Attento Gringo!

italo losero

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Prima spara, poi spiega.
Triste giornata quella in cui arriva una diffida alla pubblicazione di qualcosa; triste per l'intera comunità che si vede offesa dal non poter 'vedere' uno scritto, ha il sapore della censura.
Suona triste perchè una cosa è ragionare nel merito delle questioni, un'altra vietarne la diffusione dell'informazione. Divieto al quale ho prontamente ottemperato eliminando il contenuto 'incriminato' appena notificato; divieto sterile  e  incomprensibile perchè tutti sanno che nella cache di google la stessa pagina è prontamente ritrovabile.
Non voglio qui ragionar del merito dell'iniziativa proposta, della sua liceità e riferimenti legislativi (*); mi interessa invece condividere con i lettori il metodo che è stato usato colpendo direttamente e senza preavviso il gestore del sito.

Immagino che la polizia municipale agisca dietro richiesta di una autorità dalla quale dipende come esecutore di una richiesta e quindi non sia direttamente responsabile del provvedimento di diffida; provvedimento il cui testo vedete pubblicato in altra sede e sul quale è bene soffermarsi.
Innanzitutto colpisce direttamente il gestore del sito e non l'autore dello scritto; qualto dicevamo su Assange e Wikileaks si dimostra clamorosamente vicino: non si colpisce chi crea informazioni, ma chi le pubblica. Anche in questo caso, il nostro sito è un bel laboratorio.
E' interessante vedere come il provvedimento inizi con il nome del 'diffidato' e termini... curiosamente con un altro nome. Potete scorrere il documento fino al fondo e vedere il nome del file scritto in calce: non vi pare curiosa questa differenza?
Posso immaginare che sia stato fatto un grossolano errore nell'invertire i nomi; in tal caso sarebbe triste scoprire che un provvedimento che mi colpisce direttamente e coinvolge il mio ambito professionale sia dovuto a disattenzione; se questo fosse il caso mi aspetto un'azione correttiva. Se invece è esatta l'impostazione data è perlomeno originale la fantasia nell'attribuire i nomi ai files e diffide ai gestori di siti.
Sempre al fondo trovate la data: il 31 maggio; oggi che ho letto il documento è il 7 di giugno. Sono passati sette giorni, l'oggetto è 'comunicazione urgente'.

Nel testo si scrive che l'invito alla vietata festa è a firma di mia moglie ma il diffidato sono io. Diffidato da che cosa? L'"ufficio scrivente" mi diffida:

1 - alla pubblicazione dell'invito di cui sopra (lo scritto di Laura) - Non mi interrogo sulla correttezza dell'italiano, comunque agisco subito e lo tolgo dal sito. Porto avanti il sito per la comunità, non per cercar grane. Verifico che ci sono centinaia di siti che propongono iniziative analoghe.

2 - allo svolgimento in data 21 giugno, giornata interessata dalla consultazione referendaria, ... di che cosa? non si capisce. Sono diffidato dallo svolgere i referendum, cioè non posso votare? Sono diffidato dallo svolgere l'invito di cui sopra, cioè io non posso partecipare a quanto proposto da Laura? Sono diffidato di svolgere l'attività descritta, cioè di organizzarla e metterla in opera? Ma non sono io il proponente, è stato appena scritto qualche riga sopra.

Al termine c'è una  messa a disposizione dell'ufficio per i chiarimenti; interpellato l'ufficio risponde gentilmente e prontamente e mi dà alcune spiegazioni sui contenuti della diffida, della quale comunque non capisco i termini e rinvio ad un successivo chiarimento di persona.

Alla fine resta l'amaro in bocca per una diffida scritta nero su bianco che probabilmente non aveva senso di esistere; in un paese come il nostro sarebbe bastato un accenno verbale da parte di chi ha 'istruito' la polizia municipale per evitare qualsiasi complicazione. Si è preferito agire d'impeto a suon di diffide; non ne conosco la ragione, anche se registro nei nativi di La Cassa una saltuaria difficoltà nella comunicazione diretta tra persone umane a favore di azioni improvvise di una crudeltà che a me resta inspiegabile.






(*) Difendo in pieno la liceità dell'evento organizzato in quanto non propagandistico, ma festa della democrazia e del voto; avremo altri spazi per parlarne. Un lettore del sito ha fatto notare che a pochi metri dal seggio elettorale si svolge in periodo elettorale, ed ogni domenica mattina, una riunione di persone non autorizzata dalla polizia municipale in periodo elettorale e organizzata da una autorità che invita esplicitamente a votare sì al referendum. Nonostante tutta la sensibilità che posso provare per chi trova luce e speranza in quella riunione, mi aspetto che ne venga vietato lo svolgimento.

diego finelli 8 giugno 2011, 07:51
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chissà se manderanno anche una diffida al gestore del sito del Fatto Quotidiano per aver ospitato un post in cui si parlava di questa illecita iniziativa ...
Alberto Fauro 8 giugno 2011, 13:23
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La chiesa Cattolica, tramite il settimanale dei Paolini, dichiara nella copertina del numero che sarà in distribuzione il 12 Giugno, giorno del referendum,  "L'ACQUA, BENE DI TUTTI"

Quindi: riunione pubblica, durante le elezioni, a meno di 200 metri dal seggio, di una organizzazione che, seppur non promotrice in prima persona del referendum, appare apertamente schierata.

e ora? diffidiamo anche il Vaticano?


Stefano10 giugno 2011, 23:35
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Circa 3 anni fa mi capitava spesso di incontrare un nostro concittadino che purtroppo adesso non c'è più.
Era Bergallo abitava in P.zza Galetto e a volte si mangiava insieme alla “Vecchia “a Venaria.Quando gli dissi che sarei venuto ad abitare a La Cassa lui mi disse:” Guarda La Cassa è un paese  strano , molto strano” . Lì per lì non detti troppo peso a quelle parole ma in questi ultimi giorni mi sono spesso tornate in mente.
Io abito in questo paese da pochi anni e per una serie di occasioni sono venuto subito a contatto con persone che fanno parte del paese in maniera importante. Non conosco la storia di queste persone se non per sentito dire e non conosco neanche le vicende che negli anni precedenti hanno caratterizzato la vita politica delle varie amministrazioni ma in riferimento alla diffida che è stata inviata a Italo e Laura vorrei fare alcune considerazioni che spero non urtino la sensibilità di nessuno.

Che bisogno c'era di fare una diffida? A mio parere sarebbe bastato una telefonata o un richiamo verbale per spiegare a torto o a ragione che il Buffet Referendario si sarebbe dovuto fare in altra data e in un altro luogo e sono certo che una soluzione si sarebbe trovata.
La persona che ha avuto questa idea o la giunta o anche l'ufficiale che l'ha materialmente scritta non ha riflettuto  sul significato di questa diffida?
Speravo e pensavo che in un paese così piccolo si potesse fare più comunità ( cosi Biagio è felice), che le relazioni fra le persone fossero ancora importanti, invece una diffida toglie ogni tipo di confronto, ogni tipo di discussione .
Ci sono già i politici “professionisti”(NON TUTTI) che si insultano , si menano, si querelano , si denunciano,ecc… La politica secondo me non è questa è qualcosa di più bello ed importante.
La mia impressione è che ci sia qualcosa o qualcuno che voglia dividere questo paese ulteriormente in maniera drastica e definitiva e voglia creare uno scontro fra le varie parti in modo da togliere quel minimo di dialogo che partecipando ad alcuni consigli comunali mi era sembrato di cogliere.
Io stesso sono stato coinvolto in una discussione ma tutto si è risolto,il giorno dopo, con una stretta di mano e due sorrisi. Quindi secondo me sarebbe importante che le persone coinvolte in questa storia si incontrassero e chiarissero le proprie intenzioni e i propri pensieri. Magari si viene a scoprire che … i cittadini si aspettano proprio questo.
 

Un saluto
Luca11 giugno 2011, 00:15
Bravo Stefano!!!
Anche io conoscevo Bergallo, e le stesse parole mi sono state ripetute da lui e da amici. Io proveniente da Venaria, dove sono natoe vissuto per 30 anni non ci volevo credere, ed invece.... Pensavo che in un Paese dove demograficamente era un niente rispetto a Venaria fosse possibile avere più contatto tra amministarazione e pubblico sarebbe stato tutto più agevole, invece no. E questo me ne duole. Il rispetto tra le persone e l'onesta non esiste più, anche nel piccolo esiste il proprio interesse. Che schifo (parola che Manuel non vuole che sia pronunciata in presenza dei sui figli perchè altamente dispregiativa, ed a ragione).
Non posso che confermare le tue parole ed essere solidale con quello che hai scritto.
Sveglia gente!!!!! Drinnnnn

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