, dialoghiamo (anche con un po' di critiche e di polemica, anche con chi crediamo che la pensi diversamente da noi) e facciamo in modo (sta già accadendo) che questo sito sia sempre di più un luogo di scambio, uno stimolo, un laboratorio per sperimentare qualcosa di nuovo nella nostra comunità; o anche solo uno strumento per conoscere nuove persone (dici poco ...): stamattina, per esempio, ho conosciuto Roberto | ||
2010-03-26 22:20:40 | cosa voto | in risposta a questo messaggio |
Sinteticamente: ancora una volta faccio prevalere l'urgenza di porre argine al possibile dilagare della destra razzista e telepiazzista (questa destra). Voterò per la Bresso, ma scelgo un candidato che conosco personalmente e che penso e spero possa fare un po' di opposizione interna su situazioni in cui la politica della Bresso non mi convince affatto, una su tutte la TAV: il mio voto andrà a Ugo Zamburru, lo psichiatra che insieme a un gruppo di amici ha creato e dato corpo al bellissimo circolo Arci Caffè Basaglia. Con tutto ciò auguro un gran bene agli amici "a 5 stelle": alcuni li conosco personalmente e sono persone serie, entusiaste, appassionate con ottime idee | ||
2010-03-05 16:40:57 | Pesi e misure + metodo Tafazzi | in risposta a questo messaggio |
E' interessante (e per certi versi positivo) notare che oggi su questo sito ci sia uno scambio di opinioni che coinvolge un numero di persone un po' più ampio del solito. Riguardo gli argomenti di discussione (e le modalità con cui si articolano), però, invito ciascuno a riflettere sul prosaico titolo di questo post. Perchè "pesi e misure"? Perchè mi sembra che in questo caso ci stiamo facendo prendere la mano dal classico metodo "due pesi/due misure". Ovvero: se chi commette un errore e contravviene alla buona norma di condividere le informazioni e dibattere, discutere, eccetera è una persona di cui non mi fido, che non mi piace o rispetto alla quale percorro strade differenti, allora critico aspramente quella persona, quell'atteggiamento, senza risparmiare sarcasmo e polemica. Questo anche se chi ha commesso l'errore si è scusato (ammesso e non concesso che dovesse farlo). Se invece chi sbaglia (e parlo dello stesso tipo di errore, cioè la mancanza di comunicazione, di condivisione, di dibattito) è persona di cui ho fiducia e con cui condivido lo stesso percorso, allora va tutto bene, non lo critico, non dico proprio niente, neanche faccio notare l'errore. Di più: forse neanche mi accorgo dell'errore. Vogliamo provare a uscire da questo schema? Se lo vogliamo mi vengono in mente due strade (ma sicuramente ce ne sono molte altre) 1 - prima di sputare fiele sull'operato di qualcuno chiediamoci, con un minimo di onestà intellettuale, se lo stiamo facendo a ragion veduta e se lo faremmo comunque anche se l'operato che critichiamo venisse da una persona che sentiamo affine 2 - metodo Tafazzi: ve lo ricordate l'omino che si prendeva a bottigliate le parti basse tra le risate del pubblico? Se pensiamo che il metodo Tafazzi sia un tantino sterile, proviamo ad astenerci dall'usarlo. Se invece ci piace o lo riteniamo inevitabile, almeno non usiamolo a senso unico. | ||
2010-03-05 13:29:41 | grazie | in risposta a questo messaggio |
ok, grazie Alberto del chiarimento personalmente auspico che "le minoranze" si parlino e concordino strategie comuni (o che comunque si informino a vicenda) SEMPRE, e non solo quando c'è da partecipare a una commissione lo dico e lo penso da cittadino/elettore senza dare a questa osservazione connotazioni di parte: penso che un atteggiamento di confronto a priori sarebbe da promuovere anche tra maggioranza e minoranza (troppo utopistico?) Il fatto in sè, comunque, (la faccenda delle nomine, voglio dire) mi sembra un "peccato veniale" nel quale a vedere dietrologie bisogna davvero impegnarsi ... | ||
2010-03-05 10:05:47 | 2 domande + 3 considerazioni | in risposta a questo messaggio |
- Chi decide chi decide? Ovvero da chi è stato definito che la scelta degli scrutatori spettava a Laura Martinotti? - Mi sembra di aver capito che il metodo del sorteggio degli scrutatori sia stato "abbandonato" dalla precedente amministrazione: è vero? Indipendentemente da quali siano le risposte credo che in effetti ci sia qualche problema di comunicazione: - se Laura sapeva "prima" di essere convocata quale fosse il metodo di nomina, doveva condividerlo con altri; se invece lo ha appreso a cose fatte, ovvero all'ultimo momento utile per poter fare le nomine, al massimo si può dire che avrebbe dovuto informarsi prima (e quindi attrezzarsi per condividere l'informazione) - se è vero che il metodo della scelta (al posto di quello del sorteggio) è stato introdotto dalla precedente amministrazione, il fatto che nel gruppo "la cassa un paese per tutti" lo si scopra a cose fatte credo che dipenda da un grosso problema di comunicazione interno al gruppo stesso - sinceramente non mi scandalizza affatto che a un consigliere di minoranza uscito da un gruppo venga data la possibilità di prendere alcune decisioni: cosa si dovrebbe fare, se no, imbavagliarlo, legarlo, fargli/farle fare la statua? | ||
2010-02-26 10:45:17 | conferma | in risposta a questo messaggio |
con un po' di ritardo, confermo che la fabbrica di ossimori con cui Italo intrattiene rapporti bancari (o almeno così crede ...) e presso la quale presto (indegnamente) la mia opera (contro corresponsione di salario), ovvero Banca Etica, non è di proprietà del pdc (a prescindere dalla decrittazione dell'acronimo per cui si propende) viva le figure retoriche! df | ||
2010-02-09 09:12:08 | aderisco | in risposta a questo messaggio |
diego | ||
2010-01-11 17:32:17 | partecipo | in risposta a questo messaggio |
ottima idea, io sono disponibile a fare da "raccoglitore", sia come singolo che mettendo a disposizione la biblioteca come base, punto di raccolta, luogo di riunione; mi sembrerebbe importante coinvolgere anche il Gruppo Storico | ||
2010-01-07 19:43:13 | comprensione del testo | in risposta a questo messaggio |
Chiedo scusa Sig. Ballauri, ma andando a rileggere il contributo di Renzo Bonino che lei critica nel suo intervento non ho trovato affermazioni riconducibili alle colpe dei padri che ricadono sui figli nè tanto meno alla giustificazione di atti ignobili compiuti da alcuni partigiani. Forse ho letto male. Se spostiamo la discussione sulla categoria etico/morale del perdono, poi, credo che finiamo per confondere nuovamente i piani e questo, per la comprensione degli argomenti discussi rischia di confondere un po' troppo le idee. Di cosa parliamo? Delle colpe e delle nefandezze di cui è costellata la dittatura fascista? Dal mio punto di vista sì. Vogliamo ragionare sul fatto che queste nefandezze si possano o debbano cristianamente perdonare? Può essere interessante, forse un po' pesante da trattare in questo forum, ma sicuramente interessante. Credo però che un ragionamento sul perdono debba partire dal riconoscimento di una colpa, o di un errore, o di un'infrazione, eccetera. Ma i fascisti che si dichiarano ancora tali riconoscono di essere in errore? Buona serata Diego Finelli | ||
2009-12-31 09:19:33 | le responsabilità della redazione | in risposta a questo messaggio |
Concordo con le conclusioni a cui giunge Italo, le cose credo siano proprio andate così: molto lavoro, da svolgere in poco tempo, sulle spalle di pochi; un po' di superficialità - di questo anche io ho la mia parte di responsabilità -; un'organizzazione che non teneva conto della possibilità che si manifestassero problematiche di questo tipo; inesperienza da parte di chi ha fatto la correzione di bozze dell'articolo in questione. Per quanto mi compete ho già chiesto al presidente della redazione di riunirci per discutere in merito alla questione. df | ||
2009-10-27 10:35:07 | COMMENTI ANONIMI II | iniziata la discussione |
Una considerazione al volo: sono dell'idea che gli interventi "completamente" anonimi vadano interrotti; chi non si firma, infatti, può registrarsi al sito con uno pseudonimo e conservare così di fatto l'anonimato, ma almeno nelle discussioni e negli scambi di informazioni so che certe cose le dice pinko pallino, certe altre tizio, altre ancora semprogno, ecc. e non si fa di tutta l'erba un fascio e queste "discussioni" diventerebbero meno surreali e un po' più mature ... cosa ne dite? diego f. | ||
2009-10-06 22:54:11 | a sinistra | in risposta a questo messaggio |
"cos'è la sinistra e come la si realizza in un piccolo paese" ... domandone sinceramente non so dare una definizione. Posso dire che mi sono sempre considerato di sinistra, e ho sempre votato a sinistra, anche se, come mi pare accada a tanti, mi sento sempre meno rappresentato (per non dire per nulla, rappresentato) da chi sta seduto in Parlamento (... ah già: veramente quelli che ho votato l'ultima volta non ci sono nemmeno entrati, in Parlamento) poi mi viene in mente quella canzone di Gaber: "che cos'è la destra, cos'è la sinistra?", chi non la conosce o non la ricorda vada a risentirla: è divertente infine, dopo queste brevi amenità, provo a produrre un pensierino non troppo fuori tema, prima di andare a nanna: ricordo una bella chiacchierata con Danilo, già qualche anno fa (o meglio: io più che altro ascoltavo e Danilo più che altro parlava), sulle differenze tra fare politica da destra o farla da sinistra, e tra le tante cose dette una mi è rimasta impressa (perdonate se non è originale): fare politica da sinistra significa fare delle scelte, prendere delle decisioni, che tengano conto del processo attraverso il quale queste scelte e queste decisioni vengono prese, e questo processo, magari lungo, magari dispersivo, deve per forza di cose essere fatto di confronto allargato, di assemblee, di dialogo (e magari anche di scontro). In una parola: di partecipazione. a questo punto, però, io ora mi dico: in un piccolo paese come il nostro questo in cosa si traduce? ovviamente non ho "la" risposta, ma penso a luoghi, situazioni, iniziative, "cose da fare per il paese" (già sentita, vero?) in cui ci si possa davvero confrontare e parlare, ma prima di tutto incontrare d |