interventi sul forum di italo losero

2015-10-27 16:19:45a viso aperto.in risposta a questo messaggio
"Ci andrebbe un po' più di poesia."

Mi ci crogiolo, in queste parole; sono debitore verso chi, nonostante tutto, osa metterle in pubblico.

Ancor di più se lo fa in questo luogo al riparo dai venti 'social', senza una mano davanti alla bocca.
2015-04-28 23:28:41errore mortaleiniziata la discussione
Innanzitutto faccio ammenda, in particolare nei confronti di Alberto, delle cavolate che ho sparato a ruota libera sabato sera parlando di tassi di mortalità, sostenendo che fossero 'migliori' nel medioevo rispetto ad oggi; ognuno può controllare su wikipedia http://en.wikipedia.org/wiki/Life_expectancy che non sia affatto così.
Mi cospargo il capo di cenere e chiedo perdono.
Tuttavia, fin dal mattino dopo mi sono chiesto che cosa m'avesse indotto a sostenere tale tesi; subito m'è venuto in mente il Carlos I portato da Fabrizio e la scritta sulla maglietta che ho visto indossata da Federica  ("Ho visto cose che voi astemi neanche potete immaginare").
Ho dovuto frugare meglio tra i neuroni per trovare il motivo per cui sostenevo tale bestialità; in particolare in quel momento mi balenavano in testa un grafico, qualche concetto, della musica rotonda, Franco Cardini, Umberto Eco e altre fantasie varie.
Cercando di collocare ogni cosa al suo posto e nel dare ogni posto alla sua cosa: ciò che cercavo di sostenere è che il concetto di morte era 'migliore' nel medioevo, non il tasso di mortalità, e questo concetto rendeva la vita più dolce; naturalmente parlo del periodo antepeste, dopo di quella tutto ha avuto contorni macabri e di paura simili a quelli odierni.
Cito: "Durante quasi tutto il Medioevo la morte era vista come un traguardo a cui aspirare ed era attesa con la tranquilla, rassegnata consapevolezza della fine. Essa, per altro, cristianamente intesa, non era una cosa di cui dolersi: numerose testimonianze dimostrano che la morte era una fine attesa ardentemente o addirittura invocata"; riporto le interessanti letture https://viaariosto.wordpress.com/2010/11/24/la-morte-dal-medioevo-allet-moderna/ e http://www.mondimedievali.net/Medioevoereticale/concettomale.htm.

Ciò che c'era allora, e che non vedo citato oggi (anzi!), è l'aspetto funzionale della Morte come parte indispensabile della vita, come mistero ultimo con il quale confrontarsi, come compito alto al quale ognuno è chiamato per un confronto finalmente schietto, definitivo, inappellabile; confronto che comporta una vita consapevole per essere affrontato.
Questo concetto era così chiaro da fraternizzare con la morte, dal viverle accanto ogni giorno, dall'invitarla a danzare, averla vicina per... vincerla: il giro di una danza e poi un'altra ancora, e tu del tempo non sei più signorarecitava la schiarazula marazula,   ripresa da Angelo Branduardi e citata nei dettagli su questo sito quando si parla di novembre (http://www.lacassa.net/Ambiente/liturgie/Novembre,-la-Morte-e-la-speranza/ca_22646.html).

Ecco, intendevo questo; ma ho detto altro e me ne dolgo.
Non troppo però.

:-)
2014-11-13 00:00:53Difendere il suolo? trattato come uno zingaro?in risposta a questo messaggio
C'è quasi un pudore, una mesta riluttanza, nello scrivere di tutela del suolo in questa piazza abbandonata.
L'ho fatto, l'abbiamo fatto. In cambio scherno; o ben che vada indifferenza.
Siamo stati considerati romantici, sognanti esteti del vergine suolo dalla lacrima facile; cuori sanguinanti e artisti citerei per chi ha i Pink Floyd nel cuore e sa di cosa scrivo.

Mentre (al di là dal muro) le persone del fare, quelle serie che guardano la realpolitik e gli oneri di urbanizzazione (con un occhio obliquamente alle proprie terre, e a quelle degli amici) ci elargivano bonarie pacche sulle spalle commiserando la nostra beataignorante posizione difendendo il piano regolatore perchè tanto di più non si può costruire e spartendosi le aree urbanizzabili.

Caro Biagio, è una battaglia persa.
Finchè l'interesse personale economico sarà superiore a quello comune ambientale nulla cambierà; lo vediamo nel nostro piccolo borgo, lo vediamo nel nostro Paese, lo vediamo sul nostro piccolo pianeta.

Pianeta che abbiamo votato al capitalismo; la nostra religione ha il credo nellamassimizzazione del profitto, il symbolum nelle leggi di mercato, la messa settimanale negli ipermercati (con tanto di offertorio, e di teofagia eucaristica).
Bestemmia chi difende l'ambiente a scapito del profitto: l'inquisizione lo raggiunge e viene portato al rogo sulla pubblica piazza, svergognato e deriso.
Se poi ancora osasse parlare di comunismo... la forca, la forca subito.

E' una battaglia persa; ma non diamoci per vinti.
Voglio portare un esempio: nella terra della mafia si voleva cementificare costruendo una strada costiera per gli interessi dei soliti; la gente s'è opposta, la strada non s'è fatta, oggi c'è uno stupendo parco naturale, la riserva dello Zingaro.
Prendiamo esempio.



Questo il sentiero che percorre tutta la costa (una decina di km) nella riserva naturale dello Zingaro a San Vito Lo Capo, Sicilia. Italia, eh.
2014-10-25 18:52:36inserire foto nel foruminiziata la discussione
è sufficiente utilizzare l'icona con l'alberello e poi scegliere 'File'.


2014-10-21 22:58:47The winner takes it all?in risposta a questo messaggio
Innanzitutto: Marco, grande citazione degli Abba, una persona qui coinvolta potrebbe gradire.

abba

Ma: non la penso affatto così, non è che qualcuno vince e comanda; un'opposizione solida sa far valere la propria forza e riesce a pesare nelle decisioni.
Chi vince prende tutto: solo se chi perde glielo lascia fare.

Non penso affatto che i luoghi istituzionali di pubblico dibattito siano lo sfogo (voglio usare un termine urbano) vendicativo della maggioranza; sarebbe una visione miope e controproducente.

Tornando al post di partenza: oggi, dopo cinque mesi dalle elezioni, cos'è cambiato?
La biblioteca è diventata ciò che si sperava?
L'opposizione sta agendo in modo costruttivo rinunciando 'ad ostacolare con cavilli burocratici e istanze perditempo'?
Il nostro ambiente, l'uso del suolo, il piano regolatore: sono al centro dell'azione della nostra amministrazione?

Vorrei aggiungere un'istanza che mi sta a cuore: il pubblico dibattito nelle piazze telematiche (fb - comune - lcuppt - questo sito)  esiste, è di buon livello?
2014-10-07 08:49:45il sensoin risposta a questo messaggio
Grazie Biagio per le tue sollecitazioni.

Fino a qualche tempo fa, quando questo sito era più in auge, il 'fare comunità' era il mantra a cui si ispirava, il motivo per cui molti intervenivano; e, secondo me, in qualche modo il sito c'è riuscito facendo discutere e riunire le persone.
Oggi si preferisce la sterile eterodiretta vacuità di facebook; ben venga, se genera dibattito e se riesce in qualche modo a 'fare comunità', anche se a me sembra solo un modo per 'fare business' usandoci.

Se qualche politico parla di 'senso della Comunità' non mi aspettavo che venisse da altri che non dalla galassia dei cinquestelli; per gli altri partiti (sinistra ahimè compresa) sono parole inutili, l'importante è 'fare business'.
2014-04-29 20:15:22Elezioni 2014iniziata la discussione
Sono riportati in home page (e qui sotto) i link per visualizzare, dal sito del comune, i programmi elettorali dei due schieramenti candidati all'amministrazione per i prossimi 5 anni.

Buona lettura!

http://www.servizipubblicaamministrazione.it/servizi/saturnweb/Pubblicazioni.aspx?Tipo=20&CE=Lcss38
2014-03-12 08:04:28manca la tecnica? Mettiamocela!in risposta a questo messaggio
Come si vede nella sezione 'blog', su questo sito chi vuole può aprire una propria sezione ed inserire articoli.
Per chi ha difficoltà tecniche a farlo possiamo organizzare una serata alla Socia in cui mostrare le quattro semplici operazioni da eseguire per inserire il proprio contributo.
Le operazioni sono veramente semplici; come ti avevo fatto vedere, Biagio, basta veramente poco per inserire i propri articoli e le proprie fotografie.
2014-03-05 17:57:18il nostro centro sportivo: una proposta collaterale al recupero del depuratorein risposta a questo messaggio
Grazie Alberto per il tuo contributo, sempre prezioso e puntuale.

Dal mio punto di vista vedo positivamente il recupero di quell'area; abitandoci vicino a volte ho provato a percorrere la piccola valletta del rio che scende dal depuratore, ma i miasmi non hanno contribuito a farmi assaporare questo piccolo angolo nascosto del nostro territorio.
Mi fa piacere sapere che il depuratore è inutile perchè non ci sono più reflui scaricati in quella zona; tanto più mi fa piacere il tentativo di recupero del cemento piazzato in quel luogo, al quale potrebbe seguire il recupero del sentierino che accompagna il ruscello fino alla cascina santa Ida. Sarebbe uno sei pochi esempi di vero recupero di territorio.

Colgo l'occasione per rilanciare un'idea che a suo tempo già avevo espresso ai gestori (ex) dello Sportin: sarebbe interessante creare un sentiero/percorso che partendo dalla via colverso attraversi pubblicamente l'area sportiva, arrivi al recuperato depuratore e prosegua fino a cascina santa Ida; sarebbe un percorso facilmente percorribile/ciclabile/passegginabile in mezzo alla natura. Lasciando un varco aperto in mezzo allo Sportin consentirebbe a tutti di godere dell'area sportiva pubblicamente pagata ma, in questo momento, privatamente sfruttata sbarrando il pubblico accesso con più cancelli. Immagino ne godrebbe anche lo Sportin per una maggiore frequentazione del bar e delle annesse aree sportive comunali.

Ci consentirebbe di sentire lo Sportin 'nostro', dei lacassesi, più di quanto non lo sia in questo momento e lo sia stato nei passati anni.
2014-02-19 11:57:05fateci sapere!in risposta a questo messaggio
Metto a disposizione il sito per fare conoscere a tutti, oltre che ai responsabili delle Associazioni, il risultato dei lavori.
Analogamente ho chiesto a LCUPPT per la passata riunione sulla idea di La Cassa.
2013-09-30 22:48:54esserci servein risposta a questo messaggio
Ciao Biagio,
grazie per il tuo indefesso impegno ad animare la discussione.

Anche a me amareggia il comportamento 'clanistico'; sabato mi son messo d'accordo con gli organizzatori di 'puliamo il mondo' e li stavo raggiungendo per portare il mio contributo; purtroppo avevo appena partecipato all'evento AVIS e avviandomi verso la squadra di 'pulizia' m'è girata la testa... e ho rinunciato; me ne dispiace.

Penso comunque che un miglior paese lo si possa costruire anche partecipando alle iniziative proposte, anche quelle con cui non si è totalmente d'accordo; la sola presenza immagino significhi il voler fare qualcosa.

Da una parte penso ci voglia l'impegno di ogni cittadino a partecipare; dall'altra, l'impegno di ogni organizzatore a coinvolgere tutti i lacassesi, soprattutto quelli più distanti dalle iniziative proposte.
2013-09-04 19:10:23Ciao Adriano!in risposta a questo messaggio
Non avevo visto il tuo post, il sistema di avviso via mail era andato... in ferie.

Benvenuto a La Cassa, a te e alla tua famiglia.
Penso ci sia in paese chi può darti un aiuto.

A presto!
2013-04-22 22:54:57belle domande, ma non ci sono rispostein risposta a questo messaggio
..anni '70...
... uso del suolo...
mi fa piacere leggere di queste cose, e mi dà da pensare.

Così come mi dà da pensare come la generazione del '68, spinta da puri ideali, non abbia generato altro che la spinta edonistica degli anni '80.
Perchè tutto s'è fermato, perchè non siamo cresciuti, perchè dalla Tatcher a Bush a Berlusconi ha vinto la spinta di destra degli anni 80, 90, e 00 che ci ha portati in questo disastro di mondo?

Perchè in questo paese, tra le piccole stupide baruffe chiozzotte nelle quali mi ci metto, nessuno risponde mai alla domanda: che bisogno c'è di consumare suolo vergine?
2013-03-12 22:55:12Il tiro al grillinoin risposta a questo messaggio
A parte il copincollamento, è curioso che oggi lo sport più praticato da destra e da sinistra sia il tiro al grillino, quando s'è passata la campagna elettorale a denigrarli come incompetenti e immeritevoli del voto.

Sento discorsi del tipo 'la gente non ha capito in che precipizio ci siamo buttati votando Grillo', ma non sento nè da destra nè da sinistra nessuno che dica 'abbiamo sbagliato, non abbiamo capito che non ne potevano più di noi'.

Siamo ad un passo da sbattere il naso contro un muro; io, che ho votato M5S, ne sono ben conscio e lo ero anche prima di votare, sapevo perfettamente che saremmo finiti in questa situazione. La preferisco ad un governo di presuntuosi cerebrolesi con deliri d'onnipotenza che, comunque, ci avrebbero portato allo stesso punto, seppur più lentamente.

Considero illuminante, sulla questione M5S, ciò che stanno scrivendo i wuminghi, in particolare per la sinistra:

Il centrosinistra ha gravi colpe ma non ha mai pagato dazio, perché “di là” c'era Berlusconi e poteva presentarsi come “male minore”. A forza d'iniettarsi dosi di male dicendosi che era “minore”, una parte di elettorato non ne ha potuto più, e ha deciso di cambiare spacciatore e sostanza.

Leggetene di più alla fonte, e godetevi al foto a metà pagina che riassume parecchio.
2013-03-12 21:20:29Qualche pensiero per crogiolarsiin risposta a questo messaggio
Marco,
se il 'beccarsi sulle vecchie cose' riguarda me me ne dispiaccio; tuttavia se qualcuno mi pesta i piedi non posso fare a meno di proferire, sommessamente, un 'ahi!'. Nel caso a cui penso ti riferisca son stato tirato in ballo personalmente, com'è uso fare da qualche tempo, e di fronte a questo non posso che rispondere anche se viene a noia ai più.
Sulla superficialità sopra a tutto e sul fatto che non si leggano i programmi, concedimi una riserva; forse proprio perchè li si legge e perchè non si è superficiali qualcuno ha deciso di dare il giro al tavolo e votare gli 'attivisti' pur di non morire asfissiato da ciò che la politica ci propone.  Muoia Sansone e tutti i suoi... politici filistei.

Sul prendere un libro e abbassar le luci... già solo il pensiero mi riposa.
Sulla porta: ma che bel pensiero!
2013-03-07 08:45:24...continuain risposta a questo messaggio
Il colloquio è proseguito sul sito unpaesepertutti.net; vi invito a seguirlo lì.
2013-02-28 12:41:47In risposta ad alberto Casale 'Il Primo mattone...' sul sito unpaesepertuttiiniziata la discussione
Inserisco qui il commento che ho ripetutamente cercato di inserire su unpaesepertutti.net, in risposta a questo articolo (Il Primo Mattone....)  di Alberto Casale.

Ho aspettato un po' per rispondere a questo post nel quale vengo tirato in ballo direttamente indicando che da parte dell'associazione non s'è mai epurato nessuno (ed indirettamente mi sembra di essere ricordato in altre parti del testo).
Penso che alla stragrande maggioranza delle persone non interessi un fico secco di ciò; e se non fosse perchè il tema dell'influenza dei risultati delle elezioni sulle politiche comunali (indicato da più parti sul forum di lacassa.net e, immagino, su questo sito) sia secondo me importante su temi come questo dell'inclusione e della trasparenza, avrei taciuto.



Sostieni riferendoti al mio 'allontanamento' che "non partecipare più è anch'esso legittimo, ma è una libera e legittima scelta di chi vuole volontariamente “epurarsi”: qui non c'è nessuno che ha eliminato nessuno! "; accidenti, mi piacerebbe sentirlo dire dal presidente... ti propongo questo incompleto elenco:

- Ho fatto proposte di trasparenza allo statuto, non sono state accettate (anzi, derise, punto 6 di questo link)
- Ho espresso pubblicamente la richiesta di chiarimento a te sulla mia appartenenza al gruppo e non c'è stata risposta.
- Dopo sei mesi scrivevo all'allora presidente, su questa richiesta di appartenenza "Una cosa è certa: in questi 182 giorni nessuno mi ha risposto nello specifico (neanche Alberto allora), e neanche tu lo hai fatto ora"
- La richiesta di aderire al gruppo facebook dell'associazione mi è stata rifiutata (due volte richiesta, due volte rifiutata).
- La stessa richiesta fatta da altre persone, a me caramente vicine, pure è stata rifiutata (alla faccia del paese 'per tutti')
- La richiesta pubblica di intervenire nei dibattiti sul sito che curo è stata ignorata, anzi, è stata emanata una fatwa sul sito, come pubblicamente riconosciuto, che ha impoverito il dibattito in questo paese.

Se non bastasse tutto questo, ho ricevuto una carrettata di insulti triviali e personali dal presidente dell'associazione sul sito che la rappresenta, senza un minimo di presa di distanza dei responsabili, te compreso.

Alberto, consentimi, in nome della stima che nutro comunque nei tuoi confronti, l'espressione un po' pesante ma chiara: chi vuoi prendere in giro?

Questa sarebbe una mia 'libera e legittima scelta di chi vuole volontariamente “epurarsi”'? Mi avete preso, metaforicamente, a calci in faccia e ora sostieni che l'associazione sia un giardino fiorito e accogliente? Forse è un po' tardi; a volte il tempo è eternamente lungo, altre volte o si agisce subito oppure si perde un'occasione.
E' palese che sono stato 'epurato' dall'associazione, è chiaro che ciò che penso e che scrivo è in contrasto con chi guida l'associazione e che chi non è d'accordo coi 'capi' esce: questa la politica che si porta avanti, degna del grillismo più deteriore.
Come scrissi nel 2010, "un'associazione che detta il proprio statuto pensando primariamente a chi esculdere nasce orba e zoppa"; ha perso in partenza, è fiaccata nell'anima.
In tempi successivi, una ad una si sono allontanate le persone che hanno fondato quest'associazione; ci ritrovavamo in trenta ogni settimana nel 2009, in quanti vi trovate nel 2013?
Penso sia ora di pensare a qualcosa di nuovo, se hai qualche speranza per le prossime elezioni; c'è un mucchio di gente che ha voglia di fare qualcosa di buono in questo paese; insultarle sulla pubblica piazza [telematica] non è il miglior modo per farsi amici, ed elettori.

Vi auguro ogni bene e spero di essere io nell'errore, anche se ingiuriandomi non mi aiutate a capirlo, anzi, con gli insulti non fate che rinforzare la certezza, che vorrei comunicare a tutti i lacassesi, che differentemente da quanto sostieni quest'associazione epura, eccome.
2013-02-20 23:16:35Quest'anno voto... [in cauda venenum]iniziata la discussione
E anche, e di nuovo, in questi giorni: la questua elettorale.
Come se non bastasse vivere, e penare a rimediar pensieri dolci.
Fortuna ch'è quaresima e l'anima riposa.

Com'è consueto, paleso a tutti il mio voto; da qualche anno lo faccio, da qualche anno il pensiero di farlo m'inquieta due righe o più, ma il  comunicarlo ai quattro gatti che assiduamente (pensiero dolce, sì) mi leggono fa crescere l'importanza del segno della matita copiativa che impugno con fiero cipiglio nella 'gabina'.
Non è cosa comune dichiarare il voto; a parte chi appartiene ad una fazione e lo dichiara implicitamente, spiare nel segreto del voto sembra quasi peggio del dichiarare i propri soldi: non si fa, non si dice. Un po' di decenza, deh! (bello 'deh!', fa molto fine '800).

Ho sempre votato, dai tempi dei nasi turati di Montanelli, ho sempre votato a sinistra, 'sono' di sinistra; com'ho già scritto ho il sangue rosso e il cuore che batte di lì. E nel comunismo vedo il 'sol dell'avvenir' , e voi che mi conoscete  farete le ovvie tare a quanto scrivo capendo quanto stupido sia il parlar di comunisti della destra e quanto più stupido sia il dichiararsi di sinistra del pd colle mutande calate in estro in fronte al turgido capitalismo, rinnegato adescandolo con gesti da consumato pederasta.
Non cito banche, non nego che ci siano a sinistra persone rette e stimabili; ne conosco e le voterei se non avessi a certezza che verrebbero demolite dall'ambiente in cui entrano.
La destra italiana, semplicemente, non esiste. Il peccato originale del fascismo aspetta ancora un qualche cristo che ce ne liberi; fino allora vedremo pallidi vermicelli schiavi del mito dell'uomo forte, niente più.

Non votar è inutile, anzi: molto peggio, è abdicare quello per cui i nostri padri han dato la vita regalando al miglior offerente la nostra testa: una testa, un voto.

Voto Grillo, deh!
Dapprima l'ho pensato come protesta; oggi come proposta.
Un po' anche per dar ragione a mio figlio (che non lo vota): una bomba in parlamento ci vorrebbe, lui dice, e questo è Grillo: 120 vecchi onorevoli in meno, eliminati.
Saran meglio quelli nuovi? Non lo so, anche la lega vent'anni fa sembrava essere nuova ed ha, effettivamente, introdotto un cambiamento portando i cappi in parlamento contro i corrotti. Che forse era peggio di prima, però, quando i cappi si sono trasformati in diamanti per investire i troppi soldi. Ma tant'è, a tutti i politici che hanno lasciato viva la 'porcata' questa 'bomba' è meritata, e lo è soprattutto perchè è democratica, perchè usa le leggi della nostra Costituzione per cercare di cambiare.
Capite che dire 'voto Grillo', non vuol dire votare lui: vuol dire votare tutti quelli che si stanno impegnando con lui, ch'è altra cosa. In Sicilia si son ridotti dei 4/5 lo stipendio e hanno messo il risparmio a disposizione dei finanziamenti per la piccola impresa; se questa è l'antipolitica, non ne vedo l'ora.
Saranno incapaci di governare? Sì, non ne ho molti dubbi. Ma ne ho ancora di meno su chi negli ultimi venticinque anni ci ha portati a questo disastro.


Eppoi, vivaddio, lasciatemi uno sfogo personale sulla sinistra che mi è localmente più vicina, e che vorrei sentire più vicina.
Proprio da un esponente, Antonio Albanese, della lista civica che più è da quella parte che si chiama 'La Cassa un paese per tutti', ho ricevuto una [volgare pagina di insulti] di cui basta il lessico per definire l'autore.
Dai suoi sodali, Giovanni Nepote vicino ai Comunisti Italiani e Fabio Lamon vicino al PD, altrettanto si può dire dai frutti giudicherete la pianta; non una riga di dissociazione o di presa di distanza, anche di fronte a più richieste; anzi, un'implicita condivisione delle ingiurie tacendone il giudizio e promuovendone  l'autore a presidente di gruppo al quale è inutile chiedere quale sia la posizione comune su ciò che ha scritto.
Dai più pavidi membri del gruppo, silenzio; non penso ci si possa aspettare altro.

Se questa è la sinistra a me vicina dichiaro di avere il sangue verde ed il cuore che batte nei piedi; mi dissocio, mi allontano, mi dichiaro esterno da chiunque usi questi immondi metodi nel confronto d'idee, ne sospetto la diretta contiguità tra le forze politiche e gli esponenti locali e dichiaro che rifuggirò la matita copiativa dal frequentare i loro simboli a tutti i livelli, che suggerirò a chiunque di stare lontano da questa mala pianta, che chiederò loro in nome di quell'educazione che non hanno dimostrato di conoscere di avere la decenza di non chiedermi mai il  voto, nè di chiederlo a chi mi sta vicino.

Questa la mia posizione sulla politica che mi gira intorno; sono pronto, in ogni momento e con chiunque, al confronto ed a cambiare idea, purchè non si scada nell'insulto gratuito  e nella volgarità che allontanerebbero da me anche i migliori ragionamenti.

Arrivato ai cinquant'anni, anche offeso, sorrido d'un sorriso un po' ebete, e non m'arrabbio più: taglio col macete ciò che non mi piace, e cerco ciò che mi risuona buono nell'anima.

Fortuna ch'è quaresima e l'anima riposa.

La più alta forma di libertà porta con sé la più grande misura di disciplina e umiltà. La libertà che viene dalla disciplina e dall'umiltà non può essere negata, la licenza sfrenata è un segno di volgarità sia verso se stessi che verso il prossimo.

Mahatma Gandhi
2013-02-10 23:16:02bingoin risposta a questo messaggio
Uno scoramento bloccante: hai colpito nel segno.
2013-01-17 21:21:41Qualcosa di importante.iniziata la discussione
Oggi ho finalmente sentito dire qualcosa a Bersani di utile: basta con i partiti ad personam, c'è bisogno di partiti veri.
Sono d'accordo, anche se parla solo a proprio vantaggio;  mi sono diventati insopportabili i simboli di partito col nome dentro, rivendico l'importanza del simbolo di partito.
Perchè il simbolo di partito si riferisce ad un'ideologia, non ad una persona. Rivendico pure l'uso positivo del termine 'ideologia', perchè penso ci sia del buono tanto nelle ideologie cosidette di 'destra' che in quelle di 'sinistra'.

In una ideologia posso credere, molti uomini possono crederci; nell'uomo unico che risolve le cose no, mai.
Abbiamo già dato.
2013-01-14 08:43:04Combanera ci salveràiniziata la discussione
E' uscito un articolo sul blog 'Camosci bianchi' di Beppe Leyduan molto interessante. Basandosi anche sulla documentazione di questo sito dà un esposto puntuale e documetatissimo della storia del progetto dell'invaso artificiale.

Per un paese come La Cassa è interessante conoscere nel dettaglio cos'è e cosa significherà Combanera; è il progetto che più di tanti altri stravolgerà l'aspetto del nostro paese.

Il link all'articolo:
http://camoscibianchi.wordpress.com/2013/01/11/combanera-ci-salvera/
2013-01-07 23:12:40com'era quella storia....?in risposta a questo messaggio
Anch'io, Marco, ho ricevuto quest'impressione: dopo un buon inizio una perdita di interesse per partigianeria.
Ma penso che di questo articolo della wumingfoundation se ne parlerà ancora in futuro; per questo ho un tributo di stima da consegnare a Wu Ming (ex Luther Blisset) per il lavoro fantastico che stanno facendo in Italia per dimostrare che con la cultura non solo si mangia: si vive.

E' interessante leggere direttamente dai commenti l'intervento del difensore  dei Marò (La Russa parla di candidarli alle elezioni!) estensore della controperizia, l'Ing. Di Stefano, appartenente (dirigente? lui e i suoi figli? Ingegnere? comprando la laurea?) del partitino neofascista 'casapound', e le repliche di Wu Ming 1 e Wu Ming 4; la domanda che mi martella è sempre la stessa: perchè i due militari, dopo gli spari in acqua, hanno sparato ai pescatori/pirati, com'è inequivocabile che sia stato? Vi invito a leggere i commenti che si susseguono e che portano informazioni a chi le cerca, facendo di wumingfoundation un punto fermo nella rete italiana, nonostante i troll in camicia nera che li bombardano: complimenti al lavoro di ricerca e analisi collettiva e mi pronuncio d'accordo con 'stateline': "oltre ad essere un ottimo esempio di come si dovrebbe fare del giornalismo serio, mette anche in luce il fatto che la stampa italiana, per lo più, si disinteressa di verificare le notizie".

Interessante anche il commento di 'maurovanetti': "basta consultare Wikipedia per scoprire che i danni subiti dalla marina commerciale a causa dei furti nei porti sono molto maggiori di quelli subiti a causa della pirateria, ma non per questo si mette l'esercito sulle banchine d'Europa. Il problema della pirateria non è un problema di microcriminalità, ma una gigantesca questione politico-economica; la scelta di affrontarla con lo stesso apparato militare, diplomatico e ideologico della “guerra al terrorismo” è una scelta politica e non tecnica, così come la scelta di integrare l'esercito statale nelle flotte commerciali private".
Grazie allo stesso, due interessanti link ad indagini del - presunto - ingegnere che dimostrano che Berlusconi è stato incastrato con l'operazione sottoveste e che difendono l'innocenza dei Riva all'ILVA; pensare che lo stesso autore ha stilato perizie su Ustica per lo meno solleva qualche dubbio.

Insomma, al di là di qualsiasi cosa possa dire, è bene leggersi l'articolo e soprattutto i tantissimi commenti; finisco come 'contador':  "Come era la storia dei traffici di armi su cui lavorava Ilaria Alpi…?"
2013-01-04 08:54:44Marò, una storia almeno strana.iniziata la discussione
Riporto i fatti sui Marò che generano giudizi molto confusi; approfondimenti, finalmente chiari, su wumingfoundation da parte di Matteo Mavaldi che segue in loco e direttamente il caso.

"E' il 15 febbraio 2012 e la petroliera italiana Enrica Lexie viaggia al largo della costa del Kerala, India sud occidentale, in rotta verso l'Egitto. A bordo ci sono 34 persone, tra cui sei marò del Reggimento San Marco col compito di proteggere l'imbarcazione dagli assalti dei pirati, un rischio concreto lungo la rotta che passa per le acque della Somalia. Poco lontano, il peschereccio indiano St. Antony trasporta 11 persone.
Intorno alle 16:30 locali si verifica l'incidente: l'Enrica Lexie è convinta di essere sotto un attacco pirata, i marò sparano contro la St. Antony ed uccidono Ajesh Pinky (25 anni) e Selestian Valentine (45 anni), due membri dell'equipaggio.
La St. Antony riporta l'incidente alla guardia costiera del distretto di Kollam che subito contatta via radio l'Enrica Lexie, chiedendo se fosse stata coinvolta in un attacco pirata. Dall'Enrica Lexie confermano e viene chiesto loro di attraccare al porto di Kochi.
La Marina Italiana ordina ad Umberto Vitelli, capitano della Enrica Lexie, di non dirigersi verso il porto e di non far scendere a terra i militari italiani. Il capitano – che è un civile e risponde agli ordini dell'armatore, non dell'Esercito – asseconda invece le richieste delle autorità indiane.
La notte del 15 febbraio, sui corpi delle due vittime viene effettuata l'autopsia. Il 17 mattina vengono entrambi sepolti.
Il 19 febbraio Massimiliano Latorre e Salvatore Girone vengono arrestati con l'accusa di omicidio. La Corte di Kollam dispone che i due militari siano tenuti in custodia presso una guesthouse della CISF (Central Industrial Security Force, il corpo di polizia indiano dedito alla protezione di infrastrutture industriali e potenziali obiettivi terroristici) invece che in un normale centro di detenzione."

Per capire com'è andata, continuate su su wumingfoundation.
2012-11-30 16:05:17ricchezza e povertàin risposta a questo messaggio
Cavoli, Fabrizio, quant'aria pura nel leggere il tuo scritto; non mi sembra vero, e sarebbe stupido tacerlo, anche se m'ero ripromesso di non impegnarmi più da agit-prop su questo sito; ma tant'è, e così inizio il mio trecentesimo messaggio siu questo forum.
Aria pura, già solo nel mezzo usato: ormai tutti tendono al nazional-popolare facebook, qual è il valore aggiunto  nello scrivere invece in un sito di comunità come questo? La sola risposta 'vale la candela', per chi se la sa dare; per chi invece vuole continuare a nutrire la serpe in seno, faccia pure; questo sito non mancherà di pubblicizzarne gli effetti dei morsi (consiglio la visione del video proposto da un collega Solone,  illuminante).

Nel merito.
'Dies ilva' titolava un giornale: così è, e 'così percossa e attonita la terra al nunzio sta' si recitava altrove;  il  peso grava sull'animo di chiunque voglia considerare la condizione di quegli operai-cittadini che già doppiamente oppressi dalla minaccia della perdita del lavoro e dalla certezza della perdita della salute vengono ancora bastonati dalla furia degli elementi.
La classe operaia... sembra quasi una citazione d'antan, un concetto un pò demodè che, secondo me, deve diventare prepotentemente di moda perchè tutti ci stiamo trasformando in classe operaia o meglio in servi della gleba al soldo del padrone che non è più il 'sior paron dalle belle braghe bianche', ma che è il potere delle multinazionali a cui la globalizzazione della finanza ha consegnato poteri straordinari (Fb è una di quelle: ed i nostri politici son lì a far la coda per avere un 'fan' in più, potenziando il veleno della serpe).
Potere contro il quale non esiste più riparo: tantomeno dal versante della politica, dalla quale qualsiasi rimasuglio tanto di sinistra quanto di destra 'illuminata' contrario al capitalismo imperante  è stato chirurgicamente rimosso al punto che le alternative oggi presenti di parte o d'insieme non danno alcuna speranza (m'ha illuminato una vignetta di Staino).



Mi aspetteri da una sinistra 'vera' una critica a questo stato di cose che almeno centocinquant'anni dopo Marx voglia dirci che il capitalismo NON è il prodromo del futuro socialismo ma il cancro che ci sta uccidendo; non chiedo ai politici che conoscano 'il capitale' o le grundrisse a memoria, ma che almeno sappiano di cosa si stia parlando questo sì: questo lo pretendo da un qualsiasi leader di una qualsiasi sinistra, così come  a qualsiasi leader di una destra che si proclami 'sociale'.

Dici che la gente guarda con 'malcelato fastidio' i problemi dei ventimila operai e guarda più volentieri azzimati politici discettare in punta di fioretto su chi ce l'ha più lungo: approvo, ma considero che spesso molti sono più dispiaciuti per una sconfitta in champions league che per l'annuncio che presto perderemo la sanità pubblica.
Annuncio contro il quale, un giorno, qualsiasi agglomerato politico con un minimo di sinistra nel nome avrebbe utilizzato l'arma termonucleare globale mentre oggi passa quasi sottotono nonostante la mostruosità dell'enunciato; altrettanto qualsiasi rimasuglio di destra sociale (ma esiste?) avrebbe tappezzato di manifesti, manifestazioni e articoli di giornale l'Italia intera.
Invece nulla: quiete pecorelle, forse un poco dispiaciute perchè i 'poveretti' saranno obbligati a pagarsi un'assicurazione privata per la salute.

Dici: 'quando gli operai parlano, stiamo ad ascoltarli'. No, ormai non è più possibile: perchè per la nostra società di canale 5 e di beautiful un operaio è un fallito, uno che non ha saputo farsi strada, e quindi muoia nel suo brodo, è da ignorare e non da ascolatare; è il frutto di una mentalità come quella preannunciata anni fa dalla Thatcher secondo la quale chi a più di trent'anni prende ancora un mezzo pubblico per recarsi al lavoro è altrettanto un fallito.
Thatcher, Bush, Berlusconi: qui ci hanno portato, questo è il frutto del 'vento di destra' che ha spazzato il mondo, al quale la sinistra non ha contrapposto altro che girandole per pavoneggiarsi o, in Cina peggio ancora, rendendosi più imperialista del re.
Se voi che leggete avete più di vent'anni, così è stato colorato più o meno un quarto della vita che vi è stato dato di vivere: siete d'accordo?

Grazie Fabrizio per questo scritto, per aiutarci a riflettere, a pensare.

Perchè se nessuno scrive, nessuno legge: e tutti c'impoveriamo.
2012-10-14 23:36:34Non so voi.iniziata la discussione
Non ci posso credere, veramente non ci posso credere.

Adriano, il mio mito adolescenziale del pensiero, della lucida analisi, dell'intelletto che cerca aria pura che mi cade così fragorosamente davanti...
Quando, qualche tempo fa, di fronte all'affermazione che ho fatto di sentirmi profondamente di sinistra, lui mi scrisse che m'avrebbe risposto sul perchè lui proprio non poteva riconoscerci nella sinistra, in fondo ci ho sperato: ho sperato che qualcuno mi spiegasse dove si respira aria migliore, per quali motivi alle idee di sinistra sono da preferire altre idee.

Son passati da allora due anni, speravo in un confronto dialettico, in precise prese di posizioni filosofiche, in una esposizione che, partendo da premesse condivise, portasse a ragionamenti lucidi nei quali riconoscersi, da una parte o dall'altra; una chiave interpretativa del pensiero politico.
Invece, niente di tutto questo.

E' successa la stessa, immancabile, ripetitiva manfrina che sento ormai da decenni e, arrivato alla soglia dei cinquanta, penso sia il vero motivo per cui ci si senta di destra o di sinistra.
L'affermazione che sento, soprattutto dai più convinti dei due schieramenti; l'affermazione che, nella mia povertà di ragionamento, mi induce a pensare a giganti con i piedi d'argilla.
L'affermazione è questa, in sintesi: "quando io presentavo le mie tesi gli altri mi hanno picchiato". Potrei citarvelo in centomila salse, variazioni, sedi storiche e geografiche, ma è sempre la stessa storia: "mi hanno sopraffatto con la violenza (verbale, fisica, filosofica): quindi LORO sono nel torto, IO sono nella ragione".

Già da tempo avevo deciso per il 'basta con queste storie'; se l'ho chiesto ad Adriano è perchè m'aspettavo qualcosa di diverso dalla tiritera del cattivo nemico e l'averla ricevuta per l'ennesima volta da un'anima sensibile mi fa capire che probabilmente sono io quello fuori dal mondo e che la differenza tra l'essere di destra o di sinistra non dipende dalle proprie idee ma da quelle di  chi ti pesta.
Il sentimento di vendetta verso l'usurpatore, soprattutto se il sopruso avviene in tempi adolescenziali, è la molla filosofica del pensiero politico.
Che tristezza.

Vivo nella città di Bobbio; penso che essere di destra o di sinistra non sia la stessa cosa e che la differenza  appartenga a categorie del pensiero che stanno chilometri al di sopra delle persone che le abitano.
Se parliamo dei politici attuali: ad anni luce dalle persone che dicono di abitarle.

Essere di area di destra o di sinistra non vuol dire accettare come operano i loro  occupanti; vuol dire avere fatto una scelta di fondo tra i valori che guidano la coscienza del vivere civile.
Altrementi potremmo sempre dire a chi è di sinistra che ha la colpa dei gulag e a chi è di destra che ha la colpa del nazismo, in una infinita ricerca del nemico che ci consenta di appuntarci al petto la medaglia della purezza del pensiero: troppo facile scappare in questo modo alle domande fondamentali sulla geografia politica.
Troppo comodo affidare a quattro co****ni che agitano le mani su brufolosi adolescenti il giudizio storico su una di esse; da una parte e dall'altra. Significa non volersi sporcare il pensiero con il  lavoro dell'analisi politica, mettersi la coscienza al riparo in pantofole sul divano a guardare ciò che la televisione (la propria, quella che piace) ripete ossequiosamente, in un mantra che ripete all'infinito «Quattro gambe buono, due gambe cattivo» di Orwelliana memoria. Pecore.

Essere di destra o di sinistra, per me, vuol dire giudicare praticamente inconciliabile la parità tra libertà e uguaglianza nella società civile e scegliere quale delle due dovrebbe prevalere e da cui dovrebbero discendere tutti gli apparati dello stato; chi sceglie la prima è di destra, chi sceglie la seconda è di sinistra, semplificando Bobbio.
E non c'entrano nulla Marx o Lenin o Hitler o Mussolini, o gli ultras i centrisociali i notav i missini i celesti lombardi o i verdi lombardi o Lombardo o i longobardi; nulla.
Questi sono persone che hanno cavalcato un'idea, di destra o di sinistra, e l'hanno fatta andare dove a loro più faceva comodo; così come chi ha organizzato rivolte e botte di qua o di là non può essere qualificato di destra o di sinistra: sono deficienti ambidestri e comunque.

Il mio cuore batte a sinistra perchè sceglie che prima siamo uguali, e poi liberi.
Ciò porta a modelli di governo troppo laschi, dove qualcuno ciurla nel manico, ma che fanno dei diritti dei più deboli il baluardo; è il socialismo, il comunismo (vi prego: depurate i termini dai regimi che l'hanno incarnato, rimanete nella teoria politica).

Dove è la libertà a dominare si genera un governo in cui il più forte, o il più intelligente, o il più furbo, grazie alla loro libertà, hanno il diritto di essere più in alto degli altri: è il liberismo, il capitalismo, è quello che è stato esaltato in Italia negli ultimi vent'anni, è ciò che ispira la nosta nazione-guida (USA) e che sta guidando le sorti del pianeta.

Detto ciò è facile scorgere, nel nostro angusto cortile politico, il dibattersi di polli che corrono solo per una qualsiasi posizione di potere senza avere alcuna ispirazione politica o, peggio, sostenedo all'occorrenza tesi che meglio starebbero se fossero nell'opposto schieramento. Fin troppo facile vedere la corsa alla personalizzazione della politica dove il nome del partito passando attraverso intermedi vegetali diventa il nome del candidato (il più furbo, il più intelligente, il più forte, il nostro 'duce') in una comune corsa verso destra che obbligatoriamente dimentica il polo opposto, gli ultimi, i più poveri di intelletto, di averi, di intelligenza.

E' per me una urgenza rivolgersi alle categorie del pensiero, che restano un punto di riferimento, astraendo da chi storicamente le ha utilizzate per i propri scopi o dalle persone che dietro alle loro gonne si nascondono per scimmiottare una posizione politica.
Sono convinto che persone che si basino su queste categorie del pensiero possano essere ottime ed ammirevoli e giuste persone che arrivino da destra, e che possano esistere persone pessime e ignobili che si ispirino a pensieri di sinistra; non difendo certo a spada tratta tutto ciò che capita da una delle parti.

Ciò detto,
il mio cuore batte a sinistra e il mio sangue è rosso.
Non so voi.
2012-09-29 23:46:13Avrei partecipato volentieri all'evento alla Sacra ma....in risposta a questo messaggio
Di San Michele e delle sue connessioni ne avevamo chiacchierato in settembre; pur tuttavia mi piace ricordare il privilegio che nel mio cuore ha il piccolo buffet letterario del nostro ridente paesino rispetto alla grande importanza dello psicopompo (=san Michele, sempre lui) di fronte al quale genuflette lo spirito mio.

Nel rispetto di questo rispetto ho profondo rispetto verso le tradizioni, quando siano portatrici sane di cultura; ancora di più ne ho nei confronti di queste piccole, umili, sublimi iniziative che il nostro piccolo borgo sta portando avanti nello sforzo gioioso, confuso e forse un po' imbranato di costruire tradizione, di testimoniare una cosa semplice, profonda e bella come il cibarsi di materia e di pensieri condividendo materia e pensieri.

buffet letterario

Il tuo invito finale, 'rifletti', in maiuscolo, lo accolgo in pieno; e rifletto i Templari, e la Geografia Sacra, e lo gnosticismo, nell'oggi e nell'adesso. Guardo nello specchio ed ascolto lo psicopompo sussurrarmi all'orecchio il  desiderio di partecipare al prossimo buffet letterario, ed il suo rammarico perchè, essendo spirituale, non potrà godere della gioia della materia e del convivio.

Noi sì, ora e adesso, ed è nostro privilegio ed invidia degli angeli; ed è per questo che mi sento di invitare tutti alla prossima occasione di condivisione di cibo e di materia per contribuire a diffondere questa dolce consuetudine.
Abbiamo bisogno di più persone al buffet letterario, perchè quando si sperimenta qualcosa di bello e di grande non c'è altro desiderio che questo: condividerlo.
2012-07-26 23:34:04Il dito sul grill...iniziata la discussione
Stiamo vendendoci.
Basta, in una sera di luglio, guardar l'andamento delle discussioni su La Cassa: avvengono tutte su Facebook che, non dimentichiamolo MAI, è una società di advertising, che fa soldi vendendo pubblicità grazie a quello che scriviamo.
FB ha quasi un miliardo di utenti, 21 milioni dei quali italiani.
Usa i nostri scritti per far soldi, tantissimi soldi, che reinveste in fondi che rendono molto, che a loro volta investono in altri fondi etc etc; sarebbe addirittura banale dimostrare che la crisi che viviamo è causata [anche] dal fatto che si scriva su facebook.

Su Lacassa è successo qualcosa di particolare, prima o poi ne scriverò in modo più esteso e documentato: era nata su questo sito una piazza virtuale viva, animata, potente; oggi gli accessi dimostrano che  è diventato un luogo di riferimento per tutti ma... purchè non si partecipi, l'importante è sbirciare quello che fanno gli altri ma, percaritaddiddio, mai esporsi.

Tre sono gli elementi che, a mio avviso, hanno generato questo stato di cose:

- la nascita del sito unpaesepertutti.net, che ho salutato come piacevole novità nel panorama informativo lacassese e che è stata invece una disgrazia, perchè tutti coloro che fanno riferimento a quell'area politico-ammistrativa hanno smesso di scrivere su questo sito, pronunciandosi solo sul proprio con messaggi di austero compiacimento e reciproca lode che poco hanno prodotto per la pubblica discussione. Avevo sperato in un positivo intreccio di discussioni, tant'è che spesso ho scritto sul sito unpaesepertutti; mai è successo il contrario, non si sono più ospitati commenti su lacassa.net da parte dei componenti di unpaesepertutti. Segno di un diktat in corso oppure, più probabilmente, che gli argomenti trattati di questo sito non sono di alcun interesse o eccessivamente polemici.

- l'idea di eleggere [il parcheggio del centro commerciale] facebook come luogo di discussione per ciò che riguarda Lacassa. E' come se decidessimo che le passeggiate di sera, a La Cassa, vengono teletrasportate a Le Gru; parliamo pure del nostro paese, ma passeggiamo là. Pensavo che da parte di chi ha qualche dimestichezza in più col mezzo informatico diventasse chiaro che facebook è una rete per catturare positivamente interessi (per questo queste righe saranno anche su FB); in questa direzione ho positivamente valutato la creazione del gruppo di La Cassa su FB da parte di Alessandro B.
Questi interessi che troviamo su fb vanno convogliati in zone di discussione specifiche, di nostro interesse, locali, telematica a km 0, e lì dovrebbero contribuire a montare la nostra dialettica, le nostre discussioni, lontani dagli interessi delle multinazionali.
Evidentemente ho sopravvalutato chi scrive di La Cassa in rete.

- la pavidità di alcuni che preferiscono non impegnarsi, non metterci la faccia, non esporsi, consumare le proprie bellissime roboanti  idee nella cerchia di amici ristretti in cui sparlare di tizio e caio e del meccanismo di rotazione delle alte sfere ma, percaritaddiddiodinuovo, che non esca di qui. A costoro mi sento di dire che non devono scrivere su questo sito, possono anche farlo altrove, possono affiggere manifesti, proclamare comizi, indire manifestazioni, declamare cantiche a giorni alterni sul sagrato della chiesa o comporre orfici cori o ciaccone per tiorbe ed oboi (plurale di oboe? mah) da sottoporre alla banda musicale per il pubblico concerto: purchè, vivvaddioolèolè, si faccia qualcosa per la comunità, altrementi è meglio tacere e rigirarsi il coltello nella [propria] piaga, senza darne la causa all'esterno.

Un cenno particolare va fatto nei confronti di Biagio che continua imperterrito a dire la sua su questo sito, continuatore di quell'impegno politico che l'ha visto protagonista in passato, di cui anche su questo sito s'è scritto. Impegno che si traduce in parole, interventi, post; chiunque può giudicarli come vuole nel merito, va riconosciuto che nel metodo c'è un impegno diretto e locale a favore della comunità lacassese che troppo spesso vede solo il silenzio in risposta.

Boh, volevo scrivere tre righe son diventate una trentina.
Penso che l'argomento sia interessante, e che se ne debba parlare,a nche se in risposta non m'aspetto che silenzio o l'impegno dei soliti; in questi tempi d'informazioni veloci, costruire comunità passa anche tra queste tematiche e chi ci amministra ora (tra queste parentesi: incredibile il silenzio telematico della nostra amministrazione) ed in futuro ne deve essere conscio se vuole continuare a guidare le sorti di questo piccolo paese.

Altrementi, il dito è sul... grillino, pronto a sparare.
2012-07-03 19:57:16espulsiiniziata la discussione
Marco Roccati segnala sul gruppo 'la cassa' su Facebook l'articolo de 'La Stampa' che riporta l'espulsione dal PD dei dissidenti No-Tav.

Lunedì sera ad Avigliana alla presentazione del libro 'Non solo un treno' oltre agli autori, a Sabina Guzzanti, a Luca Abbà c'era, nell'angolo del tavolo il sindaco di Avigliana, Angelo Patrizio.
Ha preso la parola una volta sola: è stato l'intervento per me più importante, quello che ha messo in luce il senso della rappresentanza, di essere i portatori della voce dei cittadini e non i protagonisti autonomi della decisione politica..
Ha ricordato chi lo ha aiutato a vincere le elezioni; chi, pur sapendo di andare contro i diktat del partito centrale, ha rischiato l'espulsione che puntualmente è arrivata.

Capisco (ma non giustifico) le ragioni del PD; capisco che se qualcuno si presenta in 'lista contrapposta' a quella ufficiale del partito deve essere esplulso, e così per estensioni devono essere esplusi tutti quelli del PD che pensano diversamente dalla direzione centrale.

Devono essere espulsi tutti quelli del PD che pensano diversamente.
Devono essere espulsi tutti quelli del PD che pensano.
Devono essere esplulsi tutti quelli del PD.
Devono essere esplulsi tutti.
Espulsi.

Ecco, è proprio qui che il mio pensiero cozza contro quello del partito, non solo del PD ma di qualsiasi partito democratico, assemblea lacassese o partito nazionale; prevedere per statuto l'espulsione di chi la pensa diversamente vuol dire segare il ramo della democrazia su cui si è seduti. All'interno di una qualsiasi assemblea, una minoranza è ricchezza, ed è importante quanto la maggioranza per dare senso alle decisioni prese.
Allontanare il diverso-da-sè è segno di sterile senilità del pensiero, di egoismo e di paura di perdere il proprio piccolo potere, di mettere in discussioni il proprio angusto punto di vista.

Chi espelle è un debole, destinato a sparire.
2012-06-30 23:07:46Ben vengano gli interventi...in risposta a questo messaggio

Nel nuovo ruolo dovrai curarti dell'ambiente, che è il bene più grande che abbiamo in concessione, del quale spesso scriviamo tra queste pagine.

Buon lavoro e buona fortuna, Alessandro.
2012-06-07 21:55:53Innanzitutto.in risposta a questo messaggio
Innanzitutto: grazie.

Nel profluvio di comunicazioni di cui ti fai carico, Biagio, rischia di perdersi lo spendersi in favore dell'iniziativa di comunità di cui questo sito vuol farsi messaggero.
Dichiarare questo sito utile a tutti mi aiuta a costruirlo; unito con i messaggi positivi  che da più parti mi sono pervenuti nei confronti del 'progetto Combanera' mi fa capire che dietro al centinaio di visite giornaliere ci sono persone; persone che forse troppo spesso tacciono ma che, con la loro continua presenza, fanno capire che questo sito serve a qualcosa.

Non è ovvietà.

Al contrario, altri hanno espresso convinzione che sia una mera operazione a soddisfacimento egotico della mia persona, quando non hanno additato una operazione commerciale subdolamente sottesa a queste pagine, addirittura mettendo all'indice l'accesso a questo sito, sconsigliandone la frequentazione e, massima dell'infamia, la partecipazione.
Non ho parole di condanna nei confronti di questi; anzi, m'hanno spronato a far di meglio. Le pagine sul 'progetto Combanera' nascono, anche, da queste ferite.

Continuerò in questa direzione, perchè lo ritengo utile; parafrasando altre più grandi pagine mi vien da dire, però, che 'lo spirito è pronto ma la carne è debole'; proprio per questo a volte una parola di incoraggiamento è balsamo e rende le cose più lievi.

Grazie,
a te e a tutti quelli che mi stanno aiutando.

2012-05-29 22:33:36Poca 'gnosi' dell'eventoin risposta a questo messaggio
Accidenti, non sapevo ci fosse... peccato.
2012-05-22 23:02:56Da Chiampernotto a Combanera, brucando sull'abissoin risposta a questo messaggio
Biagio, il tuo post mi suscita pensieri diversi; la prendo un po' da lontano per spiegarmi, ma tant'è: rischio di essere pedante ma penso che questo sia il posto giusto nel fare confluire i pensieri dei lacassesi, un posto nel quale ci si possa leggere e confrontare.

Verso il 1700 le valli di Lanzo conobbero la loro massima espansione demografica; la vicinanza al capoluogo, la ricchezza dei suoli, i valichi verso la Francia, la consuetudine alla comunicazione e la versatilità dei valligiani ne fecero meta di afflussi migratori. Tra questi, alcuni bergamaschi si accinsero a sfruttare una miniera ai piedi delle Corbassere, in val d'Ala, in una località che venne chiamata Monaviel; costruirono una comunità di circa settanta persone, autonoma, lontana da tutte le grandi vie di comunicazione (qualcuno sostiene che fu addirittura nel 1300).
La miniera perse la sua redditività; gli abitanti scesero a valle nei due paesini di Chiampernotto e di Bracchiello, nei quali per questo motivo sopravvive un dialetto un po' diverso rispetto alla parlata della valle.

 A Chiampernotto scende ripido dal Monaviel il rio Crosiasse; salendo sopra l'abitato un amico mi ha spiegato che decenni addietro gli abitanti hanno derivato un canale scavato nella montagna di più o meno un centinaio di metri deviando parte del rio fino ad un piccolissimo bacino di decantazione per poi buttarsi in una artigianale condotta forzata che giunge, qualche decina di metri più a valle, ad una casupola di lamiera in cui prendeva posto un alternatore in grado di erogare l'energia elettrica per la borgata. Impatto ambientale: zero; costi di produzione: tendenti allo zero; investimento: minimo.

Replicando il concetto più in grande nei primi decenni del secolo scorso sono state create le centrali elettriche di cui tu sei stato a conoscenza, e che punteggiano i ricordi della mia infanzia (bellissima quella di Pian Soletti, che qui vedi sullo sfondo tra i pini); a partire dall'alto delle valli si susseguono, con lo stesso metodo di derivazione di parte della portata del torrente Stura, decantazione, condotta forzata e centrale, una serie di relativamente piccole centrali idroelettriche che producono energia dello stesso tipo: pulita, poco costosa, non impattante sull'ambiente; l'ultima la possiamo scorgere a Cafasse dove con un salto di pochi metri (turbine Kaplan o Pelton, Biagio? Non ricordo) si sfrutta l'acqua del canale di raccolta che parte dal Ponte del Diavolo.

 Fa eccezione a queste 'centraline' la centrale del Crot di Usseglio, per due motivi: è alimentata da un bacino artificiale enorme (il lago della Rossa) per queste valli, quasi a tremila metri d'altezza (2750) e ha condotte forzate di un ordine di grandezza maggiore rispetto alle 'centraline', producendo, ovviamente, quantità di energia maggiori, con linee elettriche più impattanti, eccetera.

La centralina 'amatoriale' di Chiampernotto serviva alla borgata; le piccole centrali delle valli servivano alle utenze locali e ad i pochi stabilimenti industriali (cotonificio vallesusa, con centrale propria); con il Crot di Usseglio usciamo dall'ambito 'ambientale' locale e andiamo oltre, con un impatto sull'ambiente notevole.

Io non so, Biagio, dove tu fossi durante l'alluvione del 1994, ma so di per certo che, viste le simulazioni delle ondate di piena, se la diga della Rossa fosse crollata come si temeva non solo la valle di Viù, ma anche le nostre zone sarebbero state investite; l'onda di piena avrebbe percorso la valle, spazzato il ponte del Diavolo e di lì defluita su Cafasse. Chi abitava nella valle, sotto la diga della Rossa, non ha vissuto bei momenti; dopo decenni anche il miglior cemento comincia ad accusare la vecchiaia, si sgretola e lascia spazio ai muschi, alle erbe, ai cespugli, e, i terremoti insegnano, la terra non è sempre ferma.

Tutto questo per dire che: hai ragione Biagio, quella idroelettrica è energia pulita, utile, rispettosa dell'ambiente; ma quando le opere necessarie per generarla superano una certa grandezza il pericolo indotto dalle opere stesse potrebbe rendere quell'opera pericolosa e distruttiva.
L'esempio della diga delle Tre Gole in Cina rende l'esempio palese: per avere energia elettrica 'pulita' s'è distrutto un ecosistema con conseguenze imprevedibili allora ma disastrosamente attuali oggi.

Cercherò di capire meglio cosa significa per il nostro ambiente il progetto Combanera; sono però un po' prevenuto, pensando che nel realizzare queste opere sia necessario prima pensare all'uomo e, solo dopo, alla convenienza economica; questo controllo lo si può esercitare solo su piccola scala come nel caso delle 'centraline', quando si va oltre il rischio che le conseguenze diventino incontrollabili può rendere l'opera, a priori, dannosa.

Questo non significa sposare il 'partito del no' ad ogni costo; sono favorevole a replicare e potenziare il sistema delle centraline pur conscio che sarebbe economicamente meno produttivo; non penso sia il soldo il metro con cui giudicare gli interventi sull'ambiente
2012-05-22 08:35:13Approfondiamo?in risposta a questo messaggio
Sarebbe interessante farci qualche ragionamento in più.
la Cassa sarebbe il comune più coinvolto, dopo Viù.
Qualcuno ha a disposizione il progetto, per darci un'occhiata?
2012-05-18 16:07:46Un servizio utile!in risposta a questo messaggio
Grazie Luciano per la nota. Una volta in più si vede quanto sia utile la comunicazione delle pubbliche amministrazioni attraverso il web; l'analisi fatta per i comuni a noi vicini non rincuora, c'è molto lavoro da fare.
 L'unica certezza è che, questa volta, la direzione è chiara: le amministrazioni devono parlare ai cittadini anche attraverso la rete, e darsi da fare per impadronirsi dei suoimeccanismi di comunicazione.
2012-04-05 08:18:40Polizia, Diaz, ANPI, Valsusa: diffondere la versione ufficialeiniziata la discussione

A quanto pare nelle sale esce il film su quanto è accaduto a Genova, alla Diaz.
A quanto pare alla Polizia, meglio, ai poliziotti, è vietato parlarne.

A quanto pare allora ci fu una pronuncia netta da parte dell'ANPI (dieci anni dopo....) nei confronti dei "valori calpestati" senza  che nessuno la "tirasse per la giacchetta"; oggi che aspettiamo a farlo per quel che capita in Valsusa, che succeda il peggio?

"La nostra associazione sarà insieme alla Cgil, all´Arci e ad altre associazioni per ricordare la difesa dei valori della Costituzione calpestati. In quei giorni furono sospese le libertà previste e garantite dalla nostra Carta costituzionale
e le violenze che ci sono state hanno messo in seria discussione il rapporto con le forze dell´Ordine espressione dello Stato, che avrebbero dovuto garantire la libertà e l´incolumità dei manifestanti."

ANPI Genova, luglio 2011


Ritengo che anche oggi l'ANPI dovrebbe dare un suo giudizio su quanto capita in Valsusa.




2012-03-28 17:42:10La memoria offesa dei partigiani (?)in risposta a questo messaggio
Ciao Alessandro,
raccolgo la tua provocazione (accidenti, ma su Kiruna non dici più niente?) volentieri, anche cercando di capire il verbo al plurale alla fine del tuo post a chi si riferisce; rispondo solo a mio nome, non rappresento nessuno.

Anche questa volta mi sembra che i tuoi informatori abbiano deformato la notizia. Per quanto ne so io i termini pesanti e offensivi dello striscione erano questi:
"Non usate la memoria dei vecchi partigiani contro i partigiani di oggi.
Da che parte fischia il vento"

Ci sono un bel po' di concetti lì dentro, ma nessuno mi sembra pesante e offensivo; lo è forse l'accostamento di chi si batte per evitare la sciagura della TAV ai partigiani? Ma da che pulpito, Alessandro, vedo difendere gli ideali partigiani... chissà perchè ti immaginavo più distante.

Non sono affatto d'accordo sui giudizi che qualche NOTAV dà su Caselli, non sono d'accordo nel prendersela con l'ANPI perchè organizza un incontro con lui.
Nè sono d'accordo nell'accostare tout court partigiani e noTav.

Penso invece che introducendo gli opportuni distinguo di spazio tempo e situazione la lotta dei noTav sia vicina alla lotta partigiana e mi dolgo che l'ANPI, di cui sono membro ma proprio per questo medito di lasciarla, non prenda posizione chiara di fronte a tanta ingiustizia.

Nello statuto dell'ANPI si parla di "dare aiuto e appoggio a tutti coloro che si battono [...] per quei valori di libertà e democrazia che sono stati fondamento della guerra partigiana ed in essa hanno trovato la loro più alta espressione", ma questo appoggio è negato a chi per questi valori si batte in Valsusa. Alcune sezioni ANPI si dichiarano apertamente noTav (Foresto-Bussoleno-Chianocco, Nizza-Lingotto), a livello nazionale non ho sentito pronunce (se non "nessuno pensi di tirarci per la giacchetta, non spetta alla nostra Associazione prendere posizione"), a livello locale (ANPI La Cassa) assistiamo ad un prostrato copia-incolla della posizione nazionale.
Avevo sentito ben altro, a Traves, qualche anno fa, parlando di immigrazione; lì sì che s'era presa una posizione.

Il mio pensiero noTav è chiaro, sono contro quet'opera inutile e dannosa.
Qual è il tuo? Sei d'accordo con la trimurti pd-pdl-udc + lega, questa TAV s'ha da fare, costi quel che costi (e soprattutto, costi!)?
2012-03-27 23:05:35Da Kiruna alla Valsusa c'è una certa distanza!in risposta a questo messaggio
Interessante post, Alessandro, sul quale è bene indagare; in qualità di membro dell'Accademia dei Soloni mi sento stimolato a riponderti.

Inanzitutto la fonte: canale 5, uno dei cosidetti keymaker dei media italiani, espressione della politica becera della seconda repubblica (così come il corriere), che riporta una notizia del 2007, annunciata nel 2004, e che prevede un'operazione che durerà cent'anni più o meno; forse in questo momento era una buona notizia da dare, di deve fomentare un po' lo spirito SI TAV.

Riguardo all'impatto "ben più grande che quello che potrà avere la Tav in Val di Susa" ti suggerisco di meditare sull'attendibilità delle fonti ... Kiruna, la città in oggetto, ha 18000 abitanti su 16 chilometri quadri; per capirci, Condove si estende su 71 chilometri quadri, Bardonecchia 132, Giaveno ha 17000 abitanti; stiamo parlando di qualcosa di chiaramente marginale rispetto alla TAV, non di ben più grande.

Tuttavia merita approfondimento perchè, come dici, la popolazione è totalmente  (96%) d'accordo con il progetto di spostamento; anzi, viene citato dalla Europa Energy Review come caso di studio per evidenziare come si possono fare grandi opere in accordo con la popolazione.

Teniamo conto che qui il 'padrone' è la Cina; sono i cinesi, proprietari delle miniere di ferro, che si preoccuperanno di 'spostare' nei decenni la città, per estrarre quel ferro che poi ci rivenderanno perchè noi le ferriere le abbiamo chiuse.

La principale azienda sul territorio, la LKAB, occupa la maggior parte degli abitanti; quelli che non sono alle sue dipendenze lavorano nell'indotto della miniera: se questa chiude, più nessuno lavora; come possono non essere d'accordo? Non così in Valsusa: se la TAV non la fanno gli abitanti continuano a lavorare come e meglio di ora.

E' stato fatto un piano capillare di coinvolgimento e di informazione in piena trasparenza ai cittadini , continuamente stimolati a pronunciarsi sui cambiamenti futuri. Non così in Valsusa, dove i cittadini vengono inseguiti coi manganelli,  si espropriano i terreni con la forza e senza autorizzazione, vengono date informazioni false sulle previsioni di transito.

La priorità è stata data all'ambiente; l'ampliamento della miniera consentirà la produzione di ferro (green pellets) in modo molto meno inquinante (1/3 di CO2), dato che si riflette da subito sulla salute dei cttadini; contemporaneamente sono partiti progetti paralleli per migliorare il benessere della popolazione. Non così in Valsusa, che da subitò vedrà aumento del traffico, delle polveri, del rischio uranio.

La compagnia che procede ai lavori ha una totale fiducia da parte dei cittadini. Non so tu che rapporti abbia con la Cooperativa Muratori e Cementisti o come diavolo si chiama, o con Impregilo; io fiducia non ne ho, non penso ne abbia la Valsusa.

Dicono gli analisti: If the mine were polluting heavily and making non-environmental pellets, the move of the town would not be accepted because the company itself would not be accepted, sel la miniera avesse provocato danni ambientali il trasferimento non sarebbe stato accettato perchè la stessa compagnia non sarebbe stata accettata. Non così in Valsusa dove anzi siamo certi dei danni ambientali da subito, ancor prima di partire.

In sostanza, attorno a questa città si è costruito il cosidetto feel good factor, cioè la sensazione che l'opera avrebbe portato benessere; non so se sia vera o falsa ma so per certo che in Valsusa il feel good factor non esiste.

Infine, Alessandro, la  mia Solonica Sentenza è che la tua proposta di discussione sia forse mal tarata nelle grandezze in gioco e che dimostri in pieno quant'è sbagliato l'approccio che ad oggi c'è stato con la TAV e che se davvero si fosse cercato di coinvolgere positivamente la popolazione i mezzi erano a disposizione, anche solo copiandoli da dove sono stati messi in atto.
Ciò detto, me ne torno dai miei sei amici a filosofeggiare.


Isolo
(Italo Solone Losero)
2012-03-20 16:49:16147.682in risposta a questo messaggio
Non si deve andare così in alto, in parlamento, per trovare retribuzioni forse un po' oltre la media; questo è lo stipendio di un impiegato comunale, di nome Fabrizio, (acc... sei tu?) in un comune di meno di ventimila abitanti.

... ma è davvero così?

http://www.quibrescia.it/cms/?p=382038
2012-03-20 08:39:41Giocare alla guerrainiziata la discussione
Un articolo che spiega cos'è successo nella strage del 'pazzo' americano che ha fatto una strage in Afghanistan, nel giorno in cui si parla del 'pazzo' della strage a Tolosa.

La guerra è guerra, e non mi capacito che qualcuno possa giocarci.

http://www.eilmensile.it/2012/03/16/strage-di-panjwai-opera-di-20-soldati-usa/
2012-03-13 08:24:31dove hanno vinto i sindaci siTAViniziata la discussione
E' una lettura da meditare: http://www.wumingfoundation.com/giap/?p=7240.

Contemporaneamente ci sarebbe da rileggersi Saltatempo, di Stefano Benni, che secondo me parla della stessa cosa, ai tempi in cui si protestava contro quella TAV del Mugello.

2012-03-04 12:17:51Costruire pensieri insiemein risposta a questo messaggio
Grazie Alessandro della completa risposta e della stimolante domanda finale.
Ad essa ho già dato la mia risposta; penso che ce ne possano essere molte altre diverse.
2012-02-29 23:01:55Softair, mimare la guerrainiziata la discussione
Caro Alessandro B.,
la tua proposta relativa alla creazione di una squadra locale di softair, cioè di persone che giocano a fare la guerra, mi ha stimolato a risponderti sul gruppo di La Cassa su facebook; cerco ora di esprimermi in maniera più completa in luogo più idoneo cercando di non inimicarmi nessuno, soprattutto te, anche se l'impresa è ardua. Per questo perdonami in anticipo se quanto scrivo può darti fastidio, considerando che non è assolutamente un giudizio su di te, nè su chi è appassionato di questo 'gioco'; è semplicemente una riflessione che mi diventa spontaneo esternare perchè tocca alcune corde profonde, alcuni di quei valori che ritengo 'non negoziabili', ed una comunità come quella che si raccoglie intorno a questo sito è il luogo per me ideale per condividere.

Si mette giustamente l'accento sulla parola 'gioco', esasperando il termine: " Forse GIOCARE alla guerra è un modo per GIOCARE" sostieni, cercando di chiarire e disinnescare la questione, accentuandone l'aspetto ludico.
Qualcuno sostiene che in fondo da piccoli tutti abbiamo giocato alla guerra; senza chiederci però chi ci ha fatto giocare alla guerra, chi ci ha regalato le armi, chi ha creato l'epoca dei combois, dei superbum e arrivano i nostri; senza chiederci di chi è stata figlia la mentalità che ha ritenuto bello e buono regalare pistole ai bambini. Ma non è di questo che voglio scrivere.

Il gioco, l'aspetto ludico, è il motivo per cui si pratica il softair; non certo perchè chi lo pratica sia appassionato di guerra ma perchè, sostieni, vuole solo giocare.
In più nel softair c'è l'aspetto "divertente" della guerra: il confronto, gli agguati, le imboscate, eccetera. Aggiungi per contrastare la mia critica "Con questo approccio anche palla prigioniera è un gioco da bandire, per non parlare delle battaglie d'acqua estive..." e hai ragione: se i giochi da bandire sono quelli in cui c'è aspro confronto tra fazioni tutti sarebbero da bandire, perchè in ogni gioco c'è una componente di confronto e un gioco di potere tra chi vince e chi perde.

A nascondino c'è chi "sta sotto", chi "si libera" e chi "libera tutti" con scorno di quello che "sta sotto": è un gioco di potere, che mima situazioni reali nelle quali una persona è sottoposta agli altri. Anche i cuccioli degli animali 'giocano' a farsi la guerra; i cuccioli, Alessandro, i cuccioli. Poi crescono.
A guardie e ladri non ne parliamo; il nome parla da sè, vengono 'simulati' i guardiani dell'ordine e quelli che vogliono fregarli.
Palla prigioniera, sparviero, eccetera; sempre c'è questo confronto di potere, più o meno regolato in modo ferreo, sempre vengono simulate situazioni reali.
Regole che nello sport diventano ancora più importanti e fanno sì che il confronto diventi una sfida tra gentiluomini, proprio perchè le regole sono state create in modo da rendere educato, elegante, "sportivo" nel senso alto del termine il confronto di potere.
C'è sempre chi vince e chi perde; chi si esalta e chi viene umiliato.

Nel softair il confronto è più diretto, meno mediato dall'aspetto di tono o sportivo (non mi pare esista il 'terzo tempo', ad esempio): è guerra, pur mimata, ma l'obbiettivo è l'eliminazione fisica (mimata) dell'avversario.
Mimare un atto è una azione potente sulla psiche, tanto per chi lo compie quanto per chi lo subisce; fiumi di inchiostro sono stati versati da Freud e Adler sulla volontà di potenza e sull'atto che la esprime, che cambia tanto  chi lo compie quanto  chi lo subisce: mimare è agire in piccolo, non è "fare finta" cioè fare nulla, ed è questo il centro del mio pensiero: mimare è fare qualcosa, nella direzione del 'mimato'.

Perchè se mimare non conta nulla allora potremmo inserire qualche regola nel gioco, (chiaramente sempre 'facendo finta'):
- potremmo fornire una squadra di divisa con fascia gialla e stella di davide da appuntare alla manica;
- potremmo invece fornire di kefiah una delle squadre, e invece di chiamarla 'real giordanin' potremmo chiamarli, ad esempio, 'palestinesi', per finta;
- potremmo coinvolgere le ragazze, mimando che vengano stuprate dai vincitori, come in qualsiasi guerra che si rispetti, quando una fazione vince;
- potremmo prendere bambolotti, afferrarli dai piedi e sfracellargli la testa contro i muri, per finta, come si fa con i bambini in ogni guerra che si rispetti
- dobbiamo continuare? Tanto è solo finzione, vero, e non fa male?

E a chi dice che giocare alla guerra è un modo per conoscerla e quindi evitarla chiedo ma, davvero, abbiamo bisogno oggi di sapere qualcosa in più sulla guerra, non basta ciò che sappiamo, ciò che i nostri nonni hanno visto, ciò che l'ANPI esprime?

softair

Con questo non voglio demonizzare il softair; voglio invece sostenere che nella scala dei giochi di potere che va dal mimare le guardie e i ladri al mimare le più atroci nefandezze ognuno di noi pone l'asticella ad una certa altezza, oltre la quale dice 'no, non si fa, questo no'.
La posizione dell'asticella è diversa per ognuno; per me è molto bassa (ehm.. fin lì arrivo) ed è al di sotto del livello 'softair' che già è una di quelle cose che per me 'no, non si fanno'.
Non penso esista una posizione 'giusta' e una 'sbagliata'; semplicemente esistono diverse posizioni personali.
Rispetto chiunque posizioni l'asticella più in alto della mia, come fai tu, fidandomi che il mimare sia veramente solo gioco in piena padronanza di sè.

Solo questo chiedo a chi fa softair: rispettate quelli che la pensano diversamente, abbiate la sensibilità di praticare i vostri giochi dove nessuno vi possa involontariamente vedere, divertitevi in partite interminabili tra di voi, ma non rischiate di far del male a chi verrebbe urtato dai vostri giochi.

Dubito che i nostri nonni, che hanno visto il male, sarebbero contenti di vedere i nipotini rincorrersi con la faccia nera e con in braccio un fucile; nè di vederli davanti ad un videogioco con lo schermo che si riempie di sangue quando si colpisce un nemico.

Anche con questa attenzione passa il cambiamento della società attraverso i giovani che Fabri e Biagio auspicano; anche attraverso queste sensibilità si può far nascere una società migliore che sia basata sulla giustizia e non sul prevaricare a forza, benchè mimato.

Ci sono mille campi in cui impegnarsi per battaglie vere, in soprusi che tutti i giorni ci tocca subire; davvero le nostre forze migliori si disperdono in un boschetto vestite di mimetica con un fucile giocattolo in mano a spararsi per finta?
2012-02-16 09:03:28La Mandria, e un brivido lungo la schienainiziata la discussione
«Lavoreremo per aprire ai privati. Faremo un bando per coinvolgerli nel centro del cavallo. Ci sarà la fila. Abbiamo manifestazioni di interesse anche per le cascine»
Questo dice Cota sulla Mandria, e non possono che venirmi in mente le discussioni giusto di un anno fa, quando nella discussione facebook generata e riportata da questo articolo di lacassa.net scrivevo:

SVEGLIAAAAA!!!!! Il parco della Mandria sta per essere privatizzato!!!! Stiamo perdendo il nostro paradiso, e stiamo aiutando chi ci vuole rovinare. SVEGLIAAAA!!!!!

E mi si rispondeva che il mio non era altro che esagerato allarmismo; mi sembra invece che sia ora di drizzare le antenne (anzi, forse è già tardi: guardate quell'obbrobrio di cemento che si chiama 'centro del cavallo') ed esercitare quella attenzione che qualcuno prima di noi ha avuto nei confronti del parco; non dimentichiamo che la reggia stava per essere "urbanizzata",  trasformata in appartamenti privati; non è successo (anche) grazie all'impegno di gente di la Cassa.
Sarebbe bello avere, da chi ne ha memoria, un resoconto.
Gente di La Cassa che non è nuova all'attenzione all'ambiente, anche a proprio rischio (vedi camorra a la Cassa); attenzione che sembra ormai dimenticata.

Ben altra sembra quella sollevata da questi richiami; anzi, sembra quasi venga generato un certo fastidio nel vedere sollevati questi argomenti. Questo quanto avevo ricevuto in risposta da qualche lacassese quando ho paventato il rischio della privatizzazione:

[...]
Si tratta di una tecnica definibile della "doppia D": Decontestualizzare - Disinformare

Stessa cosa è accaduta sempre ieri sulla pagina facebook di La Cassa
facebook.com/.../...
Dove Italo Losero ha affermato, per sostenere le sue critiche (riferendosi al mio articolo CEMENTAMENTE), che il Parco della Mandria sta per essere privatizzato.
Si è rivelata una vera e propria bufala, smentita dalla Presidentessa stessa del Parco come potete leggere qui facebook.com/.../...
[...]


Certo, quanto dice Cota non è la privatizzazione del parco; ma se questa ha un inizio, questo è il suo inizio; o lo si ferma adesso o non lo si ferma più.

E, come al solito, non diciamo nulla? Non siamo all'altezza di chi ci ha preceduto?









Qui espressamente il link all'INTERA discussione facebook, qui quello all'INTERO articolo da cui ho prelevato i commenti. Spero non mi si dica più che decontestualizzo le frasi senza riportare le INTERE discussioni, con le quali questo intervento sarebbe trenta volte più lungo.


2012-02-14 21:56:25citandomi addosso citazioni famosein risposta a questo messaggio
...potenza della rete che mette in circolo queste idee... non si sa da dove partono, ma colpiscono!
Di fronte a tanta saggezza dell'innominato autore rispondo anch'io con una citazione da meditare, trovata sul sempre acuto blog di Mantellini:

“Il problema di Internet e` che non sei mai sicuro delle fonti”. [Oscar Wilde]




Occhiolino
2012-02-13 13:09:36Qualcosa di bellissimoiniziata la discussione
A volte la tecnologia è bella e utile.
Mi sono imbattuto in una pagina web che porta ad interrogarsi su se stessi, su quello che ci circonda, su quello che abbiamo dentro.

E' bello inoltre sapere che scrivere queste poche cose in rete possa fare in modo che molti le leggano, così da condividere il mio pensiero e fare in modo che non sia solo mio, e per consentire a chi ha messo in rete questi pensieri di diffonderli.

E' bello sapere che qui, dove capitano queste cose, non siamo su facebook: non siamo in una delle trappole della rete, ma siamo in uno spazio libero: libere parole, davvero.


La pagina è in inglese, ma anche chi non lo sconosce capirà subito di cosa parla spostando il cursore in basso.
Fatelo piano piano... c'è veramente da perdersi, nella scala dell'universo.
2012-02-09 22:34:06Stassera l'aria è quieta.iniziata la discussione
Continuo a osservare i movimenti su questo sito, e non capisco.

Negli ultimi venti giorni duecentoquarantavisite all'articolo 'la politica del caco' sull'argomento fatto partire da Laura, gli Alex (Berci, Ronchietto, Ballauri) che rispondono, centocinquanta accessi al piano regolatore, centoventi al meteomattodera, cioè un'attenzione forte, fortissima, all'ambiente.
La minoranza che chiede risposte del caco all'amministrazione, notizie dai siti intorno a noi che riguardano temi ambientali.
Sento in questo momento Casalini, Tremonti, Mieli da Santoro che si parlano addosso ma che sono d'accordo sull'importanza dei temi dell'ambiente e della rete.

Eppure: non c'è traccia di una inversione di tendenza nell'urbanistica del nostro paese, nè da parte della minoranza nè da quella della maggioranza; nè c'è traccia di una volontà di un utilizzo adulto della rete per informare i cittadini.
Nè c'è traccia di una maggiore partecipazione al dibattito [telematico] in questo paese; anzi, un'inversione di tendenza.

Non capisco, e mi sembra strano.
Annuso l'aria, mi sembra quieta.
Troppo quieta.
2012-02-03 17:49:24la seminain risposta a questo messaggio
Stimolante, as usual, il confronto con te, Fabrizio, e con Biagio: entrambi avete una lunga esperienza in 'cose' amministrative.
L'introduzione di un esame per poter diventare, a qualisiasi livello, amministratore della cosa pubblica mi sembrerebbe sacrosanto; non sarebbe certo garanzia d'onestà, ma almeno potrebbe assicurare quella base di conoscenze minime indispensabili a prendere decisioni con cognizione di causa.
Eppure sono convinto che una proposta del genere solleverebbe una fiera levata di scudi; naturalmente  questo "esamino" dovrebbe essere di difficoltà proporzionale alla carica a cui si aspira... pensa se fosse introdotto oggi e, retroattivamente, dover essere superato dalle moltitudini dei nostri amministratori, dall'ultimo consigliere comunale al 'grande' politico nazionale.
A questo punto mi vien da proporre qualche domanda per questo esame ma, seppure inguaribilmente ottimista, ho paura che nessuna di quelle che mi vengono in mente sarebbe superata da tutta la classe politica di cui sono a conoscenza.

Tu riesci ad immaginarne una superabile da tutti?

Dal De Andrè citato da te al 'con questa classe politica non andremo da nessuna parte' di decennale memoria di Moretti, il passo è breve.

Sull'urbanistica: giuste parole sul cemento, probabilmente è una guerra persa e io non vivo in questo mondo, lo vedo distorto e sono inguaribilmente ottimista, sono convinto che se nel dibattito si può fare qualcosa simile al gettare il seme della bellezza va fatto; chiamatemi pure il Myskin de noiantri, per me il seme della speranza del bello esiste in tutti gli uomini.

Perfino negli amministratori.
2012-02-02 22:08:59idiotiin risposta a questo messaggio
Grazie Biagio.
Fa sempre piacere quando commenti positivamente queste mie iniziative fotografiche e la mia autostima va a mille..
Nonostante quanto vado dicendo contro le amministrazioni che non mettono al centro della loro azione il tesoro che hanno a disposizione, sono profondamente convinto che molte delle persone che hanno amministrato, e che amministrano,  questo piccolo comune hanno lo stesso affetto verso i loro luoghi che tu dimostri.
Tuttavia quando ci amministrano sono presi nel vortice del presente, della fretta nel dover mettere insieme centomila esigenze diverse; e per venirne a capo non possono che utilizzare i metodi che hanno a disposizione, metodi che hanno orizzonti brevi, visione limitata, prospettiva forse un po' miope, ma che hanno l'insuperabile pregio di sistemare le cose nel breve periodo.
Il sunto potrebbe essere quanto ha scritto Alex: i comuni si reggono sull'edilizia.
Affermazione che non può che buttare nello sconforto chiunque ami il proprio territorio.

Sono altresì convinto che le stesse persone, fornite di tempi, mezzi, e formazione adeguata, prenderebbero decisioni diverse; trasformerebbero l'amore che hanno verso il proprio territorio in soluzioni politiche degne di questo nome, innovative, lungimiranti.
L'amministrare un piccolo comune non è certo un luogo politico di grande ambizione, nè fornisce grandi soddisfazioni per chi ha in mente solo il proprio tornaconto; penso che chi mette a disposizione il proprio impegno per questo scopo lo faccia (anche) per volontariato verso il proprio territorio, nel qual caso non possiamo che essere tutti debitori nei loro confronti.

C'è allora bisogno di scuotere le coscienze per far fare ai nostri amministratori, presenti e futuri, un salto di qualità; perchè chi decide per gli altri abbia voglia di conoscere, apprendere, formarsi, in modo da potere davvero essere utile a tutti.

L'unico modo che conosco per ottenere questo risultato è provocare, pungolare, suggerire quanto posso conoscere (per quanto limitato) e metterlo in pubblico; questo è il mio modo di partecipare, questa è la mia democrazia dal basso, questo è lo scopo di questo sito: comunicare per diffondere e conoscere, libere parole tra gente di La Cassa (e dintorni).

Sì, "La bellezza salverà il mondo" afferma il principe Miškin nell'Idiota di Dostoevskij.
Quanto dobbiamo a questo scrittore, quanto c'è da imparare, quanto c'è da applicare per i nostri amministratori. Mi piacerebbe ricordassero Dostoevskij quando redigono il piano regolatore o decidono del caco.

Se non l'hanno letto, per contribuire ad ampliare le loro visioni mi piacerebbe umilmente regalare loro l'Idiota, perchè si immergano nei panni del principe Miškin e vengano invasi dalla potenza della bellezza; ho paura però che il regalo sarebbe frainteso.



2012-01-29 17:50:03scuole chiuse: comunicarloin risposta a questo messaggio
Scuole chiuse domani 30/1/12 per maltempo, notizia diramate dal sito web del comune di Valdellatorre.
Colgo l'occasione per segnalare come il web può essere usato tempestivamente dai comuni per una comunicazione rapida ed efficace.

La notizia la vedete riportata in home page su questo sito tra le notizie dei nostri dintorni; per approfondimenti: http://www.valdellatorre.gov.it/avvisi/chiusura-scuole-per-maltempo.

Riprendo il filone aperto durante la scorsa alluvione per evidenziare l'importanza che assume il web per le comunicazioni sociali.
La stessa tempestività di Valdellatorre potrebbe essere utilizzata dal sito del nostro comune (oggi non funziona, o è in rifacimento)?
2012-01-19 18:53:30Creare soldi: facile!iniziata la discussione
Andando a rivedere quanto scritto sul piano regolatore in quest'anno, mi sono imbattuto in qualcuno degli accesi dibattiti che c'erano stati qualche tempo fa; se ne volete vedere qualcuno basta googlare in questo modo (puristi della lingua, perdono!), in particolare mi sono riletto un testo lucido con le consuete... punteggiature (!), un'intervento di Biagio,  che di queste cose ne capisce, mentre io sono un po' tanto tonto sull'argomento.
E mi sono ri-allarmato leggendolo, mi sono tornate alla mente alcune delle motivazioni che mi hanno fatto passare un po' di tempo a fare in modo che il piano regolatore del nostro territorio fosse visibile.
Mi sono quindi chiesto che valore potesse avere una 'manovra' come quella che sposta l'edificabilità di un'area e mi sono messo a cercare online terreni edificabili a La Cassa, googlando (sigh) in quest'altro modo; vengono fuori parecchi risultati, da questi ne guardo due, uno che offre a 90000€ 1000 metri quadri e un'altro che ne offre 2135 a 215000€.

Guardo questo  secondo annuncio, che è descritto in posizione Truc di Miola e per cui è prevista la "eliminazione della linea elettrica aerea che attualmente attraversa il terreno."
A questo punto vado sul piano regolatore online, cerco il Truck di Miola, verifico le 'Aree di espansione', cioè quelle per cui è prevista la edificabilità mentre prima non c'era (prati e boschi) e magicamente... spunta proprio una linea elettrica sull'area in espansione del Truc Di Miola (rec9).



Posso aver sbagliato, il processo che ho seguito è approssimativo; tuttavia mi resta più chiaro in mente ciò che poteva suggerire Biagio; chi ha esteso il piano regolatore ha creato centinaia di migliaia di euro dal nulla! Con un tratto di penna e con quello dei professinisti incaricati e pagati dai cittadini ha generato denaro che finirà naturalmente ai proprietari dei terreni che saranno sicuramente contenti dell'operazione di cambiamento del piano regolatore decisa dalle amministrazioni che l'hanno redatto, verso le quali non potrà che essere riconoscente per il 'dono'; il nostro paese 'avrà' una ricchezza in più.
Bello!

O no?

Come ho già scritto tempo fa, sono convinto che non sia affatto bello. Non me la prendo certo con questo specifico caso (sempre che sia esatto quanto ho scritto, e che in ogni caso  non sarà l'unico), ma è paradigmatico dei concetti espressi da Biagio. Il denaro generato in realtà è sottratto alla collettività che non avrà più (mai più) le risorse ambientali che ha ora a disposizione indipendentemente dalla proprietà del terreno; visto che il denaro non si genera, in realtà si stanno spostando soldi dalla collettività al privato con una operazione di 'politica' terrritoriale. Stiamo impoverendo i cittadini di La Cassa.

Non voglio neanche pensare che possa essere esistito un voto di scambio, una 'spinta' verso un'amministrazione per averne benefici economici; preferisco la mia imbecille ingenuità, sperando che ognuno nell'urna voti per coscienza e non per portafoglio, per la comunità e non per sè stesso.

Sì è sempre fatto così? Non è questa una giustificazione, se si è sempre fatto così penso sia ora di cambiare, il nostro pianeta ce lo chiede a gran voce. Mi sembra ormai di urlare al vento quando scrivo in difesa dell'ambiente, sempre più flebili mi giungono i conforti di chi sostiene queste posizioni; probabilmente c'è qualche errore nel mio modo di vedere le cose, ma non mi resta che fare l'unica cosa che posso fare contro ciò che mi sembra sbagliato: scriverne.
2012-01-19 09:02:55Quello che non dicono sulla matematicainiziata la discussione
Quante volte avete sentito parlare di persone che 'odiano' la matematica, o che 'non ne sono portati'? Spesso dipende dall'atteggiamento dell'insegnante di matematica che (in)consapevolmente genera mostri, ed ha un'importanza nella formazione delle persone pari ai più blasonati insegnanti di lettere o filosofia.
Me ne sono reso conto guardando questo spettacolare video, che veramente m'ha lasciato senza fiato; quant'è vero che la matematica in realtà è poesia ed è la base del vivere stesso, che la numerologia e le discipline basate su di essa, tra cui la Quabbalah e l'astrologia, ci indicano che quanto cerchiamo di scoprire oggi con le più avanzate armi della scienza era già patrimonio comune tra i saggi dei millenni scorsi.

http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=aBzAO72NuIc

[grazie ad Elena per la segnalazione]
2012-01-12 08:21:22Qualcosa da invidiareiniziata la discussione
Ah, quanto vorrei questa macchina..., quanto la vorremmo tutti!!! o no?

Balasso è un gran venditore di auto!

2011-12-23 11:39:10Siamo alle prove...in risposta a questo messaggio
Guardate che succede se cliccate su 'albo Pretorio' nel sito del comune di la Cassa:

Ente non trovato!

Si stanno portando avanti con il lavoro?


2011-12-21 15:18:17Che bello.in risposta a questo messaggio
Che bello.
Non mi viene nient'altro da dire, dopo aver assaporato ed essermi snocciolato quest'intervento.

Chiedo al nostro importante biblioDirectore (Diego) qualche riga di commento:

"Trovo che questo intervento di Fabrizio sul forum sia particolarmente bello e interessante: per come è raccontato e per quello che racconta, per gli spunti e gli stimoli che ne vengono. Sarebbe significativo avere altri punti di vista, penso in particolare a chi sui mezzi pubblici ci lavora, o magari a chi lavora in qualche negozio del centro.
E' un tema che non riguarda La Cassa? E' vero solo fino a un certo punto, naturalmente, e la circostanza può essere propizia per provare a riflettere su come e dove anche nelle nostre comunità extraurbane, nei nostri paesi, abbiamo occasione, se solo ci fermiamo un attimo a pensare, se alziamo un momento lo sguardo, di conoscere e essere noi stessi parte di quello che, con una ridondante espressione, viene definito "paese reale" solo quando fa comodo ai media."

Ce n'è abbastanza da far partire un blog sul sito (a sua insaputa!)  a nome di Fabry dove ospitare i prossimi interventi.
2011-12-19 22:36:56A volte i proverbi sono proprio stupidiin risposta a questo messaggio
mal comune mezzo gaudio
2011-12-19 22:36:08suona 'familiare'in risposta a questo messaggio
mi sembra che abbia anche qualche tratto di tuo fratello Alberto.... o sbaglio?
2011-12-19 09:12:29Animale!iniziata la discussione
A volte guardando il mondo degli animali è facile ritrovare sè stessi, come se fossimo già passati da quelle vite; così come si riesce ad intravedere in quegli sguardi qualcosa degli umani che conosciamo.

Guardando queste bellissime foto, a quale animale pensate di assomigliare? Questo lunedì mattina mi sento molto molro 29...
2011-12-13 22:14:09Siamo figli dei nostri padriin risposta a questo messaggio
Bella provocazione, "tutti hanno volontariamente fatto un'overdose di valium".
Ma cos'è che induce tutti a farsi quest'overdose? la politica?  la televisione? le scie chimiche?



No, non è questo. Beh, sì, forse, anche; ma non è lì che sta il cuore della questione.
Perchè non agiamo per la nostra comunità mentre facciamo i salti mortali per farle invece per noi e, al massimo, per la nostra famiglia?

Penso che cinquant'anni almeno di capitalismo imperante non possono non lasciare un effetto devastante sull'umanità; aver passato più di mezzo secolo adorando il vitello d'oro della massimizzazione del profitto non può generare un'umanità migliore.

vitello

Già tra le sclerotizzate rughe di Regan ne si intuiva il volto decrepito, così come tra le righe dell'edonismo reganiano, scopiazzato in Italia negli anni 80 dei paninari, della Milano da bere, del drive-in, del craxismo della voragine del debito e della nascita del berlusconismo; la finanziarizzazione dei mercati e la perdita del valore del lavoro a favore del capitale non ne sono che la ovvia conclusione.
Evidentemente Marx non aveva tutti i torti; eppure di lui non se ne sente più parlare, men che meno dalla [cosidetta] sinistra.
Abbiamo sconfitto il comunismo, o meglio la sua degenerazione in politica; ma cosa ci hanno lasciato questi decenni di capitalismo, questo vento della destra che da Tatcher - Regan in poi è soffiato sul mondo? Egoismo, tristezza, povertà, diseguaglianza.

Non si pensi che siano questioni lontane dai nostri borghi; se siamo così avari nel dare il nostro contributo alla comunità, alla discussione, nel costruire capitale sociale, il motivo non è il valium, non sono le scie, non è la televisione; questi non sono che i mezzi conseguenti ad una impostazione politica.

Stiamo pagando le conseguenza di decenni di capitalismo sfrenato e di incapacità nel costruire socialità; stiamo pagando il nostro tributo al vitello d'oro.

2011-12-13 16:15:37siamo un po' seri... o no?in risposta a questo messaggio
RisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatonaRisatona

Alessandro il Grande, anzi di più: Alessandri i Grandi!
2011-12-09 09:37:07La Rete degli Anelli?iniziata la discussione
Ho trovato molto bello questo racconto di Marco Calamari che parla della storia della Rete in toni epici. Mi sembra utile per capire da cosa siamo passati, dove siamo e verso cosa stiamo andando, con una punta di speranza sul finale.
2011-12-03 23:38:06Non e' pocoin risposta a questo messaggio
Struggente dipinto di un grande.
Io non l'ho conosciuto; tuttavia questo tuo dipingerne la figura con piccoli significativi tratti gli rende onore.
'Era bellissimo sul palco, e noi non potevamo non credergli'; che potenza dietro questa frase, tanto per chi ne è oggetto quanto per chi ne subisce la fascinazione.

E mi si rimescolano dolcemente e dolorosamente (=struggere?) le viscere dell'anima nel leggere insieme le parole comunista, rompiscatole, malinconico, romantico e sommarle alla tragica scelta definitiva che spero non avrò mai l'ardire di giudicare.

Vado anch'io coi miei pensieri ai grandi che hanno illuminato il mio travagliato percorso culturale, cerco aggettivi che li accomunino, pensieri che li raggruppino, ide(ologi)e che li rappresentino; lo sforzo è vano, il tentativo di scissione analitica è inutile e, in fondo, stupido.

Resta chiaro che una persona è grande al di là delle categorie nelle quali la vogliamo segregare, resta chiaro che esistono persone potenti e forti, bellissime anche vicino a noi; persone che forse non sono su un palco, ma che quando ti parlano sono bellissime, e non puoi non credergli.

Magari sono solo momenti nella vita di una persona che conosci (e che magari sottovalutavi), gocce di gloria che la rivestono di splendore in quel preciso magico istante in cui ne intercetti lo sguardo e ti lasci ferire indifeso.

Questo tuo tratteggiare un grande forse può aiutarci tutti a scovare i tanti grandi che ogni giorno abbiamo vicino intravedendone, anche solo per un attimo, il loro splendore di fronte alla quale le miserie del presente spariscono

Santocielo: non è poco.
2011-11-28 22:08:13Ma che furia...in risposta a questo messaggio
Caro Alessandro Furioso,

mi sfugge qualcosa nella critica che porgi al governo Monti, "Doveva essere un governo subito pronto e invece sono passati 20 giorni".
Mi sembra un po' strano affermato dalla parte politica che ha appoggiato il governo B che in qualche lustro (non in 20 giorni) non è riuscito a combinare nulla, anzi, è riuscito a portarci in questo sfacelo.
Capisco l'ardore politico, lo scagliarsi verso il nemico con il viso algido e fiero sprezzo del pericolo ma... mi sembra che ti stia parlando addosso.
E' vero, abbiamo una memoria corta, noi italiche genti; proprio per questo mi faccio un nodo alla memoria e vorrei che non dimenticassimo mai in futuro che la destra, in Italia e in questo tempo, ci ha portato a governi da operetta, ad una nazione esposta al ridicolo di fronte a tutti, allo sfascio sociale di cui la tua parte, come ho già scritto, deve portare onta e vergogna per esserne stata attiva sostenitrice.
Con questo non voglio giudicare la destra in sè, come parte politica; voglio però esprimere un giudizio su questa italica destra, su queste persone che ci hanno maldestramente governato e che tu (e con te la maggioranza degli elettori) hai sostenuto e promosso, e di cui fai parte.

Non ci sono stati i perfidi comunisti su cui gettare la colpa; stavolta erano fuori dal parlamento, e la maggioranza destrorsa aveva numeri tali da poter attuare qualsiasi programma a favore di questo paese, anche imponendosi sulla (finta) sinistra presente nelle aule.
Non ha fatto nulla.

Non rispondiamoci col benaltrismo, o dicendo che la sinistra non sarebbe stata in grado di fare meglio; potrebbe anche essere vero e non elude la questione centrale; senza una autocritica, un giudizio severo e un profondo ripensamento non potrà mai esserci in Italia la destra di cui un paese democratico può avere bisogno.
2011-11-28 08:33:06Gli odori si espandono...iniziata la discussione
...in tutta Torino (la città più inquinata d'Italia!), a quanto pare, a partire dalle nostre zone; ve ne sarete accorti andando verso la città.
Un impianto di compostaggio è utile all'ambiente e, se ben progettato, non rilascia cattivi odori.

Scrive Vittorio Bertola a proposito del 'punto ambiente' del CIDIU di Druento:
"Il problema è che a quanto pare l'impianto è mal progettato, e non c'è verso di farlo funzionare senza far uscire gli odori in questo modo insopportabile; è normale che il compostaggio, ovvero il far marcire i rifiuti organici fin che non diventano concime, puzzi tremendamente, almeno se è fatto all'aria, ma gli impianti sono progettati per trattenere all'interno gli odori… questo evidentemente ha qualche problemuccio. E poi, naturalmente, c'è il dubbio che altre attività puzzolenti facciano che unirsi al coro, tanto c'è già questa puzza di base…"
2011-11-25 15:08:37avete TRE informazioni?iniziata la discussione
Qualcuno di voi usa l'operatore TRE a La Cassa per il cellulare? Sapete dirmi qual è il grado di coperura e le prestazioni, anche per la connessione su internet?
Grazie!
2011-11-22 22:07:28allegramente minoritari: dibattiti lacassesiiniziata la discussione
Da affezionato del confronto pubblico,
ho giubilato nel vedere sul sito lcuppt (per gli stranieri e  i non godenti dello ius soli: il sito della lista di minoranza, la cassa un paese per tutti) un articolo scritto con allegra vena ironica, di pungolo all'operato dell'amministrazione comunale e di informazione  a tutti: ciò che un'opposizione deve fare.
Si parla dello Sportin, dell'illuminazione a led, del rifacimento delle strade, di ambiente, piante e fogne; tutti argomenti per i quali si spendono soldi pubblici e sui quali è giusto dibattere, anche davanti ad una polenta come proposto.

A dire la verità alcuni passaggi mi sono oscuri; probabilmente ciò è dovuto alla mia non sufficiente conoscenza degli argomenti proposti e me ne dolgo.
Per questo spero che a questo articolo seguano commenti, dibattito e proposte in modo che sia l'inizio di una discussione che porti all'evidenza telematica le questioni che interessano tutti; commenti e proposte che siano anche al di là della appartenenza o della simpatia alla lista in modo da qualificare il dibattito con diversi punti di vista.
Sarebbe bello anche un'intervento telematico diretto dell'amministrazione che difenda le proprie tesi; anche se su questo punto abbiamo capito che è sorda e che non si pronuncia, se non in modo un po' più arcaico, utilizzando le colonne del 'giornalino' stampato a cadenza stagionale, dallo spazio contingentato e dalla impossibilità di confronto.
Certo, qualcuno riterrebbe onta e vergogna scrivere sul sito dell'"altro"; noi, abituali allegri frequentatori di questo e altri forum, ridiamo di queste riserve che denunciano più l'arretratezza di chi guarda dalle persiane chiuse per timore di mostrarsi che non una timidezza d'espressione telematica che è fuor di ragione in questi tempi.

L'articolo comincia con 'Caro Socio...', al che ero tentato di non proseguire, non sentendomi qualificato a farlo, e non essendo l'articolo destinato a tutti; ho tuttavia indugiato nella lettura che mi ha comunque rallegrato per il tono e l'intento, anche se l'invito a rinnovare la tessera e a partecipare alle riunioni cade, nel mio caso, nel vuoto.

Auguro il miglior successo all'iniziativa promossa: c'è bisogno di essere partecipi alla vita in comune dando anche un poco, un minimo, del nostro tempo per iniziative utili a tutti.
2011-11-21 21:46:09Banche & vitain risposta a questo messaggio
Caro Alessandro,
non ho capito bene cosa vuoi dire. O meglio, spero di non averlo capito.
Non penso che tu sostenga che ci sia un'evasione buona e una cattiva; farei un torto alla tua intelligenza e sensibilità politica; penso che tu convenga che l'evasione fiscale sia un reato e per questo non può essere buona.

Sostenere che l'evasione della carriolata di legna è cosa ben diversa da quella dei grandi industriali può valere qualche deciso sguardo di approvazione e un giro di birre al bar, ma non è certo la modalità con la quale un amministratore della tua levatura può affrontare un discorso fiscale.

Anche le gocce di benaltrismo che punteggiano il tuo intervento penso ti siano scivolate di penna; sai bene che c'è sempre ben altro di cui parlare, qualsiasi discorso si affronti, purchè faccia comodo sviarlo.

Se da privato cittadino puoi evadere le tasse sulla carriolata di legna o sull'ortaggio perchè da grande imprenditore non puoi fare, mutatis mutandis, le stesse cose? Un principio deve valere per tutti.

Chi difendi con la tua posizione? chiunque faccia del contante il suo guadagno: chi spaccia, chi estorce il pizzo, chi lavora sottobanco, chi evade alla grande, chi deve fare qualcosa di illegale.

Dici che il problema sono le piccole transazioni dell'hobbista ortolano? Bene, facciamo una battaglia perchè siano detassate, non perchè siano illegali e taciute perchè c'è ben altro eccetera eccetera.

E dopo tutte quanto hai scritto finire con 'meno populismo e più fatti concreti'... beh.

Permettimi ancora un pensiero: dici che sarebbe preoccupante legare indissolubilmente la propria vita alle banche.
Perchè, per te non è così? Sei fortunato.






Per le foto dei profili: lavori in corso sul server, presto sarà tutto a posto.
2011-11-21 16:43:29La moneta ha i giorni... contanti.in risposta a questo messaggio
Sui contanti elettronici sono d'accordo, eliminiamo la moneta del tutto.
Naturalmente azzeriamo le commissioni bancarie.

Sarà molto più difficile lavorare in nero; quasi impossibile.

Perchè no?
2011-11-15 22:35:11annusando il cambiamentoin risposta a questo messaggio
Non penso che Monti sia un santo, non penso che sia 'la' soluzione, tuttavia sono sicuro che il governo di centrodestra che ci ha indegnamente governati ultimamente abbia massacrato l'Italia nelle finanze e nell'immagine; su di lui e su chi l'ha appoggiato (lega, destra) cada l'onta e la vergogna.

Sono sicuro che sarebbe stata una iattura continuare con i politici di quel governo che è democraticamente caduto perchè non sostenuto da una maggioranza parlamentare.
Non confido nelle borse e nei mercati come segnale di ripresa; spero che un giorno esista una politica superiore ai mercati (comunista! comunista! booohhh! o... fondamentalista clericale? fate voi).
Non penso che andare a ri-votare le stesse persone con la stessa legge elettorale porti ad un miglioramento in 45 giorni, anzi: chi ci ha portati in questo stato di cose (maggioranza e opposizione) non risolve nulla anche se ci si scambia le poltrone.

Non c'è Argentina o Islanda che tenga: la nostra classe politica sta divorando se stessa e l'Italia, non c'è alcuna soluzione se restano le stesse persone al potere da decenni.

E' ora di cambiare aria; speriamo non abbia odore di zolfo.
2011-11-15 08:39:33cinguettiamo?in risposta a questo messaggio
Ciao,
il sito ha cinguettato (twitter=cinguettìo) per un anno e mezzo circa automaticamente, poi ho disabilitato la funzione perchè nessuno la seguiva. Twitter in Italia s'è sviluppato molto meno che all'estero...
Tuttavia se vai su geoblog e abiliti i twit vedi che su La Cassa ce ne sono un paio e, allargando il raggio, si vede che intorno a noi (es Ciriè, Druento, Alpignano) qualcuno cinguetta.

Penso che siamo all'inizio di un fenomeno di massa; per ora pochi lo seguono, ma l'utilità è grande: basta pensare ai twit che ci hanno tenuti informati durante l'alluvione (hashtag #allertameteoPM).

Contemporaneamente vorrei ricordare che questa dei twit non è internet libera, ma un sistema controllato da una company che decide a chi dare accesso ai dati, anche riservati, degli utenti (un esempio qui).

Nel caso ci fossero più twit vicino a La Cassa mettero un box live in home page;   qui puoi vedere, a destra, quelli vicino a Druento.
2011-11-06 21:48:36Scuole aperte domani a La Cassain risposta a questo messaggio
Secondo l'informazione data dal sito La Novità le scuole della Val Ceronda domani saranno aperte.

Va in conflitto con quanto scritto da altri siti, come Il Salvagente, in cui si dice: Scuole chiuse a Torino, il Prefetto: anche in Provincia. Non so a chi fare affidamento!! Se avete notizie 'fresche' scrivete a redazione@lacassa.net.
Ho inserito le webcam di qualche zona nelle nostre vicinanze, anche se non sembrano molto indicative delle condizioni meteo, specie di notte. Se ne avete altre da segnalare, fatemi sapere.
2011-11-06 19:42:46Grafici delle onde di piena e altro.in risposta a questo messaggio
Grazie Alessandro,
fa piacere vedere che dietro ai numeri degli accessi al sito ci sono persone reali!
Twitter in Italia è ancora poco usato, ma, come vedi, diventa utilissimo in questi casi; basta ceare un 'raccoglietere' di twit  in tempo reale utlizzando una parola chiave o hashtag per vedere l'elenco degli interventi che interessano.
Ben diverso da facebook, è un sistema per diffondere brevi informazioni.
Su una parte innovativa e poco usata del sito, il geoblog, è possibile vedere tutti i twit fatti sul territorio; basta ingrandire la cartina quanto basta (per esempio su Torino) e cliccare sul pulsantino in alto a destra con la 't' blu per vederli proiettati sul territorio.

Altro strumento utile per visualizzare le stazioni radiomobili sul territorio lo trovate su www.losero.net, nella sezione APRS. Se cliccate sulle icone blu [wx] trovate i dati meteo delle stazioni abilitate; se togliete il check da 'meteo only' trovate tutte le radiomobili presenti in ogni zona (del mondo).

Infine ho aggiunto i grafici degli idrogrammi di piena in tempo reale dell'ARPA Piemonte per il Po ai Murazzi e a Crescentino e per la stura di Lanzo a Lanzo, sempre in home page, ricaricatela per aggiornare i dati; se avete suggerimenti scrivete.
2011-11-04 21:30:22pioggia in tempo realein risposta a questo messaggio
Per un controllo della situazione ho pubblicato in home page i dati pluviometrici in tempo reale.
2011-11-03 08:03:55Sperando di sbagliarein risposta a questo messaggio
Guardando i dati delle precipitazioni piovose per i prossimi giorni di venerdì, sabato e domenica su la Cassa (da ilmeteo.it) ad un rapido sommario calcolo troviamo rispettivamente 50mm, 200mm e 170mm di pioggia sommando le previsioni per ogni periodo indicato.
Se andiamo a controllare le serie storiche per Torino vediamo che dal 1987 ad oggi mai, in un intero mese, si sono superate le precipitazioni somma di  questi tre giorni; il massimo è stato 362,2 nell'aprile 1989. Il mese dell'alluvione del '94 ne caddero 292.
Andando all'ottimo sito meteo di Vincenzo Pisano a Mattodera troviamo le osservazioni per le precipitazioni da luglio 2010 ad oggi; la massima è stata inferiore ai 100mm/giorno, e in nessun caso si è accumulato un periodo di piogge come quello previsto.
Quando a Roma sono caduti 130mm di pioggia ci sono stati 2 morti.

A questo punto  le conclusioni sono:
1) sto sbagliando qualcosa, il metodo di calcolo che utilizzo è sbagliato, o i dati sono sbagliati
oppure
2) stiamo andando incontro ad un week-end eccezionalmente piovoso, tanto quanto non è mai successo dal 1987 ad oggi, paragonabile a quanto è successo in Liguria (lì 520mm in meno di 6 ore).

Spero vivamente di sbagliare qualcosa, correggetemi.
Il nostro territorio è pronto a ricevere tant'acqua?
2011-10-28 09:31:55cementificando allegramente iniziata la discussione
Tutto il mondo è paese....

Scrive Vittorio Bertola su Torino:

In effetti, il Comune continua a ricevere petizioni “no palazzi” assolutamente sacrosante, ma firmate in gran parte da persone che hanno votato allegramente un sindaco che ha come punto di programma la trasformazione urbanistica come motore dello sviluppo di Torino - far girare soldi costruendo palazzi al posto di fabbriche e prati - salvo poi indignarsi quando la cementificazione arriva sotto casa loro; ma non si può salvare l'albero se non ci si preoccupa sin dal principio, culturalmente e politicamente, di sostenere la conservazione della foresta.

Tutto questo in un bell'articolo sulla zona Bertolla, dove molti sono andati ad abitare attratti dall'ambiente e per stare un po' lontano dalla città.
Non vi ricorda niente?
2011-10-25 18:28:20Qualcosa di dolceiniziata la discussione
Ho trovato particolarmente bello nella sua semplicità questo articolo preso da La Stampa che parla delle paste la domenica a pranzo.
2011-10-24 10:14:27Conto fino a 10...., no, fino a 20,.. 145, 146, 147...in risposta a questo messaggio
Ma... Alessandro non te ne sei accorto? mi sembra di aver proprio criticato Repubblica!!!!

In compenso oggi, nel giorno in cui tutto il mondo ride di noi e del nostro governo, il Giornale apre su Sarkozy e titola che 'Berlusconi lo gela'.

Ah, l'italica fantasia, il mito, l'eroe!

Sulla tua frase "l'uomo si distingue perchè ha emozioni che vengono esaltate dalle imprese di guerra" taccio [*@!!&%!] tutto quanto mi viene in mente, risulterebbe offensivo; esprimo garbato dissenso.

2011-10-23 23:44:59proporzioniin risposta a questo messaggio
Mi unisco al cordoglio per le vittime del terremoto turco.

Voglio sommessamente evidenziare un'assurdità: sul sito di repubblica.it, in questo momento, la morte improvvisa  di un 'valoroso' motociclista ha quattro volte lo spazio di mille morti turchi.

Qualcosa non torna, e mi rode.



2011-10-23 01:12:44next stopin risposta a questo messaggio
Caro Alessandro,
ti rispondo senza ben sapere a quanti interessa il nostro dialogo a distanza; ma l'argomento è stimolante e volentieri lo affronto.

Farei offesa alla tua intelligenza se pensassi che tu semplicemente utilizzi i periodi storici favorevoli al tuo pensiero per trarne giudizi politici, dimenticando quelli che ti sono scomodi e ignorando quanto t'ho riportato lo scorso intervento; voglio invece pensare che le tue considerazioni sul '68 e sul 6 politico siano fondate, buttando a mare tutti i riconoscimenti che quel periodo ha avuto come effettivo momento di cambiamento positivo della società.
Altrettanto vorrei dire per il dopoguerra; un periodo che ha costruito la nostra fortuna come nazione lo demolisci in quattro e quattr'otto; a questo punto non capisco chi sia ad averci fatto diventare la settima nazione al mondo industrializzata in quel periodo. Probabilmente è stata la bonifica dell'agro pontino.
Tieni conto che nella 'casta' in quel periodo del dopoguerra c'erano persone di una levatura morale che farebbe impallidire qualsiasi politico odierno.

Ciò su cui non sono d'accordo è il sistema pensionistico. Allora lo stato era senza soldi e pagava i propri impiegati molto poco, anzi pochissimo. Per questo aveva inventato il 'baratto' di abbondare sulle pensioni per dare più avanti ciò che non poteva dare subito; non levando a posteriori questi privilegi sono nati gli squilibri pensionistici dell'INPS che, ricordiamolo, di per sè è in attivo ed in grado di pagare tutte le pensioni. Sono i prelievi per altri fini che ne dissanguano le casse.

Sul fatto che il '68 (tu riporti il '69... perchè? o hai registrato le cose a posteriori, oppure Freud era veramente un genio) abbia rovinato la cultura e l'istruzione forse dovresti dare qualche pezza d'appoggio un po' più pregnante rispetto a ciò che proponi, anche se premetti che non hai le capacità per sostenerlo (allora perchè lo fai? ispirazione divina? o di partito?). Io, elettrotecnico, ho potuto frequentare una università scientifica e laurearmi; cosa che mi sarebbe stata preclusa dal sistema pre-68 che lasciava ai soli licei la possibilità di accedere alle 'scuole alte'.

Continuiamo pure il dibattito, che mi sollecita e diverte, allarghiamolo a chi vuole intervenire; se però si riduce a dire che tutto ciò che 'sa di sinistra' è sbagliato, possiamo anche fermarci qui.

2011-10-21 16:48:15Caro amico ti scrivoiniziata la discussione
A volte incontro qualcosa di nuovo nel discutere di politica; e allora mi ferma un attimo, attonito, stupito d'essere stupito.
In mezzo alle stupidità à la Facebook (il mezzo è il messaggio, che senso ha parlare di politica con la voce e i mezzi di una società di pubblicità?) e agli articoli 'soliti' dei grandi quotidiani nella  raccolta di fonti di informazione nei miei bookmarks c'è il bellissimo Giap, curato da quei  Wu Ming & company che tante idee nuove hanno dato alla scrittura .
Ecco, la frase che m'ha scosso è questa:

"La catastrofe c'è già stata. E prima che politica ed economica, essa è stata culturale"

ed è in un articolo nel quale il protagonista (Luca, #WuMing 3) parla dell'infarto che l'ha colpito il giorno prima della manifestazione del 15 ottobre. Insieme alla frase sono citati i tempi lunghi necessari per una possibile 'cura' della catastrofe.

Sembra una banalità, magari per molti di voi è pensiero quotidiano: per me no, è novità vederlo scritto a chiare lettere, è novità il fatto che mentre qualcuno s'accapiglia sui black block e sui P(d)(l) vari proponendo miracolistiche ricette risolutive (dal manganelliamoli tutti all'incarceriamo la polizia) altre persone vedano chiara la genesi di ciò che ci ha portato a questo stato di cose, a questo 'infarto' della nostra società.

La catastrofe c'è già stata.
Il problema è il passato, che ci ha rovinato la vita di oggi. E' successo qualcosa in Italia, diciamo dal craxismo in poi che ha ucciso la società civile. Ed è successo mentre io non me ne stavo accorgendo. Eppure l'avevo subodorato... quando Agnelli ha detto 'la festa è finita' mi son detto 'Ah si? ma io dov'ero?'

Prima che politica ed economica, essa è stata culturale.
Perchè prima di tutto viene la cultura; poi tutto il resto, nonostante che tutti pensiamo che si filosofeggia solo con la pancia piena.
Quindi stiamo oggi pagando la crisi culturale innestata in questo paese venti o trent'anni fa. E siamo appena agli inizi; non c'è nessun segno che ci possa indicare un futuro migliore a breve. Sono necessari tempi lunghi, una classe politica lungimirante che accetti di perdere la sedia su cui è seduta a causa di decisioni impopolari nel breve periodo che diano frutto solo a posteriori; E' necessario un cambio culturale, è indispensabile che le leve formative si muovano in questa direzione: la scuola, la formazione degli amministratori degli enti pubblici, la manutenzione accurata di ciò che oggi ancora faticosamente funziona.

Non c'è un 'altrimenti', non c'è un altro modo di operare, perchè l'alternativa non è la catastrofe: quella c'è già stata, il passo verso la Grecia, e oltre, è breve ed automatico: perderemo a breve tutte le nostre sicurezze.

Questa è la novità che ho percepito: una presa di coscenza della situazione in cui siamo e verso la quale ci stiamo muovendo, senza speranza che i prossimi tempi possano cambiare qualcosa. Mi torna in mente qualche strofa di Dalla

l'anno che sta arrivando,
fra un anno passerà,
io mi sto preparando, è questa la novità.

Prepariamoci.

Eppure, a guardare Drive In trent'anni fa non sembrava così grave....

2011-10-19 16:12:06purtroppo?in risposta a questo messaggio
sono solo coincidenze tu dici... già, solo coincidenze il fatto che quando c'è la destra al governo queste cose succedono. Solo coincidenze? Forse no, ma io lo leggo in modo diverso da te.

Riguardo al fatto di manifestare irriconoscibili ti dò ragione, nel senso che dovrebbe essere vietato farlo. Sia per i manifestanti che per i poliziotti che, come in altri paesi d'Europa, dovrebbero avere un codice di riconoscimento ben visibile, così se, come a Genova, qualcuno si rende colpevole di violenze gratuite sia chiaramente individuabile, anche se, pur dopo esplicite condanne, queste persone sono state promosse.

Riguardo alla strage di  Bologna e agli 'innocenti ingiustamente incarcerati', leggo da Wikipedia:

"Lentamente e con fatica, attraverso una complicata e discussa vicenda politica e giudiziaria, e grazie alla spinta civile dell'Associazione tra i familiari delle vittime della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980, si giunse ad una sentenza definitiva della Corte di Cassazione il 23 novembre 1995. Vennero condannati all'ergastolo, quali esecutori dell'attentato, i neofascisti dei NAR Giuseppe Valerio Fioravanti e Francesca Mambro, che si sono sempre dichiarati innocenti, mentre l'ex capo della P2 Licio Gelli, l'ex agente del SISMI Francesco Pazienza e gli ufficiali del servizio segreto militare Pietro Musumeci e Giuseppe Belmonte vennero condannati per il depistaggio delle indagini.
Il 9 giugno 2000 la Corte d'Assise di Bologna emise nuove condanne per depistaggio: 9 anni di reclusione per Massimo Carminati, estremista di destra, e quattro anni e mezzo per Federigo Mannucci Benincasa, ex direttore del SISMI di Firenze, e Ivano Bongiovanni, delinquente comune legato alla destra extraparlamentare. "

Se hai ragione a sostenere quello che dici e hai coraggio di sostenerlo pubblicamente vai su Wikipedia e correggi la voce, scrivendo che i neofascisti che purtroppo sono innocenti e ingiustamente carcerati.
(Forse qualche maestrina valsusina aveva in realtà organizzato tutto?)

Se invece non hai ragione, Alessandro, quel purtroppo che hai scritto è violenza a chiare lettere; e chi semina vento, raccoglie tempesta. Dalla violenza non è mai nata giustizia, nè pace, nè verità.

2011-10-18 23:54:47Siamo in tanti a pensarla così.in risposta a questo messaggio
Fa piacere che ci sia qualcuno sensibile a proposte di una visione diversa dello sviluppo; a volte sembra di lanciare sassi in uno stagno e di non vedere neanche le onde sull'acqua...
Ed invece è confortante ricordarci che lo sviluppo futuro del nostro territorio può essere diverso da quello che è stato negli scorsi cinquant'anni.
Certo, una visione diversa comporta sforzi diversi da parte degli amministratori; una visione illuminata che vada oltre alla semplice rapina del suolo naturale per costruire villette a schiera, o capannoni Ikea che rubino il lavoro a tutti i mobilieri piemontesi.

Per i prossimi interventi, una mozione d'ordine: è sempre meglio inserire nel forum proprie parole ed evitare i copia/incolla; in questo modo diamo maggiore valore a quanto scritto nel forum.
Anche perchè in questo caso l'articolo di partenza è ricco di commenti interessanti.
2011-10-18 23:45:01Sollevamiin risposta a questo messaggio
Speranzoso Di Giusti Manganelli Alessandro,
non è certo sostenibile che le forze dell'ordine, in toto, siano i fomentatori dei disordini; non è certo questo quello che dico.
Sono anzi convinto che nella stragrande maggioranza delle forze dell'ordine c'è gente che fa onestamente un lavoro difficile e malpagato ed è lì per difenderci; ha il monopolio della forza perchè glielo affidiamo noi come stato democratico e merita tutto il nostro rispetto.
E' una conquista dello stato di diritto maturata attraverso millenni di lotte e soprusi.
Chiunque sostenga qualcosa di diverso deve proporre un'alternativa credibile, altrementi taccia.

Non possiamo però chiudere gli occhi di fronte a quanto succede.
Di Genova non ricordiamo certo i motivi della manifestazione.
Di Roma non sono neanche stati abbozzati dai giornali i motivi che hanno portato in piazza un fiume di persone.
Della TAV in sè non se ne parla più; si parla solo dei possibili disordini.

Se, per ipotesi, esistesse qualcuno dietro a questa regia, non potremmo che concludere che il suo obbiettivo (raggiunto!) è far dimenticare i motivi della protesta, deviando l'attenzione e denigrandone i sostenitori.
Oggi se tu fossi un ipotetico politico sostenitore della TAV per risolvere la questione avresti un ipotetico sogno nel cassetto: che a Susa ci fosse un grande casino, botte da orbi, militari, anarco-insurrezionalisti che tirano bombe, black block che marciano in falangi, scontri, sangue, morti e feriti: perchè in questo modo la faremmo finalmente finita, si farebbe la TAV e sarebbe dimostrato che chi non la vuole è solo una frangia di violenti, parassiti e romantici ambientalisti che non sanno come si fa a vivere, e che quando i soldi cadono su un territorio bisogna fare la hola, altro che fare resistenza.

Proprio per questo, perchè chi è al potere ha tutto l'interesse che gli scontri avvengano, posso ipotizzare che ci siano infiltrazioni del 'potere' stesso tra i black block.

Non ci vuole una grande memoria per ricordare le grandi stragi degli ultimi decenni e per ricordare che, neanche in un caso, i cosidetti anarco-insurrezionalisti ci abbiano mai centrato un'acca.
Lo stato invece, i cosidetti e misteriosi 'servizi segreti deviati', in qualche modo sono spesso stati presenti.

Oggi no?

Alessandro, se tu hai questa certezza aiutami, convincimi che sia così, ne ho bisogno, ne ha bisogno tutta la nostra collettività di fidarsi delle istituzioni. Dacci qualche prova che questa volta, e a Genova, e a Roma, e con quello che capiterà a Susa sono veramente quattro ragazzotti foruncolosi, anarcoidi e violenti a mettere in scacco le nostre forze dell'ordine.
Sarebbe un sollievo.
2011-10-17 18:11:09Senti subitoin risposta a questo messaggio
Alessandro,
non è in questo modo che può procedere una discussione.
Ti ringrazio, come al solito, per dare la tua voce a questo forum;voglio però ribadire che non s'arriva da nessuna parte se la discussione è tra fare santi o meno i responsabili delle violenze; perchè, a parole e teorie, tutti siamo contro la violenza e tutti deprechiamo quant'è successo. Quando poi si tratta invece della vita vera, non esitiamo ad essere violenti con gli altri pur di affermare la nostra supremazia: di potere, di pensiero, di orgoglio (a volte solo di vicinato!).
Qualcuno vuole instillare il dubbio che questi disordini possano anche essere fomentati dalla polizia stessa, che ci sia una regia a monte: questa può essere una discussione che ha un senso (non una ragione: un senso). E di questo allora discutiamo: se ci crediamo gridiamo ad alta voce che no, non è possibile che sia così; diciamolo chiaro e tondo se ci crediamo, la polizia non ha, mai, fomentato questi disordini anzi, ci difende da questi, com'è giusto che sia.
Chiaramente con 'polizia' intendo tutti i sistemi di gestione dell'ordine italiani, organismi dello stato comunque chiamati, dalla finanza ai forestali al sisde.
Abbiamo un 'ragionevole dubbio' che non sia così, che esistano gli 'infiltrati'? Diciamolo, scriviamolo, assumiamocene la responsabilità, proponiamo tesi, discutiamone.
Non ha alcun senso invece il 'santi subito'; demonizza le tesi dell'avversario e non gli dà parola. Abbiamo già fin troppi politici che sostengono tesi in questo modo, almeno in questo infinitesimo spazio di discussione liberiamocene, sìamo noi stessi.
(accidenti, il verbo 'essere' all'imperativo è dai tempi del sussidiario che non lo vedevo).

Ho alcune idee abbastanza chiare sull'esistenza, o meno, di territori di contiguità tra le 'polizie' e i 'black block'; tra queste nessuna sostiene di fare santi gli uni o gli altri, ma se ne vogliamo discutere il forum è, naturalmente, aperto.

Aperto a tutti coloro che hanno il coraggio di mettere nero su bianco ciò che vivono e ciò che pensano, senza dover riportare pensieri di terzi, senza nascondersi dietro citazioni altrui, esponendosi chiaramente, sapendo che si può anche sbagliare: senza nascondersi, senza alcuna paura di essere impallinati, di essere spaccati dalla vita che, spesso, non fa sconti a chi sbaglia ma premia chi s'impegna di persona nel cercare giustizia.
2011-10-12 16:58:30dàiiniziata la discussione
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Cari ragazzi e ragazze, cari giovani: studiate. Soprattutto  -  anche se non solo  -  nella scuola pubblica. Ma anche quando non siete a scuola. Quando siete a casa vostra o in autobus. Seduti in piazza o ai giardini. Studiate. Leggete. Per curiosità, interesse. E per piacere. Per piacere. Anche se non vi aiuterà a trovare un lavoro. Tanto meno a ottenere un reddito alto. Anche se le conoscenze che apprenderete a scuola vi sembreranno, talora, in-attuali e im-praticabili. In-utili. Nel lavoro e anche fuori, spesso, contano di più altre "conoscenze" e parentele. E i media propagandano altri modelli.  Veline, tronisti, "amici" e "figli-di"...  Studiate. Gli esempi diversi e contrari sono molti. Non c'è bisogno di rammentare le parole di Steve Jobs, che esortava a inseguire i desideri. A essere folli. Guardatevi intorno. Tanti ce l'hanno fatta. Tanti giovani  -  intermittenti e flessibili  -  sono convinti di farcela. E ce la faranno. Nonostante i giovani  -  e le innovazioni  -  in Italia facciano paura.
[..]

Ilvo Diamanti su Repubblica
2011-10-05 22:53:42E' la fine del web come lo conosciamo, but I don't feel fine.iniziata la discussione
Non penso che il decreto sulle intercettazioni possa far chiudere le espressioni del web, perchè non è applicabile e dimostra solo l'ignoranza di chi lo promulga.
Ciò che mi preoccupa è ciò che sta dietro  a chi muove i fili dei burattini che l'hanno proposto; per quanto ignoranti, hanno capito che la rete è potenza democratica e cercano di tacitarla.
Anche Beppe Grillo, che un tempo sfasciava i computer sul palco come simbolo del male, da qualche tempo  l'ha capito e ha creato un movimento di rete che influisce sulle persone e sulla politica italiana.

"It's the end of the web as we know it", è la fine del web così come lo conosciamo, qualche giornalista sostiene parafrasando i R.E.M (It's the end of the word as we know it - and I feel fine),  in questo illuminante articolo.

Ciò che hanno compreso i burattinai è che sarà lo stesso 'popolo della rete' ad impiccarsi da solo utilizzando i grandi social network: faceb%k e g%gle in primis, esattamente come le casalinghe e gli anziani si sono fatti strangolare da mediaset.

Ormai anche i più alternativi tra i giovani (e vecchi)  politicanti usano i social network; non hanno capito la lezione che arriva dalle rivolte in nordafrica: solo email, al massimo siti web piccoli, non multinazionali.

Ciò che non si riesce a capire, e che non è facile capire, è che stiamo perdendo livelli di libertà in rete e ciò significa perdere livelli di libertà nella nostra socialità, nel vivere civile.
E' difficile capire perchè il concetto si interseca con considerazioni tecnologiche che, com'è logico, non tutti possono facilmente padroneggiare; tantomeno quei manichini affetti da delirio di onnipotenza dei nostri politici.

Cercherò comunque in breve di dare qualche dritta, rischiando l'accusa di hybris nell'analisi sociale, con la sola stupida speranza di poter dire un giorno la stupidissima frase 'io l'avevo detto':
Se voi, o la vostra organizzazione,

1) non avete un dominio di secondo livello non siete cittadini di prima classe (mutuato dall'articolo citato, di cui raccomando la lettura, compresi i 184 commenti), se non sapete cos'è un dominio di secondo livello siete messi male. La (nuova) legge non ammette ignoranza, non pensate di essere al riparo.
2) se avete un dominio a vostro nome, ma utilizzate software fatto da altri, siete comunque al servizio di chi ve lo fornisce e siete soggetti al suo modo di governare
3) se utilizzate software open source, ma non contribuite alla comunità open source con donazioni o con sorgenti, non siete padroni di ciò che esprimete in rete e siete facilmente controllabili nelle vostre azioni

In rete non esiste nulla di gratuito; tutto ciò che vi sembra gratis in realtà lo pagate caro, tutto ciò che pagate lo potete invece controllare (nei limiti dei contratti).

La rete sta passando da qualcosa di immateriale a qualcos'altro di dannatamente fisico, che influenzerà sempre di più le nostre vite.
Serve, soprattutto da parte di chi vuole fare politica o amministrare cittadini,  uno sforzo grande  di comprensione, di studio, di adattamento alle nuove culture, di confronto con il mondo globale dei due miliardi (oggi) di persone connesse ad internet.
 Il nuovo controllo mondiale sta passando sopra le nostre teste e attraverso la luce dei nostri monitor; la televisione non è più nulla, andrà presto a morire come mezzo di comunicazione di massa, sarà uno dei tanti siti web.

Se la rete è potenza democratica e qualcuno vuole uccidere questa libertà è ora di muoversi, e di smettere di fare spallucce o sorridere di fronte al parallelo tra hacker e partigiani.
Sveglia, il tempo è passato, la guerra iniziata.
Se anche un tardo come Beppe Grillo nel suo Blog oggi (5/10/11) intitola 'guerra alla rete' voi che siete molto più avanti di lui che aspettare a muovervi?
2011-10-05 12:58:26odo il tremore dell'arrivo dei cavalli dell'Apocalissein risposta a questo messaggio
Sono d'accordo con te, Marco; c'è bisogno di ideologie nel senso buono e potente del termine, altrementi i movimenti durano lo spazio di qualche istante.
L'abbiamo visto con i verdi nostrani...

Tuttavia non dispero; quando anche l'Italia sarà obbligata a licenziare 30000 statali come la Grecia (non mi sembra che ne siamo molto distante) forse comincerà davvero una sollevazione popolare alla quale non si può rispondere con casinismi, berlusconate, grillate o spargendo dipietrisco.

So che sembra di parlare dell'Apocalisse; tuttavia a forza di tartassare i poveracci che non hanno lo straccio d'un contratto, o ce l'hanno breve, i pensionati, le partite iva o gli imprenditori delle piccole imprese come me alla fine, succhiato tutto il succhiabile, essendo impossibile intaccare i capitali e i veri ricch per la contradizion che nol consente del capitalismoi, si comincerà a tagliare sugli statali licenziandone qualche decina di migliaia alla volta.

Serve questo per svegliare il popolo?


2011-10-04 16:10:29sei proprio impietoso...in risposta a questo messaggio
...ma non sono affatto d'accordo con quanto dici.

Non sento nessun politico parlare di un possibile superamento del capitalismo proponendo qualcosa di alternativo, mente il post di Bertola mette il dito nella piaga.

Mi sembra invece di cominciare a vedere qualcosa di originale che, dopo una adolescenziale esperienza 'dal basso', comincia a mettere le basi per qualche ragionamento più 'adulto'. Non è un gran che, ma vedo più speranza in un futuro politico da questi ragionamenti che dagli stantii ammuffiti discorsi dei politici del millennio scorso.
2011-10-04 08:37:15I nodi vengono al pettineiniziata la discussione
"convivono presumibilmente nel Movimento, con pesi quasi uguali, due visioni dell'economia radicalmente opposte e difficilmente conciliabili, una che vorrebbe aggiustare il capitalismo e l'altra che vorrebbe rovesciarlo; e nello scioglimento di questa contraddizione sta gran parte del futuro politico delle cinque stelle"

Vittorio Bertola, ex candidato sindaco per il Movimento 5 stelle.

Vedo un po' di movimento in questo movimento; era ora.
Su queste questioni i grandi partiti hanno perso la voglia di interrogarsi; a destra perchè hanno una risposta certa e vecchia, al centro perchè della risposta non gliene frega niente purchè se magna, a sinistra perchè si son dimenticati da dove sono nati e la Bolognina è diventato il fiume Lete (quello che nell'aldilà cancella tutti i ricordi del passato).
2011-09-22 08:39:49Non ti chiedere cosa stai pagando: chiediti chi ti sta vendendo.iniziata la discussione
Nelle letture del mattino ho trovato una chicca che voglio condividere.
L'argomento ha valenza ampia; in particolare è riferito a Google Plus, il nuovo social network che vuole surclassare facebook.
Nella mia bulimia di rete sono iscritto a G+  [anche] con il  nome reale; mi potete trovare, così come su FB e ovunque in rete.
Nell'articolo in questione si puntualizzava sulla necessità per questi social network di ottenere nomi di persone reali, corrispondenti a personi fisiche vere e, di conseguenza, a carte di credito vere, conti bancari reali.
Ad un certo punto viene affrontata la messa a disposizione gratuita di questi software; facebook non costa (sembra) nulla, così come G+ e tante altre cose 'offerte' dalla rete.
Ed ecco la chicca:

"se usi un servizio e non lo stai pagando, allora sei tu il prodotto venduto"

(If you're not paying for it, then you're the product being sold)

Grande affermazione, su quale varrebbe la pena riflettere per dare senso a ciò che vediamo online nel momento in cui la rete sta fagocitando il reale con riflessi non così banali sulla vita di tutti i giorni, ignorata dalla nostra classe (?) politica che, anzi, rema in senso opposto (tranne qualche lodevole eccezione).

Non è tutto oro ciò che luccica in rete, anzi; ma se non teniamo le antenne alzate rischiamo di giudicare col metro del millennio scorso i fenomeni di quanto succede oggi.
2011-09-19 22:04:34Grande Biagioin risposta a questo messaggio
Null'altro serve dire.
2011-09-19 22:02:42Deh! Qual dilettevole sollazzo, et piacevolissimo.in risposta a questo messaggio
Fabrizio,
mi hai fatto capottare dalle risate.
Asciugandomi le lacrime che ancor mi rigano l'austero sembiante, da accademico solone sentenzio:
sestilustrio servizio nella Pubblica Amministrazione appuntito t'hanno il giudizio, così che lo  scrivere tuo graffia leggero nel modo e profondo nel solco.

Leggerti è dolce, di questi grevi tempi; riga dopo riga mi si stampa un sorriso beota crogiolandomi nel sinergiggeremo....

Il tuo decalogo potrebbe essere un buon, serio, punto di partenza per costruire un senso negli operatori della pubblica amministrazione.

Ti invito e sfido formalmente (col permesso dell'augusto biblio directore) al buffet letterario prossimo venturo (sabato 24, alle 12), nel quale t'invito a coniugare il tema proposto, 'animalmente', con questo tuo decalogo.




[disfida: ma non pensare ad Orwell: troppo semplice: la fattoria degli animali]
2011-09-13 09:11:35arido codice?in risposta a questo messaggio
our_know++ è bellissimo!
2011-09-12 23:29:51Troppo gustoso...in risposta a questo messaggio
per non risponderti in questi giorni di celebrazioni.

Michael Moore che ha fatto addirittura un film sul fatto che le torri gemelle (e non solo quelle, vedi l'altro edificio più basso indisciplinatamente crollato senza impatto aereo) sono state tirate giù da qualcun altro, e non dagli aerei, che ha denunciato che la guerra in Iraq è stata una farsa costata 650000 morti, bene, proprio lui, è stato dichiarato pazzo.


Anche Vincenzo Pisano (attento, potresti essere dichiarato pazzo anche tu!) indica link ad articoli che qualcuno definisce komplottisti, anche su LCVN una minoranza (coniugale, per me) indica la crescita zero edilizia come obbiettivo e minoranza e maggioranza le ridono dietro (pazza! non capisce nulla!), così come sulle scie chimiche che, si sa, sono solo un'invenzione komplottista: sulla quale ridere, son  tutti pazzi.
C'è da stare allegri.

Mi viene in mente la barzelletta del pazzo che si sporge dal muro del manicomio e chiede ad un passante 'siete molti là dentro?'

Da che parte pensate di essere voi?


Ah, di quanti pazzi Soloni avremmo bisogno!
2011-09-12 22:34:40umil preghierain risposta a questo messaggio
onorato e strabuzzatamente stupito
di cotanta mirabile  initiativa
leggiadramente mignolalziatamente occhifessvratamente deferentissimamente approvando
dell'Accademia palesata annuntiatione et fondatione
et a sì grande mirabile
Summo Ardimentoso Incredibil Fantasticiquattrsimilpoderoso
et Biblio Directore

prego affiliatione

qual umil membro de la academica unione

addì
duodecimo giorno di germanico
dell'anno secondo
de lacassapunctatonet
fondatione
2011-09-09 22:29:55driiinnn la ricreazione è finitain risposta a questo messaggio
Dopo i 'fantastici' anni '80 e '90 un simpatico tale di nome Agnelli disse 'La festa è finita', è ora di tirare la cinghia.

Io che ho passato gli anni '80 e '90 a tirare la cinghia mi sono chiesto: ma porcogiuda dov'ero io quando voi festeggiavate? Dov'è, quand'è che mi son perso la festa? Perchè a me non è arrivato nessun invito?
Beh, ho pensato, ora la festa è finita per tutti, almeno ora tutti dobbiamo metterci a testa bassa a lavorare.
Così ho fatto fino ad oggi, lavorando e allevando figli, ben conscio che la festa era finita e che era ora di darsi da fare.

Oggi mi dicono, e tu mi dici Biagio, che la ricreazione è finita.
Eh, no.
Adesso basta.
Chi si vuole prendere in giro?

La crisi economica è un'invenzione, è creata ad arte. Non dico che non esista; esiste ed è reale ma non è una malattia del mondo, è la messa in atto di una precisa strategia.
Cosa faremo, infatti, dopo la crisi? Lavoreremo di più, pagheremo più tasse, avremo meno libertà; proseguiremo nella distribuzione del reddito in modo diseguale nelle classi sociali, facendo in modo che il proletario sempre più mantenga il padrone, che sempre più proletari mantengano sempre meno padroni sempre più ricchi.
Sì, ho capito, vi dà fastidio questo tono veterocomunista; perdonatemelo. Se non sento dalle noste parti nulla che assomigli a qualcosa di sinistra allora lo scrivo io; cambiate i termini, scrivete quel che volete al posto di proletario e di padrone ('consumatore' e 'multinazionale' fa meno male? è più trendy?)

Mi sembra chiaro che sia in crisi l'intero modello del capitalismo e che si deve dare atto a Marx d'aver detto qualcosa di giusto.

Resta valido ciò che scrive Biagio, ciò che scrive Alessandro: senza un impegno personale sono tutte solo inutili chiacchiere, per prime quelle che state leggendo; ma è proprio questo l'unico modo per fare qualcosa di vero.
Viviamo  in un periodo nel quale neanche si osa parlare, o scrivere, per paura di essere criticati o di dare un'immagine diversa da quella magnifica che ognuno ha di sè stesso; un periodo nel quale mettersi in gioco, rischiare di essere impallinati per le proprie idee, esporsi pubblicamente, sono comportamenti giudicati eccessivi, rischiosi, inopportuni, demodé.

Potrebbe andare a finire che chi s'affanna così tanto, alla fine, tra tanta confusione, perda l'invito per la prossima festa...

2011-09-07 15:17:33Troopppo giusto.in risposta a questo messaggio
Grance Vic,
bell'intervento equilibrato, hai detto molte delle cose che avrei voluto scrivere, soprattutto quando parli delle piccole realtà.


C'è da lavorare, non (solo) da demolire.
2011-09-04 22:37:31In quei tempi difficili...in risposta a questo messaggio

Girovagando per Torino col naso per aria ho trovato una targa in ricordo di Cesare Alfieri; non so bene chi sia ma mi ha stregato il commento dell'estensore dell'effige:

"ebbe linguaggio conforme alle opere"

Che mondo doveva essere quello in cui questa frase suonava come gran complimento? Perchè le cose sono così tanto cambiate, verso il basso?
Di quale dei nostri importanti uomini oggi possiamo dire lo stesso?

Ho sempre pensato che l'eloquire corretto sia nota di stima e giudizio positivo sulle persone di pubblica importanza; ricordando le classi politiche dei tempi andati non posso non rimarcare l'assoluta differenza di stile rispetto a quella odierna, al di là di ogni giudizio di merito.

Certo, forse oggi possiamo affermare che qualcuno 'ha linguaggio conforme alle opere', ma dobbiamo tarare al contrario l'affermazione: lubrico il linguaggio, infami le opere.
2011-09-02 08:03:12Parlar chiaro: la verità sulla situazione economica dell'Italia.iniziata la discussione
Ho trovato molto interessante l'analisi di Vittorio Bertola; per quanto riesco a capirne, mi è parsa una delle più lucide analisi che abbia letto.
Per la prima volta ho visto riassunta la situazione e spiegate le possibili soluzioni, compresa quella di far la rivoluzione, far pagare i ricchi, abbattere i costi politici. Ma poi...

Poveri noi!

http://bertola.eu/nearatree/?p=2210
2011-09-01 17:51:07Qualcosa di importante e grande.in risposta a questo messaggio
non sono d'accordo con te Biagio sui complimenti che mi fai: sono esagerati.
Gia ho definito il mio 'io' ipertrofico, se me lo sottoponi a concimazione forzata mi sa che potrebbe esplodere...
:-)

Mi risolvo a scriverne non certo per falsa modestia; ma per ribadire che è la semplice curiosità che mi spinge tra vecchi libri e nuove tecnologie alla ricerca di senso.

A differenza della memoria e della intelligenza  che spesso sono talenti ricevuti che al massimo possiamo sforzarci di coltivare, la curiosità e la fantasia sono doti che possiamo decidere di far germogliare in noi. Ognuno di noi, chiunque può curiosare e chiedere senso, interrogarsi sui miti, sulle scie chimiche o sul Talmud, cioè vivere, evitando la tentazione della Terrifica Tremenda Trinità: divano, televisione e pantofole.

Non ho studiato a scuola, anche se mi piacerebbe farlo, ciò di cui scrivo; sono un elettrotecnico forestale ambientale che fa l'informatico, per questo quanto trovate scritto nelle liturgie  è un semplice arrabattarsi confusamente sui concetti, una condivisione con la mia comunità dei pensieri che possono frullare in testa pensando all'unità di tempo 'mese' che ci apprestiamo a vivere. Un insieme di idee che mi aiutano a vivere il periodo con un po' più di gusto, piacere che voglio cercare di comunicare.

Non parliamo di cultura. Quella rimane un mito, una stella che ci guida per la quale non basta una vita di studio.
A volte basta struggersi nello sguardo del più umile dei poveri o in quello interrogante e vivo di un bimbo per farci capire che se una cultura c'è non è nei libri: è nella vita, in quella vita che ci ha portato a qualcosa di importante e grande: vivere tutti insieme in questa comunità.

Insieme.
2011-08-31 09:24:15Viene prima l'uovo o la (felice) gallina?in risposta a questo messaggio
Da qualche tempo un amico mi fa riflettere sul benessere sociale e sul prodotto interno lordo quantificato in felicità, la felicità interna lorda, come vero indicatore di benessere.
A quanto pare da qualche parte lo stanno utilizzando... anche in Italia ci sono ricerche che da qualche decennio tentano di definire per ogni regione e provincia il livello di 'benessere sociale', rilevando sul territorio le esperienze di associazionismo, collaborazione, di interazione sociale; per esempio viene presa in considerazione, tra gli altri fattori, la quantità di donatori di sangue che è una delle modalità più aperte ed altruistiche di costruire comunità donando a persone che neanche si conoscono il sangue, essenza stessa della vita.
Così i citati esempi di unione in cooperative sono forti indicatori della costruzione del benessere sociale.
Le ricerche citate si spingono a collegare il benessere materiale, la ricchezza prodotta economicamente, con il benessere sociale: e di qui vengono fuori le sorprese, almeno per me.
Ci si aspetta che un benessere materiale sia la base sulla quale costruire il benessere sociale; sembra invece esattamente il contrario, cioè che sia la qualità della vita promossa dal volontariato, dall'associazionismo, dal darsi alla propria comunità a creare quel benessere sociale che è alla base e premessa dello sviluppo materiale, non conseguenza.

Da quanto citi, Biagio, sembra che qualcuno l'avesse capito prima!

Se fosse realmente così  i nostri amministratori e politici che hanno a cuore il benessere materiale dovrebbero mettere in atto azioni legislative o manovre finanziare con obbiettivo di aumentare la felicità media lorda... mi sa che siamo veramente all'opposto!
2011-07-18 15:37:32lavori in corsoin risposta a questo messaggio
Non darti dell'imbranato inutilmente... non dipende da te, ci stiamo lavorando.
Facebook è un mondo a parte che segue regole proprie; ci vuole un po' per capire come 'digerisce' i contenuti.
Inoltre nell'ultimo periodo il sito è stato spostato da un server ad un'altro, per migliorarne le prestazioni; ciò ha comportato qualche disguido.

Risolveremo presto.
2011-07-14 17:40:34bump!in risposta a questo messaggio
Acc.. aspetta che mi tiro su, cadere dalla sedia alla mia età comporta qualche dolore...

A dirti la verità, ciò che mi fa più male è "La denominazione La Cassa cesserà di esistere".
Per quanto riguarda l'accorpamento non lo vedo come un gran male, anzi; forse potrebbe avere un senso per portare avanti azioni comuni che riguardino tutto il territorio.
Certo che aumenterebbero le distanze tra amministrati e amministratori... e forse questo non è bene che succeda.

O no?
2011-07-14 09:13:07Tuoni, fulmini e saette!iniziata la discussione
Come molti segnalano l'aggiornamento dei dati meteo del sito lacassa.net non è più funzionante. Ciò è dovuto ad un guasto della centralina metereologica mantenuta da Vincenzo Pisano che costantemente ci invia i dati che registra.

Ecco il messaggio che appare sul sito della centralina:  

SONO SPIACENTE DI COMUNICARE CHE LA STAZIONE "METEO LA CASSA" SOSPENDERA' TEMPORANEAMENTE L'AGGIORNAMENO DI DATI A CAUSA DI UN GUASTO DEL COMPUTER CAUSATO DALLE ONDE ELETTROMAGNETICHE DI UN FULMINE CHE NELLA SERATA DEL 10 LUGLIO SI E' SCHIANTATO NEI PRESSI DELL'ABITAZIONE.
SCUSATE IL DISGUIDO
 AL PIU' PRESTO TORNERO' ONLINE  

Oltre a fare tutti gli 'auguri di pronta guarigione' al sistema metereologico voglio ringraziare Vincenzo per il suo impegno nel registrare e condividere i 'segni del tempo'. Particolarmente significativo il fatto che il monitoraggio si sia fermato proprio segnalando il vento che ha preceduto il fortunale!
2011-07-14 08:57:27Anonimi & ridicoli? comunque meglio che muti...in risposta a questo messaggio
Caro Luca,
anch'io ho letto il dibattito in seno al m5s come segno di trasparenza.
Molti ragionano in modo diverso: si 'lavano i panni sporchi' in casa propria lasciando uscire solo quale posizione ufficiale, così da fare una splendida figura.
Ma quando vieni a sapere dei dibattiti interni tutto lo splendore finisce nella polvere.

Riguardo all'anonimato: può darsi che qualcuno mi invii delle sollecitazioni chiedendo di pubblicarle e di restare anonimo. Non indago sui motivi che inducono a questa scelta, mi limito a fare l'" Assange de noiantri" e a dare a questa persona trasparenza sui dati che mi chiede di pubblicare.

Mi sembra che sia in pieno accordo con lo spirito di questo sito: dare voce a chi, sul nostro territorio, vuole aprire o stimolare un dibattito.
L'importante, come tu dici, è che una volta tirato il sasso anche se si nasconde il braccio si resti lì a seguire ciò che succede, anche indirettamente.
Anche un vetro rotto dal sasso può essere un atto costruttivo, una protesta, una provocazione, un modo per costringerci tutti ad una riflessione, giudico positivo questo 'lancio'; tirare il sasso solo per rompere il vetro è null'altro che sterile vandalismo.

Attendo altri sassi; questo sito è pieno di finestre da rompere, da parte di chiunque lo voglia, anche rimanendo anonimo.
2011-07-12 12:02:37dolori trasparentiiniziata la discussione
Ahi, la trasparenza... sempre da chiedere a gran voce agli altri, più difficilmente a sè stessi.

Mi viene segnalato da un anonimo lettore del sito un articolo che riguarda un dibattito interno al movimento 5 stelle (questo:
http:///www.termometropolitico.it/polemiche-a-cinque-stelle-2/) nel quale viene denunciata la mancanza di trasparenza interna nelle decisioni di alcune nomine; la notifica  probabilmente mi viene fatta per mettere in luce che anche chi promuove la trasparenza e la democrazia dal basso si trova a fare i conti tra ciò che chiede agli altri e ciò che promuove al proprio interno.

Aggiungo tra parentesi, come mia critica personale allo stesso movimento, la labilità del pensiero condiviso tra le diverse realtà del movimento; cioè la poca consistenza di una filosofia unificante (o di una ideologia mi verrebbe da dire, anche se il termine presta il fianco a immediate critiche) che impedisce la crescita a livello nazionale di un soggetto politico che vede comunque crescere le fila dei propri sostenitori.

Vedo in questi problemi quelli che potrebbero essere i 'dolori della crescita' di un movimento che ha grandi potenzialità e, insieme, grandi rischi di essere fagocitato dai meccanismi aberranti della politica italiana; tutti ricordiamo la fine che hanno fatto i verdi pur essendo partiti con le più nobili intenzioni.

Non mi sembra che il fenomeno sia limitato al movimento 5 stelle; penso che ovunque la politica tenda a conservare il proprio potere. Proprio per questo operazioni di trasparenza e democrazia dal basso sono fortemente contrastate da chi ha un qualche potere, anche piccolo, nonostante che queste stesse procedure, una volta attuate, portino al successo. Tutti ricordiamo che la cosidetta 'vittoria' del PD alle amministrative è stata raggiunta con candidati scelti 'dal basso' con le primarie, ma che il pd stesso aveva osteggiato in partenza a favore del 'proprio' candidato.

Ancora più chiara la spinta ad adottare da parte dei Berluscones l'attuale legge elettorale, la 'porcata': solo uno decide tutte le nomine, che c'è di meno trasparente e meno democratico?

La trasparenza fa male, a qualsiasi livello, anche nella nostra piccola comunità. Come piccolo esempio basta rivedere l'articolo che riporta la mia critica ad una  associazione sul nostro territorio proprio per questioni relative alla trasparenza; è quanto mai significativo e l'azione del tempo non fa che chiarirne i contorni.

La trasparenza è un costo: in termini si tempo da impegnare per rendersi trasparenti, in termine di potere da condividere con chi elegge un rappresentate, in termini di 'impallinamenti' che possono derivare dal mettere al corrente tutti delle proprie azioni.

Abbiamo esempi di trasparenza vera: il progetto opendata della regione Piemonte è l'inizio della vera trasparenza amministrativa, openpolis e openparlamento sono altri splendidi esempi, pper non parlare di data.gov, il precursore dei sistemi di trasparenza telematica delle amministrazioni.
Pubblicare il resoconto di un consiglio comunale è trasparenza.

Penso infine che la trasparenza sia un mezzo, non un fine; la stessa pubblicazione dell'articolo citato dall'anonima fonte è testimonianza di come la rete possa diventare mezzo di trasparenza ed evidenziare i conflitti che Davide Bono ha sollevato. Il fine da raggiungere penso sia una democrazia più compiuta e partecipata.

Penso che mettere in atto (cito dall'articolo) il  "divieto assoluto di scattare fotografie, effettuare riprese video o registrare tracce audio dell'evento, per non parlare della possibilità di disporre di una diretta in streaming. Per un movimento che fa della trasparenza il proprio asse portante, e che chiede le dirette web delle sedute dei consigli comunali e regionali di cui fa parte, una situazione piuttosto insolita", così come rifiutare di mettere in atto procedure di trasparenza in una piccola associazione, sia un sintomo del malessere che pervade chiunque veda in pericolo il proprio potere, il proprio piccolo potere, tanto più piccolo quanto meno si vuole essere trasparenti.

Ben vengano quindi questi dolori; è proprio affrontando queste criticità che si fortifica la spina dorsale di un movimento sano, è accettando di cambiare il proprio atteggiamento ed i meccanismi interni per dare rappresentatività alla base e spirito di servizio ai rappresentanti che si coltiva la pianta dell ademocrazia, anche innaffiata dalle tecnologie della comunicazione.
2011-06-27 20:22:42Appena letto abbiamo pensato...in risposta a questo messaggio
Grazie Alberto,  
hai dato voce anche a noi.

Condividiamo il peso.

Italo & Laura.
2011-06-16 17:30:38condividendoin risposta a questo messaggio
Ciao Biagio,
in questi giorni stiamo ridisegnando parte dell'architettura tecnica del sito; tra le cose da implementare una nuova modalità di condivisione su facebook che renderà più semplice la condivisione.
Utilizzando inoltre il pulsante 'connetti con facebook' si può fare in modo che ogni volta che scrivi un commento ad un articolo o un messaggio sul forum venga replicato su facebook.

Contemporaneamente verranno riviste le politiche di accesso e scrittura degli articoli e il server verrà spostato dall'attuale posizione ad una nuova.
2011-06-11 13:06:25Tu sì che sei un politicoin risposta a questo messaggio
Il titolo di questo post, in risposta a quanto hai scritto, assumerà tante letture quanti sono i lettori. E' un esempio di vortice semantico, ci si può perdere.




Perdere? GIAMMAI per un politico...
2011-06-11 11:25:45Sito settario?in risposta a questo messaggio
Questa è bella.

Se con questa definizione vuoi sostenere che tutti quelli che scrivono sono di una stessa parte, forse il tuo stesso scrivere ti contraddice.

Se invece vuoi dire che è la gestione che è settaria, ti posso solo dire che il mio sforzo è quello di fare informazione libera,
- consentendo a chiunque voglia scrivere di intervenire in forum e commenti
- consentendo a chiunque voglia aprire un proprio blog  di provarci
- consentendo ad ogni parte politica/amministrativa locale di avere il proprio spazio
- consentendo a tutti i commercianti di inserire liberamente le loro iniziative
- consentendo a tutte le associazioni di avere il loro spazio
- non filtrando alcun contenuto, purchè nei limiti del pudore e dell'interesse collettivo.

Tutto questo gratis, in favore i tutti, nonostante i minus habens che pensano il contrario. Puoi aiutarmi a proporre cos'altro devo fare perchè questo sito non possa essere definito, come tu fai, settario?
Semplicemente il sito, che ha raggiunto una visibilità notevole, dà voce a chi ci scrive. Se capita che qualcuno che la pensa diversamente NON scrive, non può poi lamentarsi di non ritrovarci le proprie opinioni. C'è chi ha deliberatamente rifiutato di scrivere qui; posizione più che legittima ma in piena contraddizione con l'accusa di essere di parte.

Come ho già scritto e come hai constatato anche di persona,  far volare le proprie opinioni in un sito libero, come questo, vuol dire correre il rischio di essere impallinati; è il prezzo che si paga per avere le ali.

Ho ancora le penne arruffate per il delicato lavoro di estrarmi  dolorosi pallini dal deretano; appena me ne libero riprenderò il discorso.

;-)



2011-05-27 15:56:03Il lavoro uccide.iniziata la discussione
E' successo un fatto di cronaca che strugge l'animo di tutti; soprattutto dei distratti, come me.
Ne riporto la riflessione di Michele Vacchiano, amico e uomo con la luce negli occhi (= gran fotografo), che va un po' oltre il solito.
E che a voi, alla mia comunità, voglio segnalare per una riflessione comune.

"Un papà, stimato professionista, dimentica di portare al nido la figlia di 22 mesi, va al lavoro e lascia la bambina per cinque ore legata al seggiolino, nel SUV parcheggiato al sole.
Dopo due giorni di agonia e un inutile intervento al cervello (anche su quello ci sarebbe da discutere) la bambina muore.
Tutti, persino il giudice, lo difendono. C'è ovviamente l'omicidio colposo ma non c'è l'abbandono di minore, dato che lui era convinto di avere portato la bambina al nido.
-Era già con la testa al lavoro- spiega lo psicologo.
Ora: se il nostro modo di lavorare ci porta a questo, allora dobbiamo tutti fermarci e pensare.
Che talvolta il lavoro uccida lo sappiamo e ormai lo abbiamo accettato.

Ma che il nostro lavoro uccida anche i nostri figli non possiamo tollerarlo.

Questo è il vero problema, questa la vera morale che dovremmo trarre dall'episodio ma di cui, (purtroppo non inspiegabilmente) nessuno parla.
MV
"

michele vacchiano

2011-05-23 23:04:50Ha senso votare? (incidentali a go-go)in risposta a questo messaggio
Sempre più persone che stimo dicono che no, non ha senso votare.
Sempre più persone scollegano il concetto di speranza da quello di voto; (Manuel, sei stato illuminante [come spesso {a volte, quasi sempre, a ragione!} sei] su questo).

Permettimi: io no.
La mia speranza è il mio voto.

Per quanto corrotto, malato, ingiusto, perverso sia il sistema che lo accoglie, il mio voto è il cambiamento.
Per una semplice ragione: l'alternativa è la violenza.

La violenza di chi pensa di aver ragione sugli altri.
Si chiama nazismo, fascismo, leninismo, stalinismo, maoismo, qualch'altrismo (magari qualche ento-ismo [questa fa ridere {ma non è semplice}] )? fai tu.
Io non farò parte di quelli che, perchè hanno (pensano di aver)  ragione, si tirano fuori dal sistema e non votano.

La mia storia, il mio paese, la r(R!)esistenza, il sacrificio di tante persone mi hanno consegnato la possibilità di fare una crocetta; non m'importa un tubo se tanti deficienti hanno reso poco significativa, o inutile, quella crocetta.

Io vado nella gabina, e traccio la crocetta.
Non tanto in favore di chi voto, quanto in favore di chi m'ha permesso di farlo.

Sono stati veramente grandi, l'hanno fatto perchè noi potessimo andare liberi, maschi e femmine, a tracciar crocette tra gabine elettoriali.
Hanno speso la vita perchè noi potessimo fare quel gesto.

E' vero che questo  gesto è stato spesso vanificato; ma se oggi lo rinneghiamo, abbiamo la forza di proporre un'alternativa credibile e migliore per i nostri figli?

Io non ce l'ho e, nonostante sia contro questo sistema perverso e voglia cambiare il mondo, alla prossima consultazione andrò a passi fermi,  testa bassa e speranza alta  per gabine a tracciar crocette.

X.



2011-05-21 19:43:46quattro sparatein risposta a questo messaggio
...stimolante, sicuramente.
Sparo qualche pensiero a caldo:

La prima riflessione è che l'intuizione non è in tutti uguale e non è per tutti sviluppabile allo stesso modo; essa stessa è un senso, sui generis.
La seconda è che astraendo dai sensi non avremmo coscenza della realtà; ogni discorso sarebbe inutile.
La terza è che il linguaggio deriva dalla coscienza, che a sua volta deriva dai sensi, dal fatto che siamo-come-siamo,
La quarta è che la società siamo noi, noi 'seleziamo ciò che è funzionale' a noi, non c'è divisione tra il 'noi' e la 'società', la società che mantiene sè stessa mantiene noi.

Approfondiremo...

Due sorrisi!
2011-05-20 12:14:36Gabine!in risposta a questo messaggio
Buongiorno Alessandro,
bentornato alle discussioni su questo forum.

Voglio rispondere a te e a Marco, approfittando della discussione su M5s e cercando di portare la discussione ai concetti primi di destra e sinistra, tanto per poterne ragionare con cognizione di causa; mi autocito riportando un vecchio post, che potrebbe essere utile alla discussione, anche se un po' lungo.

Penso che le anime 'politiche' della nostra zona siano in grado di dire la loro, senza mescolare il piano delle idee da quello delle persone che le incarnano (o dovrebbero) e dalle piccole scaramucce; facendoci capire quale visione hanno del sociale e come, anche attraverso il corrente mezzo, vogliono comunicarla.

In questo modo potremmo farci un'idea sui come comportarci nella 'gabina'....
2011-05-20 10:06:42M5S e la sinistrainiziata la discussione
Ho seguito un'interessante discussione su Facebook facente seguito alla domanda 'ma il movimento 5 stelle è di sinistra?'

Dalle risposte mi è sembrato di cogliere che il concetto di 'sinistra' è veramente molto vago e che qualcuno lo confonde con il PD (o con altro partito), oppure che qualcuno non sa neanche cosa sia la sinistra rispondendo che il M5S non è nè a destra nè a sinistra ma apolitico, ricadendo in questo caso nell'errore di 'mancato posizionamento'.
Chiunque compie azioni che abbiano effetto sulla società si posiziona in un punto compreso  tra due estremi che definiscono l'orizzonte politico, che lo voglia o no; se lo nega fa lo struzzo mettendo la testa nella sabbia.

Altro discorso è associare la politica ideale con le persone che dovrebbero interpretarla: in questo caso ammetto il 'tirarsi fuori'; quando si tratta invece di definire una linea di azione politico-sociale il tirarsi fuori dagli schemi è, a mio parere, inammissibile.



                                                                                         Michail Bakunin

;-))))
2011-05-20 08:11:49io e Belpietro? Già mi cresce la mascella....in risposta a questo messaggio
oh che spavento... rifuggo il paragone, ma confermo il ragionamento.

Se, Stefano, ti sei sentito in qualche modo coinvolto, devo dedurne che pensi che il movimento 5 stelle sia in funzione di un capo? Finora avevi nettamente separato il movimento dal suo 'principale esponente'.

Confermo che, secondo il mio ben poco illuminato parere, sia necessario per una sana aggregazione politica sia avere alcune chiare idee guida in testa (non un vago sentimento di ecologismo o di far le cose bene o di essere contro questa classe politica: una visione ideale) e veri meccanismi di democrazia e trasparenza interni.
Su quest'ultimo punto è da notare che il pd ha vinto al primo turno delle amministrative dove ha presentato candidati usciti dalle primarie (e non i 'candidati ufficiali') ed ha perso dove ha presentato i 'suoi'.
La democrazia e la trasparenza interna fanno male soprattutto a capi e capetti; sono l'unico, doloroso metodo per ottenere qualcosa a sinistra.
2011-05-19 08:09:19dissento con te e con me stesso, dissentissimo, disse...in risposta a questo messaggio
La mia difesa di Craxi è una provocazione; può andare, al limite, a riconoscere che ha usato un corretto italiano nell'esporre le sue tesi; neanche questo oggi  si riesce a vedere... Il fatto che si dichiari un delinquente e chiami in correità l'intero parlamento che non protesta, spiega perchè siamo giunti a questo punto nella nostra situazione nazionale.
Spiega perchè movimenti antipolitici comincino ad affermarsi (anche la lega lo era) a discapito dei grandi partiti; tuttociò, ahimè, non dà molta speranza per il futuro.
Senza solide basi ideologiche (preferite 'ideali'?), lo ripeto, non può nascere alcuna 'sana' aggregazione politica ma solo movimenti che durano quanto il loro capo.

2011-05-18 08:23:09momenti di verità.in risposta a questo messaggio
Da inguaribile ottimista mi trovo anche a difendere Craxi, al quale dobbiamo uno dei più alti momenti di verità nelle istituzioni italiane.

Questo un pezzo del discorso in parlamento, all'inizio di Tangentopoli:

“I partiti, specie quelli che contano su apparati grandi, medi o piccoli, giornali, attività propagandistiche, promozionali e associative, e con essi molte e varie strutture politiche operative, hanno ricorso e ricorrono all'uso di risorse aggiuntive in forma irregolare od illegale.
Se gran parte di questa materia deve essere considerata materia puramente criminale allora gran parte del sistema sarebbe un sistema criminale. Non credo che ci sia nessuno in quest'aula, responsabile politico di organizzazioni importanti che possa alzarsi e pronunciare un giuramento in senso contrario a quanto affermo: presto o tardi i fatti si incaricherebbero di dichiararlo spergiuro. E del resto andando alla ricerca dei fatti, si è dimostrato e si dimostrerà che tante sorprese non sono in realtà mai state tali.”


Nessuno dei presenti in parlamento, nè a destra nè a sinistra, nè moderati nè estremisti, si è alzato per contastare quanto detto; tutti hanno taciuto, ammettendo le loro colpe.
Chi allora era presente ed ha taciuto ed oggi governa o amministra è complice di questo sistema corrotto.



2011-05-16 17:25:39Per me è sempre un piacere quando qualcuno scrivein risposta a questo messaggio
Costuire dialogo tra noi è un gran bel gioco; benvenuto chiunque voglia partecipare.
In democrazia è normale avere idee diverse, è anormale che tutti la pensino allo stesso modo.



Quelli tra noi che non espongono volentieri
le loro idee al rischio della confutazione
non prendono parte al gioco della scienza.


popper

Karl Popper

2011-05-14 19:37:35Ciurlando nel meteoin risposta a questo messaggio
Parlando fuor di metafora, c'è chi sostiene che qualcuno stia controllando il clima provocando deliberatamente questi esagerati fenomeni atmosferici, e che i nostri famosi metereologi ciurlino nel manico.

Siete d'accordo?



ps: la domanda è relativa al 'deliberatamente' perchè sulle modificazioni del clima indotte artificialmente non si può essere d'accordo o meno: esistono, tanto che la Carta delle Nazioni Unite le vieta espressamente da 35 anni (Convenzione sulla proibizione dell'uso militare o di altra ostile natura di tecniche di modificazioni ambientali, Nazioni Unite, Ginevra: 18 maggio 1977): non si vieta ciò che non esiste.
2011-05-14 19:02:25Se uno non ce l'ha, non se lo può dare.in risposta a questo messaggio
Non so se quanto hai scritto possa servire a 'sfatare il mito del "sono tutti uguali"'; non mi sembra il centro dell'argomento.
Sono sempre stato favorevole ai partiti di sinistra; in questo momento registro però, nel mio limitatissimo ambito, uno scollamento sempre più forte tra gli 'addetti ai lavori' e il volgo e non vedo nulla che possa cambiare quello che è ormai un andamento ventennale:

andamento elezioni

In quella che è la mia percezione, probabilmente distorta, non sento più nessuno parlare di sinistra, tantomeno il PD; interi dibattiti dedicati a spiegare quanto la mia parte sia giusta e quella avversaria sbagliata senza dare alcun punto di riferimento ideologico (non è una parolaccia!!!). Mi sembra che si schierino due eserciti di mercenari l'un contro l'altro, con il solo scopo di vincere e guadagnare senza pensare a quella che è l'idea ispiratrice; sicuramente senza comunicarla, anzi spesso... vergognandosi della propria storia, poco telegenica.

Non esiste più Marx, il comunismo, non esistono più i concetti di capitalismo assassino, di sfruttamento del (nuovo) proletariato, di signoraggio bancario? Non esiste più una visione alta per una società migliore? O forse, peggio, qualcuno si vergogna di essere nato di lì o, peggio ancora, non se lo ricorda?

Fabio, io nella miope visione delle cose politiche che posso avere non vedo (più) coraggio in questo PD, se non quello dei disperati.

2011-05-07 12:23:25Ce n'è bisogno...in risposta a questo messaggio
Grazie per il sorriso distribuito a tutti: è contagioso ed è veramente di questo che abbiamo bisogno.

Grazie per i tuoi interventi stimolanti e puntuali che gettano sassi in stagni spesso fin troppo calmi: smoviamo insieme le acque di questa comunità, provochiamo la discussione utile che ci faccia crescere; anche questo è fare qualcosa.
2011-05-07 12:17:35Non solo l'anagramma!in risposta a questo messaggio
penso mi sia stato affibbiato ciò che merito... famiglia compresa! Che bravo,  complimenti all'anagrammista!
2011-05-05 22:59:03 uroboricamente anadiplotico (= pensieri in fila)in risposta a questo messaggio
Sono belle discussioni, ne voglio parlare: belle perchè ci denudano e ci fanno apparire quali siamo. Lo stupore, il dolore, la "infiammazione" d'anima che ci procurano le notizie di questi giorni generano in noi risposte diverse; sarebbe ben grave lasciassero solo indifferente silenzio. Ma.

Ma sono in qualche modo ferito da alcune delle risposte; non so bene perchè, è un sentimento misto di scoramento e disillusione verso tante persone stimate. Però.

Però voglio cercare di dare una risposta, un pensiero, una visione laterale a quanto proposto; al cinismo di chi vede fango ovunque, di chi comunque non voterà, di chi è ormai saturato e offeso dall'esperienze negative. Per questo.

Per questo, sicuramente parafrasando qualcuno, dico che l'ottimismo della volontà deve vincere sul pessimismo della ragione; altrementi saremmo persi.
Ho creduto in Obama, in Prodi, in Veltroni; non perchè siano perfetti ma perchè ho visto in loro un barlume di luce, una speranza, una spinta volontaria al positivo cambiamento; ciò non vuol dire che siano dio in terra ma che a quei barlumi ho dato credito. Potremo sempre trovare un politico visionario ma corrotto, un papa santo ma che parla coi dittatori, un uomo dalle grandi idee che si mette le dita nel naso, un padre che adora i figli ma di nascosto sfugge nei suoi divertimenti, ma ditemi, voi che date giudizi così netti, che siete così certi nello sp[***]are le persone, voi Giusti, siete così sicuri nello scagliare la prima pietra?
In questo mondo di sfumature è troppo facile dividersi tra chi vede il bicchiere mezzo vuoto e chi lo vede mezzo pieno; difficile sostenere che c'è un bicchiere, ed è pieno a metà (di acqua, di vino), e questa è una bella notizia: non è vuoto, amici, non è vuoto! Ci siamo persi nel dibattito e abbiamo dimenticato la sostanza. Proprio per questo.

Proprio per questo ho scritto l'intervento 'ora che si fa?' La posizione di contrapposizione negazionista è la più facile da mantenere: è distruttiva, spande [fango] su tutti e non si accolla responsabilità; non promuove nulla, tanto in tutto prima o poi manifesterà qualcosa di marcio. Si accontenta di dire che tanto 'con questo mondo che abbiamo' tutto finirà a rotoli, che 'non vedo un futuro per questa nazione', che il declino sarà inevitabile, dimenticando che il mondo è pieno di persone bellissime, che la bontà è dietro ogni angolo oltre il quale decidiamo di mettere la testa.
Dimenticando che appena dopo la cortina del dolore, delle delusioni e dei sogni infranti questo è un mondo meraviglioso; e ce l'abbiamo a disposizione ora, proprio ora che lo stiamo giudicando male a causa di qualche pubblico deficiente. Ce  l'abbiamo ora, non domani. Adesso, non quando sarà come speriamo.
Sono belle discussioni, ne voglio parlare.






[***]='iazz'

2011-05-03 22:29:44Vota la tua verità.in risposta a questo messaggio
Ho seguito in diretta l'evolversi della notizia della morte dello 'sceicco del terrore'; alle 7:10 in auto ho sentito il primo lancio per radio, arrivato in ufficio mi sono attaccato a Monitter  e ho visto per due ore tutti i twit (twit è l'abbreviazione di twitting, i cinguettii che sono diventati la base di lavoro per i giornalisti). compreso in diretta quelli del twitter pachistano che ha seguito l'evento come 'vicino di casa' del presunto Bin Laden.

Dopo queste due ore ho avuto un po' più chiaro in mente il modo con cui si formano le notizie; quasi riuscivo a battere le testate internazionali postando su lacassa.net le prove che la foto proposta fosse un falso; sarebbe stato un bel colpo per gli accessi al sito!!! Dopo queste due ore questo era ciò che si sapeva: un certo numero di eroici uomini dei reparti speciali americani, di cui non si saprà mai il nome, hanno individuato ed ucciso in uno scontro a fuoco Osama Bin Laden che si è fatto scudo con una donna. Dopo un certo tempo che non verrà mai rilevato, il corpo è stato seppellito in mare in un luogo che non verrà mai rivelato, secondo i dettami della fede islamica. L'america esulta per la vittoria sul terrorismo, la CIA avverte che presto ci saranno rappresaglie.

Sarò prevenuto, ma ho sentito da subito puzza di bruciato, non penso di essere il solo; ma non è sulla veridicità o meno che voglio dire la mia, quanto sui motivi che possono aver spinto i generatori dell'informazioni a dare questa ricostruzione dei fatti, palesemente insostenibile. Mi vengono in mente alcune possibilità.

1) E' tutta una balla, ma il popolo bue beve di tutto; come per l'11/9, anche questa balla entrerà nelle teste di tutti quanti e con nuovi finti attentati si ri-alimentarà l'equilibrio del terrore, vero motore del PIL

2) E' tutta una balla, ma presto verranno date prove reali di come sono andate le cose e della effettiva (o meno) uccisione di OBL: foto, video, tutto. In questo caso perchè non farlo subito? A chi serve questo periodo di maretta nel quale rimpallarsi la veridicità?

3) E' tutta una balla, Sarko attacca la Libia perchè è in basso nei sondaggi, l'Abbronzato usa il blitz per lo stesso motivo, serve una notizia fake, falsa, purchè se ne parli. Ma siamo lontani dalle elezioni americane; a che servirebbe?

4) quanto dicono gli americani è l'effettiva verità. Questa, di tutte, è l'opzione che più mi sconvolge. La nazione più evoluta al mondo con il più forte esercito mai esistito, con raggi laser immobilizzanti, supercannoni megatronici e insalate di matematica non è in grado di prelevare viva una persona di cui da cinque mesi conosce l'esatta, immutata posizione fisica?

Quale opzione votate?

In ogni caso, le prospettive sono inquietanti; magari esistono altre possibilità che voi riuscite ad immaginare: fatemele sapere.
Ho creduto fin dall'inizio in Obama, e ha creduto che il Nobel per la pace fosse meritato grazie alle direzioni che stava impartendo all'America, la riforma sanitaria in primis; il discorso del Cairo verso l'Islam, inoltre, m'è sembrato veramente da Nobel.
Non esito tuttavia a ritrattare la mia benevolenza verso il presidente USA di fronte a palesi incongruenti episodi che non levano, comunque, l'importanza dei lodevoli episodi citati e che segnano comunque una potente svolta rispetto al predecessore.

Mi stupisce che il nostro mondo politico taccia: per tutti la versione ufficiale è quella vera. Non un onorevole che si dissoci... a destra o sinistra. O mi sbaglio? Forse quando posterò questo testo gli eventi saranno già cambiati.
2011-05-03 21:50:06Guardare dalle imposte chiuse (e tacere)in risposta a questo messaggio
Di questo abbiamo parlato, e visto, nella serata 'Zeitgeist' promossa da Alessandro; so che esistono altri film / documentari sull'argomento e ti ringrazio, Enrico, per averlo evidenziato e messo in discussione.

Dopo tanta dovizia di spiegazioni, comprese quelle di Michael Moore nel suo film, sarebbe interessante capire su cosa si basa chi crede che le torri gemelle siano cadute a causa degli aerei, e su cosa riposa questa convinzione e le conseguenti certezze che ne derivano, compreso il senso della nostra missione bipartisan  in Afghanistan con relativi martiri.

Sarebbe ancora più interessante, per chi coltiva dubbi sull'argomento, porsi la domanda: 'e adesso che lo sappiamo, cosa si fa?'

Penso sia inutile marnierismo guardarsi allo specchio per ripetersi quanto si è strafighi per aver intravisto il complotto mondiale se poi la consapevolezza non si trasforma in azione, con tutti i rischi che ciò comporta; penso anzi che questa amputazione del naturale percorso delle idee sia foriera di delusioni e nevrosi ben più gravi e infettive degli 'impallinamenti' che deriverebbero dall'esporsi.

Per questo ringrazio chi, come te, ha parole chiare sull'argomento e le espone;  sempre sicuro che qualunque mente retta sia capace  di riconoscere l'errore e cambiare idea quando lo ritenga giusto.

Per questo esiste questo sito, questo forum: per dare un grado di libertà in più alle idee che circolano in zona.


2011-04-30 12:10:52Ubuntuin risposta a questo messaggio
Per me va bene la serata, va benissimo il metodo 'ubuntu'.

Mi sembra bello quanto si sta facendo in questo periodo: una persona diventa 'sponsor' di una serata e la propone agli altri; così come hanno fatto Alessandro e Stefano ed ora Biagio.

Senza clamori, senza locandine, aprendosi a tutti ma senza volere a forza numerosi partecipanti: l'importante è che un po' di gente si ritrovi per qualche motivo che vada un po' al di là dell'ordinario, per farsi colpire e discutere dal messaggio proposto, per mettere in comune i propri pensieri.

Forse questo modo di agire può essere una modulazione dello spirito del mutuo soccorso di questi tempi: mutualmente aiutarci a sfuggire dalle banalità che mediamente la società ci promuovere per costruire nuclei di condivisione tra persone della stessa comunità.

Dopo una sera come quella di ieri un sentimento è chiaro: si sta costruendo qualcosa.



  « Una persona che viaggia attraverso il nostro paese e si ferma in un villaggio non ha bisogno di chiedere cibo o acqua: subito la gente le offre del cibo, la intrattiene. Ecco, questo è un aspetto di Ubuntu, ma ce ne sono altri. Ubuntu non significa non pensare a se stessi; significa piuttosto porsi la domanda: voglio aiutare la comunità che mi sta intorno a migliorare?. »   (Nelson Mandela)
2011-04-29 11:03:10non ci posso credere!!!iniziata la discussione
http://www.governo.it/Presidente/Comunicati/dettaglio.asp?d=63402


Ps.: è il sito DEL GOVERNO ITALIANO

ditemi che non è vero ditemi che non è vero ditemi che è un falso
2011-04-26 14:38:28C'è ventennio e ventennio.iniziata la discussione
Triste giornata per il nostro paese.
Oggi l'Italia ha deciso di bombardare la Libia; "solo azioni mirate", però, citava La Russa con la bava alla bocca.
Il presidente del consiglio ha detto che il referendum sul nucleare non si farà perchè il popolo non capirebbe, sottoposto, poveretto, allo shock emotivo di Fukushima.

E' questo a cui ci ha portato un (quasi) ventennio di destra?
Tristissimo giorno.
2011-04-20 22:40:23brucando e ruminandoin risposta a questo messaggio
A  La Cassa, noi asini siamo in tanti; verremmo volentieri  brucare un po' d'erba da te.
Sarebbe una buona occasione per parlarsi; come proponiamo sempre, un altro modo di fare comunità.
L'altra sera ci siamo trovati a brucare al mutuo soccorso, ci pascolava Alessandro e ci ha proposto pascoli al sapore di Zeitgeist; a quanto sembra, pascoleremo di nuovo lì tra breve.

Quando vuoi, quando hai qualcosa da proporre, pascoleremo da te. E da chiunque abbia storie da raccontare, o argomenti da suggerire.

Rifuggiamo dai prati all'inglese: tutti uguali, c'è poca fantasia nel brucare; e poi  c'è poca sostanza. Se c'è però qualche prato rustico, qualche idea libera che scappa dal contesto... saremo lì, a ruminare insieme.

;-)



2011-04-06 16:35:31spaccamarroniin risposta a questo messaggio
Nessun problema... sto procurando pc e videoproiettore.

Non ti preoccupare per le presenze; il tema è importantissimo e solo il fatto che ci troviamo in più di due a parlarne è un evento. Fortunato il paese in cui succede.

Come avrai già notato questo tipo di informazioni spacca il mondo in due: chi è sicuro che siano tutte baggianate e chi concede loro almeno il beneficio del dubbio.
E' molto più rassicurante la prima posizione perchè nelle persone consapevoli il dubbio, una volta insillato nell'animo, rode.... ed è fatica pensare che forse tutte le certezze che abbiamo potrebbero non essere tali.

Zeitgeist può rovinare la tranquilla vita di molte persone; hai pensato a questo?

;-)

2011-03-30 14:26:46belle domandeiniziata la discussione
Oggi sul sito del "L'Espresso" c'è stata una chat in diretta con Julian Assange di Wikileaks.
Più che le risposte, comunque interessanti, sono indicative le domande dei lettori che riguardano la richiesta di verità su (senza particolare ordine):

- 9/11
- informazione in Italia e Berlusconi system
- scie chimiche
- insurance.aes256, di cui abbiamo già scritto in passato (forse il segreto più segreto)
- UFO
- HAARP
- il vero governo del mondo / world economic system
- Ustica (domanda ripetuta insistentemente)
- il rapporto di wikileaks con le rivolte del nord africa / medio oriente
- il rapporto di Wikileaks con la CIA
- Bradley Manning, il soldato che ha fatto la prima 'soffiata'
- sul tipo di shampoo che usa per apparire così luminoso...

Tra le risposte la più interessante quella sulla visione del futuro: Assange risponde che ci sono due tendenze, una verso l'assolutismo dei potenti con un controllo totale e l'altra che vede un collasso di questi giganti a favore di poteri locali.

Meglio leggere tutto:
http://rispondeassange.blogautore.espresso.repubblica.it/

2011-03-16 11:26:43la paura, il maleiniziata la discussione
"Solo spaventandoci unisce il passato al presente; e ci tiene svegli, forse."

in mezzo a tanta immondizia sparata dai politici, a volte capita di leggere qualcosa di veramente interessante e profondo.

Grazie Barbara Spinelli.


barbara spinelli
2011-03-15 22:21:21anche quest'anno, in risposta a questo messaggio
in Giappone (e a La Cassa!)  fioriranno i ciliegi; è un evento grande e dolcissimo che porterà un po' di pace negli animi tormentati dalla tragedia in quel paese così sensibile alla bellezza.

E' un evento celebrato in modo quasi liturgico, di importanza fondamentale nella cultura giapponese.

Noi: continueremo a dibattere sulla sicurezza delle centrali atomiche, che durano 30, 40, fors'anche 50 anni.
Noi: ne viviamo mediamente meno di cento.
Noi: la nostra specie si è evoluta da uno stato primitivo a quello attuale in un periodo più o meno di ottomila anni.

I ciliegi fioriscono da duecentoquaranta milioni di anni.



Forse mi sfugge qualcosa.




2011-03-14 08:19:44occhiin risposta a questo messaggio
http://www.boston.com/bigpicture/2011/03/japan_earthquake_aftermath.html
2011-03-11 15:48:33richiestainiziata la discussione
Se esiste un dio, o un Dio, in qualsiasi forma si manifesti, gli chiedo di aiutare queste persone.

Ci servono ancora altri segni?

Questo è quello che la rete oggi può fare, e anche questo, subito..
Altre foto qui.
Ancora, anche qui.

2011-03-11 08:52:20Un colpo al cerchio, uno....iniziata la discussione
L'alter ego della dittatura sta alzando la testa; se sono stato giudicato scriteriato per aver accostato hacker e partigiani riceverò lo stesso trattamento per questo paragone.

Tuttavia ciò che accade è chiaro: la rete, cuore dello sviluppo dell'inizio del millennio, delle rivolte del nordafrica, di wikileaks e della incontrollata globalizzazione, fonte di libertà di conoscenza per tutti noi, deve essere controllata e limitata in base ad interessi commerciali (e non solo?).

Questo lo scarno comunicato di Telecom, che nasconde insidie ben più profonde di quel che sembra:

"Allo scopo di garantire l'integrità della rete e il diritto da parte della generalità degli utenti di accedere ai servizi di connettività ad internet anche nelle fasce orarie in cui il traffico dati è particolarmente elevato, Telecom Italia, nel rispetto del principio di parità di trattamento e ove necessario,
si riserva la facoltà di introdurre per tutte le offerte e/o i profili commerciali che prevedono traffico dati su tecnologia ADSL, meccanismi temporanei e non discriminatori di limitazione all'uso delle risorse di rete disponibili.
A tal fine Telecom Italia potrà limitare la velocità di connessione ad Internet, intervenendo sulle applicazioni che determinano un maggior consumo di banda (peer to peer, file sharing ecc.), limitando la banda destinata a tali applicazioni ad un valore massimo proporzionale alla banda complessiva disponibile sul singolo DSLAM"


Una volta che il principio passa, chi impedirà ai controllori di negare la rete a chi non la pensa in modo 'corretto', adducendo un eccessivo traffico come motivo?
E intanto chi ci rappresenta resta a guardare.
Dove sono le voci politiche critiche?
Aiutatemi a trovarle, io me le sono perse.
Non abbiamo bisogno di 'partigiani' che lottino contro questa dittatura?




Fa un po' rifere la pubblicità di 'internet senza limiti', vero?

[Ecco un approfondimento di punto informatico].

2011-03-11 08:21:21Per...in risposta a questo messaggio
Per il luogo della proiezione credo sia meglio chiedere la sala del mutuo soccorso;
per la data, Alessandro, organizza tu in base alla tua presenza;
per l'orario immagino che la migliore soluzione sia quella serale (21)
per il giorno della settimana secondo me può andar bene il venerdì sera
per il numero di film da vedere, sicuramente uno
per la scelta, vista la nostra poca abitudine ai sottotitoli, direi l'uno o il due (il terzo in seguito)
per il dibattito: è fin troppo chiaro che l'argomento si presta a banali critiche che restano scemenze finchè non vengono portate alla luce; come per le scie chimiche, è meglio vivere di confortanti certezze piuttosto che lasciarsi mettere in crisi. Questo vale sia per i sostenitori che per i detrattori.

Grazie Alessandro per aver dato inizio a questa iniziativa; chi si confronta ne uscirà sicuramente arricchito, questa è una buona occasione.

2011-03-09 08:38:03con quei baffiin risposta a questo messaggio
con quella barba, con quei baffi, con quei capelli... perchè non posti una tua foto? potremmo tutti giudicare quanto 'risorgimentale' sei.
 

[Mati, dacci una mano... sai fare bene con la macchina fotografica...]
2011-03-08 15:07:56ottimoin risposta a questo messaggio
Ottimo per la locandina; potresti vedere il link del vulcanico  Alberto per i contenuti e sentire il risorgimentale Diego per una eventuale disponibilità della biblioteca o l'alternativa Laura per la sala del Mutuo Soccorso.
Ti proponi anche come servizio affissioni per la locandina? Penso ne bastino poche copie in punti strategici.

2011-03-08 13:49:25Portatevi i pantaloni a zampa d'elefantein risposta a questo messaggio
Propongo una cosa molto anni '70; visto che di Zeitgest molti ne parlano ma pochi l'hanno visto perchè non organizziamo un cineforum con dibattito?

Io posso portare il video e il proiettore; chi aiuta ad organizzare luogo e data?
Sarebbe un bel modo per vedere se esiste quella 'volontà di cambiamento' di cui parli; per me sarebbe interessantissimo sapere che ne pensano amministratori presenti e potenziali, nonchè chiunque interessato ad andare a fondo su temi non banali.

2011-03-07 08:59:09Parliamone.in risposta a questo messaggio
Questo è un interessante argomento di discussione.

So che tra i lettori del sito c'è chi conosce bene questo tipo di... boh, non so come chiamarli. Documentari? Video di denuncia? Visioni alternative del mondo? Inchieste? Fate voi.

Certo sarei molto sollevato sapendo che anche amministratori e politici che ci guidano ne siano al corrente e ne diano un giudizio; penso sia utile per avere una visione che vada un po' oltre il proprio naso.

L'unico rischio che intravedo è il giudizio 'tutte boiate' che si pronuncia spesso quando è più comodo non vedere che farsi ferire da una, possibile, realtà diversa da quella immaginata.
2011-03-01 09:08:22Gioie sante!in risposta a questo messaggio
Fatemi avere materiale da pubblicare che lo inserisco subito.
2011-02-27 21:27:17Si può fare di piùin risposta a questo messaggio
Ben risentito Alessandro,
se questo è un tentativo di animare il forum, ti ringrazio per la buona volontà.

Se invece cerchi la rissa, probabilmente hai sottovalutato i lettori di questo sito.

Nessuno qui, da che ne so io, giustificherebbe violenza gratuita, da ovunque provenga.
Nè penso che ci sia qualcuno che voglia fare a gara di 'prese di distanza': ognuno ha le proprie.

;-)

2011-02-21 22:40:59Passerà.in risposta a questo messaggio
Toglierei le maiuscole da "Ordine Mondiale", e ci aggiungerei un po' di pessimismo: è il caos.
Sono convinto che l'Africa ci dominerà alla fine del mondo: lì è nato l'uomo, lì muore.
Sono felice per la liberazione di tante persone dall'oppressore; alla fine l'unica monarchia rimasta in piedi è la nostra.
Ma basta uno sguardo appena un po' più in là del naso per presagire che quest'Africa compressa per tanti anni scatterà come una molla; non è l'Islam da temere (magari!), ma la vendetta che tanti giovani africani covano verso chi (noi) li ha schiavizzati.
Così come oggi ad un cinese non potete dire di non usare l'auto per non inquinare, dopo che voi l'avete fatto per decenni, non potrete dire ad un africano che non può schiavizzarvi: l'avete fatto per secoli.
Troppo male è stato fatto nel tempo; così come la chiesa non può recuperare il dolore che ha creato in due millenni, così la nostra società occidentale non può essere credibile quando cercherà di difendersi dalle accuse di sfruttamento dell'Africa e degli africani.

Ora che leggo che l'aviazione bombarda le manifestazioni, mi è chiaro che ci resta una scelta: alzare un muro o immolarci?


nda: beh, sì, stassera sono proprio pessimista. Passerà.
2011-02-15 17:32:56un piano... inclinato?iniziata la discussione
Avere una posizione diversa da altre persone penso sia normale; esprimerla a tutti è un modo per condividere i propri pensieri ed avere, di ritorno, le considerazioni altrui che possono arricchirmi o portarmi a riconsiderare quanto ho detto.
Scopo di un confronto utile è il 'mettersi nei panni dell'altro' per cercare di capirne le posizioni; calarsi nel suo modo di pensare, adottare i suoi pensieri, e verificare in che punto possono (o meno) stridere con i propri per farne materia di successivo confronto e crescita.

A questo pensavo servisse lo scritto e le immagini che ho riportato sulle previsioni di urbanizzazione in regione Mattodera; tuttavia la risposta che ne ho ricevuto non ha provocato quel 'circolo virtuoso' sperato.
La mia posizione è semplice: basta con il consumo di suolo a La Cassa. Capisco che sia una posizione non condivisibile da tutti, non tradizionale, per qualcuno sicuramente retrograda; mi sarebbe piaciuto avesse ricevuto per lo meno il 'beneficio d'inventario' per essere registrata come una delle posizioni possibili con la propria dignità e ragione di esistere; non certo la Verità, quanto meno una opinione.
Mi sarebbe piaciuto che in risposta chi difende l'attuale piano regolatore (che viceversa prevede un certo consumo di suolo) mi avesse risposto con le ragioni per le quali è strategicamente importante rimuovere dalla geografia del territorio quelli che ora sono terreni agricoli per farli diventare zone edificate; mi sarebbe piaciuto che al 'costo' di perdere per sempre fertile terreno naturale fosse contrapposto un altrettanto duraturo vantaggio; e non per modo di dire, in termini economici, stimandone il valore per la collettività.

Non è andata così.
Da una parte, come riportato precedentemente, ho ricevuto un attacco di insolita veemenza.
Dall'altra dal foglio 'fatti & orizzonti' distribuito nelle nostre buche ho ricevuto un'altra ironica presa in giro: in uno scritto non firmato (a chi lo attribuisco? Al presidente? Ad Alberto che firma altre parti vicino?) presentando la futura serata sul piano regolatore si accenna che verranno fatte vedere le foto della regione Colverso (dove abito) prima e dopo la costruzione delle case; si riporta che verranno forniti fazzoletti di carta...

Non dubito dell'intelligenza di chi ha scritto, nè faccio fatica ad accettare con un sorriso l'assai poco sottile ironia sottesa; purtuttavia qualche considerazione sorge spontanea.

La prima che mi viene in mente è quella relativa alla supposta piagnucoleria di chi (io) si lamenta ad ogni piè sospinto che viene rovinato l'ambiente impedendo qualsiasi intelligente opera di regimentazione del territorio; avrei cioè fornito sterili argomentazioni sentimentali fuor di logica urbanistica spinte da una melodrammatica e apocalittica visione.
Questo, beninteso, mentre le argomentazioni di chi difende il piano sono serie, forti, sagge, ponderate, supportate da una strategica 'visione' (che , a detta dell'anonimo autore, non si è neanche riuscita a comunicare nella prima riunione di presentazione del piano: concordo).
Bene: sarei un piagnucolone ambientalista e romantico.


La seconda recita più o meno così: "cosa avresti fatto se non si fosse costruito al Colverso? manco la casa, avresti! Guarda le foto di com'era! pensa se qualcuno avesse ragionato come te!".
Vero. Se non si fosse costruito al Colverso non abiterei nel fantastico posto dove abito. E allora?
La domanda sottende il fatto che l'interesse personale dovrebbe essere superiore all'interesse pubblico; questo non mi sembra possa venire da chi ha una 'visione'. Nel definire un piano regolatore non penso che l'obbiettivo sia il bene dei singoli quanto piuttosto il bene della collettività. Certo, se lì non si fosse costruito io non ci abiterei; non è certo questo il punto da discutere, altrementi qualsiasi altro punto di La Cassa dovrebbe essere edificabile nell'interesse di chi ci abiterà, o di chi è proprietario del terreno.

Pensate a Portofino: non potete andare a costruire lì, anche se il posto è bellissimo. Qual è la diversità tra La Cassa e Portofino? semplicemente il giudizio che se ne dà sulla bellezza ambientale, cioè un criterio che può cambiare nel tempo. Certo, tutti siamo convinti che costruire alla Mattodera non sia lo stesso scempio che a Portofino; ma per chi ha a cuore l'ambiente, non solo perchè è socio di qualche associazione, sono due scempi).

Raccogliendo le idee: io penso di aver ben compreso le ragioni che hanno portato alla stesura dell'attuale piano regolatore; non le condivido al 100% ma riconosco il valore del lavoro svolto. Ho passato più o meno un mese a guardarmi il piano ogni giorno e posso intuire quanto lavoro c'è dietro, mi posso immedesimare, 'mettermi nei panni', di chi l'ha scritto per capirne le idee.
Mi piacerebbe che qualcuno provasse a mettersi nei miei panni e guardare alle cose con la luce con cui le ho proposte io; mi piacerebbe avere delle risposte che mi spieghino perchè sono solo un piagnucolone, perchè quanto propongo è irrealizzabile, per quale motivo non possiamo fermare il consumo di suolo nel nostro paese. Mi piacerebbe cioè, un confronto aperto, non solo offese e prese in giro.

Su questo sito c'è la prova della mia buona volontà: penso che tutti siano convinti (almento, così tutti dicono a parole) che l'aver messo il piano regolatore a disposizione di tutti sia una operazione utile alla collettività e alla trasparenza.
Proprio per questo penso siano fugati i timori di Marco sull'implementazione della prossima variante anche online: non ho dubbi che chi ha lodato quest'operazione, da una parte e dall'altra, si prodigherà per darmi una mano.



2011-02-08 22:57:05Facce oneste di una certa età....in risposta a questo messaggio
Mi unisco al cordoglio.
Lo scorso anno, a giugno, alcuni di noi hanno percorso i sentieri dei partigiani a Traves, anche grazie all'iniziativa dell'ANPI che con Bellone e Bonino che ci avevano portati precedentemente a Traves; nel pomeriggio è stato presentato un libro di Franco Brunetta che riporta il giovane Aldo Giardino in copertina.
Lo stesso Aldo Giardino era presente alla presentazione: su questo sito abbiamo qualche sua foto.

Approvo la chiosa sui funerali; a lui voglio dedicare il piccolo tributo di un'immagine:



2011-02-07 15:35:33digital divisi, fuori dal mondoin risposta a questo messaggio
Questa la risposta del mio provider alla richiesta di incrementi di banda:

Buongiorno Sig. Losero, dai dati forniti sulla centrale di La Cassa dal gestore di rete essa risulta satura e in ogni caso non sono previsti ampliamenti nei prossimi 6 mesi.
Le ricordo che la centrale è su Mini-Dslam con velocità massima a 640K.
Il gestore di rete se non aggiorna la centrale non è possibile fare nulla.
Mio consiglio è raccogliere le firme, portarle al comune di La Cassa e chiedere che interceda per conto vostro su Telecom Italia.

Per quanto riguarda questi accordi normalmente è un ISP di zona che si accorda con i comuni o la provincia per proporre la propria connessione.
I collegamenti possono essere fatti in tre modi:
1.attraverso la rete pubblica di servizio acqua dove il comune fa transitare la fibra per poi collegare il cliente
2.attraverso lo scavo
3.attraverso il WiFi o WiMax.

I primi due sono abbastanza costosi mentre il terzo ha un costo molto basso.

Cordiali Saluti


Ricordo che da no il wi-fi per noi è impossibile (piante) e i tempi di latenza del satellite (e i costi) lo rendono proibitivo.

2011-02-03 08:25:21Già che ci siamo...in risposta a questo messaggio
... e visto il tema parrocchiale e la ventilata apertura di 'lacassa che ride', procedo con alcuni avvisi e verbali:

-Gruppo Mamme.  Tutte coloro che vogliono entrare a far parte delle Mamme sono pregate di rivolgersi al parroco nel suo ufficio.
- Martedì sera, cena a base di fagioli nel salone parrocchiale. Seguirà concerto.
- Venerdì sera alle 7 i bambini dell'oratorio presenteranno l'"Amleto" di Shakespeare nel salone della chiesa. La comunità è invitata a prendere parte a questa tragedia.
- Care signore, non dimenticate la vendita di beneficenza! È un buon modo per liberarvi di quelle cose inutili che vi ingombrano la casa. Portate i vostri mariti.
- Tema della catechesi di oggi: "Gesù cammina sulle acque". Catechesi di domani: "In cerca di Gesù".
- Il coro degli ultrasessantenni verrà sciolto per tutta l'estate, con ringraziamenti di tutta la parrocchia.
- Il torneo di basket delle parrocchie prosegue con la partita di mercoledì sera: venite a fare il tifo per noi mentre cercheremo di sconfiggere il Cristo Re!
- Il costo per la partecipazione al Convegno su "preghiera e digiuno" è comprensivo dei pasti.
- Ringraziamo quanti hanno pulito il giardino della chiesa e il parroco






Ambito 'carabinieri'
1) Entravamo nella stalla e rinvenivamo sette mucche di cui una toro.
2) Notavamo autovettura Bmw sospetta e ci ponevamo all'inseguimento con la vettura (Fiat Panda) di servizio; nonostante l'impegno profuso, autovettura sospetta si dileguava. 3) Scorgevamo vettura sospetta, con i vetri completamente appannati che sobbalzava vistosamente; abbiamo bussato per identificare gli occupanti, ma quando ci siamo resi conto che trattavasi di due uomini, li abbiamo tratti in arresto.
4) Sorprendevamo i due in flagrante rapporto matematico (69).
5) I due venivano alle mani coi piedi.
6) Alla rissa partecipavano attivamente ambetre.
7) Girando la borsetta con "non-scialans" come le "signorine buonanotte".
8) Stava con una prostituta vicino ad un lampione e sosteneva di aver preso lucciole per lanterne.
9) Durante l'identificazione, il Fornasari assumeva una sudorazione sul corpo non consona al momento (stante che erano le due di notte) e alla stagione (inverno).
10) Abbiamo rilevato ferite sullo stomaco e più in basso sulla zona pubblica.
11) Nonostante il portinaio lo avesse avvisato che sulla facciata del palazzo vigeva un divieto di afflizione...
12) Sotto falso nome, il pregiudicato era in zona impervia e idonea alla latitanza, dove vivono solo poche capre allo stato bravo.
13 )?
14) Si definisce fotografo d'arte, nel senso che produce nudi femminili sia di uomini sia di donne.
15) Inoltre il fermato rispondeva alle domande con poco rispetto e mi dava del tu, mentre io per lui ero lei.
16) Truffava gli sprovveduti fingendosi esperto di astrologia e segni zoodiacali.
17) il suddetto L. Pasquale è stato da me sorpreso a defecare in un vicolo. Alla contestazione del reato il L. mi ha mandato a prenderlo nel ***. Preso, lo teniamo a disposizione del signor comandante..."
18) Gli schiamazzi avevano raggiunto una tale intensità da potersi definire notturni.
19) Il cadavere, al piede destro, aveva una sola scarpa.
20) I tre erano entrambi pregiudicati.
21) Ha dichiarato di aver sparato un colpo di avvertimento colpendolo al torace.
22) Il cadavere presentava evidenti segni di decesso.
23) Il C. si rifiutava di aprire la porta dichiarandosi irreperibile.
24) Ignoti rubavano l'autoradio e alcune musica7.
25) Alla perquisizione, notavamo all'altezza dei genitali un bozzo anomalo, dopo aver proceduto alla stessa, constatavamo che detto bozzo risultava essere una pistola calibro 7.65.
26) Al bar, dichiara il pregiudicato, aveva consumato solo alcuni salatini e un Wiskey di marca Black and Decker.
27) Mi accorsi subito che il cadavere del morto era deceduto.
28) Nella notte ignoti ladri sollevavagli l'auto sopraindicata su dei mattoni asportandole quadrambe le ruote marca Pirelli.
29) Lo spaccio avviene giorno e notte, alla luce del sole.

buona giornata (da $witch, su Hackmeeting mailing list - https://inventati.org/mailman/listinfo/hackmeeting)
2011-02-03 08:19:38vietato da...in risposta a questo messaggio
...dal famigerato decreto Romani, che obbliga qualsiasi connessione wi-fi alla registrazione dei dati dell'utente per poterli mettere a disposizione delle Autorità.
Per esempio nei bar potresti attaccarti al wifi solo dopo che sei stato riconosciuto; normalmente ti obbligano a fare un check-in con cui dichiari i tuoi dati personali e ti danno una password con cui entrare.
Capisci che per una rete di foneros nella quale passi da uno all'altro sarebbe impossibile.
Il decreto Romani non è oggi più valido e siamo in piena vacatio legis, da quanto ne so.
2011-02-02 19:39:00foneros!in risposta a questo messaggio
La rete dei foneros è nata in Spagna ed è diffusissima in citta come Barcellona.

In pratica lo stesso router wi-fi che avete in casa viene, in parte, messo a disposizione di tutti, così che chiunque passa lì vicino possa navigare; si mettono in comune le risorse per il bene di tutti.

Dopo un inizio burrascoso, in Spagna ora funziona benissimo nelle grandi città: ovunque andiate un fonero mette a disposizione la connessione, sono così tantiche non si sente il peso degli altrui accessi sul proprio modem.
Al Colverso l'ho fatto per un anno, ma non s'è collegato nessuno... tranne qualche tentativo di 'rubarmi' la banda  protetta, non quella messa a disposizione.

In Egitto lo stanno usando per condividere la rete, o per lo meno quel che ne resta.

Ah, in Italia è vietato.

2011-01-31 15:30:35ambizioniin risposta a questo messaggio
Naturalmente è troppo ambizioso sperare che gli amministratori scrivano qui che hanno fatto...
2011-01-31 08:28:05banda larga, gtt, tex97in risposta a questo messaggio
Un iscritto al sito mi segnala che esiste un accordo tra GTT e Tex97 e CSI per utilizzare la fibra ottica che passa lungo la ferrovia Torino-Ceres per portare la banda ultralarga nella comunità nostra comunità montana.
A partire dalla ferrovia 16 ripetitori verrebbero installati per coprire tutta la comunità; di questo accordo ne ha parlato anche l'assessore alle comunicazioni della Comunità montana; ho provato ad indagare ma non sono riuscito a trovare info su:

- lo stato del progetto; l'accordo è ormai di un anno fa
- la mappa dei ripetitiori, e l'eventuale copertura di la Cassa
- l'adesione del nostro comune al progetto; in altri casi alcuni comuni sono stati saltati perchè non aderenti

sarebbe molto bello passare dalla nostra mini-adsl a vapore alla banda ultralarga (>20Mb/s), soprattutto utilizzando un progetto che è già stato realizzato, quindi attuabile da subito.



2011-01-26 08:37:09forse bussiamo all aporta sbagliatain risposta a questo messaggio
La Telecom non ha alcun obbligo: è un operatore privato come tanti altri. Il fatto di essere quasi sempre anche il possessore delle linee fisiche la mette in regime di quasi-monopolio dei profitti, ma non ha obblighi.

L'ondata di privatizzazioni che ha investito l'Italia, e che ancora la investirà, vuol proprio dire questo; sono loro che decino prezzi e servizi, in base al mercato.
Se decidono che a La Cassa non ci sono abbastanza abitanti per potenziare le linee, non lo fanno.
Pensate ciò che capiterà con la privatizzazione dell'acqua.

L'unico interlocutore che possiamo avere sono le istituzioni che, invece, hanno promesso con wi-pie di portare la banda larga in tutti i comuni piemontesi; anzi, dicono d'averlo già fatto. Solo loro hanno l'obbigo di impiegare i soldi per darci un servizio decente.
2011-01-25 09:11:27Poca famiglia, più istituzioni: facciamoci sentirein risposta a questo messaggio
Proprio in questi giorni stanno ridefinendo le priorità per la diffusione della banda larga in piemonte con i fondi residui per il progetto Wi-Pie.

E'difficile che riusciamo a farci sentire come privati cittadini, ma possiamo chiedere ai nostri amministratori, ai quali ho fornito tutti i riferimenti, di fare la 'voce grossa' nel richiedere che il nostro comune sia tra quelli prioritariamente compresi nei nuovi adeguamenti
purtroppo, secondo wi-pie, La Cassa è adeguatamente fornito di banda larga e, se nessuno interviene, non ci saranno interventi.

2011-01-21 08:27:13immenso sarai tu :-)in risposta a questo messaggio
Già più volte volevo rispondere su un argomento e l'ho mai fatto; ma l'attribuirmi una "immensa cultura" mi obbliga ad intervenire.
Su questo sito si leggono cose bellissime; scritte da molte persone che, soprattutto, mettono in comune i loro pensieri ed i loro bisogni, senza alcun filtro, senza paura di 'brutte figure', senza che ci sia un 'livello di ingresso' come anche tu Biagio, a volte hai voluto esprimere.
Il coraggio di parlare in questo modo, di aprirsi alla comunità, senza paura di essere 'impallinati' da chissà chi è la grande ricchezza di questi interventi perchè ognuno ci mette del proprio; chiunque sa si sapere qualcosa in più su qualche argomento di qualcun altro e ha la certezza di sapere immensamente di meno rispetto a tanti altri, chiunque sa che qualsiasi cosa scriva è criticabile da chi ne sa di più e può essere sbagliata.
Il solo fatto di esporsi umilmente sulla pubblica (telematica) piazza conscio della propria limitatezza fa di lui contributore al sapere comune e di questo sito operatore di socialità.

No Biagio, non è cultura, tantomeno immensa: è  curiosità che mi spinge ad annusare l'aria, il tempo, i vecchi libri e le nuove reti, farfugliando tra i concetti, arrampicandomi tra i miti e le storie; un concetto già espresso altrove dove l'hacker è definito come il curioso.
Che di meglio, in quest'epoca di disillusioni, di essere hacker dell'Uomo?

Se vogliamo trovare qualcosa di immenso, in questo borgo, possiamo cercarlo in chi trova tempo e voglia per darsi agli altri; ancora una volta per fare comunità, che non è una 'parola di moda a La Cassa', come qualcuno sostiene: è l'immenso.



2011-01-17 16:05:56E poi?in risposta a questo messaggio
Non ho capito a chi verrebbe inviato il 'pacco' delle adesioni... a tutti i possibili providers?
2011-01-17 16:04:35ma prima o poi...in risposta a questo messaggio
Grazie Kety per il tuo intervento, ti riassumo quanto finora ho cercato di fare:

- collegamento ad internet via satellite: download spettacolare, tempi di latenza enormi (no chat), costi molto alti. Il primo tentativo è del 1998 da via Lanzo.
- segnalazione al progetto Wi-Pie che assicura che La Cassa HA LA BANDA LARGA, e quindi non si deve fare nulla per portarla. Colloquio con i segretari, con i tecnici, con i dirigenti per spiegare il digital divide del nostro paesino.
- segnalazione ai nostri amministratori della situazione, fornendo nomi dei responsabili a livello regionale e i contatti in provincia. Sul sito del comune vedete la lettera inviata a Telecom e al prefetto. Non so se i destinatari sono quelli corretti.
- ho interpellato il mio eroico provider (Livecom, dà lavoro a persone in difficoltà) che mi assicura che non è in nessun modo possibile una velocità superiore ai 640kB a La Cassa e che chiunque abbia venduto 2 o 7mb è un truffatore. Si è impegnato, e l'ha fatto, a mettere un suo medem in centrale per assicurarmi che la mia connessione viaggiasse al massimo possibile.
- ho promesso a tutte le società telefoniche che offrono contratti a larga banda che avrei fatto il contratto immediatamente se mi avessro mandato un tecnico a dimostrare che non stavano vendendo un falso. Nessuno ha accettato.
- ho interpellato il CSI, capofila del progetto che ha portato la fibra a pochi metri dalla centrale, che ha sostenuto che... sono mancati i fondi
- Livecom si presta a fare un progetto integrato di fornitura della banda larga a La Cassa portando un proprio flusso (via radio) e distribuendolo sul territorio in WIFI; basta avere abbastanza clienti. Il problema è che appena si fa un progetto del genere Telecom interviene e porta la banda larga a costi minori; loro ce l'hanno nel fracco (perchè non possono ampliarsi) e noi che abbiamo sottoscritto un contratto altrettanto.
- A La Cassa la banda larga la potete avere tramite satellite o via radio. Nel primo caso i problemi sono quelli segnalati, nel secondo caso potete farlo solo se siete in visibilità ottica con un ripetitore (chiedete a Roberto Giannone, lo vedete nel forum, che l'ha fatto)


2011-01-14 15:40:11trotta trottain risposta a questo messaggio
Caro Marco,
allora non ti riferisci ad Assange, ma a wikileaks; non è la stessa cosa.

Wikileaks non pubblica nulla: garantisce semplicemente l'anonimato a chi mette i propri documenti nei suoi server, che è una cosa diversa.
L'autore della soffiata (o leak) è colui che fisicamente sposta il file dal proprio pc/server al server di wikileaks che gli garantisce la non-rintracciabilità.

Assange non ha rubato nulla e non ha pubblicato nulla; il leak è nelle mani del sua autore, come puoi facilmente verificare provando tu a pubblicarne uno su wikileaks; potremmo pubblicare 'I segreti amori di La Cassa: una Dinasty di provincia' su wikileaks tanto per vedere l'effetto che fa; saremmo sempre noi a farlo, non Assange.
Con questo non voglio difenderlo, la sua personalità non mi piace per nulla; ma è sacrosanto il principio della trasparenza delle informazioni che fa a pugni con la modalità con cui qualcuno vuole invece tenere segrete le informazioni utili a controllare la gente.

forse ti rifersci al soldato americano che ha avuto accesso agli archivi e se li è scaricati su un cd con scritto 'lady Gaga'; se avesse consegnato il cd alla redazione di un giornale sarebbe cambiato qualcosa? Do you remember watergate? Ne è passato di tempo, ragioniamo ancora come se quinto potere fosse il modo di descrivere la potenza dei media.

Le informazioni ci arrivano ad una velocità per cui il nostro cervello non è in grado di processarle: è stato detto quando la posta è passata dai cavalli alla ferrovia; mi sa che la pensiamo ancora allo stesso modo.



Anche repubblica.it pubblica informazioni rubate (p. es. immagini) e pure lo dice, ma nessuno condanna il sito per stupro (Idem per gli altri giornali).
2011-01-14 14:23:33Alternativein risposta a questo messaggio
Non penso sia utile interrogarsi su cosa ci sia di buono, o di cattivo, e sul giudizio su Assange; la rete sta cambiando il mondo e chi non se ne accorge verrà travolto.

Se questo cambiamento sia positivo o negativo è un giudizio che sta nelle corde di ognuno; non vedere il cambiamento o agire come se non ci fosse questo sì che è criminale.

Cos'ha fatto Assange per essere da te giudicato criminale?

Certo, è divertente pensare a cosa sarebbe successo se al momento della pubblicazione del nuncius sidereus Galieleo avesse avuto a disposizione wikileaks, o se fossero scappati al potere temporale i dispacci che dicevano che infondo sì, la negazione della transustanziazione che tanto potere dava alla Chiesa era in effetti filosoficamente postulabile. Forse avremmo evitato qualche rogo, forse Giordano Bruno ci avrebbe illuminato con la sua opera invce che con un falò.
Chissà se un Assange avesse distribuito gli atti processuali della condanna delle steghe non avremmo illuminato un po' meno la notte della nostra cultura con roghi di adolescenti troppo belle o troppo intelligenti.
Chissà se un Assange avesse distribuito a tutti notizia dei cento milioni di morti che la cattolica europa ha inflitto alle Americhe oggi forse non avremmo una cività meno ingessata.
Chissà se un Assange avesse fatto sapere a tutti  itedeschi dell'esistenza dei campi di concentramento avremmo avuto la shoah.

In tutto questo ragionare, però, dimentichiamo che Assange non è che la punta dell'iceberg; dietro c'è l'intelligenza collettiva della rete, che tutto libera e tutto può distruggere.

Tolto di mezzo un Assange, ne spunteranno altri centomila; gli equilibri salteranno nel mondo intero.

L'unica alternativa: uccidere la rete.



ps, dal Processo di Nogaredo:
Il 14 aprile 1647, nel luogo designato
davanti ai contadini obbligati ad assistere al supplizio (pena: 25 scudi)
vengono decapitate:
Lucia Caveden, Domenica, Isabetta e Polonia Graziadei,
Caterina Baroni, Ginevra Chemola e Valentina Andrei

i corpi sono bruciati, i resti seppelliti alle Giarre in terra maledetta.
I beni delle donne confiscati.




Alla loro memoria.



2011-01-14 00:06:52Tenetevi forte.iniziata la discussione
Ora è chiaro ciò che era pensabile da qualche tempo: cosa c'è dietro la rivolta in Tunisia.

Riguarda qualcosa che su questo sito era stato riportato, riguarda ciò che sta cambiando il mondo: la rivoluzione digitale.

Già qualche settimana fa, quando scrivevo di Wikileaks, il pensiero era chiaro: se la pubblicazione delle comunicazioni degli ambasciatori USA mette nei guai i 'paesi amici', figurarsi per quelli che non lo sono...

Così è successo in Tunisia: tutti sapevano di vivere con un regime corrotto, ma vederlo spiattellato in chiaro nei messaggi tra ambasciatori è stata la goccia che ha fatto traboccare... la rivolta.

Tant'è che oggi, tra i provvedimenti-tampone per bloccarla, c'è l'apertura verso internet, come riporta Repubblica:
Subito dopo l'annuncio in tv del presidente, diversi siti Internet, da anni inaccessibili, sono stati sbloccati. Tra gli altri Al Jazeera, Flickr, Youtube, Wat.tv, DailyMotion, il sito della radio di opposizione Kalima.

L'onda si prepara, siamo solo agli inizi, tenetevi forte.

2011-01-13 08:30:50Provocazioni?iniziata la discussione
Ogni tanto su questo forum si parla del movimento 5 stelle; quest'anno ha fatto scalpore nei notiziari la notizia dello 'sventagliamento' di banconote false in consiglio regionale.

In quel momento tra i presenti erano molto agitati Boeti (PD, definito 'agitatissimo'), Ghiglia (PdL) e Motta (PdL) che arrivava a sferrare un calcio a Bono.
Interessante vedere un articolo di qualche tempo fa su  Bono e Ghiglia, indicativo della storia (che non conoscevo) di questi alfieri del PdL.

A proposito: il comportamento non è stato censurato; anzi il presidente Cattaneo ha chiesto invece pubbliche scuse ai due consiglieri a cinque stelle.

(da near a tree di Vittorio Bertola)

2011-01-04 22:58:43Ahi, la rete, il pd...iniziata la discussione
Ho trovato  una pagina che mi ha fatto ripensare a concetti scritti su questo sito: si tratta di "Primarie 2.0: Come sono posizionati in rete i candidati alle primarie del PD" e riguarda l'elezione a sindaco di Torino.

Non mi interessa tanto il merito dell'articolo (potevo citare parimenti quanto scritto a destra da Tilgher sul 'popolo facebook' e riportato in altro articolo) quanto il significato sotteso: per fare politica non si può fare a meno della rete.

Ma, come abbiamo già scritto in molti, la rete non è la televisione; essere presenti significa esserci sempre, non solo quando fa comodo; vuol dire rispondere anche a chi la pensa diversamente,  seguire comunque le persone che rispondono anche se non seguono le regole di sudditanza che la politica impone, anche se hanno idee diverse, anche se insultano, anche se fa male.
Esporsi ad una carica pubblica comporta il rischio di essere criticati.
Comportarsi correttamente in rete porta con sè la necessità della trasparenza che non può essere data solo a parole; è necessario che quanto accade in rete sia lo specchio dell'attività politica reale, è necessario (e anche questo è stato già scritto) che la trasparenza sia proattiva, che l'offerta del dato preceda la rischiesta dell'interessato.

E'  passato il tempo in cui la lettura delle email la si delegava alle segretarie, lo sviluppo del sito e della pagina facebook ai tirapiedi di turno; è necessario un impegno personale dei politici, innanzitutto per capire la rete e i suoi funzionamenti; poi, per utilizzarli a proprio vantaggio, o per lo meno per non darsi la zappa sui piedi.
Paradigmatico l'esempio di Grillo che è passato dallo sfasciare in pubblico i computer ad essere l'evangelizzatore della potenza della rete; solo i paracarri non cambiano idea.

E' purtroppo vero che se si leggono i dati della diffusione di Internet e tecnologie correlate in Italia e le si confronta con il resto d'Europa la differenza tra politici e paracarri si fa sottile.

Nell'analisi della presenza di persone interessate al bene pubblico, privatamente o pubblicamente, e nella nostra limitata comunità vedo in questo sito un'esperimento interessantissimo, un "caso studio"  raccomandabile agli esperti della comunicazione mediata dalla rete.
Quasi scherzando l'ho proposto ad un seminario sull'argomento; sembra che qualcuno ci stia lavorando e che le sorprese non siano poche... la pubblicazione avverrà tra breve,

a presto.



 
2010-12-28 12:53:14Qui mi fermo.in risposta a questo messaggio
Ora sei più chiaro, capisco meglio.

Difendi solo le cose positive che il fascismo  ha fatto; e chi non è d'accordo, su questo; mi sembra una tautologia, monsieur Jacques II de Chabannes de La Palice (detto Lapalisse) sarebbe un forte sostenitore delle tue tesi.
Come dice Biagio: anche gli orologi rotti due volte al giorno segnano l'ora esatta; non vuol dire che funzionino.

Una piccola chiosa: parlavo di giudizio storico personale, quello con cui una persona giudica nella globalità un fenomeno e pronuncia un 'sì' o un 'no' (oppure un 'male assoluto'). E' questo che continuo a non sentire da te, è questo che un politico deve saper pronunciare, è questo che ti fa parlare di comunismo ogni volta che ti si chiede un giudizio complessivo.

Adesso cercherò di capire qualcosa di più su Tilgher e compagnia che mi sembrano avere connotazioni molto vicine alla sinistra estrema (sbaglio?).
Tronco qui le risposte a questa discussione perchè non mi sembra interessimo a molti; potremmo, volentieri, continuare altrove.

Auguri,
e pace sconfinata a tutti.

2010-12-27 22:37:41Chiedi chiarezza, ma non la dài.in risposta a questo messaggio
Ti ho fatto una domanda.
Perchè non rispondi?

Perchè parli di partigiani, Polpot, lapidi, quando la domanda non li conteneva? Il giudizio storico che puoi dare è un rasoio: o di qua, o di là.
Non serve chiamare all'infinito la questione della storia scritta dai vincitori se è solo una scusante per non esprimersi chiaramente.

Perchè delle due una, nel giudizio storico personale:
- o difendi il fascismo e reputi che quanto ha fatto di positivo sia prevalente su quanto possa aver sbagliato
- oppure, come sono in tanti a pensare, puoi difendere qualcosa di giusto che in quel periodo può essere stato fatto, ma che è oscurato e svilito dall'immane nefandezza degli errori commessi.

Continuare  a navigare a metà strada, come stai facendo, va contro quella coerenza  di pensiero che chiedi.
Penso che una persona che intenda sottoporsi, prima o poi, ad un giudizio elettorale non possa continuare a rifiutarsi di prendere una posizione in merito.

Sarò sempre disponibile a sentire le ragioni per cui stai da una parte o dall'altra, e a discuterle sinceramente con te; non posso confrontarmi con chi scivola in posizioni di comodo senza qualificarsi.
Lo capisco, è rischioso; ma, come dicevamo con Pound, se un uomo non rischia per la propria idea, o le sue idee non valgono nulla o...

2010-12-27 14:24:53..o le sue idee non valgono nulla...in risposta a questo messaggio
Alessandro,
io non ho l'obbligo dell'azione penale,  durante la messa di Natale non manderò nessuno ad arrestarti; non preoccuparti, forse è più utile che mediti sul significato che la tua religione dà a quel momento: può servirci per riflessioni future.

Dici "quale paura avete se uno vuole creare un partito che si ispira al Fascismo ?" . Io personalmente, tantissima.

Vedo in giro troppa gente (e tu me lo testimoni) che acclama il 'salvatore del popolo', o duce, che in nome di quattro cose giudicate positive dimentica l'enormità di quelle negative.
Vedo in giro televisioni che annullano i valori della cultura a favore del mito del grande uomo.
Vedo in giro politiche a favore dell'immagine che calpestano i diritti dei più deboli.
Vedo in giro sindacati (corporazioni?) che annullano le conquiste di decenni per il mito della produzione ed un salario minimale.

A me il fascismo, che è stato soprattutto violenza, sopraffazione e vergogna, fa paura; tremo solo a pensare che qualcuno voglia ricostituirlo e plaudo a chi ha inserito nella costituzione una clausola per escluderlo dal futuro dell'Italia.

Però tu non hai risposto: difendi il fascismo?

Per il tuo futuro di politico, è bene che  lo dica chiaro, e che rimanga scritto su questo sito indelebilmente, in modo che chi ti vota sappia quello che fa, in modo che tutte le future generazioni cercando 'Ballauri' e 'fascismo' in rete sappiano come abbinarli.

Devo forse citarti la più famosa frase di Ezra Pound per essere più chiaro? Non la scrivo, da attivista della destra sociale la conoscerai a memoria.


2010-12-22 20:15:31sed perseverare diabolicumin risposta a questo messaggio
 Avevo sbagliato a scrivere. Pardon, cancellerò questo post.

2010-12-22 19:53:18Difendi il fascismo?in risposta a questo messaggio
L'apologia del fascismo è un reato previsto dalla legge 20 giugno 1952, n. 645 (contenente "Norme di attuazione della XII disposizione transitoria e finale (comma primo) della Costituzione"), anche detta "legge Scelba", che all'art. 4 sancisce il reato commesso da chiunque «fa propaganda per la costituzione di un'associazione, di un movimento o di un gruppo avente le caratteristiche e perseguente le finalità» di riorganizzazione del disciolto partito fascista, oppure da chiunque «pubblicamente esalta esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche». (wp)

L'importante, Alessandro, è essere chiari: tu difendi il fascismo?

Se la tua risposta è sì,
1) da quanto ne capisco hai commesso un reato
2) hai tutta la mia contrarietà a quanto dici. Giudico il fascismo il momento più becero e vergognoso della storia d'Italia. Nessun asilo vale le leggi razziali. Abbiamo già scritto molto sull'argomento.
3) Come gestore di questo sito, mi dissocio completamente dai contenuti da te scritti che, naturalmente, esprimono solo le tue convinzioni e non sono in nessun modo vicine a chi questo sito l'ha organizzato. Continuerò a veicolare i contenuti che vorrai scrivere, lasciandoli a disposizione di chiunque voglia utilizzarli come prova (come la legge mi obbliga a fare). Se è tua intenzione difendere sistematicamente il fascismo, sappi che qui trovi una porta chiusa.

Se la tua risposta è no: beh, chiarisciti, almeno con te stesso; poi, con noi.


ps.: chi ha ucciso più persone al mondo sono la Spagna, il Portogallo, la Francia, spinte dall'Italia cattolica: hanno ucciso più di 100 milioni di persone in America.
Cioè NOI civiltà occidentale.

ps2 .: Pindaro è stato inserito nel trattato del sublime come uno dei più grandi poeti dell'antichità. Basta prenderlo in giro. Quelli che qualcuno chiama voli pindarici per altri sono fondamenti filosofici: rispettateli.
Non di solo pane vive l'Uomo.


2010-12-20 16:18:36sdoppiamenti... striplicamenti...in risposta a questo messaggio
Io l'avevo scritto che sono sempre in rete, spesso con identità diverse... chi ha mouse per intendere...
2010-12-19 23:19:28Bravissimo!in risposta a questo messaggio
Centrato al primo colpo... sei un buon osservatore!

Gloria imperitura ai tuoi occhi.
2010-12-19 10:03:35latte + concorso a premiin risposta a questo messaggio
Come famiglia usiamo il latte crudo da quando esiste la 'casetta' sulla strada per pianezza.
Potete trovare qualche risposta sul sito che ha curato Laura, cibo&cibo, dove c'è un articolo specifico sul latte crudo, anche i commenti sono significativi.

Grandi premi (in imperitura gloria) per chi indovina dov'è l'albero che vedete in alto nel sito cibo&cibo; ci passiamo davanti molto spesso!
2010-12-17 14:55:46caduto nella trappolain risposta a questo messaggio
Grazie Manuel per la citazione appropriata.

Vengono i brividi; sono cose che si conoscono, ma vengono i brividi a leggerle.

Nel mio  ragionare sembra che chiunque dovrebbe capire che dire, o scrivere, di picchiare gli studenti (o 'menare', come dice Fede) sia una miccia per la violenza; una democrazia sana processa, incarcera, riduce la libertà al reo; non lo 'mena'.

Cosa lega Alessandro Ballauri a Cossiga? la destra, questo è il legame che vedo e che, d'accordo con Roberto, mi convince che il mio voto non cadrà mai da quella parte per la quale il fine (proprio)  può giustificare qualsiasi mezzo.
Di qui alla pena di morte il passo non è breve: è millimetrico, per chiunque abbia la mente aperta.

Per questo ancora di più mi stupisco quando, Alessandro, parli (o alltri parlano)  di 'destra sociale' (non mi sembra qui, l'ho visto altrove) quale cultura sociale ci può essere dietro chi vuole menare? Lo dico come richiesta di chiarimenti, non come esclusione di possibilità, tanto meno come offesa.
Chi sono i maestri di questa socialità? A quale corrente di pensiero si ispira? Dove sono gli esempi di applicazione? La mia ignoranza non trova risposte, chiedo lumi. (vi prego di non rispondermi citando Gentile, però. Lui non c'entra. E non tirate dentro i valori cristiani che c'entrano ancor meno).

Allo stesso modo mi sembra che scrivere su questo forum che si devono menare le persone sia un po' cercare la rissa. Probabilmente ci sono caduto anch'io in questa trappola classica dei Troll.

2010-12-14 18:17:49noin risposta a questo messaggio
Stavo leggendo le prime righe,  ...e quasi ero daccordo con te.

Poi ho letto la frase su Genova:
No, no, no, no, no, no, no no, no, no, no, no, no, no no, no, no, no, no, no, no.
Non sarò mai, mai, mai daccordo: scusami la veemenza.
La mia intelligenza si offende davanti a quella frase.

Quello che stanno facendo a Roma è  da condannare senza alcune riserve.

Quello che ha fatto la polizia alla Diaz è da condannare ad un grado ancora più elevato: chi ci doveva difendere ci ha massacrati, ha ucciso il senso dello stato.

Non sarò mai daccordo con te su questo.


2010-12-14 08:28:44psiche & paradigmiin risposta a questo messaggio
Farò tesoro di quanto hai detto per quanto riguarda la veemenza; come ho già sottolineato sopravvaluto quello che scrivo a causa dell'ipertrofia dell'io; concetto psicanalitico ampiamente dibattuto fin dall'800 nelle campagne piemontesi da cui  l'immortale massima  'pisa pì curt'.

Anch'io penso che qui manchino delle voci, l'ho detto spesso.
Anch'io percepisco che possano essere allontanate da un clima percepito come burrascoso.
Tuttavia, per quanto riguarda i BIP il messaggio è chiaro, la provocazione limpida; non l'ho vista come una presa in giro, ma come un segnale. Il messaggio a Fabio, su chi siano gli avversari, è paradigmatico nel contesto e nella semantica: siamo in guerra? La discussione che porta avanti Marco mi sembra credibile e fondata.
Non penso che chi critica sia obbligato ad avere in tasca l'alternativa; l'importante è che la critica abbia ragioni  oggettive.

Aiutiamoci tutti ad essere più tolleranti e aperti; riconsiderando l'Altro ogni volta, con umiltà e pazienza.
La discussione ne gioverà di sicuro.
2010-12-13 17:26:39Gustav Klimt (Vienna, 14 luglio 1862 ? Neubau, 6 febbraio 1918)in risposta a questo messaggio
Fabio,
mi dispiace che i tuoi toni siano così sopra le righe; evidentemente non hai seguito i consigli delle persone che ti hanno caro.
Riguardo alla risposta al tuo attacco personale a me e a mia moglie, ancora una volta: anche no, ne faccio a meno, non sono qui per far caciara. Se vuoi ti spiegherò in privato cosa ti è stato chiesto nell'assemblea: spesso il tuo io è così forte che non riesci a sentire ciò che ti si dice.

Valga, per me e mia moglie, la frase di Klimt: "Volete sapere qualcosa di me? guardate quello che faccio".







2010-12-12 01:02:02catartiche ipertrofie in risposta a questo messaggio
Sei fortunato ad avere persone che ti consigliano e ti stanno vicino: sono il sale della vita, il sole che ti scalda, tienile care.

Invece, chi ti parla contro, è il freddo dell'inverno.

Mi hanno sempre fatto piacere le persone che mi hanno scaldato il cuore; ma, credimi, le cose che ho imparato me le ha insegnate soprattutto chi ha parlato contro di me; aprirsi all'altro, soprattutto se è (culturalmente!) straniero, è ginnastica per l'anima, viatico per il pellegrino nelle steppe dello Spirito.

Affrontare il freddo delle opinioni diverse è buona liturgia per scandire questi brevi giorni: onore al solstizio d'inverno, alla vita che rinasce, a tutti i redentori che nascono per illuminarci.
Prima che la vita si manifesti, a primavera, il percorso è ancora lungo, quaresimale; la forza è sapere che il seme germoglia sotto la coltre gelata.

Sentenzio anche a causa di quella citata ipertrofia di cui sono patologicamente affetto; spero ti sia di qualche giovamento.





2010-12-11 16:38:51trolleggiamentiiniziata la discussione
Troll - nel gergo di Internet, e in particolare delle comunità virtuali come newsgroup, forum, social network, mailing list, chatroom o nei commenti dei blog - è detto un individuo che interagisce con la comunità tramite messaggi provocatori, irritanti, fuori tema o semplicemente stupidi, allo scopo di disturbare gli scambi normali e appropriati. Spesso l'obiettivo specifico di un troll è causare una catena di insulti (flame war); una tecnica comune consiste nel prendere posizione in modo plateale, superficiale e arrogante su una questione già lungamente (e molto più approfonditamente) dibattuta, specie laddove la questione sia già tale da suscitare facilmente tensioni sociali (wikipedia).

La giornata era cominciata bene con la lode alla moderazione di Biagio; poi s'è impennata la discussione. Com'è naturale, in una comunità; sempre di più questa piazza telematica riflette la piazza reale.
Così come il 'sè' di ognuno di noi in rete riflette il 'sè' reale; ma la distinzione tra reale e virtuale si conferma in realtà inesistente: due facce dello stesso diamante, due modi di essere che ben lungi da influenzare realtà differenti agiscono sull'unico reale che oggettivamente esiste: quello collettivo.

Molto indicativa l'indicazione di voto di Marco: dalla 'propaggine' virtuale di un interlocutore ne deduce atteggiamenti 'reali'. Ne possiamo trarre qualche ragionamento.

E' una prova in più che la rete non è relegabile tra gli hobby come tanti vorrebbero, ma si conferma come uno degli argomenti che ognuno, anche un politico, deve conoscere a fondo se vuole agire nel sociale. Un ambiente nel quale le regole di comportamento hanno una importanza ben al di là del formale; oggi si è parlato di netiquette e di troll.
La democrazia si appropria di nuovi strumenti con cui esprimersi.
Molti in Italia la stanno usando come  mezzo per farsi propaganda; scopriranno che ignorando la netiquette comportandosi come troll troveranno un popolo di persone informate che non dimenticheranno facilmente.

Questa non è la televisione.

2010-12-10 17:39:35organizziamo la seratain risposta a questo messaggio
per condividere quello che sai, Luca, sul biologico o meno. Sono interessato.

Mi scuso se qualche intervento esce come 'anonimo', sono giorni di lavoro intenso sul sito con qualche 'effetto collaterale' indesiderato.

2010-12-07 10:09:16verità, con la 'A' maiuscola di Assangeiniziata la discussione
Ci sono un po ' di cose che vanno dette su Wikileaks, altrementi il pastone mediatico ci ingoia tutti; lo so, sono banalità ma è meglio ripetercele, giusto per raccontarci le cose come stanno andando; forse, ripetendole tra noi, riusciamo ad ancorarci a pezzi di verità diversi da quanto ci stanno raccontando i tg.

Wikileaks non è autore di alcun documento; questo sito/portale è stato creato per favorire la trasparenza. Il suo scopo è assicurare che tutti possano depositare files per essere pubblicati senza che se ne sappia la fonte. Non è un fornitore di informazioni, è un fornitore di trasparenza.
Wikileaks ha precedentemente pubblicato centinaia di migliaia di files sulla guerra in Iraq: ricordate il video dell'elicottero che uccide come birilli le 18 persone che ha davanti tra cui due inviati Reuter?

E' la stessa cosa che fanno i giornali: pubblicano notizie che hanno ricevuto e, spesso, tengono riservato il nome della fonte; non è reato. Nessuno si sognerebbe di perseguire un giornalista per il reato di cui racconta, senza citare la fonte; invece con wikileaks lo si fa, e sembra che nessuno se ne accorga.
E' come se Bonini/D'Avanzo di Repubblica fossero accusati di conflitto d'interessi televisivo perchè indagano su mediaset: un controsenso assoluto, che sta passando sui nostri TG come la vera notizia.

Julian Assange non è uno 'spione'; non è lui ad aver trafugato i documenti 'segreti'. E' l'organizzatore del sistema wikileaks che ha sempre operato perchè il sistema potesse vivere libero.

In questi giorni vengono messi in atto veri atti di pirateria informatica; ed in questo caso non intendo pirati-partigiani, intendo pirati-criminali, verso i quali i pirati-partigiani, o i partigiani, dovrebbero alzare le orecchie.

- sono stati effettuati attacchi ddos (aggressioni ai computer che ospitano il sito) ai server di wikileaks. Il mandante? mah...
- Amazon ha sospeso tutti i servizi tecnici che forniva (a pagamento, con regolare contratto) a wikileaks. E' illegale. Attenzione: gli stessi files li potete comprare in cartaceo su Amazon a 3$, la vendita non è sospesa. Leggetevi la lettera di chi si sta cancellando, per questo, da Amazon.
- everyDNS, il sistema che gestisce i nomi di dominio, ha sospeso la risoluzione del nome wikileaks.org rendendolo invisibile al mondo intero. Anche qui c'era un contratto; anche questo è illegale (se invece usate l'indirizzo IP il sito lo vedete sempre: http://88.80.13.160/ http://46.59.1.2/ http://213.251.145.96/. Attenzione, questa è una delazione). Opendns, se cercate wikileaks, risponde: "Hmm, wikileaks.org isn't loading right now".
- Tablau, la struttura fisica che ospitava i files dei documenti, ha cancellato l'account di wikileaks
- il senatore Libermann (destra, USA) ha presentato una proposta di legge per rendere più facile attaccare wikileaks (waterboarding informatico?)
- il governo svedese ha diramato un mandato d'arresto internazionale in 130 paesi perchè Assange ha iniziato ben due rapporti sessuali con donne consenzienti iniziando con il preservativo e li ha terminati senza (in Svezia, è stupro. In Italia, è bunga bunga). Per il Corriere della sera: agenti segreti scatenati contro uno stupratore seriale e ricercato internazionale.
- Paypal, il sistema internazionale di pagamenti, ha limitato le possibilità di Assange
- le poste svizzere hanno chiuso il conto di Assange, perchè hanno 'una reputazione da difendere'

"Cosa abbia Wikileaks di diverso da New York Times o dal Guardian che pubblicano i dispacci delle ambasciate esattamente come il sito di Assange è piuttosto evidente. Pur rappresentando un esempio di buon giornalismo il New York Times ed il Guardian, El Pais e Le Monde, fanno parte del sistema, Wikileaks no: e da questo discendono buona parte delle sue disgrazie." (Massimo Mantellini, Punto informatico)

Come sostiene Mantellini, ambasciator non porta pena: questo dovrebbe guidarci nel giudicare il caso Wikileaks.

Le notizieche il sito riporta  sono vere; tanto basti ai partigiani del 2000.
Anzi, 2010.


PS.: Cito: "Come il tweet dell'ormai più famoso media al mondo recitava l'altro giorno “La info war è iniziata, il campo di battaglia è WikiLeaks, le truppe siete voi”. Le truppe si sono mobilitate."

2010-12-07 08:47:48ancora abbaiantein risposta a questo messaggio
"E' più religioso, in quanto più Naturale il corpo di una donna nuda, o di un uomo,che quello coperto da..."

Tocchi un tasto dolente: sappiamo che la nostra società, guidata in passato da una chiesa distorta , è sessuofobica e sopporta meglio la pedofilia della vista di un corpo di donna nudo. Non penso in tal senso vadano ignorati i passi del vescovo di Roma: sui preservativi, sulla pedofilia.

Basta una visita al museo d'arte moderna di Torino per rendersi contro che altre culture hanno trovato religiosità nel corpo nudo della donna prima ancora che la nostra nascesse, liberando le persone invece che crocifiggerle con i sensi di colpa di un istinto naturale, cioè buono. In una foto, presente in biblioteca, ce n'è cenno.

Per chi si nutre di simboli, in questi giorni è devastante vedere l'incendio del monte Carmelo (qui, non è consigliabile a tutti guardare tutte le foto); nome da cui derivano le Carmen, le madonne del Carmine, e l'ordine intero dei Carmelitani, luogo di elezione del profeta Elia, ben presente nelle menti delle persone nei tempi e luoghi del Cristo, colonna fondante di quello che sarebbe diventato il pensiero della nostra cultura, cioè noi.
Nel momento in cui bruciano le radici della nostra anima il curioso ne cerca sapori di senso; schiocca la lingua e annusa l'aria senza aspettare il 2012, o i cavalieri dell'Apocalisse.

Di questo si vive
e di tant'altro ancora
che inseguiamo come i cani
respirando dal naso
per finire invece
ancora sorridenti, ancora abbaianti
di un dolore a caso


Ivano Fossati, Discanto

2010-12-02 18:38:36la ricchezza italiana (e del mondo) negli ultimo duecento anniin risposta a questo messaggio
..e vale anche per gli ultimi trenta, naturalmente.

Guardatevi questo fantastico video: per chi non sa l'inglese, basta sapere che nel grafico sono rappresentate in verticale l'aspettativa di vita e in orizzontare la ricchezza procapite.

Il tipo è un genio della comunicazione.

2010-12-02 13:35:22Non tagliare l'albero su cui sei sedutoin risposta a questo messaggio
Tu conosci bene i ragazzi e sei in mezzo a loro, sai quello che pensano.
Anch'io ne so qualcosa: ho lavorato per più di vent'anni insegnando a ragazzi delle superiori e delle università, ho due figli che sono stati rappresentanti di istituto al liceo Gioberti e che sono stati tra i promotori delle 'agitazioni' di questi giorni, veri e propri 'agit-prop'.

Tu conosci bene i ragazzi e sai bene che il 90% non sa nulla della riforma, che vogliono solo tagliare da scuola, che non vogliono studiare, che ha ragione Berlusconi; i ragazzi seri sono a casa a studiare, ha ragione Fede, la polizia non dovrebbe fare altro che menarli. Magari frequenti le università, e sai che sono solo i 'baroni ' a dettare legge e ad assumere familiari.
Anch'io ne so qualcosa: lavoro a volte all'università (poli/economia/palazzo nuovo) insieme a prof e ricercatori; conosco gli sguardi dei ragazzi che partono malvolentieri per la California che dà loro lavoro, e quelli dei professori che hanno la testa pieni di soli punti interrogativi. Tutti grigi, tutti tristi. Non avevano scelto di insegnare per diventare agenti commerciali dell'università.

Tu conosci bene i ragazzi e sai che non sono come te: studiavi, ti impegnavi, altro che scioperi e cortei. Tu, come me, appartieni alla generazione della gente seria: quelli che adesso giudicano i ragazzi perchè, porco giuda, noi sì che abbiamo sempre lavorato.
La generazione che negli ultimi trent'anni ha fatto cose serie: ha portato la nazione ad uno dei più grandi deficit del mondo, ha creato questa università e questa scuola, le ha fatte diventare penose così come sono, ha generato lo sfacelo che vediamo, ha ucciso la formazione e la cultura in questo paese. Ci ha fatto dimenticare che la cultura è sempre stata l'unica, vera ricchezza degli italiani.

Alessandro, sinceramente: che argomenti pensi noi possiamo avere per riprendere i ragazzi, per dir loro quello che devono o non devono fare, per giudicarli? Che mondo abbiamo dato loro, che scuola abbiamo costruito? Davvero dovrebbero ringraziare la nostra generazione per quello che hanno ricevuto? Noi possiamo farlo con la generazione precedente alla nostra, che ha fatto diventare l'Italia il settimo paese al mondo. Ma noi, cosa abbiamo fatto? (Io personalmente, nulla: sono stato sputato fuori dal sistema quando ho cercato di cambiarlo).

***

Lunedì sera mio figlio ha organizzato, insieme ad altri, una assemblea allargata ai genitori nel suo liceo. Siamo arrivati più o meno alle otto: c'erano 80/100 ragazzi, una trentina di genitori con 'generi di conforto'. I ragazzi occupavano da sei giorni: stanchi, distrutti. Con gli occhi pieni d'orgoglio: per aver conservato l'ordine, la scuola pulita, nessun disordine, per aver organizzato gruppi di formazione, per non aver interrotto la continuità didattica, per aver rispettato chi comunque non voleva protestare.
Hanno occupato consapevoli dell'illecità dell'atto, accompagnati dalle minacce dei dirigenti e professori. Consapevoli, anche, di voler fare qualcosa per far esplodere la loro sete di verità, la palese ingiustizia che sentivano cadere sul loro futuro.
Hanno tenuto un'assemblea ordinata, dando la parola alle persone al tempo giusto, analizzando le minacce ricevute, le conseguenze, i modi di rispondere, i mezzi a disposizione per fare capire al mondo dei 'grandi' quanto avevano nel cuore.
Nei loro occhi, le prime tracce di maturità; non più la spensieratezza, ma la consapevolezza che i forti ideali non posso che esprimersi attraverso atti concreti, dei quali vanno giudicati i rischi. Occhi forti, di chi cerca di anteporre ciò in cui crede al pericolo che comporta; occhi dolci, di chi spera.
Personalmente ho vibrato di uno strano sentimento: in passato ero stato io a spiegare le riforme ai miei figli; oggi le hanno spiegate loro a me, e io mi sono accorto di riposare sulla loro capacità di analisi. Ho investito su di loro per vent'anni e oggi, strano, mi sento quasi pensionato...

Dopo l'assemblea, hanno organizzato ls proiezione in palestra di 'Vieni via con me', di Fazio e Saviano.
Alessandro, tu conosci bene i ragazzi io forse no; non m'aspettavo mi spezzassero il cuore. Ai miei tempi le uniche volte che si guardava qualcosa insieme era 'quelli della notte'; nulla di paragonabile all'impegno rapito di questi ragazzi che, scalzi per non sporcare la palestra, stavano a sentire Saviano parlare di ideali, diritti, di Costituzione, quasi fossero a lezione. Sussurrandosi qualcosa, piano, nei passaggi meno chiari o su cui potevano essere meno d'accordo.
Alessandro, tu conosci i ragazzi e io mi faccio abbindolare ma, credimi, è stata una gioia. Anche per me, che di assemblee ne ho viste tante, che di ragazzi sfaticati ne ho conosciuti parecchi, è stato uno struggersi dell'anima.
Io, evidentemente, non conosco i ragazzi come te, mi hanno sorpreso e stupito, mi ha riempito il cuore  questa voglia di cambiare il mondo, questa tensione vera, politica.

Certo, c'era anche qualche casinista fuori a giocare al pallone invece che seguire Saviano; forse più simile a me e alla mia generazione.

***

Preavvisato del blocco del traffico, martedì, giorno di discussione del decreto, mi sono spostato a piedi; nel percorso dal palazzo della Provincia (corso Inghilterra) a piazza Statuto ho trovato la coda delle persone bloccate nelle auto; più o meno era l'una.
Inferocite, giustamente. Una signora è scesa in pelliccia dal SUV e ha insultato i primi poliziotti che ha trovato, perchè 'questi coglioni in divisa non sono neanche capaci di sgombrare quattro ragazzotti'. La polizia non è intervenuta: si teneva presente in forze nelle vie laterali, per intervenire solo in caso di bisogno.
In piazza Statuto, il caos delle auto e dei bus: tutti bloccati, tutti inferociti.
Ragazzi seduti per terra bloccavano le macchine.
Poi verso l'una hanno tolto il blocco: insieme, per riprendere il corteo. E far rifluire il traffico perchè, mi dicevano (sai, a volte con loro parlo), in quel modo avrebbero arrecato il minimo danno per ottenere la massima visibilità (poi, al pomeriggio, c'è stato ben altro, in tangenziale e a porta nuova: ben peggio).
Andando verso porta Susa ho trovato due ragazzi che andavano incontro agli 'inferociti' offrendo un bicchiere di tè, accettando gli insulti, provando a spiegare le loro ragioni. Senza violenze, senza forzature, quasi in modo leggero: questa è la nostra protesta, state almeno a sentire perchè vi stiamo danneggiando.

***

Sicuramente quanto ho riportato non è la cronaca globale di quanto è successo: sono le impressioni che ho ricevuto io dalle manifestazioni di questi giorni, dalle quali, per mia fortuna, non sono stato danneggiato.
Sono perfettamente conscio che ci sono stati episodi negativi e che il danno arrecato è stato enorme, e che ho riportato solo una parte della verità.

Tuttavia, Alessando, tu conosci i giovani, io no: a me sembrano l'unica speranza che abbiamo di cambiare il paese.

Noi non ci siamo riusciti: ed è colpa nostra, non loro.






(le foto si possono vedere su losero.net)





2010-12-02 11:42:37soluzionein risposta a questo messaggio
soluzione paddy

c'è un semplice redirect dell'indirizzo che tu hai citato, così si 'aggira' la schermatura da parte dei gestori.
Inoltre si possono certo filtrare i nomi di dominio (unica parte centralizzata della rete, non per nulla i cattivissimi hacker della baia dei pirati stanno proponendo un sistema alternativo). Se ragioni a livello di IP risulta difficilmente schermabile. Basta inoltre un semplice programma per 'fingere' di  non essere italiani ed è visibile anche l'ie invece del com; tali programmi a volte sono 'embedded' nei browser, come i pedofili ben sanno.
Guarda chi è che veramente stanno chiudendo, se ci riesci.

Se poi guardi in rete come si arriva a quegli indirizzi, ti rendi conto che dietro a questi siti ci sono calibri non indifferenti. In Italia lo stato vuole mantenersi il monopolio di queste droghe; per me dovrebbero essere vietati per tutti, anche a livello del lotto della tabaccheria. (Ma, si sa, sono un veterocomunista che vede nel lotto e nelle società per azioni il demonio, che non vede che nel lotto e nel totocalcio ci sono i fondi per le opere pubbliche.  Potremmo aprire un casinò a La Cassa e dare i proventi al posto degli oneri di urbanizzazione...)



2010-12-01 08:28:25Rivoluzione!iniziata la discussione
Chi comanda in rete? Nessuno.
Nelle regole di sviluppo della rete, scritte nel 1969 per scopi militari, si diceva che non ci sarebbe dovuto essere nessun centro di controllo in modo che la rete diventasse invulnerabile e si autorigenerasse in caso di attacco.
Tuttavia esiste una struttura di indirizzo: è l'IGF, Internet Governance Forum che ha anche in Italia un suo forum nazionale.

In questi giorni ci sono stati i lavori del forum, mi sembra molto interessante, perchè argomento di molti dibattiti in questo sito, ciò che ha proposto Stefano Rodotà: addirittura di cambiare la costituzione, inserendo un nuovo articolo, il 26 bis:

Tutti hanno eguale diritto di accedere alla Rete Internet, in condizione di parità, con modalità tecnologicamente adeguate e che rimuovano ogni ostacolo di ordine economico e sociale.


Non entro in merito alla discussione sul fatto che sia utile o meno inserirlo nella Carta (c'è chi dice che sia già implicitamente presente), ciò che mi interessa riportare è che anche per l'Italia la rete sta per essere definita come diritto.

Certo, siamo in manchevole ritardo; anzi, più di una interrogazione parlamentare (Jannone, PDL) chiede di limitare l'accesso alla rete (per proteggerci da pedofilia, violenza e comportamenti asociali, tipo informarsi) e molti leggono il ciclone wikileaks come la 'scusa' con la quale ci toglieranno la libertà.

Ma.. se qualcuno vuole toglierci la libertà, e contro questi opprimenti potentati qualcun altro combatte, questo qualcun altro non sembra proprio agire come i p... irati?

2010-11-18 21:39:02muri realiin risposta a questo messaggio
Grazie Fabio per la pronta risposta; fa piacere vedere che segui assiduamente questo sito e che hai risposto all'appello che ho fatto a chi si occupa di politica ad intervenire.

Nel merito, tengo conto di quanto dici:
- dopo quarant'anni di crescita del PIL siamo più poveri di prima
- Permettimi: i miei voli pindarici indicano una direzione. Ricordi il dito e la luna?
- grazie per mettermi al corrente della situazione sanitaria italiana, che è peggio che in Africa.
- grazie per ricordarmi che esiste una realtà: sai, io e Fitzcarraldo siamo così eterei...




Agli ex dissidenti, o per lo meno ad alcuni di essi, viene rimproverato di essere dei sognatori, degli idealisti o dei moralizzatori, ciò che non va molto d'accordo con la politica reale, perché, parafrasando Baudelaire, le loro ali da giganti impediscono loro di camminare.

Václav Havel, 12 dicembre 1992 
Wroclaw, Polonia

(Di lì a poco sarebbe cambiato il mondo)



2010-11-18 18:58:41salute!in risposta a questo messaggio
Nei commenti all'articolo mi chiedevo cos'è cambiato da quando gli ospedali erano il riferimento per tutti i cittadini locali ad oggi.
Dalle risposte  ho capito di non essermi spiegato.
La mia domanda era questa: com'è cambiato il sistema del modello sanitario nazionale dagli anni '60 ad oggi, visto che ci troviamo con un paese più ricco di allora e con cittadini più poveri di servizi sanitari?
Che l'Italia sia un paese più ricco è un dato di fatto; ed è un paese più ricco non solo a parole, anche in soldoni. Ho cercato un po' di indicatori (bellissimo il sistema di dati pubblici di Google per questo) e mediamente indicano che la ricchezza del nostro paese si è almeno quadruplicata dagli anni '60 ad oggi; non altrettanto la popolazione. Chiaramente questo si riflette sul reddito medio di ognuno; purtroppo non nel reddito della maggioranza delle persone perchè è aumentata l'ineguaglianza nelle distribuzione delle risorse (indice di Gini, eloquente vedere l'Italia in mezzo all'Europa con colore diverso, o a che punto è in classifica).

Se il paese è più ricco ed i servizi sono minori la provocazione è chiara: cosa può fare la politica per riabilitare le proporzioni? se avevamo una sanità distribuita sul territorio perchè non la possiamo più avere?
In molti commenti all'articolo si parte dal dato di fatto che non possono essere mantenute piccole strutture ospedaliere, poco specializzate, a favore di una razionalizzazione, un accentramento delle funzioni. Si parte cioè dal concetto che si deve spendere meno, perchè le risorse sono esigue.

Non mi sembra un gran discorso politico; mi sembra un discorso da amministratori che ricevono un compito con limiti prefissati e lo eseguono; un povero seguire le leggi del capitalismo (ahi! qualcuno si ricorda che è la corrente ideologia?) che ormai sta mostrando più di una crepa.
Penso che un politico si possa spingere ad un livello un po' più alto; stiamo parlando di bisogni primari, non di quelli voluttuari; stiamo parlando del diritto alla salute tutelato dalla Costituzione. Stiamo parlando di gente che nei momenti più difficili della vita rischia di andare lontano per farsi trattare come fosse un numero da una struttura molto specializzata.
Se si è riusciti, quando eravamo più poveri, ad avere gli ospedali di prossimità perchè non lo si può fare oggi?
Rovesciamo il tavolo, ripartiamo da zero; ripartiamo dai diritti, diciamo, per esempio, che è diritto di tutti avere un ospedale vicino a casa.
Poi, solo dopo, pensiamo alle risorse.

Innanzitutto vediamo chi può contribuire alla spesa sanitaria a partire dal PIL; per quanto mi riguarda, ci butterei dentro tutti i proventi dai giochi d'azzardo statali (lotto, schedine, etc), i monopoli, le spese militari per le cd. missioni di pace (che producono malati, peggiorando la situazione), le concessioni demaniali etc; non sono chiaramente in grado di fare un elenco sensato, sono esempi.
In seconda istanza razionalizzarei le procedure, non le presenze. La rete rende possibili economie di scala enormi; una sola macchina per radiografie può servire centinaia di ospedali con i terminali appositi, e così TAC e quant'altro. Lo si fa in Africa, non lo si fa qui. E' possibile eseguire operazioni in telemedicina, inviare referti online, fare molte visite in telepresenza, ridurre la burocrazia ai minimi termini. (Ah, eccolo, il patito dell'internetto e del feisbum che ridice le sue vanesie fanfullaggini. Svegliatevi, gente).
In terza istanza: formazione, formazione, formazione. Anche con medicine alternative, attenzione alla persona.

L'attuale modo di risolvere i problemi corrisponde ad una strategia senza senso: accentrare le risorse sanitarie specializzandole quale futuro ha? Oggi abbiamo grandi ospedali al nord facili (per noi, ma non per tutti) da raggiungere. Domani ne avremo solo due? O uno? E dopodomani? Il centro per la cura del fegato sarà a Vienna e quello del polmone a Londra? Gli autisti della croce rossa prenderanno il brevetto da pilota? E noi che faremo, preferiremo morire tranquilli accanto alla finestra di casa piuttosto che curarci in una qualsiasi asettica banlieu?
Assistiamo a strategie di breve termine, a manovre di basso cabotaggio, a voli rasoterra: possiamo chiedere ai nostri politici un volo alto, una proposta forte, una strategia che si occupi di tempi dell'ordine del secolo? O siamo costretti a guardare queste piccole politiche che rispondono solo alla distribuzione dei fondi?

Non voglio esagerare con questo discorso, non sono un politico, sono un cittadino; ma se trovassi qualcuno con una visione che parli al futuro come l'esempio che ho fatto sarei felice di sentirlo, sarei contento di scoprire qualcuno che si interessa veramente di sanità e territorio.
2010-11-18 18:04:34L'ospedale di Lanzo e la sanità in zonainiziata la discussione
La discussione sulla sanità mi sembra interessante; ritengo utile che la si continui su questo forum, in modo da poter dare ad ognuno la possibilità di scrivere direttamente in risposta agli interventi senza andare 'in coda' al fondo.
Spero che qualcuno potrà essere presente all'incontro proposto e che riesca a raccontare qualcosa a tutti: diffondendo l'informazione farà un prezioso lavoro di condivisione delle conoscenze.
2010-11-11 08:01:30Non è tutto a postoin risposta a questo messaggio
No Igor, non è mai tutto a posto: è sempre tutto incasinato, difficile, complicato e spesso frustrante.
Fare figli non è obbligatorio, e non è un modo per riempire un vuoto o gongolare nel sentire dolci passettini sul pavimento.
Ciò che io direi alla coppia che hai citato è che se hanno intenzione di mettere la loro famiglia al di sopra delle loro esigenze, se questo è veramente quello che vogliono, allora possono scegliere di fare figli.
Procreare è un atto infinitamente più importante del mantenimento economico.
Mi rendo conto che porre la propria famiglia al di sopra delle esigenze dei singoli genitori, abdicare il proprio benessere a favore di quello della famiglia non sia di moda.
Penso, e vale solo per me, che sia un modo per proiettare i propri figli al di là del qui e adesso, demandando al futuro le sfide con le quali un padre procaccerà il cibo per la famiglia, con la fiducia che la passione e l'amore impiegato siano il motore della sofferenza e degli sforzi che pur si dovranno affrontare: in due, non da soli.
Sono convinto che la famiglia, come frutto dell'amore tra due persone, sia infinitamente più potente della somma delle due singole volontà.

Sono certo che se avessi aspettato il momento economicamente giusto per fare figli oggi non avrei ancora cominciato e sarei tanto, tanto, tanto più povero di affetti ed esperienze.


2010-11-10 13:45:22Non siamo nella perfida Albione.in risposta a questo messaggio
Bell'intervento, su molte cose hai ragione... su altre è discutibile.

Per curiosità, guardati questo link, che riporta cosa dovrebbe fare uno studente (come uno dei miei figli) per andare a scuola  con i mezzi pubblici.

Alla prima voce c'è scritto 'guida o prendi un taxi'.

Sigh....
2010-11-10 08:22:21risolvibilein risposta a questo messaggio
Ciao Igor, ho letto con interesse il tuo intervento.

Non vorrei sembrare retorico e melenso: i figli sono figli dell'amore tra due persone, non sono un prodotto da mantenere o su cui investire.
Se, veramente, per fare figli fosse necessario pensare di avere i soldi sufficienti a mantenerli chi di noi li farebbe ancora? E cosa dovrebbe fare il resto del mondo, che al 96% è mediamente più povero degli italiani?

E' vero, far vivere i figli senza molte risorse economiche è faticoso, a volte disperante; ma ciò che è importante per loro non passa attraverso i soldi, la vita che fluisce da te a loro non ha connotati economici.

Allego due riferimenti: il primo mi è stato inviato da un frequentatore del sito  e indica la tendenza 'eugenetica' del proprietario del tuo (immagino, e anche mio) sistema operativo: parla della "Eugenetica di Bill Gates e la riduzione della popolazione", lo trovi tradotto qui, è uno dei modi per risolvere il problema.

Il secondo è una citazione da parte di una madre di cinque figli alla quale manifestavo le mie perplessità economiche di fronte alla nascita di Gabriele, il mio secondo figlio: 'ogni citin a porta so fagutin'.  Ti risparmio la traduzione.

2010-11-05 08:02:49Così vuoi essere rivoluzionario, uh?in risposta a questo messaggio
D'accordo con Igor sul telecomandone.
Molti di noi hanno un enorme virus nel pc che si chiama Windows; altri ne hanno uno di molto peggiore, ma più bello, che si chiama Apple.
Sono tutti telecomandoni; il rimedio? Linux.
A patto che poi non si usino Chrome, Explorer, Safari, Opera o qualsiasi altro browser proprietario.
Il timedio? Firefox.

L'Open Source è ben più che una modalità tecnica: se c'è una rivoluzione vera, è lì.
2010-11-04 17:55:29Non di sola vespa...in risposta a questo messaggio
Mercoledì sera nella trasmissione di Gad Lerner s'è parlato di gruppo Bilderberg, della Trilateral, della Massoneria; erano presenti Eco, Introvigne, Raffi (il Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia!) e persino un video con Borghezio che citava Guénon (e parlava di Bilderberg, chiaro).

Non so voi, ma a me questa discussione è piaciuta.
Pacata, argomentata, ognuno ha detto la sua, esprimendo concetti di cui non ero a conoscenza; non posso essere o meno d'accordo perchè non competente in materia.
Certo, potrebbe essere stato un complotto ordito dal Gran Mogol delle Televisioni per imbavagliare il mio pensiero; ciò non toglie che ne abbia tratto qualche insegnamento.

O indottrinamento?




2010-11-04 17:30:21micaballein risposta a questo messaggio
Grazie Marco,
mi fa piacere il tuo intervento.
Ti stavo rispondendo di getto qualche minuto dopo che l'hai inviato poi al momento di battere 'invio' m'è preso un prurito alla tastiera... che m'ha fatto desistere, un sensto senso che mi ha messo in standby.

Certo, conosco i numeri degli interventi nei forum: ne sto moderando uno con 11000 utenti e, in passato, sono arrivato a 18000; naturalmente aiutato da validi collaboratori, soprattutto pompieri... ma non è questo il punto. Ciò che volevo intendere è la richiesta di intervento non 'in generale' ma da parte di chi si sente interrogato: perchè solo in questo modo può iniziare un dialogo costruttivo.
E fin qui il testo che avevo scritto pre-prurito.

In questi giorni ho cercato di 'digerire' meglio il tuo messaggio e rileggendolo ne è uscito qualcosa di più, che voglio condividere.
La maggioranza silenziosa che mi sembra di aver colpevolmente 'snobbato' nel post precedente in realtà sta realizzando qualcosa di bellissimo: ascolta. E' una cosa così rara e bella che voglio evidenziarla: è una comunità in ascolto, abbiamo, tutti, a disposizione una comunità in ascolto.

A fronte di molti post che denunciano una realtà massmediatica televisiva di urlatori sapere che c'è qualcuno che nel silenzio ascolta quanto viene detto mi crea una intima soddisfazione e mi fa in parte ritirare l'irruenza di quanto ho detto precedemente con la mia solita tecnofila presunzione. Mi fa pensare che questo mezzo è utile a chiunque voglia farsi ascoltare, a chiunque voglia dire qualcosa sul nostro territorio sapendo che ci sono orecchie tese a coglierne il senso.
Bastano poche verifiche tecniche per appurarlo; a fronte di ogni invio di notifica molte sono le relative letture, sull'email o sul sito.

Voglio ringraziare personalmente, uno a uno, quelli che stanno leggendo questo messaggio: abbiamo costruito una comunità in ascolto, micaballe!
2010-11-03 08:31:46Agire è anche questo.in risposta a questo messaggio
Non posso che essere stradaccordo con Luca su questa affermazione; ringrazio tutti per il contributo alle discussioni.
E' logico e normale avere idee diverse; trovo meno normale tirare il sasso e nascondere il braccio, fare interventi sul forum e poi non rispondere a chi non la pensa allo stesso modo.
Il forum non è uno strumento di ricerca di consenso, anzi: è un modo per mettere in pubblico idee che possano essere contraddette in modo che tutti siano in grado di avere una visione d'insieme.

Nel momento in cui cliccherò sul tasto 'invia' sapro' che circa un centinaio di persone hanno scelto di leggere quanto sto scrivendo; mi sembra un buon numero per la nostra comunità, mi sembra che questo strumento sia utile a chi voglia agire in qualche modo nel sociale.

La comunicazione è alla base di una crescita comune; un plauso a chi 'offre in pasto' alla piazza le proprie idee anche sapendo che molti leggeranno ma irridendo risponderanno solo a stretto giro di corridoio bisbigliando complici tra amici fidati .
Non è questi bisbigliatori professionisti che è adatto questo strumento: serve invece a chiunque voglia informarsi, leggere le voci che propone, far sentire la propria. Anche intervenendo molto raramente, anche solo per dire 'ci sono anch'io', per testimoniare di far parte di una comunità.
2010-11-01 15:12:56mozione d'ordine!in risposta a questo messaggio
Grazie Igor per il tuo intervento che offre spunti interessanti.
Vorrei solo chiederti, estendendo l'invito a Manuel e a tutti, di utilizzare correttamente la gerarchia del forum.
Se volete rispondere ad un intervento specifico utilizzate il tasto 'rispondi' sotto l'intervento (come sto facendo ora); se volete far partire una discussione nuova, indipendente dagli interventi precedenti, utilizzate 'Inizia una nuova discussione' in alto a sinistra.

So di essere un po' pedante con questa richiesta; è utile seguire questo schema soprattutto per chi legge che è in questo modo in grado di ricostruire il filone di discussione.
Questo filone, o thread, è uno degli elementi che distingue il blog dal forum (l'altro è l'unicità dell'autore degli interventi)  rendendo quest'ultimo uno strumento più articolato e utile alla discussione di una comunità come la nostra.
2010-10-31 19:36:15il dito e la lunain risposta a questo messaggio
Ciao Igor,
la tua affermazione che la 'televisione è maturata negli ultimi 30 anni' mi lascia perplesso; ho sempre pensato il contrario, cioè che negli ultimi trent'anni la televisione si sia involuta ed abbia imbarbarito il paese.

Tecnologicamente, l'affermazione non corrisponde al vero. La tecnologia è più o meno quella del 1954; le uniche modifiche sono il colore, lo stereo, il passaggio al digitale l'appiattimento del tubo catodico. Un po' poco per 56 anni di tecnologie.

Ma ciò che più mi sconcerta viene parlando dell'offerta; mi ritrovo a vedere d'estate spezzoni della televisione di oltre trent'anni fa ed invidiare quei tempi; già solo citando il maestro Mazzi possiamo spazzare per ko tecnico il 90% di quello che vediamo oggi in tele. Se poi mettimo in campo le commedie, il teatro, la serietà del giornalismo, la professionalità dei comici e dei giornalisti.. beh, non ce n'è, proprio non ce n'è.
Qual è l'offerta che abbiamo oggi? Cumuli di spazzatura (vogliamo chiamarla 'situazione complessa?') che, forse, coprono qualche diamante: ben nascosto.

Per dirti ciò che penso della televisione cito Scalfari nell'editoriale di oggi su Repubblica (Il bunga bunga che segna la fine del regno) : "È stato messo in moto un vero e proprio processo di diseducazione di massa che dura da trent'anni avvalendosi delle moderne tecnologie della comunicazione e deturpando la mentalità delle persone e il funzionamento delle istituzioni."
Non mi sembrano parole 'integraliste' nè tantomeno 'fuori contesto' .

Ti do' in parte ragione sul fatto che la visione pasoliniana è datata: però quella mente acuta ha visto lungo, ha messo in campo concetti allora impensabili ed oggi oggetto di discussione.
Ma Pasolini non è la verità, e ciò che riporta Manuel è un giudizio parziale.

La televisione è una tecnologia, è un'ovvietà dire che non è buona nè cattiva in sè ma dipende dall'uso che se ne fa: ecco, io penso se ne sia fatto un uso distorto (a fini di profitto, io penso; a fini di controllo, pensano altri che leggono)
Ciò non toglie che sia possibile usarla nel modo 'buono e giusto', e che qualcuno l'abbia fatto con risultati spendidi.

Hai ragione, non c'è un demone nel telecomando: si limita ad indicare dov'è.

2010-10-30 00:24:29bunga bunga clickin risposta a questo messaggio
Bunga Bunga a te, Stefano, e spero  sia un augurio.

E' un piacere, di questi tempi, leggere gli interventi sul forum; così com'è un piacere vedere che nuove teste si affacciano alla nostra comunità telematica.

Vorrei però risponderti al potere del click; non solo personalmente, come ho già fatto, ma anche qui in modo da allargare i nostri discorsi a chi ci può essere di molto, moltissimo aiuto per affrontare questo problema del click.

Il click è quello del telecomando: spegnere la televisione.
Per qualche famiglia, anche nel nostro territorio, vuol dire anche eliminare fisicamente il televisore da casa, così da liberarsi finalmente dalla scatola infernale.

Come sai, non sono d'accordo.

Mi sembra un atteggiamento luddista.
Lo scopo è rompere con questa tecnologia perchè è espressione di un potere di controllo sulle nostre menti; dal vangelo secondo Orwell in poi tutti sappiamo che l'infernal scatolotto a questo è dedicato e chi lo esclude dalle proprie vite sottrarsi vuol da cotanto mentale infernal intruglio.
Tuttavia.
(ah, bellissimo il tuttavia. Mi ci perdo dentro, potrei farne una canzone alla Avion Travel e metterla come sottofondo in un film col protagonista perso in un aeroporto andino. Ma di nuovo mi perdo nelle parole, riemergo.)
Tuttavia nei mezzi di comunicazione di massa (ah, anche questo è bello, da perdersi, sono armi anche d'istruzione di massa) non tutto è perduto.

Potrai dirmi le fuori orariopeggior cose che vuoi della televisione; non potrai mai togliermi l'illuminazione che a volte, a fine pasto, Blob mi ha dato, o la poesia struggente che quel programma geniale ha regalato a tutti mettendo insieme musiche e immagini, cucendo pezzi di vita televisiva, creando un metalinguaggio dove s'intersecano iperboli semantiche e linguaggi visivi: geni, sono semplicemente geni del nostro tempo, e si esprimono con i mezzi di oggi.
Quattro note di Because the night  [belong to lovers] di Patty Smith (Alberto, conferma!) con il fantasma diafano della fanciulla sott'acqua di fuori orario, cugino di blob in ore da straordinario non pagato, sono sufficienti per farmi viaggiare per immagini la notte intera.
Nè potrò fare a meno dei programmi di informazione: da prendere con le pillole, da seguire saltuariamente, da spegnere (click!) appena stufano, anche da ignorare; ma non da eliminare. C'è qualcuno lì che lavora seriamente.
Nè mi potrebbe mancare rai storia, canale con contenuti di valore inestimabile. E che dire di current TV, che fa vedere ciò che nessun'altra televisione oserebbe? E di deve tacere della trasmissione metereologica che riesce ad intervistare le menti più eclettiche dei nostri tempi?
(Se poi passiamo alla radio, la perla di radiotre ha un valore inestimabile: sono vent'anni che la sento, sono vent'anni che le devo alcuni degli stimoli culturali più notevoli. Auguri per i sessant'anni di radiotre)
Certo, da anni ai tasti 4,5,6 del telecomando non ci sono più i canali mediaset; io, mia moglie e i miei figli non ne sentiamo la mancanza.
Mente sull'1 si forma spesso la polvere, presto lo dirigeremo su migliori lidi.

Il mezzo è pericoloso e ci si deve dotare di strumenti adatti per utilizzarlo bene; su questo sono d'accordo, il cervello non va lasciato in standby quando la tele è accesa.
Giustissimo il potere del click; tanto quello di spegnere, quanto quello di accendere, e quello di scegliere; l'importante penso sia utilizzare la televisione come scelta e non come sottofondo, accenderla solo quando si sa che cosa si vuole guardare.

Anche se spesso la spengo e preferisco mettere le mani su una tastiera.

Click.
2010-10-24 00:17:47din don danin risposta a questo messaggio
Anch'io sono sensibile alle campane o, meglio, al loro significato e mi fa piacere che il problema venga segnalato su questo sito fatto di persone attente alla vita, e ai tempi, di questo paese.
Gia Mati aveva riportato l'affezione verso quello spilungone del nostro campanile.

Certo, forse alla fine non è così importante che le campane suonino, o no; ma ci sono significati che corrono sottopelle agli umani e che è bello rivangare.
Da sempre le campane sono il suono della comunità: il modo di chiamarla, di renderla attenta al momento, di unirla su un pensiero; che sia lo scadere dell'ora o il ricordo della festa, o della morte di un amico, sempre hanno questa funzione di raccolta.
Non per nulla, la domanda 'per chi suona la campana' è pregna di significato: suona per chiunque la senta.

Qualcuno passa, o ha passato, parte della propria vita, o la vita intera, scandita dai momenti liturgici della giornata; lodi, ora media, vespri e compieta colorano i giorni di donne e uomini con gli occhi dell'anima alzati al cielo.
Prima dell'alba, nelle lodi, i salmi si vestono di luce; l'ora media incarna il fisico nel materiale mentre i vespri raccolgono il senso del giorno e ci introducono alla 'piccola morte' del sonno che nella compieta ci porta a mimare un respiro più grande.
Poco importa che seguiate una liturgia canonica o che gli occhi delle vostre anime usino altre leve per cercare; da che esiste il mondo si alza il sole e cala, ruotano le stagioni, imbiancano i capelli. Indipendentemente dalla liturgia che v'è cara, tanto che leggiate il libro di Giobbe quanto che siate soliti celebrare il momento con una birra fresca allungando le gambe sul divano.

Da che esiste il mondo usiamo momenti importanti del giorno, dell'anno e della vita per allargare gli orizzonti.
Non esiste uomo o donna che non porti incise dentro sè le significanze scandite dal tempo; liberi di ignorarle, liberi di santificarle, liberi di salmodiare,  liberi di alzare un'ode al proprio d(io) di fronte ad un pasto quotidiano o allo spettacolo della cintura di Orione che in questo periodo, a La Cassa, santifica l'alba.

Se poi le campane si rivolgono all'Ave Maria, cioè al femminile (così tanto violentato dalla tradizione cattolica), c'è veramente spazio per farsi illuminare dai rintocchi.

Liberi: questo ci dicono le campane, liberi di usare il tempo come ci pare, dandogli il significato che preferiamo.
Ogni volta che suonano ci ricordano che siamo liberi di fare ciò che vogliamo: ma agendo in questo tempo, in questo luogo.

Ora.






[et labora?]
2010-10-20 22:30:47ti sei bevuto il cervello?in risposta a questo messaggio
Le provocazioni di Manuel sono importanti.

E' una mente affilata che colpisce diretto: facile schivare i colpi sfocandoli, più complesso cercare di mettere a fuoco e dare un significato alle domande; perchè, delle risposte, non se ne parla.
Manuel suggerisce, citano il post di Franceschetti, che potrebbe esserci qualcosa di preordinato nel delitto oggi pubblicizzato da tutti i media; ed è facile, con pochi approfondimenti, verificare che in molti si pongono domande simili.
Così come citando le scie chimiche suggerisce che ci sia qualcosa di preordinato in questo sciamare di gas nei cieli; ed allo stesso modo in altre volte, in altri post, in altre discussioni suggerisce piani di lettura non convenzionali della realtà.

Non mi stupisce la penuria di risposte a queste provocazioni: è una naturale difesa dell'organismo isolare ed espellere i corpi estranei, così come i pensieri che non corrispondono agli schemi in cui siamo abituati a calarli. Vedo in quest'ottica le banalizzazioni, le demonizzazioni e le alzate di spalle; gradirei molto vedere risposte del tipo 'ma sei scemo? ti sei bevuto il cervello?'. Una volta date, necessiterebbero e provocherebbero un confronto che, per definizione, è costruttivo. Il silenzio no.

Manuel non dà risposte; ciò che ci chiede è una condivisione degli interrogativi, cioè quanto di più umano ci sia: mettere in comune le domande, essere insieme in questo viaggio tra le stranezze di questo mondo e, insieme, interrogarsi.

Volevo scrivere qualcosa sulle ipotesi massoniche/simboliche che fomentano questo rito collettivo intorno al sacrificio della colomba martirizzata, così come tanti altri riti collettivi dalle precise coreografie e liturgie (val più un tg di una messa) dei nostri tempi; non lo faccio, mi sembra più importante la domanda di senso che ne è alla base di cui Manuel è portatore sano.

Anche oggi, come nei giorni precedenti, sono morti 26 mila bambini; uno ogni tre secondi.
Anche oggi, come nei giorni precedenti, il nostro esercito italiano ha contribuito ad una guerra dove vengono arse e spaccate vive persone civili, come me e voi, i cui figli non aspettano che vendicarsi, su me e voi.

Soprattutto oggi, condividere certe domande può avere un senso.
Anche se non abbiamo risposte da dare;
forse, cercarle insieme è già una (piccola) risposta.
2010-10-18 22:29:32viaggio allucinanteiniziata la discussione
...appena dietro casa, a sgranare gli occhi sui funghi.

Sono allucinogeni, sicuramente, al solo guardarli.
Uno dei risultati di avere un ambiente con una certa biodiversità!
2010-10-10 12:38:52La cava di Varisella e il mio cortile.in risposta a questo messaggio
Caro Alessandro,
nel primo post che avevi scritto su questo sito chiedevi equilibrio: mi sembra una saggia richiesta, portiamola avanti.
Nonostante non sia un varisellese mi sento preso in gioco: perchè ho cominciato su questo sito a scrivere della cava e perchè mi hai citato nel tuo intervento; ti ringrazio dell'attenzione.

Tu evidenzi i vantaggi che deriverebbero, in termini di occupazione, dall'ampliamento della coltivazione (sigh! che triste parola per una cava di pietre) del fronte di cava. Non penso che te ne sfuggano anche gli svantaggi, anche se non ne parli.

Immagino che ogni buon amministratore, e a maggior ragione ogni politico accorto, cerchi di mettere in equilibrio le due parti per trarne indicazioni sulle decisioni da prendere, e che tu non sia dia meno. Se ti sei schierato così fortemente a favore dell'ampliamento della cava avrai fatto i tuoi ragionamenti in merito, non penso affatto che la tua sia una  posizione preconcetta che non deriva da accurate analisi.

Perchè riesca a capire anch'io le tue motivazioni cerchiamo, insieme, di confrontare i vantaggi con gli svantaggi; dove possibile sarebbe anche interessante fare una valutazione economica di ogni punto. Dico insieme perchè spero che tu (e chi ci legge) mi correggerai e mi aiuterai nelle quantificazioni.

Vantaggi:
- occupazione: ci sarebbero più persone occupate dalla OKG in vista dell'aumentato carico di lavoro. Per valutarne i contorni sarebbe bene che tu ci fornissi i dati: quanti sono i potenziali nuovi lavoratori? con quale contratto verrebbero assunti? per quanto tempo?
- profitto economico: è un vantaggio che va a solo favore di un privato, okg; profitto che, giustamente, ottiene come ritorno dell'investimento economico e del rischio d'impresa
- sviluppo del territorio: le nuove conoscenze in termini di coltivazione di cave potrebbero essere diffusi localmente e aiutare a costruire una mentalità imprenditrice
..non vedo altri vantaggi, inseriscine tu altri.

Svantaggi:
- danno sulla qualità della vita dei privati. Rumore, traffico, polveri, sono tutti fattori che incidono negativamente su chi vive vicino alla cava; da politico accorto quale ti mostri, avrai sicuramente valutato questo aspetto. Testi di economia dell'ambiente ti aiuteranno a fare una quantificazione economica.

- riduzione del valore economico degli immobili. Chiunque voglia acquistare una casa, se la trova vicino ad una fonte di rumore di 60 db e ad un frequente traffico pesante ci ripensa. E' come avere una discarica vicino a casa. Anche questa parte, potrebbe essere valutata definendo il numero degli immobili interessati ed una percentuale di deprezzamento.

- riduzione della qualità ambientale di Varisella / Moncolombone. Nonostante tu sostenga che il turismo sia inesistente o fastidioso (mi ricorda gli anni '70 in val di Lanzo) è indubbio che la zona sia molto bella e contiene unicum naturalistici; adeguatamente preparata può essere sede di turismo di qualità. Ciò comporta la possibilità di accedere a finanziamenti europei specifici (o pubblici in genere), che naturalmente verrebbero preclusi dall'esistenza della fonte di rumore/inquinamento. Qui la quantificazione è dipendente dalla capacità degli amministratori locali di accedere a tali fondi con progetti adeguati.

- deturpamento dell'ambiente. Nonostante vengano previsti lavori di ripristino, nessuna persona intelligente puà pensare che la okg possa con qualche euro sostituirsi al lavoro fatto dai millenni dalla natura. Quello che verrebbe messo in atto sarebbe un tentativo di ripristino che, naturalmente, verrebbe abbandonato a sè dopo l'intervento. Problemi di dilavamento della superficie, di corrosione delle pendici, di risistemazione idraulico forestale post-okg sarebbero naturalmente tutti a carico del comune. Un danno fatto all'ambiente non si recupera più.

- deturpamento dei manti stradali / viabilità. E' stato ampiamente dimostrato il danno dei camion sulle strade. Anche in questo caso a pagare non sarebbe l'okg ma la Provincia. Immagina che una richiesta fatta da lacassesi di istituire un pulmann lacassa-fiano era stata rifiutata (dalla provincia) perchè la carreggiata non consente il passaggio di tale mezzo.

Prima di quantificare economicamente le due parti (ti prego: aiutami a farlo) voglio sottolineare che a prescindere dall'equilibrio a guadagnare sono i privati, a pagare la collettività; mi sembra un discorso molto di moda in Italia negli ultimi trent'anni.

Dici di fare un discorso basato sulle regole: non metto in dubbio che tu le conosca perfettamente, ma se qualcuno disattende le regole cosa succederà? Se la (presunta) vigilanza sul rumore, sulle polveri, sul fronte di cava, non sarà messa in atto degli enti, per esempio per mancanza di fondi, chi ripagherà il danno?

Divertente il discorso del ripetitore nel mio cortile. Se qualcuno venisse ad installare un ripetitore per internet nel mio cortile, come si fa per i ripetitori telefonici, verrebbe quantificato il danno che me ne deriva esattamente come ho cercato di descrivere finora, e sarei ripagato del 'disturbo', con cifre dell'ordine di cinquemila euro al mese per sistemi multipiattaforma.
Lo proponi tu a vodafone?
2010-10-10 00:59:44chi vuole la vivisezione degli animali e chi noin risposta a questo messaggio
Per rispondere a Marco ho indagato sulle votazioni del parlamento europeo sulla vivisezione, ho letto parte (quella che ho capito) del dibattito.
Fa ancora più male.

Innnazitutto potete fare voi la prova: leggete qui l'intero dibattito sulla sperimentazione sugli animali; non è stato facile trovarlo, ma la convinzione che tutto ciò che si fa al parlamento sia pubblico e che la rete è la leva su cui posso contare mi hanno aiutato a trovarlo.
Inoltre potete leggere il dettaglio dei risultati del voto: la direttiva trattava della protezione degli animali contro le pratiche di vivisezione, quindi chi ha votato contro (against) è favorevole alla tortura sugli animali, chi ha votato a favore (for) non la vuole.

Si legge tra l'altro che il gruppo PPE (per noi pdl/udc) ha avuto indicazioni "dall'alto" di votare a favore della vivisezione, anche se qualche singolo si stacca dal gruppo e vota contro.
Particolarmente agghiaccianti alcune frasi:

Tiziano Motti (PPE)
Ho votato contrariamente alle indicazioni del mio gruppo sulla Direttiva per la sperimentazione animale pur essendomi calato nella condizione di sostenitore della ricerca scientifica, quale sono. Questa Direttiva è fortemente sfavorevole agli animali : "amplia" la soglia di dolore accettabile nell'ambito della sperimentazione da "lieve" a "moderata", permette la sperimentazione su cani e gatti randagi, lasciando alla facoltà dei ricercatori l'eventuale sperimentazione senza anestesia o antidolorifici ad animali sofferenti; permette di riutilizzare più volte lo stesso animale, anche in procedure dolorose, e di tenere in isolamento animali socievoli come cani e primati; di praticare l'apertura del torace senza analgesici e di sperimentare su animali vivi a scopi didattici.

Elisabetta Gardini (PPE)
Purtroppo, la ricerca sugli animali resta fondamentale, non esistono alternative. Simulazioni al computer e colture cellulari non bastano, a detta non dei politici, ma dei ricercatori. Allora vorrei ricordare in questa sede, che alcune gravissime malattie sono state sconfitte proprio grazie ai test effettuati su specie viventi; vorrei ricordare che al 98 percento queste specie sono costituite da roditori e, quindi, solo in minima parte vengono utilizzate specie più grandi. Vorrei anche ricordare che, grazie a questi test, oggi disponiamo di cure contro la leucemia, il diabete e alcuni tipi di tumore. Vorrei infine ricordare che i ricercatori sono i primi a voler evitare inutili sofferenze e credo basti andarli a trovare sul posto di lavoro per averne conferma.

Gianfranco Scotta (EFD)
Attualmente, la tutela degli animali utilizzati nelle procedure scientifiche è carente. Attraverso le nuove conoscenze scientifiche si possono promuovere alternative che sostituiscono o riducono l'impiego degli animali. Bisogna utilizzare metodi o procedure che causino minor dolore e sofferenza possibile, senza ostacolare però la sperimentazione scientifica per la lotta contro le malattie.

Marco, i voti contro ci sono:
Sonia ALFANO ALDE/ADLE
Francesca BALZANI S&D
Rita BORSELLINO S&D
Andrea COZZOLINO S&D
Rosario CROCETTA S&D
Francesco DE ANGELIS S&D
Luigi de MAGISTRIS ALDE/ADLE
Guido MILANA S&D
Tiziano MOTTI PPE
Cristiana MUSCARDINI PPE
Niccolò RINALDI ALDE/ADLE
Crescenzio RIVELLINI PPE
Debora SERRACCHIANI S&D
Gianluca SUSTA S&D
Giommaria UGGIAS ALDE/ADLE
Gianni VATTIMO ALDE/ADLE

2010-10-08 22:48:21Elenco parlamentari a favore della vivisezione dei randagiiniziata la discussione
Il parlamento europeo ha votato a favore della vivisezione degli animali randagi.
Probabilmente esistono alcune ragioni per cui è stato fatto: io non le conosco e neanche riesco ad immaginarle.
Cosa giustifica la tortura di un essere simile a noi?


Ecco i nomi dei parlamentari europei italiani che hanno votato a favore.
Lo pubblico perchè possiate chieder loro il motivo del gesto se li avete votati.

Gabriele ALBERTINI ( PPE – PdL)
Roberta ANGELILLI ( PPE – PdL)
Raffaele BALDASSARRE ( PPE – PdL)
Paolo BARTOLOZZI ( PPE – PdL)
Sergio BERLATO ( PPE – PdL)
Vito BONSIGNORE ( PPE – PdL)
Antonio CANCIAN ( PPE – PdL)
Giovanni COLLINO ( PPE – PdL)
Lara COMI ( PPE – PdL)
Elisabetta GARDINI ( PPE – PdL)
Carlo FIDANZA ( PPE – PdL)
Salvatore IACOLINO ( PPE – PdL)
Giovanni LA VIA ( PPE – PdL)
Barbara MATERA ( PPE – PdL)
Mario MAURO ( PPE – PdL)
Erminia MAZZONI ( PPE – PdL)
Alfredo PALLONE ( PPE – PdL)
Aldo PATRICIELLO ( PPE – PdL)
Licia RONZULLI ( PPE – PdL)
Potito SALATTO ( PPE – PdL
Amalia SARTORI ( PPE – PdL)
Marco SCURRIA ( PPE – PdL)
Sergio Paolo Francesco SILVESTRIS ( PPE – PdL)
Salvatore TATARELLA ( PPE – PdL)
Iva ZANICCHI ( PPE – PdL)

Mara BIZZOTTO ( EFD – Lega Nord)
Mario BORGHEZIO ( EFD – Lega Nord)
Lorenzo FONTANA ( EFD – Lega Nord)
Claudio MORGANTI ( EFD – Lega Nord)
Fiorello PROVERA ( EFD – Lega Nord)
Oreste ROSSI ( EFD – Lega Nord)
Matteo SALVINI ( EFD – Lega Nord)
Giancarlo SCOTTÀ ( EFD – Lega Nord)
Francesco Enrico SPERONI ( EFD – Lega Nord)

Magdi Cristiano ALLAM ( PPE – Io Amo l'Italia)

Pino ARLACCHI ( ALDE/ADLE – IdV)
Vincenzo IOVINE ( ALDE/ADLE – IdV)

Clemente MASTELLA ( PPE – UDE)

Carlo CASINI ( PPE – UDC)
Luigi Ciriaco DE MITA ( PPE – UDC)
Antonello ANTINORO ( PPE – UDC)

Herbert DORFMANN ( PPE – SVP)

Roberto GUALTIERI ( S&D – PD)
Pier Antonio PANZERI ( S&D – PD)
Mario PIRILLO ( S&D – PD)
Gianni PITTELLA ( S&D – PD)
Vittorio PRODI ( S&D – PD)
David-Maria SASSOLI ( S&D – PD)
Luigi BERLINGUER ( S&D – PD)
Sergio Gaetano COFFERATI ( S&D – PD)
Paolo DE CASTRO ( S&D – PD)

Fonti:  Documento originale dall'europarlamento.

2010-10-06 21:43:13a Internet il Nobel per la pace?iniziata la discussione
L'8 ottobre verrà assegnato il premio Nobel per la pace: di gran lunga il più importante dei premi Nobel.

Ricordo le parole su questo sito, nel forum, riguardo al Nobel dato ad Obama lo scorso anno; è stato spunto di confronto utile.
Nell'ottobre dello scorso anno questo sito cominciava a dare i primi vagiti: dopo un anno le discussioni che ci sono state lo confermano come punto di presenza fissa e discussione nella nostra comunità di La Cassa; il numero di persone che visita e legge il sito sta arrivando ai 100 lettori quotidiani.

Anche questo nostro discutere, parlare, confrontarsi con il mezzo telematico è un modo per aiutarci a vivere meglio, a risolvere i conflitti; diventa anche un modo per conoscere nuove persone con cui trovarsi, persone che altrementi sarebbero state perse nell'anonimato di un vicinato che si vede spesso e con cui si parla poco.

Sarebbe molto bello se il Nobel per la pace venisse dato a Internet; qualcuno l'ha proposto.

Un nobel per la pace alla Rete sarebbe un gran bel segno.
Un primo segno tangibile verso l'intelligenza collettiva che la razza umana sta sviluppando.
Un grande segno che quella 'cosa' accusata di diffondere pedofilia, terrorismo, perdizione e chissàcosaltrossignoremioddio sia in realtà la vera, grande conquista del millennio.
Un punto fermo nel definire che la Rete non è fatta dalle tecnologie, ma dalle persone.

Un premio alla rete sarebbe un premio ad ognuno di noi.


[idea colta grazie ad un post di Rudy Bandiera (rudibandiera.com) su facebook e alla relativa discussione in rete, che vi raccomando.]

link: articolo di Veronesi sulla Stampa, sito InternetForPeace

2010-09-30 08:37:05Buone notizieiniziata la discussione
Ho visto qualcosa di interessante oggi, che parla della scuola italiana che funziona.

Mi riferisco al progetto www.bookinprogress. it : un gruppo di professori si mette d'accordo e scrive il libro adatto ai propri discenti: si stampano in proprio le copie e le diffondono agli allievi, saltando a piè pari tutti i canali distributivi e tutte le polemiche sui libri di testo, facendo scendere del 90% i costi per le famiglie.

E' lo stesso processo che ha portato alla decapitazione delle major discografiche grazie agli mp3 declinato sui libri di testo. Certo, non è una iniziativa priva di pericoli; tuttavia penso che i vantaggi che se ne avrebbero (e non parlo solo di quelli economici) sarebbero enormi; propongo di diffondere la notizia e cercare di stimolari i docenti che possiamo conmocere a questo tipo di iniziative.

Certo, per un docente è più comodo ricevere i rappresentanti delle case editrici, essere abbindolati da qualche gadget o  convegno, accettare volentieri che ogni anno ogni allievo sia obbligato a comprare l'ultima edizione del testo patinato spremendo soldi alle famiglie e uccidendo il subdolo piratesco mercato del libro usato.

Un plauso a chi invece mette in gioco la propria professionalità per dare un migliore  servizio alle famiglie e agli studenti; qualcosa che funziona c'è.

2010-09-29 15:38:39interessantissimo...in risposta a questo messaggio
Riporto dal sito:
"Noi ticinesi guadagnamo bene, però paghiamo troppe tasse. Fino al 25% dei redditi se ne va in imposte, tasse e contributi. "

Noi 'italiani' guadagnamo male e per noi (parlo per me) almento il 45% va in tasse...

Siamo sempre i meridionali di qualcuno.

Sicuramente un link interessante e da meditare.

2010-09-22 22:31:49Chiusura ospedale di Lanzoiniziata la discussione
Ho trovato un filmato su youtube che ne parla.

Qualcuno (specie tra i nostri amministratori) ne sa qualcosa di più?


2010-09-13 22:36:12delirio razzistainiziata la discussione
L'altra sera al Tg un Senatore della repubblica ha detto 'se io vedrei'.
Sono razzista: ho immediatamente cambiato canale. Non mi interessa cosa avrebbe detto dopo il ministro La Russa: nella sua posizione non penso ci si possa permettere di parlare in questo modo.
Vada a fare i corsi di italiano per immigrati.
Quant'aveva ragione McLuan: il mezzo è il messaggio. Se ti esprimpi in modo becero, il tuo messaggio è becero, becerritudine maxima (pardon!).
Chiunque può dire 'se io vedrei' ed essere complicemente  perdonabile; un ministro no.

Conservo ad un alto ranking, nei miei ricordi, la capacità oratoria di Scalfaro: interrotto nel suo lavoro al Quirinale è venuto a salutare la classe che come insegnante portavo in visita ed ha improvvisato un discorso magnifico di un mezz'ora; una capacità oratoria squisita. Introduzione - captatio benevolentie - svolgimento - pathos sul messaggio principale - conclusione - saluti. Da manuale.
Con chi parla così si può stare a sentire, e decidere se ciò che espone piace o meno.

Oggi, passeggiando per via Botero, un nonno è uscito da un ristorante, calvo e un o' curvo, seguito dalla nipotina. Questa si è rivolta (probabilmente alla mamma) verso l'interno del ristorante e ha escalmato un po' spazientita: okkei, okkeiii...
Il caso (che non esiste) ha voluto che i miei successivi cinque passi fossero paralleli ed adiacenti a quelli del nonno che, sottovoce ma non tanto, per farsi sentire un po' sì e un po' no, ha detto alla nipotina 'al mio paese si dice va bene'.

'Va bene' al posto di 'okkei', intendeva.

Li per lì non ci ho badato e l'ho pensato un po' rincitrullito, perso in tempi che non sono i nostri.
Poi mi è sorta nella mente la sensazione che quello che voleva dire fosse: La Russa non può essere ministro.
Quella persona ha portato cultura alla nipotina, ha portato multiculturalismo, conoscenza del territorio, proprietà linguistica, significanza dei termini, capacità di dialogo, identità culturale, conoscenza di sè: ha regalato oro alla sua discendenza.
Come dovrebbe fare un politico.

Perchè questo nonno passeggia ignorato per il centro e non è in un'aula parlamentare a decidere le mie sorti, e al posto suo c'è La Russa? Quale male ha devastato il credo italiano e ci ha fatto degenerare verso questa accozzaglia di mentecatti microcefali culturalmente amorfi che decidono le sorti dei nostri sudori e delle nostre vite?

Avrei altre parole da scrivere, temo di esagerare nel descrivere il mio disgusto e la mia collera verso questo stato di cose. In mente mi tempesta 'Una note sul monte calvo' di quel Modest Petrovich Mussgorsky che m'è caro, l'unica musica che descrive quello che vorrei dire.

Chi ha orecchie per intendere.
2010-09-11 15:51:23La Cassa voci e... silenziin risposta a questo messaggio
Grazie Luca, per le dolci parole.

Penso che dobbiamo continuare a meravigliarci del fatto che qualcuno legga e non scriva: non è normale.
L'atteggiamento di chi guarda tra le righe  delle tapparrelle abbassate per paura di farsi vedere non deve essere considerato come timidezza insita nel sistema; se vogliamo creare comunità dobbiamo far sì che chi ha qualcosa da dire lo dica apertamente: spesso mi sono scagliato contro le conventicole e le voci di corridoio che in questo nostro paese sono per qualcuno l'unica modalità espressiva.

E' anche grazie a prese di posizione come la tua che le cose possono cambiare: la lotta alle piccole mafie che si incistano nel tessuto sociale la si fa anche in questo modo.

In questo anno di vita il sito è servito a sentire voci contrastanti, diverse, su argomenti a volte distanti; voci di bimbi, di donne e di uomini, voci urlate e altre sussurrate: il sito è servito ad amplificare e diffondere queste voci.

Ancora più forte abbiamo sentito il silenzio di chi tace.

Non mi stancherò di ripetere che questo sito è di chi ci scrive sopra: la porta è aperta a tutti.
2010-08-30 23:41:34aliens vs borghezioin risposta a questo messaggio
Ho letto l'articolo.. stassera è la sera delle cose tristi.
Mi hanno rallegrato i commenti alle frasi di Borghezio:

Marco 58:
Dopo Roma ladrona, dagli agli Ufo ladroni. Marte ai padani!
Aspetto il nuovo film di Guzzanti! Leghisti su Marte.

Boh:
Padroni sul nostro pianeta! Respingiamo tutti gli alieni immigrati e froci! Tutti in Libia!

Ma intanto approfondirò cos'è questo Bilderberger...

2010-08-30 23:09:57muratori, compassi & piadine.in risposta a questo messaggio
Ho letto la 'lettera aperta n.1 al fratello Silvio Berlusconi' da parte del maestro del grande oriente democratico.

Sic.
Che tristezza.

Ho letto in passato qualcosa dei grandi maestri massonici; mi sono interessato dei 'muratori', di esoterismo e di alchimia; letture da comodino, simpatici passatempi, curiose divagazioni, niente più.
Questa lettera è veramente penosa: nello stile, nella prosa, nei toni, nei termini, nei modi. La massoneria può essere giudicata in molti modi ma non le si può togliere l'aura di studio, iniziazione, mistero, cultura che la circonda; e chi guida una loggia dovrebbe essere tra i più illuminati. Se è vero che il mezzo è il messaggio, che la forma è il contenuto, che penoso messaggio esce fuori da questa lettera; o è una bufala colossale, oppure è una copertura.

Che la massoneria esista, che guidi i fili reconditi dei politici, che operi nel buio per i propri fini lo posso anche supporre; che un maestro venerabile scriva delle baggianate del genere con uno stile così becero, no.

Non ci ci può neanche più fidare dei massoni per leggere qualcosa di serio, ci affidiamo a Fini per combattere Berlusconi, alle feste dell'unità non ci sono più le piadine.... ma in che mondo viviamo?


2010-08-30 22:49:15errore di battiturain risposta a questo messaggio
Il link esatto al sito è www.grandeoriente-democratico.com, per sbaglio nel link precedente c'è una virgola al posto di  un punto.
O è una prova perchè solo gli iniziati lo vedano?

;-)



2010-08-26 00:15:16..intanto, dall'altra parte del mondo... novità.in risposta a questo messaggio
.. qualcuno si sta muovendo; basta leggere qualche anticipazione per capire che siamo ormai fuori gioco, che le nostre piccole politiche clientelari (mi riferisco alla nostrana Telecomitalia) ci relegano nel quarto mondo.
Google ha inserito nel suo gmail, il sistema di posta, una 'piccola' novità: si possono chiamare gratis tutti i cellulari.
Cioè se qualcuno è connesso a gmail (via computer, o tramite il proprio cellulare) può chiamare gratuitamente qualsiasi altro cellulare, e qualsiasi numero di telefono. Il concetto è semplice: una telefonata è uno spostamento di bit da un punto all'altro; se su internet non costa nulla non si capisce perchè se la rete non si chiama 'internet' bisogna farlo pagare.
Per ora vale solo per l'America; va da sè che presto varrà anche da noi.
Quindi.
Il paradigma con il quale si sta sviluppando la telecomitalia, cioè la più grande azienda di comunicazioni italiana, crollerà.
Fate un piccolo paragone: inviare una email non costa nulla (se avete la connessione alla rete) e può essere grande quanto volete; inviare un sms costa (circa) 0.15€ e potete inviare solo 128 caratteri. Questa è la differenza tra la rete libera e la rete proprietaria. Il paradigma telecomitalia recita che non importa che a me l'SMS  non costi (quasi) nulla, io te lo faccio pagare al massimo che posso; per chi vuole fare i conti, un sms per telecom costa circa un milionesimo di euro.
Oltreoceano abbiamo un'azienda, Google, che sta dominando il mondo: l'hanno lanciata due ragazzini che ora si muovono in modo intelligente, capitalisticamente e tecnologicamente parlando. Di qui abbiamo invece un'azienda vecchia, strapiena di scandali, che ha guadagni stratosferici (che NOI gli regaliamo), che strapaga i suoi manager, che inonda la televisione di spot costosissimi (che NOI paghiamo)  e che, nonostante tutto, è in perdita e licenzia i suoi lavoratori (sempre NOI, alla fine).

Ma non preoccupatevi: la soluzione sarà di un'intelligenza sopraffina: basterà riassumere e pagare tutti i dipendenti e mettere tutti i debiti in una bad company, in questo modo i dirigenti continueranno ad essere strapagati e chi ci rimetterà sarà sempre la prima persona plurale. NOI.
Qualcuno ha un deja vu? O ci siamo già dimenticati che, sempre NOI, stiamo pagando Alitalia mentre il governo di destra si è preso il merito di aver risolto (!) la questione?

Penso che presto:
- anche noi potremo fare chiamate gratis a chiunque, essendo connessi alla rete.
- avremo una banda larghissima a La Cassa, che ci consentirà di vedere e acquistare comodamente i telegiornali da casa
- qualcuno potrà vedere più canali di altri, come già Marcello (vedi post 'anonimo') prevedeva
- come diceva Lucio Dalla nell'"anno che verrà", ci sarà chi ha messo dei sacchi di sabbia vicino alla finestra
- senza grandi disturbi qualcuno sparirà,
- sarà tre volte Natale in un anno,
- scriverò il seguito di questo post da casa mia, piazza pertini 5, La Cassa, Italia - colonia atlantica


.. io mi sto preparando, è questa la novità.



2010-08-25 15:59:59la risposta di WI-PIEin risposta a questo messaggio
Ad una lettera che avevo inviato a Wi-PIE il 9 giugno scorso mi hanno risposto oggi, rinviando la nostra richiesta di adeguamento  alla provincia. Ecco la lettera:

Buongiorno,

scusandomi per il ritardo con cui rispondo (dovuto al fatto di dover attendere gli sviluppi del progetto), desidero fare presente che i dati pubblicati sul sito di WI-PIE sono frutto delle dichiarazioni di copertura da parte degli operatori, al netto delle verifiche tecniche di attivazione del servizio su ogni singola utenza. Infatti, alcune aree/frazioni di un dato Comune potrebbero essere non raggiungibili, come nel Vs. caso, ma gli operatori dichiarano la loro presenza in quanto erogano il servizio ad altri utenti.

In ogni caso confermiamo che l'obiettivo dell'Amministrazione regionale è di completare la copertura a banda larga del Piemonte.
A tal fine, sono in corso le attività per ultimare il progetto operativo di cui all'accordo sottoscritto con il Ministero per lo Sviluppo Economico (per i dettagli e gli aggiornamenti rinviamo alla documentazione integrale disponibile sul sito di WI-PIE alla sezione Cos'è WI-PIE/Accordi).
Compatibilmente con la disponibilità di risorse e le verifiche tecniche da effettuarsi sul territorio, il Piano operativo sarà definito entro metà ottobre, tenendo anche conto delle criticità che ci vengono indicate.

A tal fine, La invitiamo a segnalare tale situazione alla Provincia di Torino, perché è in carico alle Province il compito di elencare alla Regione le aree maggiormente svantaggiate di cui tener conto nella definizione del piano di interventi.

Con i più cordiali saluti.


Segreteria WI-PIE - Regione Piemonte
Direzione Innovazione, Ricerca ed Università
Settore Sistemi Informativi e Tecnologie della Comunicazione
segreteria.wi-pie@regione.piemonte.it
www.wi-pie.org

2010-08-24 22:55:03Chi deve muoversi?in risposta a questo messaggio
Hai ragione Biagio: azioni concrete.
Purtroppo, non penso che sia la Telecom il soggetto da sollecitare: pachiderma qual è, non gliene può fregar de meno (alla romana) di un paese con poche linee; non sarà un'azione di qualche cittadino che porta a mano le richieste a smuovere qualcosa, come ho scritto si muovono solo dopo azioni penali. Non dovrei ricordare a te, che hai seguito una privatizzazione, che l'unica logica che segue Telecom è il profitto: qui, a La Cassa, non c'è.

E allora?
Il mio ISP, cioè chi mi fornisce la connessione internet usando linee Telecom, si è offerto per studiare una soluzione che, collegandosi via wi-Fi ad una stazione-base, distribuisca a tutta La Cassa il segnale ADSL via radio.
Gli intoppi, però, sono molti; innanzitutto: chi si accolla le spese di installazione e di banda? Chi raccoglie le adesioni? Chi ci assicura che, una volta avviato faticosamente il tutto, Telecom non si svegli e 'magicamente' copra con la fibra i pochi metri che mancano per collegare la centrale, fregando tutti quelli che ci hanno investito (come fa di solito, da buon monopolista)?

Voglio ancora ricordare che esiste un progetto pubblico, CIOE' PAGATO DA TUTTI NOI,  che si chiama WI-PIE (slogan: la rete è uguale per tutti)  e che assicura che ogni cittadino piemontese può avere a disposizione la banda larga (che, ricordo, è > 2000 kb/s, non 640 kb). Il progetto è della Regione Piemonte, gli interlocutori le amministrazioni comunali.

Allora chi si deve muovere?
Chi deve dare risposte a questa (ormai biennale) richiesta dei cittadini lacassesi?
Deve farlo l'amministrazione comunale che è li proprio per quello o deve farlo l'opposizione, che ha dovere di spingere la maggioranza ad agire?

O ne parliamo solo tra noi su questo forum, ignorati da chi ci chiederà i voti?
2010-08-24 10:35:20Da La Cassa a san Gillio la distanza è 19 Mb/s!in risposta a questo messaggio
C'è qualche novità sulla situazione internet a La Cassa... anche se non molto buona.
La Telecom ha deciso, nella primavera scorsa, di 'chiudere' 500 centrali perchè sature, senza dirlo agli altri operatori che continuavano a vendere linee ADSL anche a La Cassa senza poter poi effettivamente allacciarle.
Naturalmente gli altri operatori hanno esercitato una azione legale di fronte alla quale Telecom ha risposto che adeguerà 300 delle 500 centrali.
Andando a fare un controllo sul sito wholesale ho visto che la centrale di San Gillio è piena di servizi ADSL a disposizione, fino a 20 Mb/s, mentre  quella di La Cassa non ha alcun servizio ADSL a disposizione (tutto saturo) ma c'è un laconico 'Ampliamento in corso di valutazione tecnica'.

Sembra impossibile che i pochi chilometri che ci dividono da san Gillio diventino un baratro dal punto di vista della velocità di connessione.
Non c'è dubbio che prima o poi, come ho già scritto, avremo anche noi una velocità adeguata: devono vendere servizi televisivi via internet e il nostro paese è un mercato appetibile.

Ecco il report per la nostra centrale:

centrale: (SATURA)
"ADSL su DSLAM Ethernet Light fino a 640Kbit/s (DSLAM ATM MARCONI )": (SATURA)
SHDSL 2 Mb/s
"SHDSL 4 Mb/s IMA  (SATURA)"
"SHDSL 6 Mb/s IMA (SATURA)"
"SHDSL 8 Mb/s IMA (SATURA)"
"ADSL su MiniDSLAM ATM fino a 640 Kbit/s (Ampliamento in corso di valutazione tecnica)"


Dal punto di vista degli altri tipi di connessione segnalo che:
Telecom italia sta studiado il nuovo standard di trasmissioni con chiavetta fino a 100Mb/s; potrebbe essere attivo da metà 2011.
per le connessioni WiFi: qualche lacassese (lo vedete sul forum) è riuscito a connettersi: abitando in alto nel paese riesce a vedere (otticamente) la stazione radio di trasmissione. Altri lacassesi ci hanno provato (bubboline) ma non è stato possibile installare l'antenna, sempre a causa della non-visibilità ottica.

Spero che i nostri amministratori facciano il possibile per assicurarsi che la 'valutazione tecnica' per l'ampliamento sia supportata da una forte richiesta dell'amministrazione comunale; spero inoltre che la distanza con san gillio venga presto colmata: come sapete la fibra ottica arriva a poche centinaia di metri (chissà perchè) dalla centrale Telecom, basterebbe un'interessamento presso Wi-Pie per smuovere le acque (l'ho fatto come privato, non sembra sufficiente).

Speriamo.


2010-08-12 16:12:38foto degli incendi in russiainiziata la discussione
A volte le immagini parlano più delle parole: guardate qui.
E, parallelamente per la nostra piccola relatà, notate l'indice di pericolosità per gli incendi boschivi riportato in home page grazie alla stazione meteo di Vincenzo Pisano: oggi il rischio è alto.
2010-07-21 11:59:19interessante immagine...in risposta a questo messaggio
... sulla quale fare qualche ricerca.
Ne esistono decine di repliche in rete, forse centinaia, e scavando si trova che quasi tutte sono partite da un post su flickr del 2006, questo: http://www.flickr.com/photos/silvery/143053448/#/photos/silvery/143053448/page2/, che ha avuto ad oggi quasi duecentomila visite. Molto interessante leggere i commenti.
A seguito della 'pubblicità' la marina statunitense si è vista costretta a cambiare la forma dell'edificio, per una spesa di 600000 dollari; qualcuno ha accusato il blogger di essere la causa di questa spesa di denaro pubblico...(Hey, Chris, thanks for your small part in helping the U.S. government waste our tax dollars)

Ecco la lettera nella quale la marina spiega che non se n'erano mai accorti che l'edificio avesse quella forma.

Vorrei ancora ricordare che la svastica in sè è un simbolo... bifronte: in senso orario è simbolo del sole, di Visnhu per gli induisti, ed è stata usata dai Romani, dagli Egizi, dai Greci, dai Celti e dai nativi americani; in senso antiorario è stata usata dall'iconografia nazista.

Esistono altri edifici.. di altra natura, simili: guardate questo, una chiesa metodista!

2010-07-19 17:52:18wiki dei desideriiniziata la discussione
Ho modificato l'ultimo intervento nel wiki: l'anonimo contributore l'aveva messo alla fine del testo; l'ho spostato in mezzo al testo precedente, correggendo e integrando i punti già presenti.

Per poter fare sì che il testo del wiki sia effettivamente collaborativo è bene che ciascuno corregga il testo precedente, aggiungendo solo ciò che vuole inserire di nuovo rispetto al precedente.

Il testo si sta arricchendo di tematiche interessanti....

Provateci anche voi a cambiarlo o integrarlo....
2010-07-19 09:02:45feisbum, le nuove libertà (!?) e.. i nuovi doveri?iniziata la discussione
Mi ha fatto molto pensare un articolo sul pericolo dei social network, in particolare l'attentato che porterebbero nei confronti della privacy dei cittadini digitali.
L'articolo é qui: http://punto-informatico.it/2945179/PI/Commenti/cassandra-crossing-emarginati-social.aspx

Tra le persone che conosco ce ne sono parecchie che vorrebbero conoscere meglio la rete, altre che la conoscono così bene da diffidarne, altre ancora che vedono dietro ad  ogni manifestazione online la presenza del grande fratello.
In particolare, nei confronti di facebook, ci sono atteggiamenti diversi: c'è chi lo considera l'unico modo di usare la rete e chi, invece, lo evita come la peste; entrambe posizioni giustificabili a seconda di quello che si vuole trovare e di quello che si decide di non avere.

Ciò che è certo e che non si può stare fermi: per essere cittadini consapevoli non si può ignorare la rete e non si può evitare di darne giudizi, palesemente o meno, utilizzando i social network come facebook, che ho sentito piemontesizzare in 'feisbum'.

Certo, è un percorso difficile e complesso: imparare ad utilizzare tecnologie che cambiano continuamente richiede uno sforzo intellettuale, un impegno continuativo.
Si può anche decidere di lasciar perdere, di fare l'eremita e coltivarsi l'orto limitandosi ai buoni vecchi contatti a voce tra le persone.

Penso che stia proprio nella libertà personale poter decidere fino a che punto, e se, farsi pervadere e utilizzare le tecnologie della comunicazione, e l'atteggiamento di chi decide di starne al di fuori non è ne da condannare nè da privilegiare: è una delle infinite posizioni che si possono adottare (di nuovo: a seconda di quello che si vuole trovare e di quello che si decide di non avere).

Però, vi chiedo: se una persona ha delle responsabilità politiche, amministrative, affettive o professionali verso gli altri può permettersi tranquillamente di ignorare la rete e i social network come feisbum?

2010-07-17 00:20:04gabulein risposta a questo messaggio
Sicuramente una 'gabula' si può inventare ma.. non sembra essere questo il luogo frequentato dai giovani che scrivono sui muti.
Per loro, telematicamente, è più consono Facebook: anche per questo c'è stato un avvicinamento tra questo sito e facebook.
Se ci fosse qualcuno di 'quelli che scrivono sui muri' che se la sentisse di scrivere qualcosa anche qui tentando di fare il giornalista, o il redattore, o sempicemente il provocatore... il sito è aperto a tutti, e posso farmi in quattro per inventare la 'gabula' necessaria.

:-)

2010-07-16 17:38:55funghi!in risposta a questo messaggio
Io sono appassionato di funghi o, meglio, di passeggiate per cercare funghi.
Anch'io sono da poco a La Cassa, 14 anni, ma mi sento molto 'furestè' perchè non conosco quali siano i posti buoni da funghi. Si sa inoltre che chi li conosce custodisce gelosamente il segreto.... posso dirti che ho trovato mazze di tamburo quasi ovunque, porcini al colverso e sotto i prati di baratonia.
2010-07-16 17:36:39ma che bello spuntoin risposta a questo messaggio
Ma che roba! Bella storia, bella... c'è da pensarci su, io ho visto quelle scritte ma ci facevo sopra solo pensieri negativi; grazie per aver dato qualche buon spunto di riflessione.

Certo, il giudizio non è facile: da una parte le testimonianze di vita dei ragazzi; dall'altra il decoro urbano.

Propongo di ricoprire quel 'pezzo di muro' con qualcosa di asportabile e ogni tot anni sostituirlo, 'archiviando' i pezzi degli anni passati in biblioteca, nella sezione 'graffiti'.
In questo modo salviamo i ricordi (più di quanto non succederebbe) e ripuliamo il muro.
In questo modo fra 8000 anni quelli che ci giudicheranno preistorici troveranno comunque le testimonianze e riusciranno finalmente a far quadrare la storia di M e F.....

Potrebbe essere una cosa da scrivere nel wiki delle cose da fare; mi piacerebbe inoltre, visto l'argomento, sapere che cosa ne potrebbe pensare la Zia Amelia...
2010-07-15 00:25:50l'ultima cosa, la cosa ultimain risposta a questo messaggio
Ti rispondo: era relativo ai lupi grigi e a Ali Agca.
Qualcuno sostiene che l'attentato al papa è stato il modo di cercare di evitare (=forzare)  il verdetto del terzo segreto di Fatima, la rovina della Chiesa: dal suo interno, e che questo fosse l'oggetto del colloquio Agca/GPII.
Gli avvenimenti di oggi (pedofilia) e lo sforzo (che io reputo sincero) del Papa per estirparli ne sono la manifestazione.

Se penso a quanto profondo possa essere l'abisso mi sembra un gioco di bimbi il paragone con le sezioni, le associazioni, le famiglie... qui parliamo del popolo di Dio, della nuova Gerusalemme, del Dio che si è fatto uomo  e che si è proclamato verità!
Vogliamo forse paragonarlo alle piadine della festa dell'Unità?

Ben altra è la distanza tra la terra promessa e ciò che vediamo realizzato.
Faccio mio il grido del Quoelet, dell'Ecclesiaste, e bestemmio insieme alla Bibbia e agli Esseni: dov'è la promessa salvezza, se non qui e ora?

Perdonami l'amara digressione, ma per me è alla base del (non) dialogo con la Chiesa: senza intermediari, qui e ora.
Tutti abbiamo saputo del collogio tra Madre Teresa di Calcutta e Giovanni Paolo II, tutti sappiamo cosa gli ha chiesto.
Perchè la risposta non è pubblica?
2010-07-14 00:17:21subculture e lupi grigiin risposta a questo messaggio
Cioè il non partecipare alla messa domenicale è dovuto ad una 'sottocultura occidentale' e non alla perdita di valore del messaggio di comunità che dovrebbe partire dalla Chiesa?

Hmmmm.... non la penso così, e ti posso per disfida dialettica ribaltare la frittata: forse le subculture occidentali hanno avuto buona ragione di esistere proprio grazie al tradimento del messaggio di Cristo che troppo spesso la Chiesa, fin dalle origini, penso abbia perpetrato (vedi il thread sul vaticano).

Non ti sembri un messaggio troppo semplicistico: non sto sparando sulla croce rossa, nè sulla croce; su qualcosa di più subdolo e profondo che si annida tra le fila del potere temporale e che, forse, questo papa comincia a palesare. Il terzo segreto di Fatima dietro tutto ciò? Si possono forzare gli eventi per evitarne le conseguenze?
2010-07-13 08:36:01comunitàin risposta a questo messaggio
La messa domenicale non è stata solo il luogo di imposizione del potere temporale della chiesa: è anche stata il momento in cui si faceva comunità, e l'edificio della chiesa spesso è stato l'unico luogo in cui si potessero riunire tutte le persone di un paese.
Ricordo ancora che, da bambino, le campane suonate a martello in una piccola frazione delle valli di Lanzo indicavano il pericolo imminente, ed il dovere di tutti di correre in aiuto.

Oggi non esistono più i momenti di comunità; me ne dispiaccio. Non c'è un posto nel quale tutti noi lacassesi possiamo periodicamente guardarci in faccia, a meno che non costruiamo un palasport o simili (perchè no?).

Tra le tante colpe che facilmente addito alla chiesa romana, c'è anche questa: aver tradito il senso della comunità in favore del potere temporale.


2010-07-13 08:35:24Il coraggioiniziata la discussione
Vi sembrerà irriverente, a qualcuno ridicolo, forse inopportuno: io l'ho trovato d'una bellezza che squarcia la storia.
Un ebreo sopravvissuto al nazismo e alla prigionia balla 'I will survive' ('sopravviverò') insieme ai nipoti davanti ai campi di concentramento.
E' un messaggio di una forza vitale impressionante, è un modo dolce per santificare la vittoria sul male del nazismo, è la saggezza di un anziano che si dischiude attraverso il corso della storia e il fiorire della famiglia.
E' coraggio.

Esagero?
Forse sì, ma ne vale la pena.
2010-07-12 09:44:39inceneritore del Gerbido: quello che non dice il telegiornaleiniziata la discussione
Qualcuno, come chi scrive su questo sito,  è sensibile ai temi ambientali e lo manifesta. Che abbia ragione o meno, è indecente che le proteste vengano taciute o ridicolizzate dalla nostra televisione.
L'aria (le diossine) che l'inceneritore produrrà la respireremo anche noi. Ma non preoccupatevi: è solo a 2 km dali'ospedale San Luigi, specializzato in pneumologia, ed è vicino all'Abit che produrrà un ottimo latte. Inoltre sono già stati stanziati 30 milioni per i danni sul territorio (sic).

Guardatevi questo documento, spiega cos'è successo e, alla fine, quanto ne ha riportato il tg regionale.
Guardatevi anche la mappa dei venti e potete leggere l'articolo sulla Stampa o su terranauta.

2010-07-05 00:09:10le magie della notte fatata del Santo Giovanniin risposta a questo messaggio
E' un invito a nozze, la suggestione di parlare del solstizio d'estate in questi caldi, luminosi, dolcissimi giorni.

Dolcissimi come i frutti che portano, il compimento della maturazione, l'euforia del raccolto imminente che esalta le caratteristiche ricettive e femminili del momento... (luna e venere si unicono in cancro, splendido segno femminile) un sentimento languido di appagamento che si riflette nei cieli tersi (senza scie!) e nelle acque calme e abbondanti che portano vita: il Ceronda, in questo periodo, è uno spettacolo di suoni e colori.
ceronda in hdr a La CassaAnche la natura partecipa: nel magico florario di Cattabiani (è un vero libro di magia) un intero capitolo viene dedicato alle 'erbe di San Giovanni', perchè in questo periodo si moltiplicano le fioriture; ed il solo andarne a leggere le caratteristiche è già un viaggio nella notte del magico Santo.
Come già avevo riportato lo scorso anno e accennato nel racconto sulla relatività del tempo, il solstizio d'estate è opposto a quello dell'inverno, e la festa di San Giovanni l'opposto di quella di Natale: come nel solstizio d'inverno si celebra la festa della luce, della vita, del giorno che risorge, dovremmo con San Giovanni festeggiare l'ombra, la sera, il ciclo che ricomincia a chiudersi, e... e anche l'ombra, le forze del male, il demonio, il male.
Celebrare il male: che c'è di più assurdo?

Forse perchè della fatal quiete tu sei l'imago,
a me sì cara vieni, o sera...


Penso (con Foscolo)  invece che dovremmo fare spazio nella nostra mente anche a questi pensieri: perchè viviamo di dualità, perchè il bene non esiste senza il male, come il giorno senza la notte; perchè, come giustamente scrive Biagio, parliamo di cicli che si aprono... e si chiudono. Il respiro, il giorno, la stagione, l'anno, la vita, le vite, l'espansione e contrazione dell'universo, la rotazione dell'elettrone sul protone: tutti cicli, tutte espressioni dell'azione del tempo sull'essere, tutti effetti del nostro vivere così profondamente bagnati di tempo.

Anche in questo senso al 'garzoncello scherzoso' voglio porre una provocazione al di là delle dicotomie e di Leopardi; la natura non è buona o cattiva, la natura è.
E' poi, dopo, in seguito, a posteriori, l'uomo che ne dà giudizio e classifica in bene, o in male, ciò che accade; non per nulla secondo il libro antico l'uomo si è macchiato del peccato primo mangiando dell'albero della conoscenza del bene e del male, prima di conoscerne la differenza se ne stava beato in panciolle nel paradiso terrestre.

Nell'afa di questi giorni mi piace chi porta nel cuore i venti di settembre, i freddi di ottobre, i funghi, le prime gelate e l'inverno: per danzare con il tempo, per godere ancora più dei frutti maturi del clima odierno e della complementarietà dei freddi futuri, per avere nel cuore qualcosa di più grande dell'ora e adesso, qualcosa che annusa l'esistere.

...il giro di una danza e poi un'altra ancora,
e tu del tempo non sei più signora!



Ah, adoro questo pianeta.
2010-06-23 07:41:48cercasi volontariin risposta a questo messaggio
Bella risposta Manuel, hai ragione.
Avevo risposto non perchè in disaccordo con te ma per esternare un sentimento di ripulsa che la frase generalizzante mi aveva provocato.
Certo, mi è difficile elencare le positività storiche che il Vaticano ha portato avanti, mentre sulle negatività non c'è che l'imbarazzo della scelta.
Fatta salva la distinzione tra religione e Chiesa di cui parla anche Biagio, lascio spazio a chi meglio di me ha le conoscenze, ed il coraggio, di difendere l'azione del Vaticano nei secoli.
2010-06-22 18:03:45Italo Jekill Losero scrive:in risposta a questo messaggio
Grazie della replica, Alessandro; non ti nascondo che l'aspettavo...
Comunque mi ci sento bene come talebano della resistenza e moderatore del Vaticano; la realtà è sempre più complessa dei sistemi che usiamo per rappresentarla e mi piace che ciò si rifletta nel mio pensiero.

Riguardo al tema: è innegabile che questo governo sta tentando di dare una svolta all'idea di storia che abbiamo e che ci siamo formati: questo intendo dire.
Tu puoi pensare che faccia bene; io posso pensare che non sia nel giusto, perchè io del dramma delle Foibe ne sento parlare da sempre, fin dalle medie, (scuole cattoliche - vaticano!) e penso che abbia avuto il giusto rilievo; lo si mette in piazza solo per colpire i kompagni komunisti kattivi kattivi.

Al di là del bene e del male (wow! che frase!) sul giudizio storico quello che mi chiedo è se è giusto che un governo disegni la storia, se è uno dei compiti che deve assolvere.

Secondo te sì? Secondo me no. Altrimenti che dovremmo aspettarci, che ad ogni cambio di governo cambino i libri di storia? Lasciamo che la storia la disegnino gli storici, non i politici.

2010-06-22 15:55:39estremistain risposta a questo messaggio
Mi sento di contestare la frase di Manuel "l'odio del vaticano è di per se stesso una medaglia".
Per quanto ti sia molto vicino, Manuel,  nelle posizioni che assumi nei confronti della Chiesa e che trovano buona compagnia in alcuni frequentatori di questo sito, la frase mi sembra eccessivamente generalizzante.
Non metto in dubbio, in alcun modo, che il Vaticano abbia perpetrato azioni pessime e al di fuori dello stesso magistero della Chiesa e, soprattutto dei Vangeli,  tanto quelli ricosciuti quanto quelli apocrifi.

E' il mio estremismo democratico a vietarmi di essere d'accordo con una frase che vede solo e nient'altro che  male nell'azione del Vaticano: lascerei uno spazio aperto agli uomini di buona volontà che, anche lì, esistono.

Peace & love.



2010-06-22 15:48:23sbagliato!in risposta a questo messaggio
...invece sulle tracce ufficiali dei temi la frase è corretta. Mi ero basato sulle 'intercettazioni' (ahi!) delle tracce dei temi nei primi minuti riportate nei siti e sono stato indotto in errore.
Chiedo venia!

2010-06-22 11:09:36benissimo!!!in risposta a questo messaggio
Mi fa piacere che tu sia riuscito ad avere una buona connessione!!!!

Dimmi: il trasmettitore da casa tua è visibile otticamente senza problemi?
2010-06-22 10:23:38strani fiumaniiniziata la discussione
Mi sembra strano che nel tema di maturità (traccia storica) di quest'anno siano riportati gli 'strani fiumani'... probabilmente si intendeva dire 'istriani fiumani'.
E' la prima volta che compaiono le foibe in un tema di maturità; probabilmente è il segno dei tempi, è il modo di ricordare i 65 anni dalla Resistenza.
Se di uno strafalcione si tratta mi sembra significativo per la fonte di provenienza; che il Ministero della pubblica Istruzione, lancia in resta per farsi paladino del nuovo corso della Storia, si inciampi e cada rovinosamente in così piccolo ostacolo... la dice lunga.

2010-06-17 16:12:48scegliere di guardare la tvin risposta a questo messaggio
L'ultima frase mi ricorda qualcosa scritto qualche tempo fa... anch'io ho pensieri su quello che ci rimprovereranno le prossime generazioni.

Sull'uso della TV: anche la mia famiglia è stata tentata dalla rimozione totale; abbiamo optato per un uso 'illuminato' dell'elettrodomestico, ovvero lo si guarda solo se si è prima deciso cosa guardare e perchè, valorizzando la scelta critica.

Discutere le scelte è un bel modo per parlarne in famiglia; devo comunque dire che sempre più spesso, sia per i genitori che per i figli, è la rete a vincere; qualche minuto di televisione è sufficiente per capire se il proprio cervello si sta inebetendo o se sta lavorando.
2010-06-16 08:50:43vai al massimoin risposta a questo messaggio
Mi sembra un ottimo risultato.... mentre testavi la rete stava funzionando al meglio, hai quasi raggiunto i 640kb; magari fosse sempre così...

Da me tra le otto e mezza e le nove mezza a volte non ragggiungo nenache i 20kb/s... se hai tempo fai una prova a quell'ora.

Domenica ho avuto un 'cortese diverbio' con una telefonista telecom, alla quale ho chiesto che mi facessero una prova di test prima di fare il contratto. Mi ha dato del retrogrado perchè non mi fido della più grande azienda di telefonia italiana e perchè non capisco nulla di reti. Ieri mi ha chiamato la sua capa, cercando di convincermi a fare il contratto. Le ho ripetuto che l'avrei fatto di fronte alle prove dell'effettiva banda di contratto; mi ha risposto che avrei dovuto farla a spese mie e solo dopo aver fatto il contratto. Ho chiesto gentilmente che la prova fosse a loro carico e prima del contratto, mi ha attaccato il telefono.

Ho sentito i miei fornitori di connettività (livecom) mi hanno detto che non c'è speranza: la centrale ha i modem a 640k/s e non ci sono in previsione aggiornamenti. Suggerisce di raccoglierci in gruppo, mettere uno spot wi-fi visibile a tutti, acquistare banda all'ingrosso. Secondo me non ne vale la pena.

Ho scritto e chiamato al progetto wi-pie per il Piemonte: non m'hanno risposto all'email e al telefono mi hanno detto di telefonare ad altri (direzione innovazione della regione Piemonte).

Intanto in Finlandia pensano ad una legge per dare il wi-fi libero a tutti....
2010-06-15 18:22:49se spari in aria, puoi sempre colpire qualcunoin risposta a questo messaggio
Un po' di tristezza mi vela i pensieri, mentre ti rispondo.
Sì, è vero, c'è un articolo che dice che "blogger e gestori di piattaforme di user generated content, quindi, all'indomani dell'entrata in vigore della nuova legge anti-intercettazioni, dovranno provvedere a dar corso ad ogni richiesta di rettifica ricevuta, entro 48 ore, a pena, in caso contrario, di vedersi irrogare una sanzione fino a 12 mila e cinquecento euro" (da questo articolo su Punto Informatico).

La tristezza è dovuta al pensiero che io pago queste persone per fare queste stupide leggi. Ripeto: stupide, prima ancora che sbagliate. Pensate a la Cassa.net: se qualcuno richiede una rettifica, basta che la scriva. I blog sono la quintessenza della possibilità di replica, di rettifica, non c'è bisogno che qualcuno lo chieda, visto che chiunque può replicare.
E' una legge che denuncia l'ignoranza di chi la scrive; e queste persone dovrebbero guidarci fuori dalla crisi... sigh.
Resta chiaro, però, l'intento persecutorio e liberticida di chi la legge l'ha scritta.

Altrettanto, come già era stato scritto su questo forum, perde di qualsiasi importanza il DDL intercettazioni perchè è diventato chiaro che chiunque abbia in mano questi dati li può 'passare' ad un collega di una testata di stampa non italiana e linkarli tranquillamente; vedremo intercettazioni pubblicate in rete senza nessuna possibilità di essere perseguite (leggetevi l'art. 6 del codice penale)  perchè inserite in un server estero, o addirittura su facebook, o su un cloud non definibile geograficamente.

Cito ancora: "Le tante penne che, sin qui, hanno scritto, riscritto e corretto il testo del disegno di legge, evidentemente, ignorano davvero - come in molte occasioni hanno dato adito a pensare - le dinamiche della circolazione delle informazioni nell'era dell'accesso e nel contesto mediatico, ormai globalizzato, al quale il nostro piccolo Paese è saldamente connesso. Non si spiegano diversamente gli sforzi sin qui compiuti - sino ad incrinare lo stesso fronte della maggioranza ed a produrre pericolosi attriti istituzionali - per imporre un divieto di pubblicazione destinato a rimanere del tutto frustrato dall'intervento di soggetti - che siano editori, blogger o semplici associazioni di cittadini - stranieri che dai loro Paesi, ricevuti - poco importa come - i testi o l'audio delle intercettazioni - provvedano alla loro pubblicazione su server collocati all'estero".

Ma allora, di cosa parlano i giornali e i telegiornali? Di cosa discutono maggioranza e opposizione?

Che tristezza, e che paura mi fa questa gente, questa politica, che nella ubris della tracotanza del suo delirio di onnipotenza non può che farci del male.


2010-06-14 08:56:21governo di popoloin risposta a questo messaggio
"non si seleziona chi entra" è la parte che più mi ha colpito, perchè corrisponde ad un concetto alto di democrazia.
Lasciamo pure che entri anche chi può fare del male, chi la pensa diversamente da noi; sarà la forza delle idee, del confronto, ad isolare eventuali sabotatori e a rafforzare lo spirito comune.
Sarà l'abitudine al confronto a farci capire che le idee diverse dalle nostre possono, a volte, essere migliori.

Mi piace molto.

2010-06-10 18:55:05hdsl simmetricain risposta a questo messaggio
shdsl è un'utenza simmetrica (pari up/down) e normalmente è rivolta ad un'utenza business a costi alti... mi sembra strano che sia proposta come residenziale.
Tiscali: 199 euro/mese.

2010-06-09 15:29:16imperdonabile dimenticanzain risposta a questo messaggio
http://www.wholesale-telecomitalia.it/cgi-bin/wholesale.dll/wholesale/TI_WS_GuestLogin.jsp
2010-06-09 12:21:15giungla!in risposta a questo messaggio
Come sai in Italia le infrastrutture di rete non sono (più) pubbliche, appartengono a telecom.
negli anni 70 avevamo una infrastruttura pubblica invidiata da tutta l'europa, oggi abbiamo un'infrastruttura privata tra le peggiori nel mondo industrializzato, alla faccia delle privatizzazioni.

La telecom offre le strutture in affitto agli operatori che hai menzionato (tranne fastWeb, che ha le sue linee ma non arriva a la Cassa) tramite il servizio wholesale, con un apposito sito per la definizione dell'allacciabilità degli utenti.

Qualcuno degli 'affittuari' scarica saltuariamente i dati o non li aggiorna, quindi può vedere coperta una zona che in realtà non lo è. Inoltre spesso l'affittuario a sua volta subappalta il servizio ad altre ditte che, ancora una volta, subappaltano ai call center la chiamata verso l'utente per il contratto.
Questi ultimi telefonisti pur di poter fare un contratto e guadagnarci 3-5 euro sopra ti direbbero anche che a La Cassa ci sono 70Mb/s.

Ho cercato di parlare con il 'capo' di uno di questi operatori e, di fronte alla dimostrazione fisica dell'impossibilità nel rispettare i termini di contratto, questo capo mi ha risposto 'Ma lei pensa che una azienda seria come Vodafone potrebbe fare operazioni del genere?'
I dati mi dicono che è proprio così.

Mi offrivano i 2Mb/s quando, due anni fa, ero più che certo che fosse impossibile e oggi ne ho la dimostrazione.

Comunque, potete verificare voi stessi la VERA copertura:

Andate su questo sito.

Selezionate 'accesso a banda larga'
Selezionate 'Offerta di riferimento 2010'
Selezionate l'offerta a 640kb/s: vederte che la centrale è attiva e non sono previsti ampliamenti
oppure selezionate l'offerta a 7Mb/s: vedrete che La Cassa non c'è, mentre ci sono altri paesi a noi vicini... sigh.





Quindi: è una giungla, in ogni caso chiedete una prova prima di firmare un contratto.
2010-06-09 08:22:13wimax & cin risposta a questo messaggio
Secondo quanto riportato dal progetto wi-pie siamo coperti da ADSL, satellite e wireless; quest'ultimo con due operatori, bbBell e NGI. Ho già segnalato a wi-pie l'inconguenza dei dati.

Le mie esperienze col satellite sono negative per i troppo lunghi tempi di latenza, perchè i satelliti sono a 36000 km da terra; questo sarà superato dal progetto Iridium che li posizionerà (66 satelliti in orbita non geostazionaria) a 780 km da terra. Li potete vedere: ogni tanto potreste notare delle 'stelle cadenti' in cielo, anche di giorno, che sono in realtà gli specchi di un satellite iridium che riflettono verso di voi la luce del sole (iridium flare).

Le mie esperienze passate col wireless sono contrastanti: basta una giornata di nebbia o la presenza della copertura degli alberi perchè la connessionie non funzioni o funzioni male; inoltre chi ci ha provato a La Cassa ha trovato difficoltà di installazione.
Ricordo che ci deve essere visibilità ottica tra l'antenna installata in casa ed il ripetitore più vicino.
le antenne più vicine a noi sono quelle di Corio, Druento, Colle della Maddalena.
NGI è un operatore con fama di serietà; sicuramente, prima di firmare il contratto, faranno una prova di funzionamento.


Ma... perchè non ci si interessa del potenziamento della nostra centrale, perchè non ci si interroga sul perchè la fibra s'è fermata a qualche centinaia di metri da La Cassa, del perchè siamo serviti da apparecchiature vecchie dismesse da Torino (i modem Marconi che abbiamo in centrale)? Siamo figli di una provincia minore?


2010-06-08 22:55:457 mega a La Cassa!!in risposta a questo messaggio
Ricevo comunicazione che stanno chiamando utenti telefonici lacassesi per offrire connessioni internet a 7 megabit; per quanto ne so, è un assurdo tecnologico, a meno che non siano cambiate le condizioni della centrale.

1) il flusso che arriva in centrale  a La Cassa non è sufficiente a portare i 7 Mb/s agli utenti
2) i modem che ci sono in centrale vanno a 0.64 Mb/s, non di più; ogni modem è connesso ad un utente
3) le connessioni sono esaurite.
4) questa sera, alle 9, la mia connessione era ferma, pochi byte al secondo (= nessun cambiamento in centrale)

Metto in guardia chiunque dal fare contratti che non sono rispettabili dal fornitore, anche se si chiama Telecom.
Penso comunque che, prima o poi, avremo la banda larga anche qui.

Per essere sicuri vi suggerisco di firmare il contratto solo dopo aver verificato che la velocità dichiarata è raggiungibile tramite una prova tecnica eseguita a domicilio;  volentieri mi offro come consulente tecnico per verificarlo.
Mi sembra il minimo: guardo la merce prima di comprarla.

Non accettate contratti per assenso telefonico: sarebbero una truffa in questo caso.


2010-06-07 11:32:37ecco la foto dello scorpione da facebookin risposta a questo messaggio
scorpione
effettivamente la gestione degli indirizzi delle immagini dalle pagine facebook è un po' complicata... ma così dovrebbe vedersi.
Quali sono le dimensioni di questa 'bestiolina'?

2010-05-21 19:26:31lo pubblicherò presto.in risposta a questo messaggio
Perdonami Alberto, ho scambiato la mail che avevi inviato alla redazione come email personale; ti ho risposto personalmente ma non l'ho pubblicata sul sito.
Rimedio all'errore e lo faccio al più presto dedicandogli un articolo commentabile inserito a tuo nome,  tieni comunque conto che su questo sito i commenti sono sempre aperti e puoi tu stesso inserirli, e qualsiasi cosa della quale vuoi parlare può essere inserita. In questo sito le persone non vengono escluse: a volte nella mia incompetenza e per il bene della comunicazione ho censurato alcuni scritti, ma le persone mai.

Intanto è utile il chiarimento che hai dato: alla pagina facebook non possono partecipare tutti, è una zona 'riservata' a chi ha i privilegi di accesso, a chi entra nella rosa di persone che qualcuno decide siano degne di entrare. E' una lista 'ad escludendum': decine di persone possono leggere quanto è scritto e reinviarlo ad altri; ma qualcuno no; quant'era giusto il titolo 'un paese per molti, ma non per tutti'. Sospetto quasi che ci sia il gusto dell'esclusione come randello per chi sbaglia: a te non sembrerà strano ma permettimi di dissentire: a me sì, parecchio, da parte di chi si vuole candidare a ricevere consensi elettorali. Mi sembra molto strano che si voglia utilizzare quel 'minimissimo' di potere che si ha nell'amministrare una pagina facebook per escluderne qualcuno; non mi sembra un buon indicatore della capacità di gestione del potere pubblico.
L'avrei capito su una lista chiusa nella quale pochi (max 5, 8) devono scambiarsi dati che non vanno diffusi; ma concedere l'accesso a molti e vietarlo a pochi mi sembra un gesto opinabile.

Hai spiegato perchè Laura non può leggere quanto lì viene scritto: perchè 'ha scelto una strada indipendente' ed in quanto tale 'non ti sembra strano' che non venga accolta nella pagina facebook, nonostante il nome che la lista s'è data. Comprendo e non condivido: la collaborazione penso che passi anche attraverso la condivisione.

Ciò che non hai ancora spiegato, come responsabile della lista, è perchè la mia richiesta (dopo aver seguito tutte le riunioni plenarie e  attivamente partecipato al dibattito interno) sia stata rifiutata due volte; nè ti sei pronunciato sul fatto che io appartenga o meno alla lista a seguito del rifiuto, nè tantomeno hai spiegato gli attacchi a questo sito da parte di esponenti della lista riportati nell'articolo citato; attacchi pesanti che attribuiscono a questo sito una volontà di contrasto alla lista che, credimi, in questa redazione (=io) non è mai esistita.

Nel merito, mi sembra strano che di fronte a richieste di chiarimento su atti amministrativi tu risponda 'basta chiederli agli uffici comunali'; questo sito lo leggono in molti (abbiamo passato la media di 100 visite al giorno nella scorsa settimana) sarebbe stato utile, e proficuo per la lista, pubblicarli anche qui.

Penso che anche attraverso queste risposte passino le adesioni e il futuro dell'associazione stessa; che spero sia inclusiva, trasparente, propositiva, aperta: perchè solo così penso si possa costruire un futuro alternativo all'associazionismo più deteriore che tanti grami frutti ha dato alla povera politica di questo nostro sfortunato Paese. (Italia, non La Cassa).


2010-05-21 07:47:24lettura per sociin risposta a questo messaggio
Ciao Vincenzo, grazie delle informazioni ma... non posso leggerle.
Potresti ripeterle qui in modo che anche chi non è 'socio' o non è accettato nel gruppo le possa leggere?
Penso siano informazioni utili a tutti alle quali è meglio non mettere alcun bavaglio.


2010-05-13 17:05:11..e ridaje, colpi sulla reteiniziata la discussione
Ci risiamo: viene attaccata la libertà di Internet.
Come vedete sul sito (http://www.repubblica.it/rubriche/la-legge-bavaglio/2010/05/12/news/censura_internet-4024364/) di Repubblica, il DDL sulle intercettazioni contiene un 'codicillo' che mette in pericolo la libertà di chi scrive in rete.
Ancora una volta ci scontriamo contro l'ignoranza di chi scrive le leggi e vedrete che, anche questa volta, la rete ne uscirà indenne.
So che qualcuno di voi pensa che la rete non sia affatto libera; mettiamo ora da parte queste considerazioni che potremo affrontare a parte, magari svicerando il tema delle darknet, le reti oscure con contenuti 'protetti' dalle scorribande di google e dei governi (Tra parentesi: bastano pochi passi per trovare cose... inusuali sulle scie chimiche).
In questo momento in Italia si sta vietando la diffusione delle intercettazioni telefoniche e, paralleleamente, si minacciano di multe da decine di migliaia di euro i responsabili di siti che non pubblicano ciò che il governo vuole.
Già il governo francese ci ha rimesso la faccia con il suo decreto sulla punibilità con la disconnessione a chi scarica files 'illegali', altri governi ancora (cina, iraq) hanno tentato di bloccare la rete; sembra tuttavia che queste azioni non riescano ad ottenere lo scopo per cui vengono praticate: evitare che le informazioni si diffondano.

Immaginiamo che io abbia a disposizione intercettazioni telefoniche non diffusibili, cioè una informazione di cui è vietata la pubblicazione; se le pubblico su lacassa.net l'autorità italiana può prendermi per la collottola e portarmi in galera. Poco importa la gravità del contenuto delle intercettazioni: la mia azione verrà punita comunque. Per salvaguardare la privacy di persone che potrebbero essere coinvolte.
Fisicamente i files di lacassa.net risiedono in prima istanza a Torino, all'ultimo piano del palazzo Lancia.
Potrei però spostare lacassa.net al di fuori dell'Italia; alcuni server che utilizzo per pubblicare siti sono fisicamente in Texas, alimentati al 130% da energia eolica. Cosa capiterebbe se io pubblicassi là le intercettazioni? Il reato verrebbe messo in atto al di fuori dell'Italia, non perseguibile dalla legislazione nazionale. Certo, tramite accordi Italia-USA potrei ancora essere perseguibile.
Allora potrei trovare un altro workaround, un trucchetto: pubblicare sulle nuvole, non per scherzo: esistono nuvole di computer (tecnologia cloud) in base alle quali quello che viene visto come un singolo computer in realtà non esiste, ma è la parte infinitesima di un insieme mutevole di computer (si parla di decine di migliaia di processori) sparsi in tutto il mondo che si collegano per formare una specie di... organismo.
Non stiamo parlando di fantascienza: quando vi collegate alla pagina di google il computer che vi risponde è un cloud.
Quindi se pubblicassi le intercettazione su una nuvola di computer dispersa in tutto il mondo chi ancora potrebbe impormi di rimuoverle? Qualcuno potrebbe dire: sì, ma l'autore è comunque italiano e sarebbe perseguibile.
No, anche questo è facilmente aggirabile; esistono parecchi sistemi di anonimizzazione che rendono irrintracciabile l'autore dello scritto.

Penso che questi attacchi ad Internet siano lo specchio dell'ignoranza di chi li persegue; abbiamo bisogno di una classe dirigente che lo capisca, perchè usi le tecnologie per farci uscire dalla crisi.
Penso che vietare la diffusione delle informazioni diventerà sempre più impossibile: vediamone i lati positivi ed i lati negativi per utilizzare la rete per il bene comune.

Che ne pensate?

2010-05-12 09:34:59bau bauin risposta a questo messaggio
ciao Biagio,
uno dei nuovi paradigmi di presentazione degli oggetti tecnologici è la mancanza di istruzioni.
Si tende a costruire oggetti in cui sia provocato l'autoapprendimento delle funzioni, perchè si pensa che le persone siano mediamente in grado si aggiustarsi da sole; il libretto di istruzioni è per i pedanti e gli appassionati.
Per questa chat, che è in continua evoluzione, l'unica cosa da fare è cliccarci sopra (bottone in basso  a destra) quando si è connessi; appaiono le persone in quel momento loggate nel sito e, scrivendo a fianco del fumetto e battendo invio, le parole appaiono a tutti.

2010-05-08 02:18:17la misurà è colma! ... o quasi...in risposta a questo messaggio
Caro Fabio,
che tu abbia deciso di lasciare il sito 'a causa delle mie provocazioni' mi sembra un'assurdità. Prima di tutto le provocazioni sono messe lì apposta per discuterne: se non vuoi farlo basta non leggerle, se vuoi farlo se ne parla in un clima che, mi sembra, sia aperto al dialogo. Posso solo dirti che le provocazioni che scrivo non sono rivolte alla tua persona; se, per esempio, critico la trasparenza dello statuto che tu hai redatto non è a te che va la critica, ma allo statuto stesso, che sei liberissimo di cambiare o no. L'importante è che la critica sia fondata e chiara: non suggerita e sgusciante come certe che mi è sembrato di vedere nella lista 'partecipazione'.
Certo, sono contento che tu continui a scrivere per ANPI e LCUPPT: avrai le necessarie deleghe per farlo e spero che tu agisca di conseguenza; so che agisci con delicatezza vagliando cosa pubblicare e cosa no; ti ho proposto cose che tu non hai pubblicato, mentre quanto tu mi hai chiesto è sempre stato pubblicato.

Grazie per l'aggettivo 'pacate' sulle mie provocazioni: mi rincuora sinceramente. Anch'io preferirei discuterne in un assemblea: puoi organizzarla? Te ne sarei grato.
Sul fatto che venga 'estorto un intervento' a membri di LCUPPT.. oddio... ma non è il sale della rappresentanza sociale poter parlare pubblicamente? Non dovrebbero tali membri essere contenti che i cittadini (ultimo Diego) chiedono il loro parere?  Dà così fastidio la critica, lo smontare le idee che qualcuno scrive?
Certo, t'ho già detto che ogni volta che pubblico qualcosa mi sento spinto in alto e una voce urla 'PULL!', stassera l'ho sentita un po' di volte. Ma non sta proprio nel coraggio politico esporre le proprie idee in pubblico col rischio di essere impallinati?

Tu poi dire 'questo non lo accetto', delle critiche altrui, inalberarti e non scrivere più. Ma se scrivi su questo sito, sei obbligato, come chiunque, a sentirti anche le critiche..
It's democracy, stupid
(molto meglio in italiano per evitare idee di offesa: é la democrazia, bellezza)

lacassa.net ti sembra un tribunale... rimando alla risposta che ho dato a Simone: fa male, fa molto male aver lavorato, aver fatto qualcosa  per la comunicazione nel paese e sentire i referenti politici, che potrebbero essere i principali beneficiati, che ci sputano sopra dopo aver anche ricevuto il posto in cui scrivere. Non voglio ringraziamenti; un po' di rispetto per il mio lavoro sì.
Questo, lo ripeterò all'infinito, è un luogo libero comandato dagli utenti.

Perchè tu e Simone avete preso l'iniziativa di scrivere contro questo sito? Che male vi ha fatto? Cosa volete ottenere?  Se veramente è solo pieno di ingiuriose nefandezze scritte da carbonari complottanti nell'ombra, perchè semplicemente non lo togliete dai vostri bookmark?


2010-05-08 00:26:07Questo fa malein risposta a questo messaggio
Ah, Simone...
meno male che qualcuno mi dice cosa sto facendo.
Stavo creando il sito per il terzo polo di La Cassa e... non lo sapevo!

Riguardo al fatto che gli interventi possano essere criticati è il motivo stesso per cui esiste il sito!. Sono criticabili tutti gli interventi da parte di chiunque. Mi sembra di aver dato sufficiente prova di apertura verso qualsiasi opinione; devo ricordarti che la lista ha libero e autonomo (oltre che gratuito) accesso a questo sito e può scrivere tutto ciò che vuole, che mi sono sgolato per chiedere interventi della lista che nei primi otto mesi me ne ha dato 1 (uno), che ho offerto il nome di dominio lacassa.net alla lista un anno fa e non è stato acquistato (20 euro/anno), che ho accusato di antistoricismo Giovanni, Fabio e Alberto perchè non ci volevano scrivere dicendo che non ne avevano il tempo.
A te personalmente ho offerto uno spazio per scrivere di sport che tu hai detto avresti fatto ma, dopo tante promesse, nulla è successo. Mi dispiace che la squadra di calcio di La Cassa abbia perso questa opportunità.

Riguardo al terzo polo sbagli ancora di più, e in modo rovinoso, perchè è una cosa che dovresti sapere.

La mini-minoranza non sarà il terzo polo, semplicemente perchè un autorevole esponente di LCUPPT, le ha chiesto di non farlo. Tale è il rispetto verso Lorenzo, e verso le diverse opinioni di chi ha votato Laura, che lei ha agito di conseguenza.

Dovresti saperlo, perchè penso che Laura abbia avvisato della decisione il  capogruppo della lista più volte.
Proprio per questo   fa particolarmente male questo tuo scritto e senti questo mio tono malvolutamente acido: ho fatto i salti mortali per creare uno spazio libero e ora tu vieni a dire che è uno strumento politico, che la bella creatura che speravo d'aver fatto nascere tra i lacassesi in realtà è uno schifoso verme con chissà quali secondi fini.

Ti sbagli.

Il sito è di chi ci scrive sopra!!!!!

2010-05-07 17:48:58porno: non c'è più religioneiniziata la discussione
Ma guardatevi un bel porno, viene da dire...

Non ho parole di fronte all'oscenità narrate dall'articolo di repubblica (war porn)  su chi si diverte morbosamente ad andare a vedere i filmati di uccisioni, di morte e distruzione. E' un sintomo grave, è totalmente degradante sapere che c'è chi prova godimento nel vedere il male.
La guerra è la negazione dell'intelligenza, la testimonianza diretta del fallimento dell'Uomo; come si può godere del male e delle sofferenze altrui?

Veramente, penso che di fronte a questo un buon sano porno sia un toccasana, un attaccarsi alla vita e gioirne.
Le statistiche dicono che questi filmati war-porn sono tra i più scaricati in rete, tra i più glamour: che tristezza, che vergogna, che paura.

Penso di essere aperto di pensiero, volentieri sentirei la spiegazione di qualcuno (sociologo, antropologo, appassionato, chiunque)  che mi spieghi che c'è di bello, di divertente, attraente in questi filmati; io ho dei limiti nel capirlo, anche perchè non voglio neanche cliccare sul link per vedere i filmati.

Se vince questa parte dell'umanità con questi bassi (questi sì che lo sono veramente) istinti vuol proprio dire che non c'è piu Religione.
Davvero.


2010-05-06 18:13:12Tu ci vai?in risposta a questo messaggio
Io non posso andarci, ma se tu ci vai ne sarei molto contento, mi piacerebbe avere un report della serata anche da parte di qualche testa 'dissonante'...
Propongo a chi ci va di scattare qualche foto e scrivere qualcosa su ciò che viene detto in modo da pubblicarlo e di 'allargare a tutti' la serata.

Grazieeeeeeeeeeee!!!!!!!


2010-05-05 22:30:33si usa direin risposta a questo messaggio
Non conoscevo questa faccenda del Papalagi... molto bella e significativa.

"Quando qualcuno non è soddisfatto di questa vita di pietra, si usa dire che non è normale".

Spesso io e mia moglie, per lo stresso motivo, ci siamo chiesti se siamo proprio normali.
Abbiamo vissuto per una settimana praticamente in mezzo al vento e al deserto; lì è più facile sentirsi vivi.



2010-05-04 22:37:59risposta tecnicain risposta a questo messaggio
Fabio,
oltre all'ovvia richiesta di evitare la tua cancellazione, voglio darti qualche nota tecnica, nel merito ti risponderò con calma (mi sembra che tu abbia colto nel segno):

- non posso cancellarti e lasciare attivo l'editing delle sezioni che segui. Se ti cancello come utente non hai in nessun modo accesso in scrittura.

- la richiesta di cancellazione degli interventi è inutile. Esistono molti computer in internet che hanno copie di questo sito che è pubblico (archive.org il più importante, ma anche la cache di google ha tutto).  Cancellare messaggi in un forum che sono presenti in cache di google si traduce in una pessima reputazione per l'autore del messaggio.
Ciò che si scrive in rete non verrà mai cancellato.

2010-05-04 22:22:14distoniein risposta a questo messaggio
Fabio Lamon è intervenuto su questo sito contribuendo alla crescita della comunità e all'animazione del dibattito del forum; sta nella sua sensibilità richiederne l'esclusione, nella mia di chiedere di evitarla.
Anche i tuoi interventi, Alessandro, sono stati spesso utile motivo di confronto.
Ho avuto modo di conoscerti attraverso email personali e ho apprezzato la tua chiarezza; tuttavia le note che sottendono questo tuo ultimo post mi sembrano stonate, al punto di non farmi cogliere con un sorriso l'ultima nota.

Me ne dispiaccio,
coltivo la speranza di leggere su questo forum interventi più eleganti.
2010-05-04 22:07:16...mozione di metodo su questo forumin risposta a questo messaggio
Ciao a tutti,
non ho ancora letto tutto il post ma ho visto che è presente in molte pagine in rete.... In questo caso è meglio citare il link piuttosto che copiaincollare tutto il testo: è più comodo per la lettura, per gli ovvi riconoscimenti all'autore (Tuiavii di Tiavea?), all'editore, per la storia, per la formattazione originale.
Il dibattito può crescere tranquillamente qui leggendo il contenuto là; non perdiamo nulla e ci abituiamo anche ad una... ecologia del bit.
Presto leggerò tutto con calma e... grazie Luca per l'intervento.
2010-04-23 23:56:22maiuscole in vacanza, Hopi sulla buona stradain risposta a questo messaggio
Si può fare, facciamo, stiamo facendo, abbiamo fatto, faremo.... possiamo coniugare il verbo infinite volte per renderci conto che quello che potenzialmente possiamo fare è tantissimo perchè qualcosa è stato già fatto.
Le iniziative della biblioteca per stimolare la crescita culturale delle persone, il g.a.s. che è già una battaglia contro le multinazionali, il mutuo soccorso che si organizza per dare servizi e mille altre cose che già esistono ne sono testimonianza: la comunità cresce.

Piccole iniziative di piccoli cittadini senza le maiuscole che comunicano anche pigiando forsennatamente le tastiere su questo sito testimoniano il bisogno di rappresentanza da parte di qualche maiuscola che prima o poi riusciranno ad esprimere.

Oltre alle parole, chi in questo paese ha materialmente fatto qualcosa per aiutare la comunità è il fondatore di un nuovo modo di vivere: a chi si è speso in questo senso va il merito dell'aver dato un  impulso al cambiamento. Il volontariato si è mosso a grandi passi assumendo i ruoli lasciati vacanti dalla politica.

Riguardo agli Hopi: Koyaanisquaatsi è nel mio cuore, la visione è chiara.
Ritorna vibrante la realtà delle visioni oniriche misticheggianti dei Genesis anni '70 troppo frettolosamente archiviate come deliri adolescenziali:
The path is clear
Though no eyes can see
The course laid down long before.

2010-04-23 11:55:44poche frecce nella mia faretrain risposta a questo messaggio
Ho interpellato gli amici appassionati di tiro con l'arco ma purtroppo non possono darci una mano... rilancio a chi ha conoscenze.

a presto!

2010-04-23 11:45:07Sabato mattina!in risposta a questo messaggio
Propondo di vederci per parlarne sabato mattina in biblioteca, verso le 10.30.
Se qualcuno vuole proporre altri luoghi/tempi va benissimo.
2010-04-18 23:45:11voglia di politicainiziata la discussione
Anche per i laici incalliti, la domenica è un giorno diverso dagli altri: il settimo giorno si riposò, e lesse gli editoriali.
Per me è importante anche perchè nei giornali escono editoriali degni di nota.
In passato li leggevo su La Stampa e certi pezzi di Ceronetti o di Barbara Spinelli hanno segnato il corso del mio pensiero nel tempo.
Oggi quello di Scalfari su Repubblica è notevole.
Si intitola 'Che cosa farà Fini quando sarà grande' e affronta in modo magistrale alcune questioni della nostra politica nazionale. Anche se non sempre condivido il ragionamento, mi piace il modo di scrivere di Scalfari.
C'è qualcosa che m'ha colpito e che c'entra con noi, con questo sito, con la gente, la politica e l'amministrazione dei lacassesi.
Si parla del successo della Lega anche con il confronto al radicamento che avevano Dc e PCI nel paese anni fa.
Cito e sottoscrivo:

"Il radicamento sul territorio non dipende dal numero dei circoli o delle sezioni. Dipende dalla condivisione della vita dei dirigenti con quella del popolo che li segue. Se quella condivisione non c'è e al suo posto c'è separatezza, il contenitore è una scatola vuota e il gruppo dirigente galleggia appunto nel vuoto. Non è questione di età, di giovani o vecchi, di donne o di uomini, di settentrionali o di meridionali, di colti o meno colti. È questione di creare una comunità e viverla come tale."

Che chiarezza! Vorrei sentire un politico parlare in questo modo!
Ho trovato riassunti molti dei miei pensieri, molti dei motivi che mi hanno spinto a promuovere questo sito, a coinvolgere i miei amici. Qui vedo il vero senso del fare politica, qui vedo l'insensatezza della quote rosa o della ricerca dei giovani a tutti i costi, vedo ciò che manca, a tutti i livelli, ai nostri referenti politici; vedo ciò che vorrei votare.

Riflettendo su quello che tutti stiamo operando su questo sito, non vorrei che fossero percepite due parti separate, una che affronta questioni amministrative/politiche e l'altra che parla di ortaggi e panorami.
Qui sento l'abisso: cioè non accorgersi che sono la stessa cosa, che qui si parla di comunità e di vita, sia che si citi l'upupa che si presenti il documento amministrativo, sia che si prenoti la cassetta di verdure, che si promuova il buffet letterario, che si parli di resistenza e antifascismo o della convenzione dello Sportin.

Se si percepiscono come distanti le parti che parlano di ambiente, libri o salute rispetto a quelle che parlano di liste e consigli comunali penso esista un pericolo di strabismo, penso che in quel caso non si sappia ricondurre ad una questione unica le esigenze dei cittadini e i compiti delle persone che dovrebbero rappresentarle.

La mia speranza è che qualcuno sia in grado di operare questa sintesi e che alle prossime elezioni sia in grado di affrontare e proporre la soluzione alla richiesta fondamentale:

"È questione di creare una comunità e viverla come tale."


2010-04-18 23:08:29dài dàiin risposta a questo messaggio
Ho degli amici appassionati di tiro con l'arco che potrebbero darci una mano ad organizzare.
Lo spazio c'è... sarebbe proprio una bella idea.
2010-04-16 16:08:50sono esterrefattoin risposta a questo messaggio
....dalle dichiarazioni del sindaco leghista di Adro,
che dice che l'imprenditore ha pagato solo per farsi bello con la lettera di cui sopra e che dovrebbe vergognarsi per aver offeso le famiglie e  le istituzioni di Adro.

L'abisso è vicino.
2010-04-14 16:16:17giuggiole & coccolein risposta a questo messaggio
Non posso che andare in brodo di giuggiole per un post del genere, che interpreta appieno le motivazioni che mi hanno spinto a proporre e realizzare questo sito.
I pericoli denunciati sono reali: la clanizzazione è la rovina dell'informazione.
Per questo chiedo a tutti di scrivere, di intervenire, di proporsi come redattori, di impegnarsi a curare una parte del sito; del resto le mie risorse non sono infinite, al crescere del sito deve crescere anche il numero di persone che lo mantengono e lo coccolano (tra l'altro: in toscana le giuggiole si chiamano anche coccole!).

Non c'è bisogno di conoscenze tecniche, di preparazione specifica, di molto tempo da dedicarci; basta la volontà di farlo, in questo modo costruiremo insieme qualcosa di nuovo e utile.
2010-04-14 08:12:08inserire il postin risposta a questo messaggio
Cosa intendi per 'inserire il post'?  Posso inserire volentieri il link al loro sito nella sezione dei link a sinistra...
Che ne dite?
2010-04-11 11:59:49Il problema non è mio, è tuo.in risposta a questo messaggio
Questo m'ha colpito:

Far finta di essere un uomo con tanta energia
che va a realizzarsi in India o in Turchia
il suo salvataggio è un viaggio in luoghi lontani
far finta di essere sani.


Sempre di più mi accorgo che di fronte ai nostri problemi cerchiamo la soluzione in luoghi lontani, diamo la causa del nosto malessere a circostanze esterne. Difficilmente di fronte a qualcosa che non quadra, ad una malattia, ad un'allergia, a qualsiasi cosa che non va ne cerchiamo la causa all'interno, nel nostro modo di vivere; molto più facile proiettarne la colpa all'esterno e circoscrivere la causa al di fuori da sè.

Ci arrabbiamo con il nostro prossimo vomitandogli addosso il dolore che è nostro.
Ingurgitiamo pillole pensando che la guarigione sia ingeribile, accusiamo dei nostri problemi  gli altri sperando che il nostro dolore sia esportabile; è comunque sempre un fuori, un lontano da noi la causa dei nostri problemi.


Il nostro salvataggio è in luoghi lontani,
intanto l'importante è
far finta di essere sani.

Grande Gaber.
2010-04-10 01:02:27Oltrelinganno ci sono Mati, Vic, ... e il mio voto.in risposta a questo messaggio
Che goduriose queste discussioni mistico-alimentari, questa affinità e contaminazioni tra il forum e il buffet letterario: s'avvitano i legami attorno a concetti puri e liberano la mente che può tornare bimba, giocare e gioire con i pensieri.

Quanto vorrei avervi tutti vicino, con una torta di mele di Bonino ed un bicchiere di biovino per inebriarci insieme di sguardi e di parole; farò come se ci foste e sparerò qualche (parola) a caso come si fa tra amici per provocare la discussione e godere dei vostri occhi attenti su questo monitor in attesa delle risposte.

Letto l'intervento di oltrelinganno ("siamo ciò che mangiamo"), il commento al 'buffet' di Mati con le fantastiche parole riportate al buffet  (che già allor m'avean trafitto el corazon), e ancora la risposta di Vic sul forum, messo insieme all'attività del g.a.s. per mangiare giusto, agli sproni di Biagio che mette in condivisione l'orto (notevole, questo è vero 'agire nel sociale'), a tutto quanto viene detto e creato nella nostra comunità... mi si gonfia il petto di bambinesco orgoglio per quanto di cultura si  produce in questo paese, e m'armo di cappa e spada per combattere qualsivoglia rotante molino dall'aere sospinto, e indubitabilmente  redigo impavido cotanta perorazione ai locali, e stranieri, notabili signori.

Una affascinante parola in particolare scende niveamente lieve nel guscio della apparente complessità (quasi fosse la 'donna cannone' di DeGregori): transustanziazione. L'ho usata acidamente di venerdì santo nel forum nell'accidioso intervento 'rabbia in passione domini', è riportata dolcemente da Mati riguardo alla 'transustanziazione' delle cose che attraverso l'alimentazione diventano persone, l'avevo sottointesa, forse troppo velatamente, come senso ultimo nell'incompiuto racconto 'Nutrirsi di sogni', è usata da Dante nella Commedia per riprendere i canoni ecclesiastici che definiscono il passaggio dell'ostia  e del vino (ancora vino, ancora pane? curioso...) da 'cosa' a 'corpo e sangue di Cristo' (ma non tutti sono d'accordo e non è in questo senso che voglio approfondire ancorchè gradirei disquisir con lorsignori dal Tommaso nato di  Aquino, e della sua Aurora Consurgens, del Vaticano II: ma son narcisistiche divagazioni che interessano solo pochi perditempo).

In questo senso il concetto di 'nutrirsi di Bruno Vespa' mi risulta particolarmente indigesto nel merito, significativo nel metodo  e nella semantica didascalica (l'ho detto complicato apposta per Danda, neh) e per deduzione l'attenzione che tutti mettiamo nel nutrirci di ciò che è  'sano e giusto' non è che il riflesso del cercare di essere 'sani e giusti'. Bellissimo, enjoyable dicono nella perfida Albione: gioibile, si può dire? Sì, è gioibile il fatto che vogliamo nutrirci bene per essere migliori.

Nella mia intermittente, insana (Giobbe è il mio idolo) condanna verso i modi ed i costumi di chi ci governa questa attenzione al cibo della nostra comunità  è un balsamo fresco sulle ferite sanguinanti che mi porta ad essere ottimista quasi quanto Biagio sulle magnifiche sorti e progressive dell'unirsi degli uomini di buona volontà , e soprattutto delle donne, che in questo sito sono le prime ad esporsi (un grazie   e n o r m e), penso  loro siano abituate ad essere criticate per prime, i maschietti hanno più paura di essere impallinati e se ne stanno spesso dietro un discreto (ignobile) riserbo.

Pane al pane, vino al vino: come in alto così in basso.
Non è questo ciò per cui vale la pena di spendersi? Chiedo a chi è impegnato nel sociale sul territorio di La Cassa: non è qui che si costruisce una nuova politica, un nuovo crescere, un modo alternativo di impostare il governo del territorio? Non è questo un segnale del motore di cambiamento, vero, della nostra società? Non sta qui, in nuce, l'alternativa alla politica delle poltrone? Ai politici e amministratori che scrivono e leggono questo forum: quali risposte avete in merito a cosa sia bene mangiare, e come produrlo? come declinate la transustanziazione come azione politica? Quando vi sentirò parlare dell'importanza dello scambiarsi la 'pasta madre' del pane  per costruire una comunità?

E' in base a queste domande che avrei un criterio per votarvi.

2010-04-03 00:40:57RABBIA in passione Dominiiniziata la discussione
In questo venerdì santo 2010 leggendo ciò che mi capita intorno (RU486) non capisco, non capisco, non capisco, continuo a non capire. Sarò tardo, deficiente, insensibile e immaturo, ma non riesco a capire.
Così come è successo per la 194, così come sarebbe successo se avessi avuto l'età della ragione per il referendum del divorzio.

Io accetto e comprendo (e io stesso potrei essere tra questi) che molte persone possono essere contro la pillola RU486, contro l'aborto, contro il divorzio: concetti messi insieme o presi singolarmente, non importa.
Nessuno impedisce a queste persone di comportarsi come credono: sono scelte personali, che stanno nella sfera di ciò che una persona può decidere.

Ciò che non capisco è perchè queste persone vogliano imporre la propria visione della vita agli altri, e a me.
Ciò che non capisco è perchè una persona possa arrogarsi il diritto di decidere ciò che è bene per un altro suo simile contro la sua volontà, che cosa fa dire ad una persona che la propria verità è imponibile agli altri perchè la sua fede è giusta e quella altrui sbagliata.

Abbiamo sterminato decine di milioni di nativi americani in nome della religione cattolica; vogliamo farla finita una volta per tutte?
Abbiamo bruciato sul rogo ragazze innocenti chiamandole streghe: vogliamo smetterla di dire che i cattolici difendono la vita?
Abbiamo creato il tribunale della Santa Inquisizione per difendere il potere temporale del clero: vogliamo finirla di dire che i cattolici difendono la verità?
Abbiamo davanti agli occhi decine di immigrati che lasciamo morire di fame, abbiamo la corruzione a tutti i livelli, c'è l'evasione fiscale che premia i malvagi e crocifigge i poveri, ci sono le multinazionali che pur di guadagnare brevettano i farmaci e lasciano morire chi non può permetterseli, la ricchezza materiale innalzata a valore unico, c'è la Chiesa che vieta il preservativo dove l'AIDS uccide, che vieta la femmina ai sacerdoti che privati del necessario abusano dei bambini ...
vogliamo finirla di dire che l'RU486 è un problema? La vogliamo finire?

Non c'è veramente altro in cui la Chiesa si possa impegnare?

Ho una nostalgia rabbiosa della Chiesa, di ciò che avrebbe dovuto essere e non è.

E che dire di chi ci va dietro per ignoranza o per calcolo politico, di Cota, di Zaia, di Berlusconi?
Niente. Non posso dire niente.
Oggi, unico giorno nell'anno: niente campane, niente transustanziazione.

Posso solo sentire dolore
2010-04-02 23:02:20Riassumento & virgolettandoiniziata la discussione
In questi giorni si sono susseguiti dibattiti, nell'intorno telematico di La Cassa, che è stato difficile seguire per l'eterogeneità dei contenuti, dei contenitori, degli autori; mi sembra un fecondo movimento di idee e spero di fare cosa gradita a tutti riassumendo quanto s'è detto. Chiaramente lo farò in modo impreciso e forse sbagliato; non mancherà, come al solito, lo spazio per le repliche con le quali mi aiuterete a dare la giusta voce agli intervenuti. In questo mio 'rapporto' cercherò per quanto possibile di essere imparziale rispetto ai contenuti.

I contenitori sono stati tre: questo sito, la lista 'Partecipazione', il neonato sito del PD di La Cassa.
Gli autori: Biagio, Manuel, Fabio Lamon, ed un 'professor X' citato da Biagio girandone i contenuti.

1) lacassanet -> Biagio -> 'commento ai risultati elettorali'

Il detonatore è stato il risultato delle ultime elezioni, vissuto come negativo da tutti i partecipanti; se interverrà il nostro 'vicino telematico' Alessandro Ballauri ci farà forse conoscere una voce diversa.
Dopo un precedente cenno al viaggio nella terra del Prosecco e del 'Veneto Nazione' è Biagio a dare inizio alle danze: citando la politica che punta più agli slogan che ai programmi, al neofeudalesimo imperante ed al qualunquismo che spinge lontano dall'urna. Denuncia l'assurdità dell'assioma partito=deformazione della politica, mentre c'è bisogno di strutture organizzate per portare avanti le istanze popolari. Si potrebbe virgolettare: "una struttura organizzativa è il supportro per far crescere il dibattito e la palestra da cui può emergere una classe dirigente preparata e testata"

2) pdLaCassa -> Fabio -> 'Il PD ha perso il treno'
Dopo una lucida analisi riconducibile al morettiano 'con questi dirigenti non vinceremo mai' vengono elencate alcune proposte per un pd prossimo venturo con obbiettivi e programmi definiti. Virgolettabile la frase "dobbiamo far capire (ai nostri dirigenti, nda) che il PD non è la gallina dalle uova d'oro", dice più di qualsiasi altra cosa.

3) partecipazione -> Biagio -> viene girata la 'analisi sociologica'  del professor 'X'
La bassa affluenza è un allarme perchè non viene capita l'importanza della partecipazione; la tenuta del PDL è dovuta ad un (vetero) atteggiamento preilluministico mentre l'estremismo popolare sfocia negli atteggiamenti dei 'grillini'; onore al merito alla lega che ha saputo combattere bene la sua battaglia.
Virgolettabile;: " dobbiamo renderci conto che viviamo in un paese di destra"

4) partecipazione ->Manuel -> Ha vinto chi non vota
Viene in parte sgonfiata la 'analisi sociologica' precedente, viene difeso Grillo perchè denuncia i grandi scandali che tutti tacciono ma pure viene posta l'ipotesi di un 'controllo' su Grillo da parte di poteri superiori.
Viene contestato il punto in cui la 'analisi sociologica' mette insieme tutti i tipi di dissenzienti senza analizzarne le differenze, ed etichettando univocamente chi semplicemente dal sistema vuole uscire. Virgoletterei "Almeno i Valsusini, che hanno riconosciuto quasi un 30% al movimento a 5 stelle, prenderanno manganellate di destra che sono forse più digeribili di quelle di Sinistra"


Mi sembra uno scambio di idee proficuo, per lo meno per chi ha a cuore le dinamiche delle pulsioni politiche nel senso grande del termine; mi sembra che la piazza telematica sia luogo di scambio culturale, e questo va a merito di tutti i partecipanti, anche solo lettori.
Mi propongo di rispondere a me stesso su questi argomenti in modo meno 'asettico' ; vorrei che gli attori politici sul nostro territorio o vicini, se si sentono in grado, possano aiutarci nel rispondere a queste analisi contribuendo alla crescita comune, magari semplificando la questione, e sempre nell'ottica del reciproco tentativo di capirsi e aiutarsi: un mutuo soccorso, questa volta, politico.

Virgoletterei: "mutuo soccorso politico".

2010-03-26 19:04:17io voto cosìiniziata la discussione
Cerco di condurre in modo imparziale questo sito; non sempre è facile e mi perdonerete, spero,  gli errori; tuttavia ho una mia posizione che esprimo in questa pubblica telematica piazza.
Scrivo qui quello che voto, perchè voglio che tutti lo sappiano, è la mia piccola personale campagna elettorale; voglio condividere il modo con cui l'ho deciso, perchè tutti possano criticarlo e perchè non sono affatto sicuro che sia corretto, anzi, ho una gran paura di sbagliarmi e chiedo aiuto.


A costo di dispiacere a pinkpanther, il voto è la soluzione ad una serie di "O", di alternative; o da una parte o dall'altra.

Votare o non votare?
Questo è il primo passo. Ho amici seri e che stimo che non votano, pensano che non serva a nulla, che di qua o di là fa lo stesso, tanto ci hanno già impacchettati e fregati.
Io voto, ci andrei in ogni caso a votare, sono convinto che sia un'azione incisiva, che sia il mio modo di incidere sul sociale: lo devo a chi ha fatto la Resistenza, a chi ha lottato per la democrazia, a tutti i politici seri che, lo so per esperienza, esistono.
Voterò, e non voterò scheda bianca o nulla.

Destra o sinistra?
Tra destra e sinistra per me l'interrogativo non si pone. Come ho già detto ho il cuore a sinistra e il sangue rosso: della sinistra ideale e non dello spauracchio politico che vediamo all'opera.
Non posso pensare neanche un po' di votare a destra: il comportamento della attuale coalizione di governo lo giudico  pessimo perchè non voglio sforzarmi di trovare aggettivi peggiori. Come diceva il cartello di un tifoso rivolto agli avversari, "non so più come insultarvi", tanto è lo schifo che in me genera questa accozzaglia di politicanti ignoranti. Non mi si dica che ce ne sono altri buoni: il solo fatto di stare da quella parte e di non dissociarsi li qualifica. Lega compresa che, come ho già scritto, secondo me ha qualche buona parte in mezzo ad un mare di... fango.
Voto a sinistra.

Coalizioni di governo o movimenti alternativi?
Ci sono 4 liste: alternativa per il piemonte, Uniti per Bresso, Davide Bono 5 stelle, Roberto Cota Presidente.,
In particolare il movimento delle stelle mi solletica per la partenza dal basso e il  rifiuto della politica politicante; ma chi non è partito così? Purtroppo non conosco nessuno personalmente e non sono abbastanza informato. L'idea che qualcuno possa rompere gli schemi nelle amministrazioni, anche con un solo consigliere, mi solletica.
Tuttavia sono convinto che oggi il problema, grave,  sia questo governo dal fascismo incipiente. Quindi, anche se sono stufo di sentirmi dire di turarmi il naso (ho cominciato con Montanelli e la DC nei primi anni 80, guarda dove siamo finiti) penso che sia prioritario dare un segno per fermare questo governo, quindi votargli contro.
Per me non sarà semplice; ancora soffro del siluramento di Veltroni da parte del PD, per me l'unico uomo politico che abbia visto in Italia.
Voterò una lista della coalizione di sinistra, Uniti per Bresso, ma turandomi un po' il naso... e appuntandomi che prima o poi queste stelle devo conoscerle.

Accanto al simbolo della lista ci sono le liste provinciali. Quale scegliere?
La lista presenta dodici alternative; non è obbligatorio sceglierne una, ci si può fermate al punto precedente scegliendo la lista.
Qui rimane per me un interrogativo che maturerò nelle prossime ore; non so ancora se ne sceglierò una, anche perchè in questo caso si può scrivere un nome a fianco del simbolo.
Si tratta di elezioni amministrative, e non politiche: è ancora più importante pensare alla persona che si vuole votare più che alla sua appartenenza politica; certo l'appartenenza alla sinistra che contribuì alla caduta di Prodi e all'innalzamento di Berlusconi  lo considero come fattore negativo. Qualche politico è intervenuto direttamente su questo sito chiarendo le proprie idee: mi sembra un modo utile per diffondere il proprio pensiero ed essere vicini agli elettori dimostrando di sapersi esporre e presentare il proprio pensiero; questo lo giudico invece come fattore positivo.
Leggendo i nomi, sono 9 le persone che conosco, più o meno bene. Di alcune di queste conosco e apprezzo le scelte politiche, l'impegno sul territorio, la trasparenza delle azioni, l'apertura al  confronto, l'onestà intellettuale.
Se vorrò mettere un nome, metterò quello di Gianni Oliva accanto al simbolo del PD.



Questo è il mio pensiero oggi; grazie al cielo posso ancora cambiarlo, prima di domenica.
Grazie a chi vorrà aiutarmi.
Come si vota, istruzioni dal sito del Comune di Torino
2010-03-25 17:03:13OE' OE', mister mandarinoin risposta a questo messaggio
Bell'intervento, completo e solo apparentemente complesso.

Pensare in termini di congiunzioni e di totalità (E) è sicuramente più proficuo del pensiero diversificante ed analitico (O); ma anche questa stessa affermazione è una diversificazione.
Possiamo farne una congiunzione, tra la E e la O? No.
Non possiamo pensare E in termini di congiunzione E in termini di diversificazione: il secondo esclude il primo, il primo esclude il secondo.

E' (voce del verbo avere, nda) bello seguirne l'analogia nel mondo manifesto: non puoi sapere la velocità E la posizione dell'elettrone (principio di indeterminazione di Heisenberg) ma l'atomo c'è.
Il cervello ha due emisferi, uno emotivo E uno razionale: non puoi separarli, ma il pensiero è uno.
Il tuo corpo E la tua ombra sono due cose diverse, ma non possono che stare insieme.


Noi abbiamo bisogno di diversificare, di scindere, di separare soprattutto quanto portiamo avanti ragionamenti analitici; il nostro pensiero occidentale va in quella direzione.
La speculazione filosofica è un mezzo con il quale semplifichiamo la realtà per categorie in modo da guidare i ragionamenti: ma non è la descrizione della realtà.
Posso mettere le O nel ragionamento e adottare gli E nell'azione.

Dici: cerchiamo altre letture della società che non siano dicotomiche: ok, sono d'accordo, proviamoci, mi offro come esploratore volontario.
Ma non possiamo separare il nostro essere dalla dualità che è insita nella natura, che sta in tutto ciò che è terreno; una tua mano non può essere la destra E la sinistra.


Sarebbe troppo facile altrementi! L'equazione della vita, la grande opera alchemica, sarebbe già risolta da secoli.
Invece siamo qui a bagnarci di tempo, a fare i conti con le nostre dualità: che si sposano con altre dualità per fare i quattro elementi naturali, che diventano otto nella magnifica descrizione dei 'tipi' di Jung: introverso/estroverso, pensiero/sentimento, sensazione/intuizione: un bel due alla terza, un tondo 8 che ci dice che le persone sono diverse, che non possiamo fare un ragionamento pensando che sia giusto per tutti, che non esiste l'unica verità!.
Cioè quello che è giusto per me NON è giusto per tutti per definizione! Addirittura sette O tra otto tipi! C'è da perdersi... e come potremo mai ragionare in termini di totalità tra tutti questi?

Un bel dilemma per la democrazia, visto che gli 8 tipi non sono uniformemente distribuiti!
Questo secondo me dovrebbe essere alla base dei corsi per i politici, questa sarebbe la base alchemica per tramutare le O in E; ma penso che nelle loro riunioni parlino di tutt'altro.

Parlare di questo sul sito spero che voglia dire spronarci, nel nostro paese, ad usare più E nelle azioni;
non ce l'avere con me se metto molte O nei ragionamenti....

;-)


2010-03-24 19:16:20cambio d'abitoin risposta a questo messaggio
Questa volta intervengo da moderatore del forum.

Gentile signor Ballauri, come vede al termine di ogni messaggio c'è il link 'rispondi': serve, penso sia chiaro, a rispondere all'intervento.
Così al suo intervento 'Eccoci alle elezioni' ho risposto con il mio 'ribatto e rilancio' riprendendo la sua discussione, discutendone nel merito, proponendo a tutti la discussione.

Lei invece ha risposto al mio intervento... da politico, nel senso deteriore del termine: ha messo in piedi un pezzo di campagna elettorale senza rispondermi nel merito. E' un vizio che vediamo (vedavamo) nei talk-show ma che poco si adatta ad un forum.

Tra lacassesi abbiamo creato questo sito per dibattere nella nostra comunità e ne siamo orgogliosi; sono ben accetti gli interventi dall'esterno se riguardano gli argomenti dei quali parliamo. Non ci interessa molto sentire le tiritere  che giornali e televisioni ripetono da tempo: preferiamo interventi personali, originali, dove ognuno ci mette l'anima e il cuore.

Questo è il nostro modo di costruire comunità, di usare le informazioni per crescere.

Sarà volentieri accettato qualsiasi contributo in questa direzione; se si vuole scrivere qualcosa di nuovo rispetto agli interventi si può usare il link 'inizia nuova discussione'.

Ma quando si clicca sul tasto 'rispondi' è bene rispondere a tono; anche da politico, nel senso migliore del termine.












PS: le vorrei rispondere punto su punto, con dati, a quanto lei ha scritto, soprattutto verso la fine. Non lo faccio per non monopolizzare il forum in cui ho già parlato fin troppo.
Tenga conto che l'Italia si può leggere anche dall'esterno, non solo tramite le televisioni e i giornali del suo presidente.

2010-03-24 08:18:21anticorpiin risposta a questo messaggio
Se l'informazione sulla censura è esatta: posso tentare di capire la scelta di prudenza dell'Amministrazione, ma penso che in questo caso sia veramente controproducente.
Zittire l'informazione non è mai buona cosa, esalta il ruolo di chi si tenta di soffocare, sia per quanto riguarda il comune che la rai: a proposito segnalo un ottimo articolo, senza dimenticare che ci sono casi in Italia molto gravi che si protraggono da tempo, come quello di Europa 7.

Grazie al cielo l'informazione ha i suoi anticorpi: propongo di raccogliere gli articoli che avrebbero pubblicato le associazioni e di mostrarli attraverso il sito: non avrà la diffusione del giornalino cartaceo ma sarà un modo per diffondere liberamente il pensiero delle associazioni e per informare sulle modalità di gestione delle informazioni del nostro comune.
2010-03-23 22:22:34Approvo il maiuscoloin risposta a questo messaggio
Un tempo, sulla lista,  ti ho fatto qualche nota sul tuo modo di scrivere; perdonami l'arroganza.

Oggi devo dire che, oltre a scrivere benissimo, sai usare il maiuscolo in modo utile e notevole.
Sposo in pieno il tuo maiuscolo, so di non essere il solo, e spero che qualche leghista che ci legge abbia il buon cuore di fare altrettanto.
2010-03-23 17:53:39ribatto e rilancioin risposta a questo messaggio
Grazie signor Ballauri del suo intervento, e di aver atteso un inizio di dibattito per intevenire: come politico è una norma di comportamento che le fa onore.

Ho doppia veste di moderatore del forum e  di cittadino; indosso la seconda.

Per quanto riguarda il primo suo punto mi sembra una contraddizione in termini: si annuncia la demagogia di Grillo e si finisce con la demagogia su Grillo: le ultime 5 righe sono indicative. Riconosco che è più facile fare minoranza, riconosco altresì che senza i Rizzo, Stella, Travaglio, Galbanelli, Jacona, Santoro, ecc oggi io personalmente mi sentirei meno libero di conoscere.

Sul secondo punto: non conosco Bono, ma se essere 'bravi e preparati' vuol dire condurre l'Italia come in questi ultimi 15 anni preferisco un'impreparato volenteroso.

Sul terzo punto. Mi dispiace per i sacrifici che lei deve fare per la famiglia; spero che il futuro renda ai suoi famigliari quello che ora viene loro tolto. La mia scelta è stata opposta. Per quanto riguarda Cota: mi fa venire i brividi quando parla, ne ho paura, mi angosciano i suoi canini e le voragini di terrore del diverso che vedo in lui. Mi spaventa la lega; ne riconosco le capacità di penetrazione nel territorio e la difesa di interessi locali e di alcune cause giuste, ma mi distanzia abissalmente il palese razzismo e la visione culturale gretta (Carosso, lega nord, 10 marzo: "La decisione di far frequentare l'asilo ai figli dei clandestini ha dell'inverosimile" i bambini, i bambini!!!).
Mentre ero in commissione europea ho assistito ad un intervento di Borghezio. Nei corridoi parlavo in inglese per non farmi riconoscere italiano.

Riguardo alla sua parte politica ripeto quanto ho già scritto sulla sua pagina facebook: non riesco a capire come si possa stare dalla parte di un presidente del consiglio così ignobile. Non posso credere che si possa decidere di sostenere chi in questi quindici anni ha ucciso l'Italia e la sua democrazia, ha affossato il potere d'acquisto del popolo, ci ha spinti al fondo delle classifiche sulle libertà di base.

Non voglio mettere alcun dubbio sulla sua buona volontà.  Mi rendo conto che la maggior parte degli italiani non la pensa come me: sono un estremista democratico, saranno loro a decidere il mio futuro.
Spero che prima o poi cambino idea: io lavoro per questo.

Buona fortuna.
2010-03-22 19:15:56Dico, e chiedo aiuto.in risposta a questo messaggio
Ancora una volta rispondo a me stesso per dire a tutti che in questo mondo di politiche sporche qualcosa di bello c'è, qualcuno che fa qualcosa di giusto esiste; prendetemi per ingenuo, per illuso, per incompetente, ma non possiamo tacere quello che ha fatto Obama.
Ha dato la copertura sanitaria a 32 milioni di americani nella patria del liberismo, ha inciso nella società con un gesto dal quale non trae nessun vantaggio mettendosi contro i poteri forti a favore dei deboli, probabilmente rinunciando ad una prossima rielezione.
Siamo sempre pronti a criticare a destra, e soprattutto a manca, ma questa volta che qualcuno ha fatto veramente qualcosa di sinistra vogliamo tacere?
Non condivido certo tutta la politica americana ma certi gesti secondo me vanno segnalati.

Vorrei avere nel mio paese, inteso sia come nazione che come comune, persone che sappiano tradurre in azioni concrete il loro pensiero di sinistra; che riescano, con la loro azione, ad incidere in bene sulla vita sociale della nostra comunità.
Vorrei vedere persone che si staglino oltre i piccoli interessi comunali e si spingano oltre: accordi intercomunali, azioni regionali e nazionali, collaborazioni europee e transnazionali, spinte ideali per il bene comune indipendentemente dal tornaconto politico.

Vorrei, in queste prossime elezioni, votare senza turarmi il naso, vorrei vedere una formazione politica che mi rappresenta, che faccia grandi azioni guidata da grandi sogni, da una visione alta, competente e completa, capace di un impegno concreto e totalizzante anche a costo della propria poltrona.

Vi chiedo un aiuto: potete suggerirmi qualcuno?
2010-03-12 16:12:27quanto ci si sbaglia!in risposta a questo messaggio
Chissà perchè, non ti ci vedevo proprio come estimatore di Bucowsky...
Vedi come si fa in fretta ad avere un'impressione sbagliata delle persone, spesso!
2010-03-05 15:39:48un futuro comunein risposta a questo messaggio
fantastico, semplicemente fantastico, sono in un brodo di giuggiole.

Mai, in 14 anni in cui modero forum, mi era capitata una cosa così bella.
Chiedo il permesso di citare il post di Steo, ed in particolare il P.S., in tutti i corsi di comunicazione online che farò da ora in poi.

Una comunicazione 'inter nos' tra utenti del forum che già sanno che si leggeranno e si mandano messaggi è comunicazione al quadrato, è l'uso del mezzo nel mezzo.
Il titolo svela che non era un'intenzione nascosta, ma era voluto.

Forse va a scapito dell'informazione collettiva, ma l'utilizzare il mezzo in modo così plateale e disinvoltp mi fa tornare indietro da molte considerazioni negative che ho fatto precedentemente.

Avanti tutta, gente, c'è spazio per un futuro comune.

('c' minuscola, minuscola!)


2010-03-05 11:11:56non è profetain risposta a questo messaggio
Si tratta di  Wendel Berry, da 'Il manifesto del contadino impazzito'; si può leggere anche nel fronte di liberazione del contadino pazzo, l'originale è del '73, un libro di poesie che s'intitola The Country of Marriage. Lui è del 1934.
2010-03-02 22:52:01..per un caffèin risposta a questo messaggio
la modalità di inserimento della cosidetta 'firma', cioè il testo alla fine delle email è diversa a seconda del tipo di programma o sito che usi per inviare le tue email.
Mi sembra un modo molto bello di sostenere e diffondere questo sito.

In cambio di un buon caffè sicuramente verrò da te, e da chiunque in paese ne abbia bisogno,  per vedere come invii le email ed indicarti come mettere la 'firma'.

A presto.
2010-02-25 22:26:28sulla retein risposta a questo messaggio
Vedo le risposte in questo forum, e nell'articolo sulla velocità di internet a La Cassa, e qualche riflessione è d'obbligo.
Tutti vogliamo una rete più veloce: è giusto, è bello, è utile, è libero. Tuttavia gli avvenimenti di questi giorni (amministratori google condannati in primo grado) e l'uso della rete che stiamo facendo per la nostra comunità ci devono stimolare a fare un passo avanti: abbiamo bisogno di rete, tanta ma... per fare cosa?
Spesso tutto ciò che riguarda la comunicazione in rete passa sotto il nome di 'nuove tecnologie'. Il web compie vent'anni, la rete Internet quaranta. Con che coraggio le chiamiamo nuove tecnologie? se aveste un'auto di vent'anni, la considereste nuova? una lavatrice, un telefono, un forno, una penna, un qualsiasi oggetto tecnologico che ha vent'anni lo considereste nuovo? no.
Invece chiamiamo nuove le tecnologie dell'informazione: semplicemente perchè è nuovo il modo di usarle. Questo sito, oppure facebook, o google, potevano tranquillamente essere messi in opera nel '95: le tecnologie erano sufficienti. Cos'è che c'è ora e non c'era allora?
Innanzitutto la diffusione: nel '96 ho installato una postazione internet satellitare bidirezionale sul mio balcone di via lanzo, una rete wireless WIFI verso Carmagnola, e una 'normale' connessione a 14.4kb/s sul mio telefono; tutti lo potevano fare, ma nessuno lo faceva perchè non c'era la cognizione dell'utilità della rete. Inoltre i costi erano proibitivi; pensate che una connessione fissa a 64kb/s costava 50 milioni di lire l'anno (Telecom Interbusiness, 1996).
C'era inoltre la precisa volontà di NON diffondere internet da parte dei nostri operatori nazionali: perchè non rende, non è un prodotto come la telefonia, non ci si può fare un gran business. Tanto che la diffusione della rete in quegli anni era dovuto a piccoli provider: fileitalia, ipsnet, e Cometa che avevo contribuito a fondare. Quando la rete è diventata un possibile business, sono stati tutti strangolati, e l'onore della diffusione della rete in Italia se l'è preso Telecom.
In poche parole, la rete non è utile al capitalismo. Anzi, mettendo in campo le singole intelligenze promuove movimenti collettivi incontrollabili: va repressa perchè non è utile a chi controlla (Manuel, sto pensando al tuo post), mentre lo può essere a chi è controllato.
Ma ciò che è più importante è che è cambiato l'atteggiamento delle persone, che ora sanno che possono usare questa immensa biblioteca di informazioni per leggere, e scrivere, ciò che vogliono.
Alla luce di queste considerazioni potrebbe essere più chiaro perchè oggi sono così attivi i 'controllori' che vogliono mettere le briglie alla rete: che si tratti di pirateria informatica o di pedofilia, o di video offensivi poco ci importa, l'importante è che esista un filtro, un'autorità, qualcuno che decida cosa potete vedere e cosa no, cos'è lecito e cosa non lo è, cosa è sano e cosa è insano, qualcuno che sminuzzi per voi il frutto dell'albero della conoscenza del bene e del male.
Io non ci sto.
La rete ha cambiato il mondo, lo cambierà ancora: siamo noi che dobbiamo innovarci e usare il mezzo per raggiungere i nostri fini;
se il nostro fine è migliorare la comunicazione e la vita collettiva nel paese questo sito ne può essere un mezzo;
se il nostro fine è costituire una associazione di persone che possa rinnovare l'amministrazione e il modo di vivere in questo paese dobbiamo farlo considerando i rinnovati paradigmi dell'informazione, agendo con la massima trasparenza su persone sveglie e pronte che vogliono essere coinvolte anche usando la rete, facendo leva sui meccanismi che ci mette a disposizione per amplificare la comunicazione e rendere palese ogni azione intrapresa.
Mi sembrano importanti questi ragionamenti per il crescere della nostra comunità: se non li portiamo avanti avremo ciò che ci meritiamo: in rete potremo vedere solo la televisione. Pagando.

ps: per un inquadramento chiaro della vicenda di google vedete a http://www.mcreporter.info/sistema/google.htm una ottima spiegazione.
Oggi, intervenendo in un seminario su questo tema, ho riportato di aver visto un manifestino offensivo su un lato di palazzo Carignano: visto che fa da supporto all'offesa, deve essere abbattuto il palazzo, ed il sindaco di Torino incriminato perchè consente che i muri pubblici siano veicoli di offese verso i cittadini.
2010-02-23 15:19:16fuochino.... (in cauda venenum)in risposta a questo messaggio
Questa volta sono stato veramente criptico, me ne scuso con tutti. 
Il mio ego ipertrofico ha partorito quello che partendo dal post di Fabio voleva essere un  pas de deux che giocava con pdc presidente del consiglio e pdc partito dei comunisti, attività referenti all'uno (opere di berlusconi) e all'altro (opere delle cooperative rosse).
Invece è diventato un pasticcio illeggibile e presuntuoso.

Mi cospargo il capo di cenere e prometto di non farlo più.
2010-02-22 23:39:27ecco le camionettein risposta a questo messaggio
Penso che sia indicativo della capacità di dialogo questo esempio: questo nostropiccolo sito consente a chiunque, democraticamente, di dire la propria sull'argomento. Non sempre è facile gestire la discussione, ma la pluralità è assicurata, e le vicende di questi mesi lo dimostrano.

Altri che magnificano le loro ragioni e biasimano la povera ignoranza di chi scrive si comportano in ben altro modo: lo si vede nei loro siti, come quello che vedete qui.

A parte il contenuto, la cosa più lugubre è il testo 'Questo articolo non prevede commenti': Qui sta una delle grandi, fondamentali, differenze tra destra e sinistra. Volete violenza e ordine o casino e pluralità?

L'indirizzo del sito è : http://www.ladestratorino.it/?p=2428

2010-02-21 22:19:38La DC? Giuda!in risposta a questo messaggio
Beh, sulla DC avrei qualcosa da dire.... per lo meno dagli anni settanta in poi non c'è molto da rimpiangere (a parte gli attori del compromesso storico, ricordiamo le parole di Moro ai brigatisti: pensate che la dc sia l'intellighenzia, invece è il fulcro di poveri interessi di poveri uomini...)
Riguardo ai partitini di nobili origini ritrovati a grufolare tra i mariuoli c'è poco di gradevole da dire, se non che la chiamata in correo di Craxi è stato uno dei più alti momenti di verità nel nostro parlamento; e l'abbassare gli occhi di tutti, TUTTI, gli altri parlamentari che deglutirono in silenzio senza intervenire fu un matematico prodromo dello sfasciume attuale.

E visto che stassera sono ipercritico, mi lancio anche nella critica dell'abiura del tredicesimo apostolo: che ne sarebbe di noi, senza Giuda? Che colpa ne ha avuto se cio chè ha sempre chiesto all'esseno autoproclamato messia fosse la felicità, QUI E ORA, e non in un ipotetico, futuro, mai visto, regno dei cieli? Non è ciò che vogliamo anche noi?
2010-02-21 22:03:29Alla larga dal p.d.c.in risposta a questo messaggio
Salve,
sono Italo Losero e abito a La Cassa, in una casa che non ha costruito il p.d.c.
Lavoro in un'azienda, la mia, che ho costruito senza l'aiuto del pdc.
Viaggio su un'auto svedese, la cui produzione non ha ricevuto aiuto dal pdc; assicuta da Linear, che non è del pdc, anzi; compro un giornale che non è del pdc, anzi; i miei risparmi (=i miei debiti) li metto in banca etica, che non è (non mi pare) del pdc.
Mediamente faccio la spesa alla Coop o a Casa Wiwa, che non sono del pdc; la sera normalmente non guardo la televisione (per non cadere in trasmissioni del pdc), se la guardo scelgo di veder qualcosa distribuito da Murdock, che non è il pdc.
Navigo in internet con Livecom, un piccolo provider che dà lavoro a persone disabili e che non è del pdc; compro libri di case editrici alternative, lontane dal pdc.

In poche parole, sto proprio alla larga dal p.d.c.
Questo Partito Dei Comunisti, proprio non mi piace.

2010-02-21 21:55:03troppo facilein risposta a questo messaggio
D'accordo su tutto, tranne che sulla denuncia alla struttura tecnica di  chi ha ospitato il video (filehost).

Abbiamo solo due strade da percorrere:

1) chi fornisce un servizio di pubblicazione  in rete  è responsabile di qualsiasi cosa pubblichi.
2) i servizi di pubblicazione sono indipendenti dai contenuti e non ne sono responsabili.

Se avete scelto la risposta n.1, preparatevi a perdere la libertà che la rete ha conquistato, in favore di chi sceglierà per voi cos'è giusto e cos'è sbagliato..
Se avete scelto la risposta n.2, preparatevi ad essere liberi di vedere tutto in rete. Anche cose che mai e poi mai avreste voluto vedere.

A voi la scelta.

Già una volta abbiamo mangiato del frutto dell'albero della conoscenza del bene e del male.
Non capita sempre una seconda possibilità.
2010-02-18 22:37:08adotta un leghistain risposta a questo messaggio
Mati, che parole... scendono in fondo al cuore e fanno male; proprio perchè non portano soluzioni, ma domande, obbligano la mente a fermarsi più di un attimo a cercare risposte, anche per chi mille volte se le è date.

Fin troppo facile sarebbe dirsi non io, non a me queste accuse, non c'entro io con tutto ciò. Basta scalfire appena il velo di tracotante sicumera che ci siamo messi davanti agli occhi per renderci conto che sì, sono io, è a me che sono rivolte queste accuse, io c'entro con quest'italia razzista.
Ed è a questo punto che la tua domanda è più forte: cosa posso fare? Informarsi, trasferire ai figli: certo. Anche agli amici. Anche scrivere sul sito. Anche parlarne. Ma fare qualcosa di fronte a questo scempio degli ultimi.

Com-patire, patire insieme. Vivere l'odissea degli afflitti pur essendo nei panni degli afflittori. Soffrire il dramma dei nostri vicini di cuore. Scendere nei patimenti, nel buio, in questo vortice di male che vicino a noi si è generato. Lasciarsi ferire. Si può fare?
L'alternativa è ignorare. Magari trovando scusanti: potevano starsene a casa, vengono qui solo per delinquere, noi il nostro benessere ce lo siamo conquistato, non c'è lavoro per noi figurati per loro, e tante altre scuse che rinforzano le nostre corazze. Alzare muri. Si può fare?

Sappiamo per certo che il nostro cuore non sopporta le posizioni intermedie: prima o poi ci si schiera da una parte o dall'altra e tutti noi,più o meno, già sappiamo che direzione abbiamo preso: da questa discende ciò che possiamo fare.
Penso che la prima azione da fare sia decidere da che parte sta, veramente, il nostro cuore; ben consci che un percorso di sofferenza non fa piacere a nessuno, anche se sappiamo che da lì può nascere qualcosa di nuovo. Siamo davanti ad un periodo che, anche per chi non è cattolico, è adatto al germogliare dello spirito in accordo con la terra. Quaresima sia.
Sono troppo timido e pigro per le grandi azioni: ma so che un percorso interiore declina i gesti quotidiani in armonie crescenti che contagiano chi ci sta vicino: scriversi, parlarsi, comunicare tra noi è un primo, debole, indispensabile, passo per fare qualcosa di più, per andare verso chi ha una spessa corazza e lì si sente al sicuro.

E forse, facendo notare al nostro vicino quanto ha spessa la corazza, potremmo accorgerci che quel discorso delle travi e delle pagliuzze non era così sbagliato... e ricominciare da capo, insieme a lui.

Adotta un leghista.
2010-02-14 23:05:39che la storia insegniin risposta a questo messaggio
Grazie per il resoconto e per il dibattito che ha generato.
Penso che nessuno possa giustificare un massacro o l'uso della violenza per stabilire una ragione; che sia una guerra o un cazzotto non fa differenza.
Così come penso che sia a suo modo violento (e dialetticamente inefficiente) utilizzare vicende storiche per giustificare parti politiche odierne, magari esaltando alcune parti e sottacendone altre: abbiamo imparato che il torto non sta mai da una parte sola, così come la ragione.

Mi ha solo un po' deluso la citazione sommaria sulla battaglia di Lepanto; penso sia stata ben altro rispetto a quanto riportato, quasi fosse stato un respingimento dell'infame infedele. Ancora una volta un esempio dello scempio che si può fare quando l'altro, il diverso da noi, è considerato il male.
Suggerisco l'ultimo libro di Wu Ming, Altai (Einaudi 2009), per capire cosa fosse allora l'Occidente, Venezia, la Spagna e la Francia (cioè 'i nostri' nella battaglia), per sapere com'è andata la battaglia; per meditare un poco sul fatto che forse, mutatis mutandis, stiamo ripetendo gli stessi errori, respingendo gli stessi diversi, gli stessi infedeli, allontanando da noi i vantaggi dell'integrazione per difendere il nostro piccolo, ormai quasi sterile, orticello.

Senza imparare nulla dalla storia; comportandoci da ignoranti.

ignorante agg. [sec. XIV; ppr. di ignorare]. 1) Che non sa, che non conosce determinate cose; incompetente: una persona ignorante di storia. Poco comune, che non è informato: è del tutto ignorante...: un medico ignorante. 2) Che è privo di cultura anche elementare, che non ha nessuna istruzione; incolto

2010-02-10 16:10:05povero Yanezin risposta a questo messaggio
meno male che avevo chiesto equilibrio...

addirittura una dichiarazione di scorrettezza prima di riportare il testo.
Non mi sembra, signor Ballauri, che da parte sua ci sia volontà di partecipare alla discussione, piuttosto solo di piantar grane.
Spero che sia una svista, e che il suo agire politico sia ben distante dall'azione su questo forum.

Può, almeno, firmare lo scritto indicandoci il fine poeta che ha vergato i versi, così da ricondurli ad un autore?
Oppure sono da considerare di autore che si nasconde al pari dei cori da stadio?

Per il futuro, la prego, quando pubblica un testo:
- se lo ritiene utile per costruire, lo condivida.
- se lei stesso ritiene scorretto un testo lo tenga per sè.

Questo forum è pieno di persone di buona volontà che sono qui per costruire comunità: porti loro rispetto evitando scorrettezze.

Per Alberto Fauro: non eliminerò questo post.
Contribuirà nella memoria collettiva di internet a definire chi l'ha scritto e chi, e come,  ad esso ha risposto.

2010-02-09 23:05:46sandokanin risposta a questo messaggio
Ricordate Yanez, il compagno di Sandokan di Salgari? Equilibrio inglese, compostezza… lo vedevo da bambino: oggi ne ho un po' nostalgia.

Signor Ballauri, la prego, imiti Yanez: equilibrio, equilibrio…

Stento a riconoscere chi si è affacciato a questo sito con oxfordiano aplomb richiedendolo, bacchettando a destra, e soprattutto a manca, con chi oggi usa rochi toni dardeggianti  utilizzando a malpartito la (onorevolissima) Accademia della Crusca…
E' proprio lei, fautore dell'equilibrio, che utilizza il passato dei giornalisti, da ognuno di loro rinnegato, come arma dialettica per rivendicare le ragioni di una parte sull'altra? Che vede gli ultratrentenni fuori corso solo da una parte, non dall'altra? Che chiede di non far di tutta l'erba un fascio e poi utilizza la gramigna per qualificare il raccolto degli uni e la spiga più bella per il raccolto degli altri? Che risponde a chi la contesta con il titolo 'vivere sulle nuvole'?

Utilizza frasi da consumato militante nei suoi interventi; sembra, da quanto dice, che il marcio stia solo da una parte, estrapolo solo un esempio da un suo intervento:

“come mai le persone che si identificano con la sinistra non ricordano anche la giornata del Ricordo ma , alcuni di essi , addirittura contestano chi lo fà ?
non mi sembra che ci siano stati identici comportamenti da parte di partiti o movimenti politici di destra nel giorno della memoria...”


Chi le ha detto che sia così? Da dove trae queste certezze? (Spero da qualcosa che va oltre la sua personale esperienza: internet è memoria collettiva, questi scritti sopravviveranno a noi).
Sarebbe gioco troppo facile risponderle con l'enormità che non l'ultima persona di destra, ma il Presidente del Consiglio, mi sembra che fino allo scorso anno non avesse MAI celebrato il 25 aprile, la nostra più grande festa nazionale. (Scusi, anche a me , lo sfogo.)

Trovo veramente triste, lugubre, la frase sui bambini, tristissima quella sulle manifestazioni fatte solo per abitudine. Non le rispondo su questo, non ne ho voglia. Le auguro di cuore che un giorno possa conoscere ciò che io ho sentito in queste manifestazioni alle quali troppo spesso sono colpevolmente mancato.

Pure, la sicumera con cui lei giudica chi non conosce la piazza è triste; lei, oltre a frequentarla, pensa di conoscerla? Non è la stessa cosa, le si avvicinano solo quelli che ne traggono vantaggio.
Ancora, accomunare il problema delle buche delle strade con quelli della lettera in sospetta apologia di fascismo mi sembra veramente poco equilibrato, al limite del ribaltamento. Non si addizionano pere con mele: le maestre insegnavano anche questo, insieme a poesie che hanno il potere di struggere l'animo se recitate da un bambino.

Lei è stato accolto su questo sito nel quale ha contribuito con il tributo di conoscenze facendo conoscere a tutti il suo punto di vista, con il quale c'è stato un sano, utile, confronto. Ha inserito commenti, link, io stesso ho contribuito inserendo il collegamento al volantino della manifestazione culturale da lei caldeggiata: perché questo sito è libero, perché sono convinto che il pensiero di ognuno sia un aiuto alla comunità per comprendere il mondo. Perché io posso sicuramente sbagliare, ma tutti quelli che scrivono esprimono un pensiero collettivo al quale non posso (non possiamo) che portare rispetto.
Ho riconosciuto in qualche suo intervento un contributo utile e competente; non in tutti gli interventi però.
Le chiedo, se le è possibile, di farci avere un resoconto della serata da lei caldeggiata, così che chi è ignorante in materia come me possa conoscere qualcosa in più, magari con l'aiuto di altre posizioni autorevolmente espresse su questo sito (in particolare ho apprezzato il completo intervento di Alberto Fauro).

‘Non più che una bianca nuvoletta' diceva Yanez della quantità di latte da mettere nel tè.

Equilibrio.

2010-02-08 23:30:50agire per migliorarein risposta a questo messaggio
Hai ragione Biagio, siamo molto al di sotto delle condizioni di contratto.
Ricordo che un comune piemontese, con sessanta famiglie, nella stessa condizione topografica di La Cassa accede alla rete a 2Mb al secondo effettivi grazie all'adesione al programma WIE-PIE della regione piemonte. Io questa sera viaggio a 0,1 Mb/s, pur avendo un contratto a 0.64 Mb/s; so che a la Cassa qualcuno tra chi legge ha sottoscritto contratti a 2Mb/s (impossibili da rispettare).

Grazie all'impiego di fondi residuali si era deciso di portare la fibra ottica a La Cassa: come avete visto, i lavori si sono fermati a 800m dalla centrale.
Purtroppo, anche se ci fossero arrivati, la centrale ha un numero limitato di modem (tant'è che non si possono allacciare nuove utenze) inoltre i modem sono quelli dismessi da Torino (vecchi modem Marconi) che non possono andare oltre alla velocità attuale.

Se siamo convinti che la rete sia un diritto esercitiamo un'azione corale; gli amministratori che ci leggono portino avanti istanze per fornire la popolazione degli stessi standard qualitativi del resto del Piemonte.

Io metterò a disposizione tutti gli strumenti informatici che ho a disposizione per supportare la richiesta; intanto, se lo vogliamo fare, cominciamo con una raccolta firme a commento di questo articolo.
2010-02-07 13:30:26accolgoin risposta a questo messaggio
....accolgo in pieno la riserca di un messaggio religioso, anche evangelico, che non tenga conto delle interpretazioni ecclesiastiche.
Non perchè condanni la Chiesa in sè, ma perchè penso che la via sia personale.


Italo Lutero.
2010-02-07 00:08:39discutiamone!in risposta a questo messaggio
Sono convinto che ogni azione culturale sia da promuovere sul nostro territorio e su quelli vicini, anche utilizzando questo sito.
La ringrazio per la segnalazione e pubblico  il volantino che mi ha inviato.

Vedo tuttavia il tono un po' polemico con cui è proposto, quasi fosse una risposta ad altre discussioni avvenute su questo sito; è solo una mia impressione?

Spero che la discussione sia ampia e partecipata e che lei, se possibile, possa dare un resoconto a chi non potrà partecipare per consentire anche una discussione online.
2010-01-21 14:35:13Un film sulla 'parte giusta'in risposta a questo messaggio
«I partigiani sono stati eroi loro malgrado. La loro lotta è stata caratterizzata dalla spontaneità, dal bisogno di libertà, giustizia e contro ogni guerra. Poi saranno stati fatti pure degli errori. C'è stata anche troppa retorica. Ma non bisogna mai perdere di vista il fatto che la Resistenza sia stata l'unica strada giusta da seguire»

In questo incipit di teresa Vergalli, staffetta partigiana di Reggio Emilia, di un articolo su un film che mi ha segnalato Gianni Castagneri c'è molto che riguarda il dibattito che ha animato questo forum. Ci sono molte cose dette chiaramente, lucidamente, serenamente.

Dateci un'occhiata, ne vale la pena!


2010-01-20 23:52:47voglio una valle sanain risposta a questo messaggio
Buongiorno Alessandro,
la ringrazio per il contributo che dà al dibattito su questo forum (e, tra queste parentesi, mi scuso per averla chiamato Stefano in altra sezione: ho un cugino quasi omonimo e devo aver sbagliato).

Su TAV: pur essendo colpevolmente ignorante in materia, non capisco i toni e il senso dell'intervento.
Non lo capisco nei toni: tra i ‘perdigiorno dei centri sociali' ci sono anche i miei figli, rappresentatnti di istituto del loro liceo, che spesso in quei centri si sono impegnati per lavorare e costruire iniziative utili, anche contro i ‘perdigiorno': come possiamo fare di tutta l'erba un fascio? Lei vorrebbe essere definito in base ai peggiori rappresentanti del suo gruppo di appartenenza?
Non capisco il ‘medioevo della Val di Susa', citato come se tutti quelli che si oppongono al TAV fossero oscurantisti. Come si fa a dare un giudizio così netto senza conoscerli? Io ne conosco qualcuno: non sempre sono d'accordo, ma posso assicurare che sono tutt'altro che ‘medioevo' (naturalmente medioevo lo usiamo – purtroppo - nel senso negativo del termine; sarebbe bello, un giorno, poterne dibattere gli aspetti positivi; ho una moglie medioevalista che mi negherebbe il saluto in mancanza di questa parentesi).

Nel merito: la sua tesi è che i valsusini ‘vittime della crisi' sarebbero ripagati da quest'opera dalle magnifiche sorti e progressive che spingerebbe l'economia della val di Susa, così come il Frejus fece in altri tempi.
Mi permetto di dire una cosa semplice: se un'opera è sbagliata, è sbagliata: ora e sempre. Non possiamo utilizzare il momentaneo vantaggio economico per giustificarne l'esistenza, se questa provoca danni ai posteri: vale per il TAV come per il nucleare.
Se proviamo a metterci nell'ottica di chi giudica inutile e dannosa quest'opera (proviamoci!) sarà facile obiettare che le stesse enormi  risorse potrebbero essere spese in modi veramente innovativi per creare occupazione e benessere in maniera stabile rispettando e valorizzando il territorio.

Il TAV non è indispensabile per i valsusini; lo è per i politici, che dopo aver seriamente sudato tante camice per ottenere i soldi da Bruxelles non capiscono perchè in valle siano contro questo bendiddio.

C'è qualcuno che dice che i soldi nella vita non sono tutto.
C'è qualcun altro che lo testimonia con il proprio impegno.

Grazie valsusini, soprattutto grazie a chi rischia di perdere il lavoro ed è comunque contro il TAV, per il bene della sua valle: sta costruendo per i propri figli.
Ed anche per me.

Ed anche per lei Alessandro Ballauri: meglio avere vicino a noi una valle sana su cui si possa costruire un futuro sostenibile che una valle ricca con i miasmi dell'indotto TAV.

2010-01-11 15:01:02collezioniamo ricordi?in risposta a questo messaggio
Grazie Alberto per aver riportato l'episodio.

Che ne dite di collezionare questi ricordi? 
sarebbe bello che una sezione diventi 'memoria storica' di quanto è successo a La Cassa in tempi più o meno remoti, in modo da costruire una sorta di archivio storico.
Sono successe tante cose da queste parti (voglio solo ricordare l'episodio del "querceto") che sento spesso mormorare in conversazioni private; sarebbe bello diventassero patrimonio comune...
2010-01-05 23:22:39e chi sono gli altri?in risposta a questo messaggio
Di Lorenzo Bonino tutti in paese sappiamo qualcosa; ora, con quello che ha scritto Biagio, ne sappiamo qualcosa di più.
Per chi non lo conosce basti sapere che un semplice colloquio esprime la sua dolce autorevolezza, la convizione che si parla con un Uomo che nella vita ha dato, che ha saputo incidere positivamente nel sociale: da operaio, da imprenditore, da politico, ( ... da frutticoltore!), senza risparmiarsi mai: ogni giorno lo vediamo correre di qua e di là per organizzare qualcosa di nuovo.
Da lui e dalla sua famiglia intera sprizza serenità, impegno e consapevolezza.

Chi sono quelli che parlano, in questo sito, contro lo scritto di Lorenzo sulla Resistenza?
- Dario Michelini, presidente della Federazione Combattenti della R.S.I di Torino
- Pino De Rosa, giornalista pubblicista e scrittore, candidato sindaco a Piacenza nel 2007 per Fronte d'Azione / Fiamma Tricolore
- Stefano Ballauri (che lo definsce estremista al pari di Michelini) Consigliere Regionale del Piemonte per la destra / la lega e si schiera per Roberto Cota Presidente
- altri (Valerio e Andrea da Druento) di cui non conosco nulla.

Ho provato a cercare in rete qualcosa su tutte queste persone: ciò che ho trovato non mi sembra così positivo come cio' che sento per Lorenzo; ciò che trovo veste i miei pensieri a lutto.
Probabilmente la mia ricerca è carente, o in rete non c'è tutto ciò che questi signori hanno fatto di buono e di socialmente utile, oppure sono limitato e non capisco la loro azione.

Non dico questo perchè voglio fare un confronto: non avrebbe nessun senso per una persona già schierata come me. Voglio però esprimere a chiunque legga  tutta la mia felicità per essere capitato in un paese in cui c'è una persona grande come Lorenzo Bonino.



2010-01-03 23:30:12perchè questi toni?in risposta a questo messaggio
sono un becero e infame, infango i partigiani, squalifica, quanti giorni mi concedi, dirò i miei peccati... perchè questi toni canzonatori? La discussione non merita rispetto e argomentazioni?
2010-01-03 13:26:54scientificità, falsi storici e stratagemmi utiliin risposta a questo messaggio
Rispondo qui all'intervento di Diego Michelini sull'articolo "cosa è stato il fascismo"; avevo già invitato a proseguire in questa sede di forum il dibattito perchè mi sembra un luogo più adatto alla discussione.

A differenza di qualcuno di voi conosco Diego Michelini: è persona cortese con cui scambio volentieri qualche battuta essendo un mio vicino di casa; continuo volentieri il colloquio iniziato perché, come ho già scritto, parlo con chiunque non prevarichi l'altro, con chiunque accetti le posizioni di chi è diverso da sé o la pensa diversamente; cerco, naturalmente, di fare altrettanto.   Mi professo ignorante in storia patria, ed in particolar modo del periodo fascista: tanto mi vergogno di tale periodo e di quel modo di agire politico che non ho mai avuto bisogno di approfondire gli argomenti per farmene un'idea chiara. Capisco che questo sia un'atteggiamento colpevole nell'ambito del dibattito in corso; per questo ho cercato qualche aggiornamento sugli argomenti del dibattito Bonino/Michelini studiando brevemente il periodo del colonialismo italiano.   Grazie al cielo abbiamo la rete: lì si trova di tutto, si trovano i pensieri di una parte e dell'altra. In rete nessuno è limitato, tutti possono scrivere ciò che vogliono, non c'è censura, nessuno può dire di essere stato fatto tacere o che le proprie posizioni non siano considerate: è un posto sicuramente democratico che lascia la parola a tutti, e nel quale potete verificare se effettivamente le cose ‘che vi hanno detto' sono ‘vizietti' di falsi storici o meno.   Al di là del giudizio storico generale sull'argomento, nello scritto di Diego Michelini trovo  qualche artificio dialettico per portare acqua al suo mulino che porta il discorso ben lontano dalla pretesa 'scientificità' storiografica e dall'idea  di essere vittime di falsi storici; è una questione che subito mi stuzzica e mi fa mettere le mani avanti; cerco di spiegarmi.   La prima cosa che salta agli occhi è il ‘fallo a gamba tesa' di cui parla Biagio: si cerca di discreditare una tesi confutandone un particolare e cercando di dimostrare che il particolare errato è chiaro sintomo della dabbenaggine e falsità dell'intera tesi. Ad esempio il numero di morti da bombardamenti a gas dei fascisti; alcune fonti citano il mezzo milione di morti come risultato globale del colonialismo italiano in nordafrica (confronto: iraq, ultima guerra: 650000) ma se la realtà è che ci sono stati meno morti a causa dei bombardamenti con gas nervini nulla giustifica la scellerata nefandezza e inumanità di quell'azione e la piccolezza politica di chi l'ha pensata, meno che meno sbagliare il numero degli uccisi, e giustificare con una presunta mancanza di scientificità del dato l'insensatezza del giudizio storico.   Altro fallo da cartellino rosso è l'offesa diretta o l'ingiuria: frasi del tipo ‘la senilità gioca brutti scherzi', o peggio ancora evocare il quadretto del nonno con i nipotini all'interno di un presunto esercizio di scientificità storica, mi sembra un comportamento povero e dialetticamente deprecabile, soprattutto da parte di chi rappresenta un'istituzione. Abbiamo troppi esempi di politici che si comportano in questo modo: il miglior modo di stigmatizzare l'atteggiamento è comportarsi diversamente.   Pure è usato un altro artificio retorico classico: di fronte ad un possibile torto, rispondere ‘anche gli altri hanno sbagliato' e così giustificarsi. E' un artificio retorico perché sposta l'azione del giudizio dal proprio operato a quello altrui. I proiettili dum-dum degli etiopi, le torture ai piloti fascisti sono esempi di questi: e proprio qui sta la non-scientificità della risposta: non perché non siano veri, ma perché se citiamo un episodio di questo tipo  allora dovremmo giudicare tutti gli episodi, da una parte e dall'altra. Il che è chiaramente impossibile da farsi e porta all'impossibilità di giudizio.   Ancora, voglio citare un altro artificio: mescolare giudizio storico e fatti specifici; non è corretto, se ci teniamo sul giudizio storico rimaniamo in quella categoria, se invece vogliamo fare della storiografia scriviamo dei singoli fatti, cercando di riportarli tutti. Non funziona il ‘per esempio' , il caso specifico che avvalora una tesi, per quanto macabro, sensazionale, oggettivamente impressionante un singolo caso non può giustificare un giudizio storico a meno che non vengano considerati tutti i casi simili.   Tutti questi artifici sono ritrovabili all'interno di un libretto che, secondo me, tutti i politici che partecipano ai talk show conoscono a memoria: “L''arte di ottenere ragione esposta in 38 stratagemmi' di Arthur Schopenhauer  (Adelphi, 1991) dove trovate elencati tutti gli artifici di cui sopra più altri che sicuramente riconoscerete (ad esempio in n.8: “Se l'avversario e' piu' forte di noi e sta avendo ragione: interromperlo, sviare il discorso, impedirgli di portare a termine la sua argomentazione oppure provocarlo, essere sfacciati, farlo adirare”.)   Un altro artificio, questa volta da cartellino giallo,  che discende dalla mia pseudocultura informatica è l'uso del copia-incolla; vedendo nello scritto lo strano uso delle parentesi angolari ho fatto una ricerca su google delle esatte frasi riportate da Michelini e ho visto che quasi tutti i siti ‘revisionisti' riportano le stesse, identiche, citazioni: testimoniando una povertà d'idee. Sarebbe più corretto, nel caso del copia-incolla, citare le fonti e non dare i giudizi per propri attribuendone la paternità, magari condivisa, all'autore. Prossimamente mi imporrò un esercizio per andare a cercare quale sia il sito di partenza.   C'è invece un punto che non mi è per nulla chiaro: dove Michelini parla della rimozione di una lettera ingiuriante nei suoi confronti: se è qualcosa che è successo sul sito lo nego categoricamente.   Voglio concludere con una considerazione. Questa discussione ha contribuito a far crescere la mia cultura antifascista, consentendomi di approfondire argomenti che altrimenti non avrei affrontato; di questo esercizio di democrazia ringrazio tutti quelli che sono intervenuti, mi sembra un buon uso delle ‘piazze telematiche'. Mi dispiace che qualche rappresentante, ufficiale o meno, di posizioni ‘politiche' non sia intervenuto pur avendo letto di questi argomenti; ma se si è antifascisti e non si interviene qui e ora, a quando aspettare una replica? Probabilmente questa piazza è troppo plebea perché ad essa si concedano i propri luminosi scritti.   Voglio lasciarvi con l'elenco dei siti che ho consultato, per lo meno quelli che mi sembrava avessero contenuti idee originali: sicuramente dalla lettura mi resta l'amaro in bocca e la vergogna per il mio paese che ha avuto un periodo così ignobile nel quale è stato autorizzato l'utilizzo dei bombardamenti a gas su vasta scala e, ancora, il ringraziamento per chi a questa infame brutalità si è opposto: alla Resistenza.   Stragi fasciste « Blog di Giuseppe Casarrubea Bombardamenti con i gas sulla Libia Arrigo Petacco - Wikipedia Censura fascista - Anarcopedia Eddyburg.it - La giornata della memoria Oppressione fascista in Libia - Politica e Leggi Italia Sociale Colonialismo, il mito del buon italiano Sua Eccellenza Benito Mussolini autorizza l'uso di gas su vasta scala Sapere.it books: L'Africa del Duce: i crimini fascisti in Africa  Di Antonella Randazzo books: Il Novecento un secolo insostenibile: civiltà e barbarie sulla via della ...  Di Renato Monteleone Deportazioni in Libia Crimini di guerra Rodolfo_Graziani Rivista di storia contemporanea - Google Libri Graziani: il maresciallo d'Italia ... - Google Libri Risultato della ricerca immagini di Google per http://dailychina.net/pht/execution02.jpg Risultato della ricerca immagini di Google per http://casarrubea.files.wordpress.com/2009/03/soldati-italiani-in-etiopia1.jpg Risultato della ricerca immagini di Google per http://www.anpialpignano.it/etiopiaea0.jpg Risultato della ricerca immagini di Google per http://assemblealegislativa.regione.emilia-romagna.it/wcm/studenticittadini/artem/tutte/arg/index/pagine/storia/p2_Esperienze/viaggio/p2_percorso_2/n4/p0_intro/95/Approfondimenti/foto95bis.jpg Risultato della ricerca immagini di Google per http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/b/bd/Blister-arm.jpg/180px-Blister-arm.jpg Risultato della ricerca immagini di Google per http://digilander.libero.it/fiammecremisi/dopoguerra1/immagini/etiopia9.jpg Risultato della ricerca immagini di Google per http://www.criminidiguerra.it/struttura/logo.jpg Il leone del deserto - Wikipedia books Crimini fascisti in Libia : Italy imc Avanguardia Legionaria • Leggi argomento - il fascismo LETTERA AL GOVERNATORE DELLA LIBIA Lyrics - FRANCO BATTIATO
2009-12-31 13:10:31politiche di destra e politiche fascistein risposta a questo messaggio
Capisco che il messaggio che ho scritto favorisce l'ambiguità e la confusione: me ne scuso, era relativo soprattutto alla situazione locale.

Penso che le politiche della destra  attuale, semprechè tale sia considerato il governo che abbiamo, siano quelle che favoriscano il capitale (specie dell'amico) a discapito della persona, il privato sul pubblico, etc.

Penso che le politiche fasciste siano state diverse: non ignoro le conquiste sociali che il fascismo ha promosso e non sto qui ad elencarle, penso che chi legge le conosca.
Altrettanto non ignoro che le leggi razziali, la mancanza di democrazia, l'uso della violenza per sopraffare, il trascinamento del nostro paese in guerra siano errori così mastodontici da lasciare come piccola cosa ciò che di buono può essere stato fatto. Il fascismo secondo me si è autoescluso dalla storia grazie ai fascisti ed al loro modo violento di  comportarsi ignorando le ragioni dell'altro, proprio ciò che tu, Valerio, imputi a Lorenzo.

Le frasi che forse conosci di Mussolini:
-Noi suoniamo la lira su tutte le corde: da quella della violenza a quella della religione, da quella dell'arte a quella della politica. Siamo politici e siamo guerrieri. (Milano: 4 ottobre 1922)
-Il fascismo è un fenomeno religioso di vaste proporzioni storiche ed è il prodotto di una razza. Nulla si può contro il fascismo. (18 giugno1923)
-Il fascismo è un metodo, non un fine: una autocrazia sulla via della democrazia.(Roma: 12 novembre 1926)

mi fanno dire che mai, mai, mai sarò d'accordo con chi la pensa in questo modo, e userò tutti i mezzi che la democrazia mi ha dato per fare in modo che chi la pensa così non possa governarmi.

2009-12-31 12:53:40..diciamocela tuttain risposta a questo messaggio
No, non ho avuto fascisti in famiglia; sicuramente ho avuto conoscenti che si sono dichiarati tali, con i quali spesso un minimo di indagine storica ha portato a miseri risultati; soprattutto deludenti sono state le aperture verso chi la pensa diversamente, verso l'altro, verso il diverso.
Non capisco tuttavia cosa c'entra il 'non facciamo gli ipocriti': chiunque può benissimo avere parenti fascisti e dare giudizi comunque in disaccordo.
Sarebbe ipocrita chi, pur avendo [avuto] parenti fascisti, si dichiara antifascista?
2009-12-30 22:38:57Le responsabilità della redazionein risposta a questo messaggio
Sapendo come vanno le cose in un piccolo paese, non si può che essere grati ai volontari che con un certo impiego del proprio tempo collaborano alla redazione del giornale.
Sulla posizione del direttore non ci ho capito molto: oltre alle dimissioni, non mi è chiaro quanto sia attivo nel processo di creazione dei contenuti della rivista. E' chiaro che se ha visto su un giornale a sua firma un articolo da cui dissente ha fatto bene a dimettersi, l'alternativa sarebbero state le dimissioni di tutta la redazione.
Per quanto riguarda i redattori, e specificatamente di chi ha letto e pubblicato quella lettera, c'è nella migliore delle ipotesi la scusante dell'ignoranza: o non si conosceva il significato del contenuto della lettera o non si conosceva l'impatto che potrebbe aver avuto sui lettori.
Personalmente, penso che il testo sia passato senza una adeguata lettura per un assemblaggio ‘meccanico' così come spiegato da Diego Finelli con cui posso forse concordare sul fatto che ‘non sia sbagliato' pubblicare quella lettera secondo il regolamento ma lo è sicuramente secondo il comune sentire; sono d'accordo sul fatto che è meglio che non ci siano censure (a meno del vilipendio, etc) ma preferirei una opportuna introduzione, come riportato più sopra, nel presentare lettere di questa ‘pesantezza'. Penso che proprio a questo possa servire una redazione, al di là dell'assembaggio meccanico.

2009-12-30 22:38:30Le responsabilità dell'amministrazione comunalein risposta a questo messaggio
Il periodico viene stampato in una certa tiratura e distribuito nelle case dei lacassesi con l'intestazione dell'amministrazione comunale. In questo periodico c'è la lettera con i pesanti giudizi da cui si è scaturita la discussione.
Secondo me non c'è una grave responsabilità nella pubblicazione di questa lettera, ma c'è sicuramente nel come è stata pubblicata. Una premessa che ne avesse spiegato la richiesta di pubblicazione da parte dell'autore ed una eventuale presa di distanza dell'amministrazione sarebbe stata forse una misura cautelare utile a depotenziarne l'effetto e a collocarne il significato.
Pubblicata in questo modo, invece, suggerisce una specifica scelta di pubblicare questa lettera e di avallarne i contenuti, ancor di più in una amministrazione più vicina alla destra che alla sinistra.
Non voglio pronunciare parole dure con chi si professa apolitico guidando un'amministrazione comunale: lasciatemi dire che è quantomeno un'idiozia. Ognuno quando decide, anche in minima parte, del destino di altre persone fa politica: in famiglia o in un organo amministrativo non fa molta differenza. Non è necessario avere il busto del duce in casa per fare politiche di destra (anche se aiuta a capire qualcosa): basta favorire il privato a discapito del pubblico o ridurre le commissioni di garanzia a favore di un accentramento di poteri.
Spero che la pubblicazione sia involontariamente ‘sfuggita'; a questo punto l'amministrazione comunale può solo fare un ulteriore errore: tacere, invece di pronunciarsi chiaramente sui contenuti della lettera.

2009-12-30 22:37:59il dialogo col diverso-da-sèin risposta a questo messaggio
Sono un estremista della democrazia e per me ognuno ha diritto di parola; lo perde quando passa ai fatti prevaricando l'altro. Per questo ascolterò chiunque voglia presentarmi la sua tesi e cercherò per quanto possibile di fare mie le idee che propone; se non ci riuscirò, cercherò di far capire dove quelle idee stridono con il mio pensiero e non me ne consentono l'accettazione.
Penso che questa sia la base del dialogo.
Ma se qualcuno mi ha fatto del male, se qualcuno mi ha prevaricato, non mi ha rispettato, allora l'interlocutore perde il diritto al mio ascolto.
Come posso parlare con chi ha fucilato un mio amico? Come posso pensare di dialogare con chi ha ucciso mio padre, la mia famiglia? Come posso avere un ‘atteggiamento sinceramente democratico e tollerante' con chi si è arricchito sulla pelle dei compaesani tradendoli a morte? Le colpe dei padri ricadono sui figli, o su chi li difende.
Non c'è tolleranza che tenga, la guerra scava trincee d'odio tra le persone uccidendo qualsiasi possibilità di dialogo e spargendo il mal seme sulle generazioni future.
L'unica possibilità di disinnescare questa mina è il perdono: toglie potenza al passato. Ma il perdono non è sottoposto alle leggi, è personale, non si può pretendere, si può chiedere, si può dare.
Certo non è una categoria da considerare quando si dà un giudizio storico: se una parte ha sbagliato, ha sbagliato per sempre.
Per questo, anche per un estremista della democrazia come me, la prevaricazione presente o la difesa di quella passata può essere quell'eccezione alla regola del dialogo.

2009-12-30 22:37:29il giudizio storicoin risposta a questo messaggio
Ho dato la mia risposta a questo argomento in termini generali, attaccandomi a quelli che sono per me principi fondanti; non posso dare giudizi su singoli eventi perché troppo ignorante in materia.

I miei principi fondanti dicono che chi ha combattuto per la democrazia e contro l'autoritarismo ha il mio consenso a priori, indipendentemente da singoli episodi, perché ha combattuto per la mia personale libertà e gli sono grato: onorerò sempre i partigiani per averlo fatto.

Riguardo alla verità storica, Valerio e Andrea di Druento (non c'è il cognome) accusano Lorenzo Bonino di ignoranza storica: ma non si pronunciano, non fanno correzioni, non dicono dove c'è un eventuale errore: troppo facile così, tirando il sasso e nascondendo il braccio. Se ravisate errori storici nello scritto di Lorenzo citateli, proponeteli alla discussione, mettete accanto alle vostre firme le vostre convinzioni.
Leggere da Andrea che le leggi razziali erano ‘poca cosa' a confronto di quelle americane mi fa venire i brividi… stiamo forse scusandole, o giustificandone l'autore, o sminuendone la vile atrocità? Vi prego, datemene un giudizio chiaro, il mio lo è forse troppo.
Altri brividi mi vengono (sapete, ho il tarlo tipografico-lessicale) nel leggere nello scritto di Valerio un verbo scritto in maiuscolo, all'infinito, col punto esclamativo e a capoverso (RIFLETTERE!) che me ne ricorda altri tre che ho visto scritti a lettere cubitali sulle case quand'ero bimbo… sembra quasi un ordine, di chi sa la verità e invita tutti gli altri a svegliarsi… messo insieme al testo che parla di rispetto democratico, ne tradisce il significato.

2009-12-30 22:36:42lettera su LCVN e relativo dibattitioiniziata la discussione
Mi sembra che l'articolo che prende spunto dalla lettera di Diego Michelini a LCVN, la risposta di Lorenzo Bonino, le dimissioni del direttore del periodico e tutti i commenti che a questi tre articoli sono stati portati possano trovare mezzo di espressione più completo e più ampie possibilità di dibattito sul forum.
Il forum è uno strumento che permette una maggiore flessibilità rispetto ai commenti agli articoli: consente di avviare un dibattito più chiaro dal punto di vista della suddivisione degli argomenti.
Vorrei cercare di mettere ordine nella discussione, in particolare mi sembra che siano stati evidenziati più ‘filoni':

1. la discussione nel merito di quanto è stato riportato della lettera su LCVN riguardo alle parti giuste o sbagliate, con l'ampio dibattito che ne è seguito: il giudizio storico.
2. gli interventi sulla possibilità di dialogo con chi ha idee palesemente contrarie alle proprie
3. le responsabilità da parte dell'amministrazione comunale nel pubblicare su un periodico a proprio nome i contenuti citati
4. le responsabilità della redazione del periodico nel vagliare i contenuti da pubblicare.

Ancora, come al solito, una questione di metodo: chiedo a chiunque intervenga di firmarsi: o intervenendo come ‘anonimo' e firmandosi in calce con nome e cognome, oppure iscrivendosi al sito; quest'ultima possibilità consente anche di essere aggiornati sulle risposte che si ricevono ai propri interventi e ricevere via email le novità sul sito in generale.
Penso che gli interventi firmati abbiano un peso maggiore rispetto a quelli anonimi, ancor di più se si tratta di argomenti con questo spessore; in questo caso l'autore ci mette la propria faccia (anche fotograficamente, fatevi riconoscere, fate vedere il volto che hanno le vostre idee) prendendosi in pieno la responsabilità di ciò che scrive e la pubblica riconoscibilità.

2009-12-16 20:01:02il solito intervento sull'anonimato...in risposta a questo messaggio
...che mi tocca fare.

Ti prego anonima: se ti è possibile firma i tuoi interventi, altrementi cadono sotto la mia responsabilità e, per quanto tu mi sia simpatica, potrebbe crearmi dei problemi.

Mi sei simpatica perchè leggo toni chiari nelle tue dichiarazioni, toni che non lasciano spazio ad interpretazioni dubbie; penso che proprio di questo ci sia bisogno in un dibattito pubblico.

Purtroppo le tue argomentazioni perdono peso proprio perchè non firmate: dàgli peso, fai vedere quanto credi in ciò che scrivi.
2009-11-26 08:19:06mi rispondo da soloin risposta a questo messaggio
Oggi (25/11/2009) vengo a sapere che gli Stati Uniti rifiutano di firmare il trattato per la messa al bando delle mine anti-uomo, ed il titolo precedente per me perde qualche 'a'.

Alla fine della dichiarazione, Obama ha detto che comunque l'America non produce e non produrrà mine anti-uomo.
L'Italia invece le produce; il distretto delle armi nel bresciano è uno dei settori di punta nel nostro PIL, insieme alla vendita di aerei da guerra di Finmeccanica, uccelli neri che seminano morte.

Siamo d'accordo che il nostro benessere vale questo?



2009-11-15 19:18:04soccorriamoci mutualisticamentein risposta a questo messaggio
In questi tempi di individualismo sfrenato le parole che portano all'aiuto disinteressato e reciproco sono un balsamo per chi, ancora, crede nelle persone.

Quando citi 'Nel progresso morale dell'uomo il grande fattore fu il mutuo appoggio, non la lotta" mi viene da applicarlo subito al nostro piccolo paese, al nostro gruppo, a noi: quante volte abbiamo pensato ad agire per costruire qualcosa utile ad un mutuo appoggio, e quante parole, invece, abbiamo speso il tempo solo per una rancida lotta?
Che cosa possiamo fare effettivamente, realmente, tangibilmente, che sia di aiuto per tutti noi che viviamo in La Cassa?

Tutti noi sappiamo che ci sono azioni che effettivamente sono state fatte per il bene dei cittadini. La biblioteca, il GAS, la SMS, l'Avis (e non vado avanti perchè ne dimenticherei troppi) sono esempi di impegno solidale effettivo di cui tutti, da subito, possiamo goderne i frutti; sono opere che sopravvivono alle parole, sono segno che supera il dibattito per farsi realtà oggettiva.

Vorrei che nel futuro del mio paese ci fossero persone in grado di lasciare segni come questi.
2009-11-04 22:49:02aiutatemi a capireiniziata la discussione
So che su questo sito viene frequentato da menti use a  ragionare; individui sensibili e disponibili al confronto e che non risponderanno volgarmente a questo intervento. Ci sono anche persone che hanno fatto studi politici, che spero risponderanno  illuminando questo dibattito.

Voglio parlare di destra e sinistra.  
Chi scrive è una persona schierata: il mio sangue è rosso e il mio cuore batte a sinistra (perdonatemi la citazione: Piero Pelù). Vorrei con chi ha la pazienza di leggere le mie ragioni avere un confronto per imparare qualcosa di nuovo. Vorrei imparare perché mi sento eccessivamente parziale.
  Perché il confronto abbia una logica sgombriamo il campo: mi riferisco alle categorie di destra e sinistra come categorie storico-filosofiche, non alle loro pseudo incarnazioni; giudicare la sinistra in base a Stalin o la destra in base ad Hitler è un gioco a cui subito rinuncio; altrettanto rinuncio al confronto in base alle incarnazioni attuali, o passate, delle due categorie in Italia; pure volentieri porterei avanti il dibattito in separata sede.
Non penso di poter parlare con chi idolatra il mausoleo della piazza rossa nè con chi mostra il busto del duce sul comò di casa: mi sale il vomito e mi ricorda che la mia apertura culturale ha grandi limiti. Mai vorrei avere rapporti, né essere amministrato, da chi giustifica l'imposizione violenta del pensiero che questi simboli testimoniano.  

Sgombrato il campo, riportata un po' di serenità, possiamo partire con Bobbio (caro) e pensare alla corrispondenza con le polarità Libertà – Uguaglianza corrispondenti a quelle  destra – sinistra. A destra il pensiero che le persone devono essere libere di potersi esprimere in tutte le loro potenzialità; a sinistra il pensiero che le persone sono uguali in diritti e doveri. A destra capitalismo (il capitalista si esprime e genera benessere per tutti), a sinistra socialismo (lo stato sociale  si esprime  e genera il benessere per tutti).
A destra: non siamo tutti uguali, gli immigrati si guadagnino in patria il benessere che noi ci siamo duramente e liberamente conquistati con il nostro sudore.
A sinistra: siamo tutti figli di questo mondo, condividiamo gli sforzi che abbiamo fatto con chiunque voglia, in buona volontà, collaborare.  

Possiamo passare alle forme di organizzazione politica, essenza del pensiero delle parti.
A destra, la persona illuminata, il capo, il re, il conductor è la persona che ci guida, ci illumina, è una grande personalità, valida, che ci aiuta a fare le scelte migliori, a cui demandiamo, per nostra libera scelta, i nostri destini e le scelte politiche. Si contorna di subordinati a loro volta illuminati, scelti di persona, in grado di di far crescere il popolo. Il potere scende dall'alto, le decisioni sono unanimi. La forma di governo è a maggioranza, presidenziale/monarchica, decisionista.
A sinistra: non c'è capo che non sia l'espressione degli uguali, che non esprima la sintesi dei voleri dei singoli, che non sia il portavoce della comunità degli uguali. Si contorna di persone espressione del voto popolare, che tanto più valgono quanto più esprimono gli uguali. Il potere sale dal basso, le decisioni sono frutto di discussione, non sempre sono unanimi. La forma di governo è rappresentativa proporzionale, parlamentare (anche nel senso oratorio del termine), rappresentativa.  

Passiamo alle persone.
Le persone di destra sono pragmatiste, adorano l'ordine, l'avere un chiaro obbiettivo, essere guidate o guidare gli altri, sgombrare il campo dalle imprecisioni/indecisioni, riportano all'obbiettivo. Frase tipo: le cose o si fanno bene o non si fanno, datemi una cosa da fare e ve la eseguo.
Le persone di sinistra adorano la discussione, il confronto, l'analisi, si perdono in dettagli, cedono volentieri il comando a chi dimostra di interpretare il sentore comune, cercano di convincere coloro che guidano, riportano all'ideale. Frase tipo: le cose è bene farle piuttosto che non farle, le aggiusteremo in seguito se non sono perfette, datemi una cosa da fare e la farò solo se ne sono convinto
  Scendiamo nel nostro comune, anche in base a discussioni già portate avanti in questo sito.
Essere di sinistra significa agire per gli ultimi, perché siamo tutti uguali e chi meno ha più ha bisogno e perché tutti, in qualche modo, siamo poveri rispetto agli altri: aiutare gli altri vuol dire aiutare noi stessi. Impiegare soldi in una scuola, in un asilo, è lavorare per gli ultimi: i bambini non votano.
Essere di destra significa premiare i migliori, stimolare le energie più potenti tra quelle presenti, premiare la libera capacità imprenditoriale; gli altri si aiutano, se se lo meritano. Impiegare i soldi perché un'impresa generi reddito, perché i più furbi possano portare in alto il nome del paese.
 
A questa veloce disamina aggiungerei un punto che per me è fondamentale: non abbiamo tutti lo stesso atteggiamento verso il sociale, verso la realtà (e per questo non può esistere la Verità).
Il nostro carattere, le nostre inclinazioni, ci fanno preferire più una direzione dell'altra, preferiamo “essere più liberi” piuttosto che “essere più uguali” e ciò dipende dalla nostra storia, carattere, personalità. Non penso che esista una parte giusta e una sbagliata: entrambe sono degne.  Ma la mia parte è la sinistra.  

Gustav Jung, mio astro e guida, nella ‘conclusione' di ‘tipi psicologici' sessant'anni fa illuminava la discussione sostenendo che la democrazia può essere tale solo affrontando le differenze tra gli uomini, approfondendo il rapporto con il sociale che ogni persona ha in base alla propria personale esperienza; che luce, che profondità, che raggio di sole in un dibattito che vede nell'equazione una testa = un voto un limite pesantemente irrinunciabile.  
“conosci te stesso”, la vecchia logica greca ancora una volta scassa ogni ragionamento della nostra presunta moderna ragionevolezza occidentale.
Se ognuno di noi non è capace di conoscere sè stesso, me per primo, per capire quale sia la migliore decisione, allora almeno cerchiamo di conoscerci l'un l'altro: è più facile, sicuramente darà frutti.  
Aiutatemi a capire.
2009-11-03 23:04:18Il vendicatore mascherato! Uuhhhh!!!in risposta a questo messaggio
Carissimo Anonimo, quasi mi sto affezionando a te…. Come saprai, qualsiasi buon moderatore di forum deve intervenire quando ci sono interventi anonimi; per questo non posso fare a meno di dire la mia, è il contrappasso che mi tocca per aver lasciato una possibilità a questo tipo di interventi. Per questo voglio scambiare due parole con te; tu sai chi sono, io non so chi sei; ci vedremo in giro per il paese, incontrerò il tuo sguardo, non ti riconoscerò; tu mi riconoscerai e saprai che queste parole che scrivo sono uscite dal mio volto; la mia nudità contro la tua maschera.   E' fantastico il tuo incipit:   “Di solito non mi piace manifestare il mio pensiero in forma anonima  ma qualche volta è necessario avanzare mascherati.”   Iconico, epitaffico, monumentale: chiederei al Signor Direttore della Biblioteca di inserire questo testo nel prossimo reading letterario e commissionerei una statua apposta per poterlo scrivere alla base. Una statua grande, con un piedistallo di marmo, rettangolare, romanico, marmoreo, grandissimo, così grande da non poter veder che sopra il piedistallo… non c'è nulla.   Di solito non mi piace manifestare il mio pensiero in forma anonima; perché, sei solito farlo? E pur, nella tua consuetudine, non ti piace farlo? Ah, quali conflitti interiori, quali dissidi, quale travaglio corrode le tue viscere…. Ma qualche volta è necessario avanzare mascherati… Ah sì?  Zorro? Effetto-Halloween? Giri con mantello nero o con una zucca arancione in testa? Sto fantasticando su ciò che ti obbliga, ciò che rende necessario per te avanzare mascherato. Uhmmm… segreto confessionale? SEI DON VIRGINIO? Segreto istruttorio? SEI DE MAGISTRIS? Segreto sessuale o transex? SEI UN NOSTRO AMMINISTRATORE IN CERCA DI GLORIA?!!!!!   Perdonami questa piccola ironia, ma insisto, come ho già fatto con te precedentemente, nel chiedere di firmare le tue opinioni; perché altrimenti sono io responsabile delle cose che scrivi e mi metti nei guai. Vogliamo veramente chiudere il forum solo a chi denuncia la propria identità con nome, cognome e posta certificata? Io non lo voglio. Ancora al di là della piccola ironia, posso comprendere che qualcuno abbia seri motivi per restare anonimo; ho gestito forum pubblici e importanti, so che può succedere. Ma quando mi è successo, l'anonimo è sempre intervenuto per costruire, mai per criticare; per fare del bene,  non per sparlare dei compagni di merende della signora Laura (14 anni che siamo qui a La Cassa, Laura che saluta ogni giorno anche le paline delle insegne e chiacchiera con ogni mattone che incontra, è proprio difficile non conoscerla…)   Questa ‘piazza virtuale' per lo scambio di opinioni è secondo me utile  per il nostro paese, le ‘malizie' anonime possono essere una mina pericolosa che può affossare l'intero sito; cerchiamo di evitarle. Se proprio qualcuno vuole intervenire da anonimo, semini pace: sarà gradita, ce n'è sempre bisogno.   Penso inoltre che la tua opinione, caro Anonimo, nella quale non entro, perda tutto il suo valore perché non ha un cuore, non ha un volto, non ha un'autore: non è nulla, parola scritta sulla sabbia, voce gettata al vento. Come sostiene Giovanni Nepote, gli assenti hanno sempre torto. Io aggiungo: gli anonimi, ancora di più.
2009-10-30 16:05:01animo, unanimi!in risposta a questo messaggio

Apprezzo il tuo intervento, ma ritenerti responsabile negativamente della "mancata unanimità di voto" mi sembra un'enormità in termini.
Come guida del gruppo penso che sia tua preoccupazione che le decisioni rappresentino il gruppo, e non viceversa.
Concordo con le osservazioni sulle visioni negative e massimaliste  della politica dell'intervento di Laura ; ho già pagato dure pene per questa 'dissidenza'!!!!  ;-)

La unanimità del voto espresso è valore positivo quando è sanamente riconducibile ad una 'unità di massima', pur in visioni diverse, del gruppo che la esprime; in altri casi diventa portatrice di malattia. Chiunque si pieghi alla maggioranza per 'amor di unità' non può che mettere in moto contrappesi e trappole forieri di fosche previsioni; chiunque lo faccia in seguito ad una investitura popolare non può che chiedersi se stia facendo o meno il volere di chi l'ha votato.
Soprattutto quando il voto non è decisivo, come in questo caso dove è già deciso chi vince, esprimere idee diverse mi sembra costruttivo e indolore; se in seguito qualcuno 'punirà' La Cassa perchè non è stata unanime penso che il problema sia allora ben più grave, e non riguarda noi...

Penso di avere, nonostante i tempi che viviamo, una visione 'alta' della politica e della democrazia che ne è strumento; valorizzare le differenze per costruire sintesi equilibrate mi sembra un obbiettivo raggiungibile.
Proprio questa visione alta mi impedisce di vedere nel 'votare turandosi il naso' un valore, nonostante che anch'io tante, troppe volte, l'abbia fatto...

2009-10-21 00:03:18citazione da Ballrò del 20 ottobrein risposta a questo messaggio
il professor Asor Rosa: 
la situazione è così grave che non capisco perchè i giovani non facciano una rivoluzione e ci caccino tutti via
2009-10-21 00:00:01torna il gemellaggio!!!iniziata la discussione
Girovagando nei siti che parlano di La Cassa (riquadro in basso a sinistra nel sito) mi sono imbattuto nel gruppo di Facebook che parla di La Cassa e ho trovato un interessante intervento sul gemellaggio.
La mia grafomania informatica e l'interesse che nutro verso l'argomento non potevano che farmi intervenire.... soprattutto nel ricordo di quanti sforzi sono stati fatti per il gemellaggio sia da Julian Fauro che dalla passata amministrazione.
Non voglio intervenire, ma solo accennare, a questioni di merito: il gemellaggio va fatto verso paesi verso i quali abbiamo un interesse economico o verso i quali abbiamo un interesse culturale?

Riporto comunque il mio intervento, che più correttamente potre te seguire su Facebook a questo indirizzo

"Leggo ora e stupisco.... non sapevo che ci fossero parti aperte e parti no a La Cassa. Ho sempre pensato che tutti lavoriamo per il paese, anche se sono diversi i modi con cui vogliamo raggiungere gli obbiettivi; non penso siano in atto guerre di posizione.
O sbaglio?

In ogni caso sono d'accordissimo all'apertura dei gemellaggi verso 'paesi ospiti' a La Cassa; Mirko puoi farti promotore e organizzatore dell'iniziativa? Avrai il mio appoggio. Oltre al mio immagino che tante altre persone che hanno contribuito al gemellaggio con LLAmbi potranno da te essere coinvolte e collaborare attivamente: l'aperura mentale penso sia diffusa nel nostro paese.

Non posso che elogiare chi vuole spendersi in questo modo: ho visto quanto è costato in termini di tempo e risorse a chi ha organizzato il gemellaggio corrente... ringrazio anche qui, come ho fatto in altre sedi, Julian Fauro per il cuore, la fatica e l'entusiasmo che ha profuso in questa iniziativa.
Ci ha dimostrato come si può, al di là delle parole, agire concretamente.
Ci ha fatto vedere come l'antenna che ha sulla casa non sia solo metallo e onde elettromagnetiche ma sia anche l'antenna che ha nella testa che diventa ponte verso altre persone e culture.

E tutti sappiamo quanto abbiamo bisogno di essere aperti verso gli altri."
2009-10-13 18:45:14...eletto da meno di un terzo degli italianiin risposta a questo messaggio
"Alle elezioni politiche del 2008 il partito di cui è leader Berlusconi, il Pdl, ha, infatti, ottenuto il 37,4% dei voti validi, ma il 35,9% dei votanti e il 28,9% degli aventi diritto. Intorno a un terzo del "popolo", insomma. Peraltro, prima di unirsi con An, fino al 2006, il partito di Berlusconi era Forza Italia, che non ha mai superato il 30% dei voti (validi)."


(La leggenda del premier eletto dal popolo, di Ilvo Diamanti, su Repubblica)
2009-10-09 13:01:44GRAAAAAAAAANDEEEEEEE NOBELiniziata la discussione
Sono strafelice per il nobel dato ad Obama; in mezzo ad un mondo di notizie pessime ogni tanto qualcosa fa rinascere la speranza.
Cominceranno le dietrologie: non m'importa.

Ha proposto la salute di diritto per tutti gli americani, a parlato al Cairo con i musulmani per la pace.
In questi tempi di crisi, ha impostato l'azione di governo sull'ambiente e sull'istruzione.

E' un uomo grande, grande, grande.

2009-10-09 08:12:16on / offin risposta a questo messaggio

"ho staccato il cavo dell'antenna  sostituendolo con un modem."
Questa mi sembra una frase da cui partire, questa mi sembra Resistenza.

Oggi la rete è una potenza che abbiamo a disposizione: usiamola. Poco importa che sia denigrata, sopportata, che sia un fastidio per tutti i grandi interessi: è una voce che abbiamo a disposizione.
In casa  (siamo in 4) abbiamo due televisori e 4 pc connessi in rete; la sera i pc sono sempre accesi, i televisori solo se c'è qualcosa di interessante.

Mentre in Italia la nostra classe dirigente si adopera per fare leggi che ne sminuiscano la potenzialità e si mettono di traverso quando si tratta di aumentarne la disponibilità, altrove viene usata bene. Un esempio per tutti sia il sito del congresso americano, opencongress, che consente ai cittadini di intervenire nel processo di creazione della legge, scrivendo direttamente sulla proposta di legge i propri commenti all'estensore.

Circola una battuta, vera, nella quale un giornalista detta il proprio indirizzo di posta ad un politico che gli ribatte "sì, ma chiocciola con quante 'c' si scrive?" denunciando sia la propria incompetenza tecnologica che grammaticale.

La nostra attuale classe dirigente sopporta molto male il mezzo informatico, delega a terzi operazioni semplici come la lettura della posta, non è capace a navigare in rete e se ne vanta.

Io penso che per un politico sia obbligatorio conoscere il funzionamento della rete perchè tratta di comunicazione, argomento che nessun politico può ignorare; ed è dalla rete che un politico può ricavare contatti frequenti con il proprio elettorato, come se andasse di casa in casa, come se fosse più presente sul territorio.

Lo so, molti risponderanno che la rete, i computer, sono cose per giovani, mezzucci informatici per impallinati, che la vera politica la fanno gli Uomini Veri nelle Grandi Riunioni, che la rete alla fine è un giochino ma nulla di importante.
A loro dico: svegliatevi, la vostra è solo pigrizia, il resto del mondo si sta muovendo, s'è già mosso, non perdete tempo, imparate ad usare la rete: spegnete la tele, accendete il modem.


2009-10-06 16:55:52persone magnifichein risposta a questo messaggio
Dici: "sono sicuro che almeno il 70% dei minorenni italiani vedono berlusconi o bossi come persone magnifiche"


Ho insegnato per vent'anni ad adolescenti, ma ora ho perso il polso del contatto con i ragazzi.

Quello che dici è per modo di dire o davvero è così?
Nel '93 ho portato un gruppo di ragazzi a Roma da Scalfaro, durante il primo impero di Berlusconi, quando cominciavano le 'scaramucce' tra presidente della repubblica e del consiglio: la maggioranza dei ragazzi era contro B.

E' cambiato qualcosa?
2009-10-05 16:08:25è proprio un peccatoin risposta a questo messaggio
...la sinistra, quella vera, non è finita?
lo spero veramente, per me la sinistra è un valore.

Anche per me: a casa, a casa, a casa tutti quelli che hanno portato la sinistra a questo sfacelo.
Nonostante questo voterò PD perchè è l'unica alternativa possibile, per quanto scalcinata.

Mi piacerebbe però che oggi, in questa lista, qualcuno provi a dire cos'è la sinistra e come la si realizza in un piccolo paese, soprattutto chi ne può parlare per esperienza.
Vorrei che chi ha aspirazioni 'politiche' si pronunci, dica parole chiare, si esponga, su ciò che vuol dire avere dei comportamenti di sinistra, magari anche con esempi pratici. Vorrei che venga utilizzato anche questo 'mezzuccio informatico' per far capire le proprie idee: ci si nasconde dietro una tastiera solo se non la si usa.

O fare politica di sinistra vuol solo dire cercare di sedersi nel posto giusto con gli amici giusti?


(vabbè, lo so, siamo in più di 100 a leggere ma risponderanno solo Marcello, Biagio e Laura. Peccato.)
2009-09-08 13:04:06fiume di lacrimein risposta a questo messaggio




http://www.flickr.com/photos/leoaltoriso/3161387328/in/set-72157609189950040/
2009-07-28 21:47:56Ich bin ein furestèin risposta a questo messaggio
Hai ragione Giorgio, hai ragione da vendere.
Io sono sempre stato un furestè, ovunque abbia abitato.
Anche dove sono nato, dove i miei coetanei mi vedevano diverso perchè studiavo in scuole diverse dalle loro.
Anche dove ho aperto un locale pubblico che mi hanno incendiato perchè ero dell'altra vallata! (furestè!)
Anche in mezzo ai miei colleghi di lavoro, perchè ho preferito seguire la mia strada invece di conformarmi al comodo andazzo comune (furestè, furestè!)
Anche a La Cassa, dove non faccio parte delle famiglie dominanti.

Sono forestiero e nomade ovunque; tranne che nella mia famiglia.

Per questo io sarei per non accettare i contributi non firmati, perchè ognuno porti dietro alle proprie parole la syua faccia e la sua storia; tuttavia conosco il mondo e so che dietro l'anonimato non si nascondono solo i poveri di spirito, ma anche quelli che offendono e sono aggressivi perchè hanno bisogno di essere aiutati.
Quanti di voi stanno leggendo queste parole, vorrebbero dire qualcosa, ma sono frenati e non parlano per non esporsi col proprio nome?

Buonista ad oltranza, sono per l'utente anonimo: e che sia il benvenuto.
2009-07-27 20:03:52nessun problema tecnicoin risposta a questo messaggio
Anche il precedente intervento era OK.
2009-07-23 15:33:09commenti anonimiiniziata la discussione
Non so bene come comportarmi nei confronti di chi vuole scrivere qualcosa sul sito ma non vuole iscriversi; mi dispiacerebbe perdere i commenti di qualcuno che non pensa di essere in grado di iscriversi, non lo sa  o non lo vuole fare.
Le soluzioni possibili sono tre:
- non permettere a nessun non iscritto di inserire commenti (ora è così)
- creare un utente fittizio con nome 'anonimo' per permettere a chi vuole usarlo di scrivere
- togliere le restrizione e lasciare che tutti possano commentare.

Cosa pensate sia meglio?
2009-07-23 14:58:03Come diffondere le nostre ideeiniziata la discussione
Penso che questo sito sia un buon inizio per coinvolgere tutti i lacassesi nella discussione e nelle proposte. Tuttavia penso sia insufficiente: senza una proposta 'de visu' è difficile attirare nel dialogo altre persone. Per questo penso sia utile 'stampare' il sito (link al fondo) per farlo conoscere a chi non ha internet e parlarne agli amici.
Che ne dite?

 

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