siete in ascolto del quinto canale, 2

diego finelli

Secondo me la filodiffusione

devono essersi sbagliati. Alla Rai,

voglio dire, l'avran dimenticata:

in un sottoscala, in un ufficio

all'ultimo piano di uno stabile

dismesso, ci sarà un piccolo ufficio,

uno sgabuzzino e dentro un gigantesco

magnetofono con delle bobine

gigantesche sempre in movimento,

a ruotare e a trasmettere ore

e ore di registrazioni vecchie

di venti, trent'anni inframmezzati,

i brani musicali registrati,

dalla voce piana di annunciatori

e di annunciatrici dalla dizione

perfetta. E anche quelle, anch'esse,

le voci, sono state registrate

tutte sulla fine del millennio scorso.

 

Oppure ci sono delle persone

in quello stanzino, due o tre persone

o più probabilmente una persona

sola, come un soldato giapponese

su un'isola smarrita nel pacifico,

a difendere quel frusciare scabro

quelle voci da preside in pensione

che precedono e seguono i brani,

a difendere una roba già perduta

da altri, altrove e in altro tempo.

E mette su, il soldato giapponese

imperturbabile, i suoi concerti,

le arie d'opera, le sinfonie.

 

Chissà dove la filodiffusione

arriva, chissà da dove trasmette.

Potevo chiederlo a mia sorella

che lavorava alla Rai, ma è partita

e non è facilmente raggiungibile.

Appena riesco però glielo chiedo

se conosce il soldato giapponese,

se ha mai visto quello sgabuzzino,

se lì dov'è prende, il quinto canale

della filodiffusione, oppure

se è proprio da lì che trasmettono.

foto di papaitox

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