Che cooler! i libri digitali

italo losero

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Si è parlato, su questo sito (le bambole di gomma hanno un'anima?), degli e-book e della differenza tra libro e computer, citando il bel video che è stato presentato anche da repubblica.it.
Per essere  corretti, l'e-book è il libro elettronico e l'e-book reader( o lettore) è quel dispositivo che fa in modo che lo si possa leggere, come quelli che vedete in foto.
Negli ultimi tre mesi sono stati venduti più libri elettronici che libri cartacei; la famosa amazon.com ne fa un cavallo di battaglia (con il suo kindle, il lettore che propone), la telecom sta organizzando uno store (negozio) per i libri italiani, in tutti i supermercati trovate lettori di diversi tipi e marche.
Inoltre, si fa un gran parlare dell'iPad: quell'oggetto è molto di più di un e-book reader, ma può anche fare da e-book reader.
Questi 'lettori' o 'reader' si trovano in commercio al costo di 150-350 €, a seconda del modello; quelli oggi in commercio sono in gran parte senza schermo tattile ma presto tutti ce l'avranno, ed è facile previsione pensare che per Natale scenderanno sotto i cento euro.

Ciò che voglio condividere con voi è l'esperienza che ho fatto quest'estate: leggendo le mirabilia di questi oggetti, ed essendo in qualche modo legati al mio lavoro, ho deciso di acquistarne uno per 'fare esperienza' e capirci qualcosa di più; mi sono inoltre imposto per un mese di leggere solo sull'e-book reader e non su libri cartacei.

Acquistato l'oggetto l'ho disimballato, ne ho apprezzato la leggerezza e la maneggevolezza (grande quanto un tascabile, spesso circa mezzo centimetro, peso di 200gr) e ne ho constatato con grande disappunto la mancanza di un manuale di istruzioni, preparando mentalmente l'email agguerrita che avrei mandato al produttore di così poco curato prodotto.
Postposte le intenzioni belliche, ho cliccato sull'unico tastone grande e il 'coso' si è animato con qualche logo, qualche simbolo di caricamento dati e... mi è apparso il manuale di istruzioni. Logico no? Se compro un libro, perchè dovrebbe essere affiancato da un altro libro? Avete mai comprato un libro che avesse un manuale di istruzioni?
Sì, capisco, è un po' un cortocircuito... ma andiamo avanti.
La prima schermata del 'manuale' indica la funzione dei tasti più piccoli: pagina avanti, pagina indietro, segnalibro, biblioteca. Dei primi tre conosco la funzione, ma il quarto? Lo premo e vedo che sono stati 'preinstallati' una dozzina di libri, in inglese. Bene, utile per fare pratica con la lingua. Capisco quindi che un e-book reader non serve a leggere un libro, ma può avere all'interno più libri, una biblioteca nella quale scegliere cosa leggere.

Volendo passare un mese con il 'coso', ho però bisogno anche di libri in italiano che lì non ci sono; naturalmente potranno essere caricati da computer. Prendo il cavetto in dotazione, lo collego alla porta USB del pc, e mi connetto (col computer) al sito suggerito dal 'manuale': mi appare una biblioteca di qualche decina di migliaia di libri tra cui alcuni (pochi, molto pochi) in italiano. Qualcuno è gratis, altri costano tra 1 e 5 €.   
Per provare ne scarico uno gratis: può essere scaricato sul computer o direttamente sulle-book reader, dov'è a disposizione per essere letto. Uhm, comodo. Essendo un semplice file di testo ci mette pochi secondi a scaricarlo: quasi immediatamente ho a disposizione il 'libro' da leggere.

Però... tra i libri in italiano non c'è quello che io cerco; in particolare volevo passarmi un mesetto con qualche libro di Wu Ming, il collettivo di scrittori italiano che ha scritto Q, uno dei più bei libri che abbia letto e 'Altai', il suo seguito (Recensione di Libero su Altai: 'Una boiata, proprio come Q', da sola mi fa venir voglia di leggere tutto quello che hanno scritto).
So che Wu Ming oltre a pubblicare libri 'tradizionali' pubblica sul sito, gratuitamente, gli 'e-book' di tutti i loro libri; è un attimo collegarsi, scaricare il libro, averlo sul lettore. In pochi passaggi una dozzina di libri mi appaiono nella 'biblioteca' dell'e-book reader.
Mentre scarico questi libri partono liberi le riflessioni sul futuro dell'editoria, sulla facilità con la quale potrebbero trasmettersi libri di testo, sul pensiero trasmesso sempre attraverso le parole...

Passo successivo: oltre a Wu Ming, vorrei avere anche altri libri, soprattutto mi farebbe comodo una copia dell'adorata 'Divina commedia': non per leggerla tutta ma per averla a portata di click, lì, come un libro sul comodino. Nessun problema; il fantastico progetto 'liber liber' ha un sito con tutti i classici italiani scaricabili gratuitamente; faccio incetta di classici e la mia biblioteca giunge ad una trentina di libri.

E poi... l'appetito vien mangiando. Mi piacerebbe avere qualche giallo, qualcuno dei libri 'da vetrina' che appaiono golosamente nelle librerie.. ma... non si può, è proibito: quei libri sono in vendita e non sono disponibili gratuitamente.
Uff, ma ci sarà pure il modo... in fondo, un libro non è che un file di testo formattato e stampato; per chi ha l'opportuna apparecchiature trasformare un libro in un file è questione di pochi minuti. Qualcuno l'avrà pur fatto, e forse l'avrà anche messo in rete.
Mi rendo conto che sto passando il limite della legalità, delle leggi che ci impongono per il commercio dei libri; tuttavia il sacro fuoco della conoscenza arde nell'intrepido cuore e mi spinge lancia in resta a cercare soluzioni al problema.
Soluzioni che... arrivano in un attimo; come al solito, è la rete a proporle. Basta una piccola incursione nelle reti peer to peer per trovare tonnellate equivalenti di testi in italiano; le intere bibliografia di Clive Cussler, Ken Follett, Stephen King, Dan Brown e di tutti gli autori più famosi appaiono magicamente a disposizione... vengo preso da una bulimia libresca e scarico a destra e a manca, questo testo e quell'altro finchè arrivo ad 80 libri: a questo punto mi sento pieno come dopo un banchetto e pregusto la gioia di assaporarne la lettura.
Un pensiero fugace va a GoogleBooks; un pensiero al quale non possiamo, ognuno di noi, non dedicare un attimo dello sfrigolio delle nostre meningi.
Questo progetto si propone di digitalizzare tutti i libri al mondo. Tutti.
E di metterli a disposizione, gratis o quasi, di tutti i lettori.
Se ci pensate è qualcosa di stratosferico: ogni persona al mondo con accesso alla rete potrà accedere a tutta la conoscenza del mondo: è la mitica biblioteca di Alessandria a disposizione di chiunque.
I dietrologi e i complottisti avranno di chè discettare sui motivi
per i quali Google fa questo; anch'io porterò fascine di legna al fuoco di chi ne sosterrà le tesi.
Tuttavia non si può fare a meno di pensare a quale rivoluzione nella diffusione della conoscenza questo progetto porterà.

Ma torniamo all'e-book: rimpinzato di libri (ma pesa sempre due etti!) me lo porto appresso, sul comodino, al mare, a spasso, in bici; ogni tanto lo 'apro' (=accendo) e leggo qualcosa. Innanzitutto: ha un funzionamento estremamente diverso dai computer o dai telefonini perchè si legge da spento. Lo si accende solo quando si volta pagina; cliccando sul tasto 'pagina avanti' automaticamente si accende, volta pagina, si spegne, il tutto in pochi decimi di secondo. Questo significa un consumo di batteria estremamente basso; tanto che alcuni e-book reader sono dotati di celle fotovoltaiche, quindi funzionano a consumo zero. Come un libro.
Lo schermo funziona con quello che si chiama inchiostro elettronico e non è illuminato: è veramente come leggere un pezzo di carta, si legge con luce riflessa e non con luce diretta, un bel risparmio sulla salute degli occhi. Se lo leggette al sera a letto, avete bisogno di una luce.
Dopo una settimana, non sento più nessuna differenza nella lettura tra libri tradizionali ed e-book; è comodo averlo dietro, è sottile e leggero, si legge comodamente anche in pieno sole.
Sono in ferie al mare e qualche brivido mi percorre la schiena al pensiero che possa finire in acqua, o che si rompa: perderei tutta la biblioteca e resterei senza libri. Comunico il tremendo pensiero a mia moglie. Per sicurezza, faccio una copia di salvataggio sul pc portatile; non si sa mai.

La lettura procede, sono arrivato al terzo o quarto libro, e ripenso a quanto mi immaginavo precedentemente: alla difficoltà di abbandonare il libro di carta, alle sensazioni dolci che emanano i libri, l'odore della carta, le copertine che si fissano nella mente, le stropicciature e le orecchie, i segnalibri cari e quelli occasionali, le briciole di pane delle letture all'ora di merenda o di colazione, i dorsi ben allineati sugli scaffali di casa... tutto questo lo perderò? Esiste un profondo feticismo del libro che penso appartenga a tutti i lettori appassionati e che fanno del libro materico qualcosa di più profondo, subliminalmente potente e affettivo rispetto al libro digitale.
Appare anche un pensiero inverso: che ci resta di materico di un libro preso in prestito in biblioteca o da un amico? Mi sembra la stessa identica cosa del libro digitale, non resta nulla di materiale, restano nella testa le parole dello scrittore.
E su questo un parallelo mi appare chiaro: come dei libri prestati che mi sono piaciuti tanto ne ha acquistato una copia, allo stesso modo immagino che ciò che leggeremo su supporto digitale non potrà che spingerci all'acquisto del libro fisico.
Non è in corso una battaglia tra libro fisico e digitale, come sembrava paventare qualche dibattito alla fiera del libro: sono sinergie che dobbiamo imparare a gestire.
Pensate allo studente del classico che abbia lezione di inglese, greco e latino e che si trovi nella necessità di portare in classe tre vocabolari: è ben differente l'esempio materico da quello digitale. inoltre un vocabolario non lo si legge, lo si consulta: molto più comodo in forma digitale.

Mi viene in mente l'esempio dei file MP3 per le canzoni: è un fenomeno ormai cresciuto ed adulto, ha subito parecchie variazioni nel tempo e siamo arrivati al punto che tutti possono scaricarsi, più o meno legalmente, qualsiasi musica; il mercato ha dimostrato che gli acquisti di cd 'fisici' vanno di pari passo con la distribuzione di file 'illegali'; la creazione di negozi (es iTunes) con costi dell'ordine di 0.99 euro ha stabilizzato la situazione, inducendo gli scaricatori 'pirata' a passare attraverso ai canali legali perchè a basso costo e senza rischi tecnici.
Sono spariti gli intermediari (negozi di dischi) e le case discografiche hanno smesso di fare i miliardi sulle spalle dei ragazzini; tutta la musica del mondo è a nostra disposizione.
Imparerà qualcosa l'editoria?

A metà del mio mese di utilizzo dell'e-book reader... s'è rotto.
Sigh.
L'ho portato ad aggiustare, m'hanno detto che sui display non c'è garanzia e non conviene farlo riparare... sono senza e-book e ne sento la mancanza.
Continuo a leggere sul pc portatile grazie alle copie di backup ma non è la stessa cosa: consuma batteria, va alimentato, al sole si legge male, di notte stanca gli occhi.

Conclusione: non comprate e-book reader adesso, sono ancora macchine in via di miglioramento; ma siatene certi: prima o poi ne avrete qualcuno tra le mani, cominciate a fare i conti con l'immaterialità dei libri e con quanto è importante in un libro: ciò che c'è scritto dentro.

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