Sollecitati dall'intervento dell'amico Marcello, vi offriamo le seguenti riflessioni, che noi, ex-sindaco ed ex assessori, abbiamo fatto in questi giorni sul tema “sport” e più in generale sul modo che abbiamo cercato di seguire nel nostro modo di amministrare il paese (senza la pretesa di nascere “imparati” o di aver fatto tutto perfettamente).
Sin dal 2003, già in campagna elettorale, il gruppo 'La Cassa Un Paese Per Tutti' ha scelto un percorso che portasse alla 'normalizzazione' di quelle stranezze di cui La Cassa era, ed è, piena.
Dai limiti di velocità in Via Torino all'accatastamento degli edifici pubblici, dal regolamento edilizio al Piano Regolatore, dall'illuminazione di Via IV Novembre alla Scuola Elementare "C.Pavese", ciò che è stato fatto dall'amministrazione espressa dal nostro gruppo è stato perseguito nella logica del 'riordino' e del ripristino di quei criteri che la legge -prima- ed il buon senso –poi- richiedono, senza sentire - verso nessuno - la necessità di 'cercare la bagarre', di alzare i toni 'a prescindere', di far confusione fine a se stessa, anzi...
Le innumerevoli occasioni di incontro e la disponibilità dimostrata dagli amministratori di allora provano, semmai, che molte sono state le occasioni per cercare di far chiarezza, per spiegare e spiegarsi, cercare di capire le ragioni, trovare le situazioni ed il modo di venire fuori da certe 'impasse' che, come dicevamo, costituivano le stranezze di La Cassa.
Una strada, lunga e difficile, che nel rispetto della Legge, preservasse l'Istituzionale, il tessuto sociale del paese, la dignità dei singoli.
E' abbastanza chiaro che la volontà di arrivare a soluzioni 'senza strappi' a volte, da alcuni, è stata condivisa ed ha dato ottimi frutti - come nel caso della mensa scolastica - altre volte invece ha trovato enormi complessità, indisponibilità, impreparazione e ha dato frutti più modesti.
L'area sportiva, ed i problemi che si portava appresso, ha goduto della stessa logica, e di molte attenzioni in più.
Tutto il lavoro fatto per fare 'il punto della situazione' - quando nessuno aveva chiaro come stessero le cose, cosa era successo e cosa stava succedendo - e definire un percorso condiviso con il gestore per ricondurre a 'normalità' una situazione così ingarbugliata non è stato, a nostro modo di vedere, ciò che l'amico Marcello definisce 'tergiversare' (e sembra strano chiedere alle persone che hanno messo in piedi questa situazione, i nostri attuali amministratori, di verificarne la liceità...).
Anche lì era - ed è - necessario chiarire nuovamente il rapporto che esiste tra il Comune ed i Cittadini - siano essi singoli, associazioni, aziende o gruppi - ed il ruolo che a ciascuno compete.
Noi ci abbiamo provato e ci rimane la triste sensazione che alcuni non abbiano voluto e continuino a non voler capire.
Se i problemi legati all'area sportiva si potranno risolvere con passi legittimi, certi e - sarebbe auspicabile - condivisi dalle parti sarà un bene per tutto il paese; in assenza di essi, la possibilità che potrebbe rimanere potrebbe essere la legittima ed unilaterale ridefinizione dei progetti, degli oneri e delle parti in causa.
E come è vero che è l'Amministrazione ad amministrare (!) è anche vero che prima viene l'obbligo di garantire ai bambini l'ISTRUZIONE e dopo quello di garantire loro lo SPORT: di questo siamo convinti e questo dice la nostra Costituzione.
Provate ad andare a scuola e a tenervi la pipì....
La passata Giunta Comunale
(Giovanni Nepote, Danilo Fauro, Alberto Casale, Filomena Guadagno, Luigi Penna)