L'accorpamento delle comunità montane ha portato alla fusione tra quella della Val Ceronda e casternone con quella delle Valli di Lanzo.
Indubbiamente le differenze tra le due comunità che si uniscono sono molte; non sarà facile trovare il punto d'incontro tra chi ha esigenze legate ad una densa urbanizzazione e rapporti stretti con la città e chi vive in un territorio decisamente montano con necessità di tipo diverso.
Tuttavia sono molto superiori, a mio avviso, i fattori che legano le comunità in unione: l'ambiente, l'identità territoriale, i legami verso i centri urbani, il superamento della differenza tra i servizi forniti a chi vive nelle grandi città rispetto a chi vive sul territorio.
Per quanto riguarda la nuova comunità montana il regolamento per le elezioni è cambiato: sul sito della regione Piemonte è
disponibile.
Questo regolamento stabilisce “la base elettorale per l'elezione del presidente e dell'organo rappresentativo della comunità montana è rappresentata dall'insieme dei consiglieri e dei sindaci dei comuni in essa inclusi”: quindi anche nel nostro comune saranno i consiglieri di minoranza e maggioranza a votare.
La scelta è tra due liste:
- la lista denominata “UNITI PER LE VALLI”, candidato presidente CELESTINA OLIVETTI
- la lista denominata “ALPI GRAIE MONTAGNA AUTENTICA”, candidato presidente MARINO POMA.
Tra gli amministratori dei comuni della nostra ex comunità montana è stato scelto l'orientamento di votare la prima lista; all'interno del nostro comune la quasi totalità si esprime in questo modo; almeno un candidato, come leggete sul
forum, voterà diversamente.
La prima lista viene indicata come largamente come favorita; alcuni nostri amministratori potranno così far valere le ragioni del nostro comune perché destinati ad essere eletti nell'organo di rappresentanza.
Ho seguito in parte il dibattito all'interno della minoranza e mi è sembrato un bell'esempio di democrazia partecipativa nel quale chi vuole presenta le proprie tesi ed ognuno arricchisce l'opinione personale di nuovi punti di vista.
Italo Losero