Migliorare si può, sondaggio sulla mensa scolastica

Laura Martinotti
Alcuni di voi hanno già ricevuto questa comunicazione via mail, ritengo utile informare e aprire la discussione a tutte le famiglie che hanno dei bimbi che frequentano la scuola materna e quella elementare a La Cassa.

Martedì 19 ottobre  ho avuto un interessante incontro in comune con il referente della società Compass, quella che fornisce i pasti alle mense delle scuole materna ed elementare. All'incontro erano presenti Enrico Bonino (in rappresentanza del Comitato dei Genitori) e Giacomo Di Matteo (assessore alla Cultura).
Da qualche tempo mi era stata suggerita l'idea di promuovere l'installazione di un lavastoviglie nelle mense delle nostre scuole in modo da eliminare lo scandaloso uso delle stoviglie monouso.

Ho quindi interpellato la Ragioniera del comune che mi ha fornito alcuni dati sull'attuale situazione: la convenzione in essere scadrà nel 2012, la persona che sporziona il cibo è dipendente della Compass, si producono un sacco di rifiuti indifferenziati ogni giorno.

Ho quindi interpellato Enrico per aver un suo aiuto nel mettere in pratica questa idea e ho trovato una porta spalancata e un valido supporto.

In terza battuta ho ritenuto di interpellare anche l'Assessore alla Cultura in modo da evitare di mulinare un sacco di vento per poi scontrarsi con un eventuale rifiuto netto. Anche in questo caso ho trovato molta disponibilità.

E quindi ci siamo riuniti e sono emerse alcune proposte mica male:

1 - abbiamo fatto un sopralluogo alla scuola elementare e si è constatata la possibilità dell'installazione di una lavastoviglie. Vi sono alcuni problemi tecnici risolvibili (probabilmente è necessaria anche una cappa aspirante). Si era programmato un sopralluogo alla scuola del Trucco per capire se sarà possibile installarne una anche lì, ma nel frattempo Giacomo ha avuto dei problemi di salute (rimettiti presto!) e quindi andremo prossimamente .

2 - sarebbe possibile avere, insieme ai pasti, le stoviglie in mater-b (ricavato dal mais), ma le prove di cessione sugli alimenti non sono confortanti, questo significa che parte del materiale di cui è fatto il piatto (anche se ricavato dal mais) potrebbe essere assorbito dal cibo, soprattutto se staziona a lungo nel piatto o se è molto caldo.

3 - abbiamo escluso l'utilizzo di stoviglie in plastica riciclabile, sono effettivamente differenziabili ma comporterebbe comunque una grande quantità di rifiuti

4 - una soluzione simpatica è il "baracchino": le famiglie vengono dotate, all'atto dell'iscrizione al servizio mensa, di un kit di piatti in materiale lavabile da portarsi a casa. Alla sera si lavano le stoviglie, le si ripongono nell'apposito baracchino e al mattino le si riporta a scuola. Questa soluzione sarebbe la migliore da un punto di vista etico ma comporta alcuni problemi dal punto di vista logistico: la gestione del kit al domicilio del bimbo può infatti essere un problema per chi ha già poco tempo. Certo però che sarebbe un buon modo per educare i nostri bambini ad uno sviluppo sostenibile e rispettoso dell'ambiente. Di questa soluzione, che è quella , come immaginerete, che mi piace di più, occorrerà parlarne approfonditamente.

Alla fine della riunione ci siamo lasciati con l'impegno da parte del referente della Compass di farci pervenire dei "preventivi" per le varie soluzioni proposte, infatti mentre la soluzione del baracchino potrebbe avere un costo zero per le famiglie (cioè potrebbe rimanere invariato il costo del buono pasto), per quanto riguarda il lavastoviglie e il mater-b è probabile che i costi aumenterebbero, poco, ma un pochino si. Per quanto riguarda il lavastoviglie bisognerà infatti prevedere un orario di lavoro più lungo per la persona che si occupa di sporzionare i pasti, il mater-b invece costa molto di più che l'attuale kit di stoviglie.

Enrico ha inoltre sollevato, giustamente, il problema del cibo avanzato e gettato nella spazzatura: da quanto sappiamo una gran quantità di cibo, neppure toccato, viene quotidianamente buttato via. Anche di questo ci occupereme presto e anche su questo problema vi prego di dire la vostra.

E' molto importante che su questioni di questo tipo vi sia una grande partecipazione di idee, sono scelte piccole ma che impattano enormemente non solo sull'ambiente ma, soprattutto, sulla formazione dei nostri figli.

Esprimete la vostra opinione nei commenti di questo articolo, quale delle soluzioni proposte preferireste? Avete altre idee in proposito da proporre? Vi stanno bene le cose così come sono?

Attendo quindi i vostri suggerimenti, mai come in questo caso, molto apprezzati.

Pace.


marco 28 ottobre 2010, 12:37
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 soluzione 2 : è costosa ed ancora tutta da sperimentare ;
 soluzione 3 : anche la plastica riciclata quando sporca ridiventa un indifferenziabile;
 soluzione 4 : pur essendo di gran lunga la migliore sotto un punto di vista educativo comporta delle problematiche igieniche a cui difficilmente l'ASL può dare ul proprio parere favorevole ... rimane la soluzione 1 che pero' comporta costi non indifferenti sia come investimenti che come spese di gestione .... auguri ! 
In ogni caso sarebbe il caso che i bambini mangiassero qualche volta in piatti veri visto che mi risulta che in molte case piatti e bicchieri di plastica siano all'ordine del giorno e non una cosa da pic-nic ! 
Mati28 ottobre 2010, 13:52
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La mia visione del mondo un po' naif mi porterebbe d'istinto a ritenere la quarta ipotesi la più allettante sia dal punto di vista ecologico ed economico sia da quello educativo. Temo però che non verrebbe accettata dalla maggior parte delle famiglie coinvolte.

Rimarrebbe quindi solo la prima soluzione (escludendo a priori l'usa e getta), sperando sia praticabile anche alla scuola materna.

Certo che se la cosa fosse stata presa in considerazione (ahimè) durante la fase di ristrutturazione degli edifici scolastici sarebbe stato tutto più semplice e ci saremmo risparmiati un bel po' di rifiuti!
alberto casale29 ottobre 2010, 14:04
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Ciao a tutti, se posso dire la mia (mi sento anche chiamato in causa in quanto assessore all'Isturzione fino a giugno del 2009), è evidente che tutte le soluzioni alternative all'usa e getta (sopratuttto quando l'usa e getta va nell'indifferenziato) sono da privilegiarsi. L'ipotesi valutata in sede di ristrutturazione della Scuola elementare (non di quella materna, perchè, come sapete, il progetto era precedente a noi e, peraltro, sono sempre dell'idea che vada costruita una nuova scuola materna adiacente alla Scuola Elementare!) era stata quella di prevedere gli spazi non solo per "sporzionare" i cibi precotti in arrivo dall'esterno, ma per poter anche preparare i cibi! (gli standard dimensionali dei locali di servizio della mensa sono più che sufficienti) e lavare i piatti (il fatto che ci sia lo spazio per la lavastoviglie -vi assicuro- non è una casualità fortunata, ma una scelta pianificata! Alla scuola materna, quello spazio non c'è, ma è la struttura stessa che non può più essere ampliata!).
Credo sia a tutti evidente, però, che, negli anni scorsi (e permettetemi la battuta!), la priorità non poteva essere quella di costruire una scuola intorno ad una lavastoviglie, ma quella di COSTRUIRE LA SCUOLA, cominciando dallo smaltimento dell'eternit, e andando poi alla struttura portante, ai servizi, alla mensa, alle aule (e magari finire al più presto quello che c'è ancora da finire!). In attesa della nuova mensa, si è comunque garantito (con l'aiuto dei locali della Bocciofila e la pazienza dei genitori) in servizio in condizioni decorose, seppur provvisorie
La mensa, appunto: nella scuola è stata prevista una mensa che ha una capienza notevolissima (vado a memoria in questo momento, ma non credo di sbagliare se dico 140 posti, a fronte di meno di 100 alunni frequentanti), con notevolissimi spazi di servizio per arrivare -ripeto- prima o poi, a poter gestire un sistema mensa diverso e migliore. Qui, ovviamente, tutte le idee innovative sono utili: personalmente, credo che ogni ipotesi debba fare i conti non solo con le quantità di smaltimento di rifiuto, ma anche con i costi che le famiglie (e il comune) devono sostenere. Non dimentichiamoci che, con i tempi "scolastici" che corrono, la gestione stessa del tempo mensa potrebbe diventare molto onerosa per i genitori: e anche qui bisogna che ci facciamo venire dele idee.
Lasciando per un attimo da parte il discorso dei costi, personalmente credo che la scelta migliore possibile sia sempre quella della mensa con preparazione dei cibi sul posto (sul modello di Givoletto, per esempio), con piatti veri lavati in lavastoviglie: usare il piatto che solitamente si usa in casa credo abbia anche un risvolto educativo non trascurabile. Ma è il costo che potrebbe diventare una variabile non trascurabile. ...forse però ne varrebbe la pena.
A disposizione per parlarne e per eventuali approfondimenti.
Ciao
ALBERTO
Laura LaLunga31 ottobre 2010, 16:33
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Ecco il commento della Maestra Monica: Ciao a Tutti sono la Maestra Monica Mastrocola della scuola Elementare e direi che il kit delle soviglie è un'ottima ed economica idea. Approfondirebbe il senso di responsabilità e autonomia dei bambini e aiuterebbe notevolmente l'ambiente, senza contare che non ci sarebbe utilizzo di risorse aggiuntive rispetto alle ore di lavoro o al costo del buono pasto. Io sono molto favorevole, oltretutto ho 2 figli che fruiscono del pasto scolastico e preferirei non veder lievitare i costi, ma piuttosto fare qualcosa per contenerli offrendo un servizio che abbia anche una valenza educativa e un impatto ambientale innocuo!!!!! cioa a tutti e buona riflessione PS: grazie Laura per l'interesse al problema
silvana 1 novembre 2010, 15:06
Spero di riuscire finalmente a inserire il mio commento. Ho dovuto riregistrarmi per commentare sul forum e adesso ricevo due newsletter identiche nella posta!  Professo la mia ignoranza del mezzo informatico e procedo.   A PROPOSITO DEL SONDAGGIO SULLA MENSA SCOLASTICA...
Rispondo qui perché non sono riuscita a farlo direttamente su lacassa.net (pur essendo registrata non riesco a farmi prendere il commento... ebbene sì, sono un'amanuense impenitente!)
Mi pare che Mati sia caduta (ahimè) nella trappola del sentito dire... infatti, dopo ...essermi informata al riguardo, posso dichiarare con certezza che durante la fase di ristrutturazione della mensa scolastica da parte dell'amministrazione Nepote si erano appunto fatti predisporre gli spazi del locale sporzionamento proprio in previsione della futura riconsiderazione della "questione stoviglie" al momento del rinnovo del contratto con la ditta che se ne occupava.
E' con amarezza che devo constatare quanto il vociare inattendibile riceva spesso più attenzione della Verità. Entrando ora nel merito del sondaggio mi sembra evidente che:
1. Soluzione lavastoviglie: è impraticabile perchè non garantisce lo standard igienico necessario ad una mensa scolastica, comportando inoltre un aggravio di costi a carico delle ...famiglie (in un momento in cui sarebbe necessario piuttosto uno sgravio di costi);
2.Soluzione piatti e stoviglie ricavati dal mais: è impraticabile per via della cessione di particelle negli alimenti e inoltre comporterebbe anch'essa un aggravio di costi per le famiglie;
3. Soluzione piatti e stoviglie riciclabili: non praticabile perchè una volta sporchi finiscono nell'indifferenziato;
4. Soluzione "baracchino": impraticabile di nuovo dal punto di vista dell'igiene oltre a comportare un aggravio di lavoro a carico delle famiglie.
A QUESTO PUNTO CHE DIRE? MIGLIORARE SI PUO', ANZI SI DEVE...ma non sempre è facile come sembra...
Non basta "riciclare" proposte e suggerimenti e partire lancia in resta. Dopo il "brain storming" è necessaria una fase di controllo di fattibilità e la ricerca di soluzioni concrete e realmente praticabili. I voli pindarici vanno bene se e solo se poi si torna con i piedi per terra, per non fare la fine di quell'Icaro dalle ali di cera...
IN CONCLUSIONE: NON STANCHIAMOCI DI CERCARE PERCHE' MIGLIORARE SI PUO'! Questo e' ciò che sono riuscita a scivere su fb e sul gruppo  LA CASSA UN PAESE PER TUTTI di fb; aggiungo anche il commento di Filomena Guadagno (che lavora in un'ASL):
  “la soluzione non è facile, avevamo pensato a molte variabili, infatti la mensa scolastica ha la predisposizione per la lavastoviglie, purtroppo abbiamo lasciato gli incarichi prima della fine della mensa, ogni soluzione che si pensa va valutata seguendo le leggi in materia sanitaria e spesso queste portano all'arenarsi di buone proposte...”
  PS: UN GRAZIE AD ALBERTO CHE E' STATO COME SUA ABITUDINE PRECISO NELL'INFORMAZIONE E PACATO NEI TONI. Grazie anche per essersi interessato al problema durante il suo mandato di amministratore.
  PPS: Prima di escludere l'usa e getta suggerirei di valutare le priorità. Se le soluzioni che escludono l'usa e getta comportassero anche un minimo rischio per la salute dei bambini io darei la priorità a quest'ultima senza esitazioni. Ci sono tantissimi altri luoghi e contesti in cui essere inflessibili ad evitare lo spreco e massimizzare il riciclo virtuoso. (Vedi raccolta differenziata, smantellamento cavi elettrici, diminuzione gas di scarico di auto o fumi da riscaldamento, promozione di forme di energia alternativa e tanto altro ancora ...)
Laura LaLunga 1 novembre 2010, 16:13
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Ciao Silvana e grazie per il tuo commento.
Ciò che a te sembrano evidenze (la non fattibilità di nessuna delle proposte fatte), non lo sono nei fatti perchè prima di proporle se ne è verificata la fattibilità "tecnica",  insieme alla persona referente dell'attuate ditta che fornisce i pasti e all'amministrazione comunale. D'altro canto la soluzione lavastoviglie, che tu accantoni come antieconomica e anti-igienica, dici tu stessa che era stata considerata quando era sindaco tuo marito.
Per quanto riguarda il fatto che la lavastoviglie non sarebbe igienica, mi parrebbe strano, ma mi informerò meglio. Da quanto è risultato dall'incontro sembrerebbe invece una soluzione molto igienica. Se effettivamente non lo fosse dovrebbero preoccuparsi le migliaia di mense, scolastiche e non, che usano questa soluzione già da tempo. 
Per quanto riguarda i costi dobbiamo ancora verificare la proposta che ci farà l'attuale fornitore, per il momento si è valutato che il costo della lavastoviglie potrebbe andare a compensazione della fornitura degli usa e getta. Ma, ripeto, è in fase di valutazione.
Per quanto riguarda gli altri "impraticabile" prendo atto siano una risposta al sondaggio che ho lanciato, quindi da quanto leggo, nessuna delle soluzioni che abbiamo proposto sarebbero per te realizzabili. Altre proposte? Oppure per te la mensa scolastica va bene così?

Non mi pare neppure che ci siano state "voci inattendibili" alle quali si sarebbe dato peso, non so a cosa tu ti riferisca. Semplicemente si è proposto un miglioramento per la mensa scolastica, senza polemiche di sorta, ma al solo scopo di migliorare un servizio con un occhio alla sostenibilità ambientale. Direi che sarebbe ora di non guardare alla forma delle cose ma alla sostanza, se vogliamo migliorare la nostra comunità rimbocchiamoci le maniche per farlo e mettiamo da parte le polemiche.
A questo proposito nei prossimi giorni ci si riunirà nuovamente per un sopralluogo alla mensa del Trucco, ti aspetto in modo che tu possa presentare le tue istanze al tecnico che è sicuramente più competente di me.

Per ultimo vorrei attirare l'attenzione sui voli pindarici: volare alto è una capacità che tutti possono sviluppare. Qualcuno continua solo a volare, senza agire concretamente nella comunità.

Altri tornano con i piedi per terra a cercare di fare qualcosa di concreto, magari dando ascolto a istanze che tu definisci "riciclate",  il che probabilmente vuol dire che sono istanze già sentite da più amministrazioni ma non realizzate: ricicliamole allora!

Se tu dici "non stanchiamoci, migliorare si può", l'unico modo in cui si può migliorare e facendo delle proposte e chiudendo in un armadio le sterili polemiche: qual è la tua proposta?

pace
Laura









diego finelli 1 novembre 2010, 16:20
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Scusa Silvana ma non capisco bene il tuo ragionamento: dici che la predisposizione dei locali scolastici ha tenuto conto del problema mensa, e poi dici anche che non ci sono i requisiti per la soluzione lavastoviglie. Delle due l'una, o sbaglio?
Io penso che l'amministrazione Nepote abbia dato il giusto spazio e il giusto peso alla priorità-scuola nel nostro paese. Nessuno sta facendo un processo a quanto è stato fatto e quanto no.
Mi sembra che si stia parlando di proposte per migliorare la qualità della vita nella nostra comunità: dal tuo intervento sembra che non ci sia modo di fare niente salvo aspettare tempi migliori. Io preferisco fare e proporre iniziative, subito.
Se mi sbaglio o se ho capito male chiedo venia. 

ps.1 credo che le aziende che si occupano del servizio mensa conoscano le normative ASL
ps. 2 io voto per la soluzione "baracchino" in attesa di sviluppare meglio il discorso lavastoviglie (mi piace anche la sottolineatura di Alberto sulla opportunità di far cucinare i pasti in loco)



Laura LaLunga 1 novembre 2010, 16:51
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Silvana, ho omesso ancora due considerazioni:

difficile mettere a paragone il "vociare inattendibile" con la "Verità", a meno che tu non volessi dire "la realtà delle cose". Nessuno penso, ma hai facoltà di replica, possiede in questo paese (nè altrove, in questa terra) la Verità. Potrei sbagliarmi..

Se avessi potuto leggere il tuo commento sul gruppo di LCUPPT su Facebook, avrei commentato naturalemente anche lì per arricchire il dibattito. Ma non me ne è stato consentito l'accesso, la mia domanda di  iscrizione è stata rifiutata.

pace
LLL
silvana11 novembre 2010, 19:16
Wow! Non pensavo che il mio intervento suscitasse un simile sforzo esegetico!  In fondo anche se con altre parole non faccio che avallare la posizione di Marco riguardo al sondaggio sulla mensa scolastica. Anche secondo Marco le soluzioni prospettate lasciano tutte a desiderare e pur auspicando che i bambini tornino ad utilizzare i piatti “veri” non prende posizione. Avrebbe meritato anche lui una risposta. Poverino a lui non risponde nessuno! Vi ringrazio quindi per la considerazione in cui tenete il mio pensiero. Purtroppo non sono in grado di rispondere immediatamente ai vostri commenti. Ho delle priorità che me lo impediscono e forse nemmeno potendo vorrei passare la maggior parte del mio tempo a scambiare messaggi virtuali quando posso farlo guardando negli occhi il mio interlocutore. Tuttavia ben venga ogni scambio dialettico che non sia sterile polemica! Soprattutto se questo avviene in un forum mediatico che dovrebbe avere, rispetto ad ogni altra forma di discussione, pubblica e non, le caratteristiche della leggerezza e dell'immediatezza. Uno dei vantaggi di Internet, che al tempo stesso rischia di risolversi spesso in un suo svantaggio,  è che in rete, generalmente, “si scrive come si parla”, il tono è colloquiale, alla buona, volutamente ascientifico. Io che non amo  questo tipo di “chiacchiera” da salotto non mi ci trovo particolarmente bene ma ne capisco la portata. Oggi grazie ad Internet  può navigare in rete anche chi non ha mai scritto nulla nemmeno quando necessario. Evviva la tecnologia quindi! Ma non voglio sottrarmi al confronto e dunque eccomi qui. Leggendo le risposte al mio commento devo arguire che pur non essendo nei miei intenti il mio scritto avesse un chè di provocatorio. Tuttavia, Italo docet, la provocazione può essere uno modo sistematico, anche se affatto piacevole, di suscitare interesse e stimolare risposte. Ma veniamo al “succo” del discorso. Quando scrivo “è evidente che” intendo dire - e mi sembra ovvio - che è evidente “per me”, esprimendo una mia personale e circoscritta certezza e non un giudizio con carattere di assolutezza e universalità. Non si tratta quindi di un'evidenza scientifica ma di un'evidenza personale/individuale, pragmatica, intendendo “la mia esperienza personale mi induce a credere che”. Niente di immodificabile quindi. E - a riprova di ciò - quando affermavo che era evidente come la soluzione delle stoviglie di mais fosse impraticabile per la cessione di particelle negli alimenti “non confortante”, a tuo dire, mi basavo sulle considerazioni fatte da te, Laura, nello stesso post che invita al sondaggio. Considerazioni che se fossero vere dovrebbero far preoccupare  le numerose mense  - scolastiche e non - che l'hanno adottata da tempo. Infatti la lettura di un periodico di informazione comunale della città di Rivoli - dove si afferma di aver adottato nelle mense scolastiche in rispetto dell'ambiente proprio questa soluzione - mi ha indotto a svolgere una breve se pur superficiale ricerca  in rete per approfondire appunto il problema. Tanto mi è bastato per inficiare l'evidenza della non adottabilità di detta soluzione pur rimanendo un margine di incertezza al riguardo da approfondire nel caso la si prendesse in considerazione… Rimango della stessa idea per quanto riguarda le altre soluzioni non smettendo tuttavia di cercare - con l'approfondimento  delle soluzioni eliminate e/o nella ricerca di altre eventuali soluzioni più praticabili - quella più soddisfacente per i nostri bambini. Ribadisco che la salute dei bambini è al primo posto - per me - su qualsiasi altra argomentazione. Per Diego: 1.“Delle due l'una, o sbaglio?”: Sbagli. Io non parlo a nome  e per conto della scorsa amministrazione. Essendo l'ex-sindaco mio marito (fantastico, straordinario, intelligente, indispensabile uomo! Scusa ma ognuno è entusiasta del marito/moglie, compagno/compagna suo…) e l'ex-assessore alla cultura un caro amico (grande Alberto! Ops…scusa ma ognuno è entusiasta degli amici suoi…) so che si sono occupati della nostra piccola comunità con onestà e dedizione e riguardo alla scuola perseguendo l'obiettivo considerato in passato irrealizzabile di portarvi addirittura la preparazione dei cibi in loco. Ciò non toglie che io possa avere una mia personale idea sulla praticabilità della “soluzione lavastoviglie” non confidando molto sul futuro mantenimento dell'elettrodomestico in condizioni igieniche ottimali…. Una perplessità tutta mia personale ma non per questo priva di un suo valore visto che altri genitori la condividono… Se vogliamo - poi - anche gli elettrodomestici sono meno ecologici del lavaggio a mano…. 2. “dal tuo intervento sembra che… Se mi sbaglio o se ho capito male chiedo venia”. Sei perdonato ma ti sbagli o mi sono spiegata male… il mio intervento era, ripeto, come quello di Marco, un modo di contribuire alla ricerca di una soluzione adottabile con l'attenzione rivolta soprattutto alla sicurezza dei nostri figli. Preferisco un eccesso di precauzione al rischio per la loro salute. Spronavo però a cercare soluzioni praticabili sottintendendo che avrei cercato anche io… Cosa che non ho trascurato di fare e che ha fatto sì che tardassi in questa risposta. Come già detto prima, pare che la soluzione delle stoviglie di materiale biodegradabile non sia poi così impraticabile, come la ditta che se ne occupa da noi attualmente e di conseguenza Laura, ci hanno fatto credere. Ho avuto risposta via mail da un'altra ditta sul fatto che questa sia una soluzione adottata nelle mense scolastiche a livello nazionale! Prima di ventilare soluzioni e muoversi verso la loro attuazione penso che si debba essere informati adeguatamente. Prima del sondaggio su che soluzione si preferisce bisognerebbe che i genitori sapessero bene che cosa scelgono… Questo intendevo quando mettevo in guardia dall'abbandonarsi ai voli pindarici! Non che questi ultimi fossero da bandire, anzi, ben vengano quando sono da sprone alla ricerca e alla creazione di un mondo migliore! Poi però bisogna sempre ritornare a terra e possibilmente in buone condizioni.   A Laura: Sulle due considerazioni omesse. Voci inattendibili/verità. Mi riferivo a Mati quando afferma che la scorsa amministrazione in fase di ristrutturazione dell'edificio scolastico non avrebbe preso in considerazione il problema delle stoviglie, cosa del tutto errata. In quanto al termine “verità” nel post mi è sfuggita la maiuscola per mia abitudine mentale a pensare in termini filosofici. (Se vuoi possiamo intrattenerci piacevolmente - almeno per me - qualche pomeriggio in biblioteca a discettare sul suo uso filosofico e non e sui suoi differenti statuti. Io in Università ho avuto modo con grande piacere di esaminarlo in lungo e in largo durante un seminario di filosofia teoretica con il prof. Gianni Vattimo attualmente parlamentare europeo). In questo caso però lo usavo nella sua accezione più elementare, contrapposta a falsità. Nella fattispecie intendendo dire: Non è vero (quindi è lontano dalla verità) che l'amministrazione precedente non avesse preso in considerazione la questione delle stoviglie. Per affermare ciò Mati deve aver dato appunto più importanza a voci inattendibili che alla verità, ai fatti, se preferisci. “Se avessi potuto…ma non me ne è stato consentito l'accesso”: Fammi capire bene. Ma tu sei la stessa Laura che ha fatto parte della lista civica La Cassa Un Paese Per Tutti e che adesso fa minoranza a sé in consiglio comunale? E allora perché chiedi di accedere ad un gruppo dal quale ti sei allontanata per tua libera scelta? Scusa ma non capisco. Non esiste solo fb per dialogare, se vuoi puoi -registrandoti - dialogare dal sito dell'associazione LCUPPT come ho fatto io e come possono fare tutti. A presto. Silvana  
Laura LaLunga12 novembre 2010, 06:19
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Grazie Silvana della tua risposta.
Ieri si è svolto il "sopralluogo" alla scuola materna. Come già si sospettava non vi è lo spazio per ilnstallare il lavastoviglie anche lì, sarà quindi necessario adottare un'altra soluzione.
Il referente della Compass si è quindi reso disponibile a produrre dei preventivi per le varie soluzioni adottabili per le due scuole.

Non andavo alla scuola materna da qualche anno, mio figlio Gabriele la frequentava circa 13 anni fa. E' impressionante quanto sia piccola per la quantità di bambini che la frequentano, molti genitori, meglio di me, sapranno sicuramente la situazione com'è.

Sarebbe bello trovare una soluzione alternativa e so che era già stata pensata. Come sognatrice sulle nuvole mi piacerebbe che quell'idea fosse portata avanti. Lavoriamoci!

pace
LLL
alberto casale19 novembre 2010, 17:05
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Ciao a tutti, scusate la (scarsa) tempestività, caratteristica con cui purtroppo spesso mi capita di convivere, volevo solo segnalare che, personalmente e come gruppo consigliare La Cassa un Paese per Tutti, saremo ben felici di poter dare il nostro contributo sugli argomenti che riguardano la scuola, che -credo sia cosa nota- ci stanno molto a cuore.
Sulla scuola materna e sull'ultimo sopralluogo, beh, purtroppo non mi stupisce (si veda un mio precedente intervento) che non ci siano più spazi: non per niente, continuo a pensare che a La Cassa serva una nuova scuola materna posizionata vicino alla Scuola elementare,... soprattutto con la previsione di tre sezioni (si, proprio tre, perchè -basta vedere l'elenco degli alunni della Scuola dell'Infanzia appeso alla bacheca sotto il portico del Comune- si sta di nuovo materializzando la famigerata lista d'attesa!).
Naturalmente sono a disposizione (lo sa anche l'Assessore!).
Alla prossima e buona domenica!
ALBERTO

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